Rob's guitars

[robland]

Secondo indizio.

[Elliott]

Che poi, il ponte vintage, non è vintage mentre, la produzione moderna (es Am Pro) ce l'ha vintage 

[robland]

Si te sentono i vintaggiari ti inseguono coi bastoni.

[Elliott]

Vintage comincia da quando la Strato ha implementato selettore a 5 posizioni e ponte a due pivot per migliorare la tenuta dell'accordatura. Prima di quella data, si parla di antiquariato 

[Bedrock]

Vintage comincia da quando la Strato ha implementato selettore a 5 posizioni e ponte a due pivot per migliorare la tenuta dell'accordatura. Prima di quella data, si parla di antiquariato 

Il vntage comincia da quando qualche speculatore si può mettere in tasca un cifrone compravendendo sti pezzi di legno che nella maggior parte dei casi hanno di notevole solo l'anno di produzione
Il fatto che nel '63, per dire una data a caso, molte chitarre erano normali chitarre, e qualcuna è venuta fuori bene, come accade anche nel 2020, rende incompresibilmente, se non per motivi di collezionismo termine che mi fa venire l'orticaria solo a pensarlo, carissime e ricercatissime tutte le chitarre di quel modello di quel produttore fatte nel 63.
Se poi si ragiona un pochino in termini di controllo qualità e costanza di produzione, non mettendo in ballo periodi di crisi reali o presunti che i produttori storici han passato ma che magicamente spariscono tutti di fronte alla volontà dei suddetti compravenditori di guadagnare denaro, si può arrivare a pensare che la produzione moderna è tale da garantire costanza di qualità e prestazioni molto più di quanto accadeva una volta.
La prima volta in vita mia che ho preso in mano una chitarra dal 300.000 €, una Brust del 1960, oltre al valore economico dello strumento mi è caduto l'occhio su una cosa, i trapezzi segnatasti montati TUTTI storti.
Se quello fosse stato un Les Paul del 2020, con tutte le critiche al controllo qualità Gibson, sarebbe finito al macero e l'operatore che aveva compiuto quella nefandezza sarebbe stato come minimo richiamato.
Oggi, grazie ai compravenditori e ai collezionisti, quel CESSO gira con una etichetta riportante il prezzo di 275.000 € 
Ecco, ho fatto un veloce sunto di cosa per me è il vintage, un mercato enorme, e drogato alla follia di speculatori, che contiene ALCUNE bellissime chitarre, da capare in un mazzo infinito di cui l'unica costanza e cosa certa è il prezzo senza senso.

[robland]

Non capisco mai sti ragionamenti.
Ma perché, uno davvero si aspetta che uno strumento degli anni cinquanta che costa uno sproposito sia fatto meglio di uno strumento fatto dal custom shop ieri?
Ma davvero?
Perché se uno pensa questo, capisco l'incavolatura e la delusione. Ma parte proprio col piede sbagliato indossando le scarpe sbagliate per fare una cosa sbagliata.

Sarà che in altri settori ste cose le sanno tutti, ma io non ho mai guardato al vintage in questa maniera. Se compro un biplano storico non è che mi aspetto che sia fatto meglio di un jet privato attuale.
I segnatasti sbagliati:
La Ferrari 250 GTO, la perfezione fatta auto, la madre di tutte le sportive, il meglio che l'uomo abbia realizzato su quattro ruote, ha esemplari il cui sportello del lato destro è più lungo di 8 cm di quello del lato guidatore. 
Oggi vale sui 25-30 milioni di euro. E quasi nessuno al mondo si può permettere di pagarne l'assicurazione. Guardandola dal punto di vista costruttivo o prestazionale, vogliamo paragonarla con una qualsiasi sportiva attuale, diciamo pure da 50.000 euro? Perderebbe alla grande.
Allora è così perché ci sono in giro degli scaltri speculatori, degli incantatori che ipnotizzano sprovveduti appassionati? Ma quando mai.

È proprio l'approccio ad essere completamente sbagliato se si pensa in questi termini. Ovviamente non vuol dire che uno deve per forza comprendere com'è fatto il mondo del vintage e l'oggetto storico. Se ne può tranquillamente disinteressare alla grande concentrandosi su quello che funziona, è efficiente e funzionale.

