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Gli Sturm und Drang in sala d'incisione

Aperto da Vigilius, 01 Luglio, 2013, 08:49 PM

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Vigilius

N.B. - Chiedo scusa a VU se ho aperto un nuovo post, ma penso che così sia più ordinato e non possa raggiungere il limite di testo che mi costringerebbe ad avere poi il tutto sparso in modo poco razionale. Se poi va bene aprirò un post per ogni canzone; mal che vada i MOD ordineranno come meglio crederanno.
Anche l'aver postato nella sezione 'Artisti' sembra una botta di superbia, ma non sapevo dove altrimenti postare.


Non posso certo deludere i miei 5-6 lettori, tra forum e blog, senza raccontare cosa sia successo in quell'ormai lontano 1999. Cominciamo con il dire che il preavviso è stato ben poco: circa una settimana in cui mi è stato detto del progetto e le canzoni che la mia ex-collega intendeva cantare. C'erano nostri vecchi 'cavalli' di battaglia e qualcosa di nuovo da impararsi e, soprattutto, da arrangiare, per chitarra e voce, in pochissimi giorni. Quali erano questi brani? Vi avverto subito che ha fatto tutto lei e l'ha concepito come un 'concept album' di cui solo lei sapeva il senso: io mi sono limitato ad eseguire e fare gli arrangiamenti chitarristici. Ecco il retro della copertina del CD!



Ho oscurato i nostri cognomi per questione di privacy: così non venite a cercarmi per dare fuoco alla casa! Concept-album dicevo: 3 parti, quasi fosse la dialettica hegeliana in funzione, di cui le prime due sono triadi e l'ultima una canzone sola (ora che guardo bene i titoli un senso c'è). Non escludo che avesse pensato a 3 pezzi anche nell'ultimo settore, ma o non li ha trovati o ci è mancato il tempo (probabile visto la fretta con cui abbiamo fatto il tutto); comunque il CD ha un suo insieme anche abbastanza organico. Comunque aveva già pensato anche l'ordine in cui metterli sul CD e quindi lei aveva in testa un messaggio ben preciso: io, ignorante, pensavo solo alla musica. Comincio subito con il dire che i due brani dei Blackmore's Night non li ho scelti e voluti io, ma lei: che sia stato un contentino per me? (anzi la cosa mi dava un po' fastidio perché già si cominciava a vociferare che fossimo una coppia non solo musicale ed essendo colleghi a scuola non era carina 'sta cosa) Conoscendola direi proprio di no: probabilmente piacevano pure a lei e li ha trovati confacenti al 'suo' progetto; vero è che mi ha dato carta completamente bianca sul loro arrangiamento ed in effetti saranno i due pezzi più 'stravolti' dell'intero CD. I brani li passerò in rassegna uno per uno in prossimi post con le spiegazioni degli arrangiamenti e della loro incisione quasi 'francescana', ma volevo, prima di concludere questo post introduttivo, dire come abbiamo inciso.

Lei si è presentata solo con la sua voce, naturalmente, io con due Ovation: la mia, con corde in nylon, ed un'altra acustica con corde in metallo chiesta in prestito ad un mio ex-alunno e ritirata giusto prima di andare in sala. In sala siamo arrivati circa alle 14 dopo che io e lei ci eravamo trovati alle 11 per riprovare un attimo i pezzi e mangiare un boccone: come vedete preparazione quasi nulla, roba da incoscienti perché dovevamo fare tutto in un pomeriggio, massimo sino alle 19. Già arrivare fu un problema: il posto non mi ricordo più dove sia - ed ha dell'incredibile visto che è la mia unica esperienza 'seria' -, ma ci sono andato solo quella volta e il giorno dopo (o dopo ancora, non ricordo) per il mix finale quindi cercate di capirmi. Ricordo però distintamente che ci arrivai in retromarcia! Non c'erano navigatori e menate varie e quindi arrivai nella strada giusta, ma dalla parte sbagliata; per non cercare dove iniziasse e quindi prendere il senso giusto girai l'auto ed arrivai sul luogo in retromarcia, appunto. Un arrivo un tantino originale, lo ammetto. Mi vergognavo molto ad entrare in un posto 'vero' essendo io poco meno che niente e sapendo che lì giravano musicisti seri; veramente quel giorno eravamo solo in 3, per quanto io ne sappia: la cantante, io e l'uomo al mixer che, di fatto, registrava. Primo shock: io vengo messo in soffitta, meglio, in mansarda perché il tetto era di legno e  l'acustica migliore. In un angolo in fondo c'era una batteria metallara che però era stata silenziata a dovere (senza piatti e cordiera del rullante) e quindi di fatto non ha dato fastidio alcuno; la mia Ovation è stata collegata ad una ciabatta che andava al mixer, che era a piano terra, e di fronte ad essa è stato messo un microfono panoramico per la presa del suono naturale con l'ambiente. Deve essere stata la prima volta che ho dovuto mettere le cuffie per necessità visto che era l'unico modo che avevo per comunicare con l'uomo al mixer e la cantante. La cantante? Già, mica era in fianco a me: era in cantina! Non sto scherzando: era al piano sotto il mixer in una specie di stanzina piccolissima con pareti di legno ai lati stile separé (si potevano spostare a piacere) e davanti a lei c'era quel famoso microfono che si vede in tutti i video con delle strane 'zampe da ragno' sui lati e quel filtro circolare enorme davanti. Penso fosse un Rhode come questo qua sotto.



