Le foto della nostra strumentazione !

[Vu-meter]

Dovrebbe starci bene. 

[Santano]

Mia moglie mi ha chiesto se può usarlo come borsetta per uscire 

[febiuzz]

Ci sta
Si può usare come cassa bluetooth?

[robland]

Mia moglie mi ha chiesto se può usarlo come borsetta per uscire 

Dev'essere una strategia dei produttori: la strumentazione partner friendly! La compagna non rimprovererà più ma non vorrà uno uguale. 

[Santano]

Notare il colore che si adatta alle scarpe 

[robland]

Ecco una foto della strumentazione che sto provando in vista dei live estivi.



Testata Mesa Boogie Subway D800 (800w a 4 ohm e 500w a 8 ohm)
Cabinet ATS SL312T Custom (made in Sicilia), 1000w a 8 ohm, un cono da 12 con magnete in neodimio.

Quindi in pratica sto suonando a casa con una disponibilità massima di 500w. L'ampli è a transistor. I watt sembrano tanti ma sono pochi. Ovvero a casa sono pure troppo, live non credo proprio siano sufficienti in un locale medio.
Ecco perché il prossimo esperimento sarà aggiungere a quel cab una cassa Markbass New York 121 (500w a 4ohm), al fine di far lavorare l'ampli fino al suo massimo, ossia 800w a 4 ohm. Ma questo lo farò quando potrò fare prove di gruppo.

L'ampli è molto leggero. Siamo sull'ordine dei 3 kg circa. È una scatoletta facilmente trasportabile. Ha un controllo che si chiama "voicing" che non saprei descrivere e uno switch "deep" che se attivato dà uno spessore al suono ancora più grosso. La uso praticamente flat (con tutti i parametri dell'equalizzazione a ore 12 circa, quindi non come in foto) e il suono con un Jazz Bass è davvero stupendo, grazie anche all'ottimo e costoso cab (peso dichiarato 11,5 kg, ma in realtà 13,1 kg). Ma la vera prova sarà nei live in piccoli pub e all'aperto in piccoli posti. Quindi il mio giudizio è sospeso.

Adesso inizierò a fare qualche prova con i pedali. Voglio provare un riverbero leggero e un delay tipo slapback. Ho anche un equalizzatore grafico della Boss per basso, ma per ora lo tengo in scatola perché stravolge tutta la dinamica del suono e non è questo il momento per fare una cosa del genere.

[Piero_93]

Interessante come queste testatine in a transistor in classe D sono tanto diffuse tra i bassisti... quanto odiate dai chitarristi 
(si scherza, ovviamente nascono per soddisfare due esigenze molto diverse).

live non credo proprio siano sufficienti in un locale medio.

Secondo me con 400W in un locale medio potresti anche riuscire a cavartela se il locale non è davvero enorme!
Ma la domanda che volevo farti era un'altra in realtà: perchè non passi dall'impianto PA, invece che cambiare cassa? Così tu sul palco potresti mantenere lo stesso feeling che hai con la cassa che già conosci.
Io personalmente entro spessissimo nel PA (addirittura se si ha a disposizione un buon fonico con un buon mixer, mi capita non di rado di lasciare direttamente in macchina l'ampli  )

[Vu-meter]

Ma la domanda che volevo farti era un'altra in realtà: perchè non passi dall'impianto PA, invece che cambiare cassa? Così tu sul palco potresti mantenere lo stesso feeling che hai con la cassa che già conosci.