[luvi]

Ecco, ho fatto un veloce sunto di cosa per me è il vintage, un mercato enorme, e drogato alla follia di speculatori, che contiene ALCUNE bellissime chitarre, da capare in un mazzo infinito di cui l'unica costanza e cosa certa è il prezzo senza senso.

Tutto maledettamente vero.
Però, quando te ne ritrovi una tra le mani di quelle buone... accidenti! Che ti devo dire... il feel che ti trasmette ha del surreale... e lo dico da distaccato "utilizzatore" di chitarre di ogni genere, non certo da "collezionista"... 

[Bedrock]

Ecco, ho fatto un veloce sunto di cosa per me è il vintage, un mercato enorme, e drogato alla follia di speculatori, che contiene ALCUNE bellissime chitarre, da capare in un mazzo infinito di cui l'unica costanza e cosa certa è il prezzo senza senso.

Tutto maledettamente vero.
Però, quando te ne ritrovi una tra le mani di quelle buone... accidenti! Che ti devo dire... il feel che ti trasmette ha del surreale... e lo dico da distaccato "utilizzatore" di chitarre di ogni genere, non certo da "collezionista"... 

Si Luca, quella buona é buona é assolutamente vero, ma insieme a quella buona, difficilissima da trovare, servono due mani all'altezza, ancor più difficili da trovare, altrimenti.... 

[Max Maz]

Tanti aspetti in ballo, i più importanti dei quali il mix fascino / marketing.
Del collezionismo non so nulla, anche quello conta.
Come sempre ad ognuno il suo 

[Grom68]

Oggi ho suonato con questa.



Che cosa sarà?
Domani mattina un altro indizio.

Vista così se non fosse per il colore e la reliccatura è identica alla mia, highway one. Stesso ponte, pickup e mascherina esteticamente identici, manico in acero, copri scasso plastica bianca. Sarà una roba che costa 10 volte tanto. Immagino. Ad occhio orientata alle strato di fine anni 60 inizio 70.

[Grom68]

Pure la mascherina sembra uguale, multistrato con strato centrale scuro. A 11 viti.

[Elliott]

Va beh, ma che sia Vintage , Antiquaria o modern...vogliamo rivelare di cosa si tratta?

Custodia e stato del ponte, fanno intuire che quella chitarra ha qualche anno sulle spalle...ergo?

[Grom68]

Va beh, ma che sia Vintage , Antiquaria o modern...vogliamo rivelare di cosa si tratta?

Custodia e stato del ponte, fanno intuire che quella chitarra ha qualche anno sulle spalle...ergo?

Si così è impossibile. Troppe poche info. Si intuisce dal ponte e da SSS che siamo in area vintage. Altro non capisco.

[Buc]

Non capisco mai sti ragionamenti.
Ma perché, uno davvero si aspetta che uno strumento degli anni cinquanta che costa uno sproposito sia fatto meglio di uno strumento fatto dal custom shop ieri?
Ma davvero?
Perché se uno pensa questo, capisco l'incavolatura e la delusione. Ma parte proprio col piede sbagliato indossando le scarpe sbagliate per fare una cosa sbagliata.

Sarà che in altri settori ste cose le sanno tutti, ma io non ho mai guardato al vintage in questa maniera. Se compro un biplano storico non è che mi aspetto che sia fatto meglio di un jet privato attuale.
I segnatasti sbagliati:
La Ferrari 250 GTO, la perfezione fatta auto, la madre di tutte le sportive, il meglio che l'uomo abbia realizzato su quattro ruote, ha esemplari il cui sportello del lato destro è più lungo di 8 cm di quello del lato guidatore. 
Oggi vale sui 25-30 milioni di euro. E quasi nessuno al mondo si può permettere di pagarne l'assicurazione. Guardandola dal punto di vista costruttivo o prestazionale, vogliamo paragonarla con una qualsiasi sportiva attuale, diciamo pure da 50.000 euro? Perderebbe alla grande.
Allora è così perché ci sono in giro degli scaltri speculatori, degli incantatori che ipnotizzano sprovveduti appassionati? Ma quando mai.

