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Quante note e perché?

Aperto da robemazzoli, 11 Novembre, 2018, 02:10 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robemazzoli

Ciao a tutt@ jamblers..

Questo post è una specie di riflessione a voce alta, la scrivo qua x chiarirla a me stesso.

Quando improvvisiamo, indipendentemente dal genere o dal livello esecutivo, quante note suoniamo?
E sopratutto, perché le suoniamo?

Esponiamo fraseggi veloci perché hanno un senso musicale o perché (ad un livello lievemente subcosciente) vogliamo mostrare quanto siamo bravi?

In piu', sappiamo scegliere bene le note e le frasi? Che cosa si vuole esprimere? Che lingua parliamo?

Un solipsismo auto referenziale o ci sforziamo di farci capire?

Oppure.. tendiamo alla complessità per non essere "banali"?

Io sento troppo spesso una urgenza, una fretta... che se traducessimo le improvvisazioni in lingua parlata corrente ascolteremmo una "insalata di parole".

Precisazione: non faccio l'elogio della semplicità, delle poche note e messe bene (che sennò sarebbe un post davvero inutile tanto è ovvio...)

Ma della comprensibilità.

Che dite?
Abbracci  ro
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

robemazzoli

In questo breve video tento di gestire la questione sopra esposta, misurando espressività.

Almeno ci provo.  :feeew:

Peerless Wizard P90 - YouTube
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"


Vu-meter

Bel Topic !  :goodpost:

Io, molto semplicemente, canto. O almeno , ci provo.
A volte, quando le idee finiscono ( a volte non c'è proprio verso di immaginare una melodia decente , non chiedermi perchè ), ricado in cose già fatte e in frasi personali o comunque in "banalità".
A volte uso la velocità per lo stesso motivo, per riempire degli spazi in attesa di nuove idee. In altri casi, la uso perchè credo cantando, mi pare che in quel momento ci spossa stare bene.

La scelta della 'fuga dalla banalità' la faccio sempre, ma in realtà poi non mi riesce molto spesso. La faccio non per egocentrismo ma perchè sono un po' stanco di tutta una branca del chitarrismo virtuoso e di "licks" prefabbricati.

Per me, quello che tu chiami "poche note ma scelte con cura" è troppo spesso solo un esercizio o comunque, un obbiettivo che mi pongo troppe poche volte e proprio a questo, casualmente, è ciò su cui sto lavorando ultimamente.

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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zap

Le considerazioni subconsciche ci stanno tutte.
Detto questo faccio un analisi grossolana dello stato d'animo dell'accompagnamento per comportarmi di conseguenza è poi...ci cantò su come dice il boss.

A volte però non và così e forse...è pure meglio.

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