Ma avevo altro a cui pensare: come facevamo a tale distanza, io in mansarda e lei in cantina, a capirci? I nostri segnali, i nostri sguardi per darci i tempi? In realtà ci vedevamo attraverso un sistema a circuito chiuso perché io la vedevo in un monitor piccolo che era agganciato al soffitto e penso che per lei fosse lo stesso: lei non è salita da me ed io non sono sceso a vedere dove lei cantasse. L'esperienza comunque serve perché alla fine abbiamo fatto tutto senza guardarci: ognuno sapeva la sua parte e ci siamo lasciati guidare dalla musica (detto così sembriamo come quelli 'veri' ed invece siamo due qualsiasi), ma vi assicuro che è un'esperienza interessante anche se potrebbe anche spaventare l'idea di suonare così lontani, specie per uno come me abituato a suonare in un gruppo e fare anche il 'direttore d'orchestra'!

Così dopo un mezz'oretta buona per fare i suoni ed abituarci al nostro nuovo ambiente così strano, per noi abituati a suonare con pochi metri di distanza, sono iniziate le registrazioni senza nessun'altra perdita di tempo anche perché lei pagava e questa cosa metteva non poca ansia: bisognava fare presto e bene, subito. Questa è la situazione in cui io comincio a cadere in manie di perfezionismo e sbaglio perché cerco appunto la perfezione (penso ai miei video su Youtube: alle volte rifaccio un take 10 volte solo per un bending calante su 5 minuti di brano per poi tenere la prima registrazione perché più immediata e naturale nonostante gli errori). Insomma: la sindrome della luce rossa accesa, che non c'era, ma sapere che si stava registrando mette addosso un 'non so che' di agitazione che blocca la memoria ancor prima delle dita: terrore di non ricordare l'accordo dopo!

Alla prossima volta dove inizieremo a sentire qualcosa, si spera.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Tiziano66

Cavolacci di Bruxell...un'esperienza bellissima ed il tuo racconto l'arricchisce ancora di più. Dai, vai al pc e scrivi!

4Roses


Moreno Viola

Bella esperienza.

Comprendo la sensazione di disagio che avrei provato anche io (già vado in panico se viene un amico a sentire le prove).

Sono curioso di sentire il tuo arrangiamento di brani così apparentemente distanti, perchè preferisco il musicista che modella il brano a suo capriccio, piuttosto che quello che si adatta al brano che interpreta.

Aspetto il primo brano.

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Citazione di: Vigilius il 01 Luglio, 2013, 08:49 PM
N.B. - Chiedo scusa a VU se ho aperto un nuovo post, ma penso che così sia più ordinato e non possa raggiungere il limite di testo che mi costringerebbe ad avere poi il tutto sparso in modo poco razionale. Se poi va bene aprirò un post per ogni canzone; mal che vada i MOD ordineranno come meglio crederanno.

Nessunissimo problema per me, anzi, hai fatto bene. Sei mod anche tu, addirittura globale ..  :eheheh:


Esperienza particolare dettata anche purtroppo dai costi che dovevano rimanere contenuti, altrimenti , registrando a tracce, le cose sarebbe state diverse .
Io ho tante esperienze in studio, ho iniziato a frequentarlo a 18 anni e ci ho trascorso un buon periodo, grazie ad un amico . Magari un giorno vi racconto anche qualche mia avventura.

Per adesso però, siamo qui per goderci lo spettacolo del Vigi; spegnete le luci, silenzio in sala . Inizia lo spettacolo .


Vu :)


Ps: sposto in "MY MUSIC" .
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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marcellom

Ma che bello questo topic... ma io mi immedesimo molto e mettendomi "in your shoes" ho pensato... che mi sarei bloccato!   
Aspetto il seguito :)

Vigilius

Caro VU abbiamo registrato a tracce, ma ne abbiamo usate pochissime e comunque ogni esecuzione andava dall'inizio alla fine, ma spiegherò un po' di più quando parlerò dei brani singoli.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


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