È proprio l'approccio ad essere completamente sbagliato se si pensa in questi termini. Ovviamente non vuol dire che uno deve per forza comprendere com'è fatto il mondo del vintage e l'oggetto storico. Se ne può tranquillamente disinteressare alla grande concentrandosi su quello che funziona, è efficiente e funzionale.

Vero ma nel mercato della chitarra c'è gente che dice che una chitarra vintage suona meglio di una moderna...nel mondo automobilistico tutti sanno che una GTO va meno di una Aventador.

[robland]

Non capisco mai sti ragionamenti.
Ma perché, uno davvero si aspetta che uno strumento degli anni cinquanta che costa uno sproposito sia fatto meglio di uno strumento fatto dal custom shop ieri?
Ma davvero?
Perché se uno pensa questo, capisco l'incavolatura e la delusione. Ma parte proprio col piede sbagliato indossando le scarpe sbagliate per fare una cosa sbagliata.

Sarà che in altri settori ste cose le sanno tutti, ma io non ho mai guardato al vintage in questa maniera. Se compro un biplano storico non è che mi aspetto che sia fatto meglio di un jet privato attuale.
I segnatasti sbagliati:
La Ferrari 250 GTO, la perfezione fatta auto, la madre di tutte le sportive, il meglio che l'uomo abbia realizzato su quattro ruote, ha esemplari il cui sportello del lato destro è più lungo di 8 cm di quello del lato guidatore. 
Oggi vale sui 25-30 milioni di euro. E quasi nessuno al mondo si può permettere di pagarne l'assicurazione. Guardandola dal punto di vista costruttivo o prestazionale, vogliamo paragonarla con una qualsiasi sportiva attuale, diciamo pure da 50.000 euro? Perderebbe alla grande.
Allora è così perché ci sono in giro degli scaltri speculatori, degli incantatori che ipnotizzano sprovveduti appassionati? Ma quando mai.

È proprio l'approccio ad essere completamente sbagliato se si pensa in questi termini. Ovviamente non vuol dire che uno deve per forza comprendere com'è fatto il mondo del vintage e l'oggetto storico. Se ne può tranquillamente disinteressare alla grande concentrandosi su quello che funziona, è efficiente e funzionale.

Vero ma nel mercato della chitarra c'è gente che dice che una chitarra vintage suona meglio di una moderna...nel mondo automobilistico tutti sanno che una GTO va meno di una Aventador.

Ma ste persone si rendono ridicole da sole. A parte qualche esemplare, come dice luvi, gli altri hanno un valore che non è legato alla qualità della produzione, quindi non suonano meglio.

Dicevo altrove che ho avuto la fortuna di parlare con un collezionista molto pratico e avveduto, che ha strumenti vintage, ha chitarre masterbuilt e ne ha anche custom shop. È il primo a dire: se credi che le mie chitarre vintage suonino meglio delle mie custom shop, vuol dire che non hai capito che tipo di mercato è e che tipo di passione abbiamo.
Addirittura è arrivato a dirmi che spesso quelle chitarre  degli anni sessanta erano fatte da operai messicani immigrati che non avevano manco la formazione del più scarso degli operai messicani di oggi.
Questo per dire che lui è il primo a non raccontarsi favole.

Non mi metto ora a dire perché allora tirano altrimenti la questione si fa complicata e lunga (ma di certo c'entra la rarità legata alla storia della musica, che è vera, mica inventata).
Che abbiano un fascino speciale e separato dagli strumenti attuali anche della migliore fattura e qualità te lo dimostra il fatto che spesso il chitarrista professionista navigato (quindi non un fesso illuso o turlupinato e incompetente) quando in uno di studio di registrazione trova uno strumento vintage, magari di proprietà del famoso produttore o del celebre studio, spesso chiede di registrare con quello!

Non dimentichiamoci mai che la musica è legata al fattore emozionale e che uno strumento può ispirarti a suonare in un modo anziché in un altro, a seconda anche della storia che evoca, del suo vissuto e del suo fascino, molto prima ancora della sua qualità. Sono fattori impalpabili, ma la musica è (anche) questo.