Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

21 Novembre, 2024, 04:35 PM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Base per Modo Misolidio

Aperto da fangetto, 06 Dicembre, 2019, 03:33 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

fangetto

Mi sto approcciando allo studio dei modi e mi stò creando una base per il modo misolidio in Do e volevo sapere se il giretto di accordi è corretto e se quindi ho capito il funzionamento....

Fra parentesi le note che compongono l'accordo

Do9 (Do - Mi - Sib - Re)
Re min 7 (Re - La - Do - FA)
Sib ?7 (Sib - Fa - La - Re)   
Fa ?7 (Fa - Do - Mi -LA) 
Sol min 7 (Sol - RE - FA - Sib)
Re min 7 (Re - La - Do - FA)

Essendo la scala di DO misolidio Do - Re - Mi - Fa - Sol - La - Sib i giro dovrebbe essere corretto, ho il dubbio sugli accordi con il punto interrogativo perché ho dovuto aumentare la settima di un semitono per farli essere in tonalità, immagino però di aver modificato correttamente e se è cosi hanno un nome?
Se avessi aggiunto un MI questo sarebbe dovuto essere un Mi diminuito 7?

Bedrock

Il do misolidio é la scala che si compone nella tonalità di fa maggiore partendo dal quindi grado.
In sostanza é la scala di fa.
Quindi gli accordi corretti sono quelli che si ottengono armonizzano la scala di F maggiore nel tuo caso a 4 voci
Fmaj7
Gm7
Am7
Bbmaj7
C7
Dm7
Em75-
Il C misolidio, e il relativo arpeggio, é a rigore applicabile solo sul v grado.
Gli altri accordi hanno le relative scale, tutti composti dalle stesse note dato che si tratta di accordi derivati dal l'armonizzazione della stessa scala maggiore, ma che differiscono per gli arpeggi e le target note (terza e settima).
Scolasticamente parlando dovresti usare le seguenti scale sugli accordi che ti io elencato
Ionico
Dorico
Frigio
Lidio
Misolidio
Eolio
Locrio
Partendo dalle rispettive toniche.


fangetto

Grazie,
Quindi gli accordi col punto interrogativo sono i maj7 (ecco cosa voleva dire quel maj7 il dubbio che fossero quelli ce l'avevo) e il Mi si ok mi sono scordato di scrivere minore ma l'accordo a cui mi riferivo dovrebbe essere quello che mi hai detto, primo tasto della corda del La e il resto a vuoto stoppando la corda del Si.

Girando da scolastico a pratico (e rozzamente descritto) resto nel box della scala di Do misolidio (o in uno a caso degli altri modi elencati) modificando la tonica a seconda dell'accordo che ci sta sotto e ovviamente anche le target note.

Edit: Ma come target non posso usare anche la quinta e la tonica?
o probabilmente mi sfugge il concetto di target?

Bedrock

Emmm oddio non ti ho capito.
Intanto il C su cui suoni la misolidia l'hai armonizzato a 5 voci, C9, se lo armonizzi a 4 come per gli altri è C7, ovvero C E G Bb, ovvero tonica terza maggiore quinta giusta, settima minore.
Un accordo maj7, in italiano è maggiore settima, è un accordo con tonica, terza maggiore, quinta giusta e settima maggiore, nel caso del C sarebbe C E G B.
Un accordo minore settimana è un accordo con tonica, terza minore, quinta giusta, settima minore, nel caso di C sarebbe C Eb G Bb
Un accordo semidiminuito, ovvero m75b, è tonica, terza minore, quinta diminuita, settiman minore, nel caso di C sarebbe C Eb, Gb Bb.
Un intervallo di terza maggiore separa la tonica dalla terza di 2 toni, un intervallo di terza minore separa la tonica dalla terza di un tono e mezzo.
Un intervallo di quinta giusta separa la tonica dalla terza di tre toni e mezzo, un intervallo di quinta diminuita separa la tonica dalla quinta di tre toni
Un intervallo di settima maggiore separa la tonica dalla settima di 5 toni e mezzo, un intervallo di settima minore separa la tonica dalla settima di 5 toni
Poi ci si può "divertire" a prendere gli intervalli che intercorrono tra i singoli gradi dell'accordo e non solo dalla tonica.
Non serve ricordarsi tutto, ma serve all'inizio per capire come è costruito l'accordo anche da un punto di vista astratto e non solo da come metti le dita sulla tastiera della chitarra.
Prima di perdersi nei modi, che generano solitamente tanta confusione perché si fatica a coglierne il verso senso... e dopo tanti anni a volte io pure mi chiedo ma che diavolo li hanno fatti a fare  :laughing:.... io proverei a prendere dimestichezza con gli accordi e i relativi intervalli.
Ragiona sulla scala maggiore, sulla sua armonizzazione, sugli accordi che ne vengono fuori e i rapporti tra le voci che compongono questi accordi.
Poi prendi la scala maggiore, quella che nel tuo caso parte da F, trova l'arpeggio dell'arccordo di F al suo interno, a tre e quattro voci, e comincia a chiamare questa scala Ionica.
Ecco il primo modo.