[robland]

Interessante come queste testatine in a transistor in classe D sono tanto diffuse tra i bassisti... quanto odiate dai chitarristi 
(si scherza, ovviamente nascono per soddisfare due esigenze molto diverse).
Secondo me con 400W in un locale medio potresti anche riuscire a cavartela se il locale non è davvero enorme!
Ma la domanda che volevo farti era un'altra in realtà: perchè non passi dall'impianto PA, invece che cambiare cassa? Così tu sul palco potresti mantenere lo stesso feeling che hai con la cassa che già conosci.
Io personalmente entro spessissimo nel PA (addirittura se si ha a disposizione un buon fonico con un buon mixer, mi capita non di rado di lasciare direttamente in macchina l'ampli  )

Le testate in classe D le ho sempre odiate. Quando ebbi il mio primo stipendio vero, andai subito al negozio di strumenti più vicino per comprare una testata e mi vanto di aver comprato quello che sembrava un rottame (era un ampli usato usatissimo) ma che mi ispirava molto: una GK RB800. Ho scoperto dopo che era la stesso modello di testata con cui McKagan aveva registrato parte di Appetite for destruction. Poi presi anche un cab di quelli grossi e pesanti. Tutto questo dopo aver fatto una mega gavetta live con un combetto e un basso Squier.

Però da allora sono passati i secoli e ora se mi mettessi a sollevare le testate per basso e i cab che sulla carta mi piacciono (Ampeg USA), poi non suonerei perché avrei bisogno di riposare e di qualche seduta dal fisioterapista. Eh già, col tempo il rottame sono diventato io.

Quindi sia lodato l'inventore della testate in classe D (Jad&Freer propone testate in classe G!) e dei cab leggeri. Penso che ne prenderò anche un'altra: ste testatine sono davvero leggerissime, anche se sono finto-potenti, nel senso che ci vogliono davvero molti watt per avere un suono definito e grosso. Altrimenti testata e cabinet vanno sotto sforzo e tirano fuori dei suoni che fanno inorridire. Nessun chitarrista potrà mai capire quanto siano orribili quei suoni.

Veniamo alla questione dell'impianto. Perché?
Perché non ho un buon ricordo dei PA con cui ho avuto a che fare. Continuo ad avere questo pregiudizio per cui i coni e le casse della qualità che si porta dietro il cantante o che si trovano nei locali piccolo-medi non siano progettati per la diffusione di un suono complicato come quello del basso elettrico. Sono ok per le tastiere, mediocri per le chitarre, pessimi per il basso. Ogni volta ci sono rimasto male. Come PA, ci vuole qualcosa di davvero super professionale per amplificare bene un basso. Ovviamente non mi farò scoraggiare sempre e sopratutto nei locali più capienti non potrò farne a meno, ma in genere preferisco avere autonomia e fare tutto come se l'impianto non esista.

[Piero_93]

Quindi sia lodato l'inventore della testate in classe D (Jad&Freer propone testate in classe G!) e dei cab leggeri. Penso che ne prenderò anche un'altra: ste testatine sono davvero leggerissime, anche se sono finto-potenti, nel senso che ci vogliono davvero molti watt per avere un suono definito. Altrimenti testata e cabinet vanno sotto sforzo e tirano fuori dei suoni che fanno inorridire. Nessun chitarrista potrà mai capire quanto siano orribili quei suoni.

Sì, questo è vero: l'headroom di questi amplificatori è sicuramente elevatissima, come la maggior parte dei transistor, ma a differenza di un ampli "classico" la distorsione generata non è particolarmente armonica.

Perché non ho un buon ricordo dei PA con cui ho avuto a che fare. [...]

Su questo, in effetti, hai ragione. Io sono abituato a girare con il mio PA, che pur non essendo di qualità così eccelsa ormai conosco bene e so come gestire. Ma spesso nei locali si trovano cose davvero disastrate, e a meno che tu non abbia un equalizzatore molto "fine" (come potrebbe essere quello di un mixer digitale) non è sempre facilissimo giostrarsi.

Grazie per le tue impressioni!!

[robland]

Su questo, in effetti, hai ragione. Io sono abituato a girare con il mio PA, che pur non essendo di qualità così eccelsa ormai conosco bene e so come gestire. Ma spesso nei locali si trovano cose davvero disastrate, e a meno che tu non abbia un equalizzatore molto "fine" (come potrebbe essere quello di un mixer digitale) non è sempre facilissimo giostrarsi.