Bedrock

Comunque per tornare all'inizio.
Prima di tutto mi studierei bene l'armonizzazione dei modi.
Poi prenderei le diteggiature delle singole scale, per ognuna dei 7 modi due diteggiature, una con tonica sulla sesta corda, una con tonica sulla quinta.
Per ognuna di queste cercherei ed evidenzierei bene le posizioni delle note che costituiscono l'arpeggio all'interno della scala.
Fatto questo, quindi vista bene teoria e diteggiature, si comincia con l'esercizio.
Si prende una base di un singolo accordo, partendo dal maggiore settimo che si costruisce sul primo grado della tonalità scelta, e ci si esercita fino a che la scala non è ben digerita, l'arpeggio all'interno della scala è ben stampato nella testa, si riesce a muoversi nella scala con dimestichezza cercando frasi melodiche che terminano sui gradi dell'accordo.
Si fa questo per una tonalità, poi si cambia tonalità.
Quando si ha il vomito della ionica sull'accordo maggiore settima si passa alla dorica e al relativo accordo di minore settima.
E si ripete tutto il patatrac....
Fatto tutto, dallo ionico al locrio, si comincia a mettere insieme qualche accordo per imparare a passare da una scala all'altra nel rispetto degli arpeggi, magari dal classicissimo II V I, rimanendo sempre in tonalità.
Se dopo di questo sei ancora vivo viene il divertimento, puoi provare a modulare e a quel punto capire un po' più l'utilità dei modi.
Le scale modali... il modo perfetto per torturare un musicista  :laughing: :laughing: :laughing:
Auguri  :D

fangetto

Più o meno a grandi linee le conosco queste cose, più sulla pratica che sulla teoria, devo e voglio quindi approfondirle anche a livello teorico, quello che dicevo in modo rozzo, è che io suono più o meno a pattern cioè cerco di restare in un box in questo caso quello della scala di Do misolidio, facendo partire la scala all'interno del box invece che dal Do  dal Fa (quando sull'accordo di Fa) di fatto stò suonando la scala ionica di Fa e contando 3 note lungo la scala dal Fa trovo la terza (target note) sull'accordo di Fa invece di dover cambiare posizione e diteggiatura ad ogni accordo.

Fondamentalmente credo siano stati inventati per giustificare ad esempio una composizione in Fa maggiore dove non c'è l'accordo di Fa maggiore... Come ad esempio per il Si diesis che possono darmi tutte le giustificazioni musicali che vogliono ma secondo me il vero motivo è perché se nella tonalità c'è sia un Do diesis che un Do non sapevano come scriverlo nel pentagramma....

Cmq conosco già scale e arpeggi vari solo che ho praticamente fatto solo e soltanto cover prima di fermarmi e ora essendo un pò più "maturo" visto che ho deciso di rimettermi a suonare voglio approfondire un pò tutto l'ambaradam e imparare appunto anche un pò di teoria e imparare un pò di improvvisazione.

luvi

Citazione di: fangetto il 06 Dicembre, 2019, 05:15 PM
voglio approfondire un pò tutto l'ambaradam e imparare appunto anche un pò di teoria e imparare un pò di improvvisazione.

La prima cosa che ti consiglio di fare è cancellare dalla mente i concetti di "box" e di "pattern" e pensare per "frasi"... l'improvvisazione si basa sulla creazione estemporanea di linee melodiche di senso compiuto, libere da ogni vincolo (per certi versi, paradossalmente, perfino da quelli dell'armonia...), che si possono sviluppare ovunque e a partire da qualunque nota, evitando di essere legate a ragionamenti "geometrici", che per tanti chitarristi rischiano di diventare una gabbia invalicabile.
Cerca di suonare ciò che la tua creatività ti suggerisce "cantando" in testa quel che vuoi che in un secondo momento esca dallo strumento e non viceversa.

Inizialmente non è facile, ma con la perseveranza il meccanismo si attiva.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Bedrock


fangetto

Thanks Luvi,

Per il discorso di "cantarmela" stò già cercando di farlo ma al momento non ci riesco un granchè.... cerco di migliorare questa facoltà registrandomi e cantandomela "offline" per poi cercare di rifarla al secondo tentativo.

Quindi diresti di aumentare la conoscenza della tastiera muovendosi sulle note della scala (non complichiamoci la vita suonando fuori per ora..) sul manico senza seguire le diteggiature classiche, cercando di dare un senso a quello che esce e cercando di anticipare cantandosela... detta cosi non sembra nemmeno difficile... peccato che fra il dire e il fare....
Comunque vedo di farlo

Grazie ancora dei consigli, sia a Gian.Luca che a Luvi
:thanks:

Cold_Nose

Io ci provo a cantare; il problema è che sono stonato  :laughing:
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'

Elliott

Citazione di: Cold_Nose il 07 Dicembre, 2019, 03:22 PM
Io ci provo a cantare; il problema è che sono stonato  :laughing:

Allora suona jazz.
È perfetto  :etvoila:

luvi

Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott



Mariano

Non mi è mai capitato di andare a sentire un cantante jazz professionista che fosse stonato. Di cantanti pop o rock, anche famosissimi, a iosa invece, pure leggende come Sting (che comunque lo sapeva benissimo e ci scherzava col pubblico quando prendeva stecche notevoli)

Elliott

Il problema è che il cantante jazz stonato, è perfettamente intonato  :D

Ps
Mariano, mi piace prendere affettuosamente in giro i tanti amici jazzofili del forum  :occhiolino:

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.