Ma tu suoni il basso e ti porti il tuo PA apposta? Oppure lo porti anche per gli altri della band e ci metti anche il tuo basso? E usate anche delle spie?

[Piero_93]

Ma tu suoni il basso e ti porti il tuo PA apposta? Oppure lo porti anche per gli altri della band e ci metti anche il tuo basso? E usate anche delle spie?

Tipicamente o lo porto io, oppure un altro componente che fa anche da fonico (anche lui bassista, in altri gruppi), per tutta la band. Insomma, abbiamo due impianti che conosciamo e di conseguenza sappiamo come gestire per tirare fuori suoni per me convincenti.
Qualche volta ho anche provato ad utilizzare la mia Headrush per modellare il suono prima di mandarlo nel banco, ma alla fine sono sempre ritornato a collegare il basso direttamente al mixer (tramite una DI).
Chiaramente a quel punto devi usare delle spie, ma tanto qualche membro della band sicuramente ne avrebbe bisogno, che sia un cantante, un tastierista, o magari faccia semplicemente i cori. Ultimamente spesso mi capita di usare in ear monitor.

[robland]

Finalmente ho potuto testare live la nuova strumentazione con il basso: testata Mesa Boogie Subway D800, cassa 1x12 ATS Super Light T3 Custom, e cassa 1x12 Markbass New York 121.
Per la prima volta dopo secoli sono soddisfatto del suono. È quel tipo di attrezzatura che ti consente di suonare a qualunque volume senza perdere definizione e avere un timbro che rispetta il vero carattere del basso: Fender Jazz Bass USA Geddy Lee.

Eravamo in tre, ci siamo programmati la batteria in modo da evitare di doverci portare dietro un batterista. Per me è in parte una rinuncia pesante (interagire con un batterista vero è una goduria ed ho anche aperto un topic apposito), in parte un sollievo perché dopo aver suonato tantissimo dal vivo con tre batteristi fortissimi, mi sono ritrovato ad avere a che fare per tanti anni con dei batteristi terrificanti... La batteria programmata è sfidante perché non ci si può permettere errori però almeno mi evita il mal di mare che mi provoca un batterista che frena, accelera, picchia, non ascolta gli altri ecc.

Un chitarrista aveva una Strato CS '57 e un Fender Twin George Benson 85w 2x12 (non troppo pesante perché il GB ha i coni in neodimio).
L'altro ha suonato parte alla tastiera e parte con una chitarra di cui non so dire niente se non che riesce a simulare bene i suoni di un dobro e altre diavolerie.

Ah, è una tribute dei Dire Straits.
Scaletta:

Down to the waterline
Lady writer
Where do you think you're going
Six blade knife
Sultans of swing
Telegraph road
Expresso love
Money for nothing
Romeo and Juliet
Tunnel of love
On every street
So far away
Once upon a time in the west
Your latest trick

Errori quanti ne vuoi  ma per fortuna nulla di grave.
È stato comunque piuttosto toccante avere di fronte una coppia di anziani inglesi che in certi brani si tenevano per mano. Magari a loro quel tipo di musica chissà cosa ricordava, e poi per loro quei testi sicuramente evocheranno qualcosa in più rispetto all'attenzione che vi dedichiamo noi.

[Vu-meter]

Complimenti, deve essere stata una bella esperienza. 

[robland]

Complimenti, deve essere stata una bella esperienza. 

Sì, ci siamo divertiti. E poi ogni tanto per me ci vuole proprio. Io passerei l'intera estate a leggere sdraiato da qualche parte. Ogni tanto stare in piedi a suonare mi fa bene. 
Una delle cose che mi piace del suonare dal vivo è ascoltare gli altri strumenti mentre interagiscono col mio. Ovviamente lo si può fare anche in una stanza con amici, però solo se si è musicisti che si impegnano molto anche in quelle occasioni. Altrimenti è dal vivo che si testa meglio questo scambio e se funziona o meno.