Le foto della nostra strumentazione !

[robland]

Diminuita resistenza ai decibel?
È un'attitudine. La mia vena metallurgica è seppellita sotto strati e strati. Un paio di bordate di Johnny me l'hanno fatta vibrare un attimo.

Grazie! La prendo come l'ultima buona azione di questo 2019 [emoji23] anche se mi definisco più un rockettaro che metallaro. Anche tu Robland sei un tipo rockettaro/metallaro?

Sono fin troppo eterogeneo. Mi piace il jazz come il metal, il rock come la fusion e il blues. Diciamo che il rock è il mio amore principale e che quando ho iniziato suonavo e ascoltavo solo metal. Tanti anni fa tutti gli altri generi a parte hard rock e metal mi sembravano musica per femminucce: suoni sottili, riff deboli, velocità rallentata, ritmi soporiferi. Se non mi proponevi una distorsione spessa come una lastra di acciaio, mi appisolavo dopo due minuti sulla chitarra o davanti allo stereo.

Un mio amico invece era molto più blues: suonava con una Les Paul custom e un fantastico combo Peavey 2 coni da - mi pare - 80 watt.

Meno male si cresce e si apprezzano tante sfaccettature della musica. Oggi sono innamorato di tanti generi, suoni e ritmi.

[johnny]

Ieri è andata così, ho tenuto compagnia al vicinato 
Ho provato un po' di suoni (tanto per cambiare), e sono arrivato al punto che l'Hammer lo posso usare solo con la mia band tributo ai Motorhead, con lui non ho bisogno di portarmi pedali a seguito, mi basta il wah, il booster ed il delay.
L'Orange, questo Orange spacca di brutto, è di una versatilità unica infatti lo uso con l'altra band con la quale facciamo un po' di rock classico misto. Suono bello pieno, caldo ma all'occorrenza anche brillante; ieri con tutta calma, e stavolta con l'ausilio del padalame che vedete in foto, ho tirato fuori dei suoni da Clapton a Tony Iommi, passando dal suono "semplice" tipo l'intro di Sweet Home Chicago a quello più particolare di SRV.

[Max Maz]

Viulenza, putenza, sgummamento.

[Santano]

Forte! Interessante l'Orange, picchia veramente nel suo piccolo.
Come mai tanti pedali MXR?

[Raffus]

stavo puntando a una cassa Marshall 2x12 da accoppiare alla jtm45. La 1936 l'ho avuta secoli fa sotto una jcm900, la ricordo abbastanza ariosa ma mi è durata poco. Che opinione hai in merito? COni?

[johnny]

Forte! Interessante l'Orange, picchia veramente nel suo piccolo.
Come mai tanti pedali MXR?

L'Orange è davvero ottimo! Pronto a sfornare qualsiasi sound, però non uso quasi mai il canale drive, preferisco largamente il canale clean da modellare coi pedali in quanto il drive tira fuori il tipico sound Orange.
MXR per la loro semplicità in primis, non essendo uno che fa largo uso di effetti di modulazione, delay, ecc., ho preferito pedali con pochi potenziometri (quelli necessari), ed anche perchè mi piacciono molto come suonano, il micro chorus ad esempio perchè mi "apre" il suono, tipo il Dimension C; il carbon copy l'ho preferito ad altri perchè non mi impasta il suono (in quanto sui suoni drive non tutti i delay riescono a far rimanere il suono "pulito"); il Micro Amp, semplicissimo, lo uso nel send return per aumentare di volume; il micro flanger è stato più uno sfizio, lo uso pochissimo e quindi mi vanno benissimo quei 2 soli pot. Quindi MXR per semplicità e qualità!

[johnny]

Viulenza, putenza, sgummamento.

Esatto! Loud and proud! 

[johnny]

stavo puntando a una cassa Marshall 2x12 da accoppiare alla jtm45. La 1936 l'ho avuta secoli fa sotto una jcm900, la ricordo abbastanza ariosa ma mi è durata poco. Che opinione hai in merito? COni?

Mi trovo benissimo con la 1936Lead, un bel 2x12 con 2 G12T-75, che ho preferito alla versione coi Vintage 30 e a quella coi Greenback solamente per gusto personale, perchè mi danno una leggera botta in più sui bassi. Forse anche perchè li trovo più versatili rispetto agli altri due.
La tua che coni aveva? E come mai ti è durata poco?

[Raffus]

Era come la tua, la diedi via insieme alla jcm900 poiché la presi il tutto in permuta su un mesa boogie. All'epoca cambiavo la strumentazione spesso, alla ricerca del sacro graal 

Da mettere sotto alla jtm45 in realtà puntavo alla versione coi greenback che dovrebbe sposarsi meglio, ma chi lo sa.
Attualmente la suono con una palmer 1x12 col creamback, cono che adoro.

[Bedrock]

Era come la tua, la diedi via insieme alla jcm900 poiché la presi il tutto in permuta su un mesa boogie. All'epoca cambiavo la strumentazione spesso, alla ricerca del sacro graal 

Da mettere sotto alla jtm45 in realtà puntavo alla versione coi greenback che dovrebbe sposarsi meglio, ma chi lo sa.
Attualmente la suono con una palmer 1x12 col creamback, cono che adoro.

Raffus te che ne hai avute, a parità di cono, e di tipologia ob o cb, quanto cambia il suono in base alla cassa?
Per meglio dire, tra la tua palmer e una, che ne so, boogie, coi stessi dati di targa, che differenza ti aspetti?

[Raffus]

Cambia, e anche parecchio. Una cassa costruita con i giusti incastri, legni più pregiati, colle migliori, si traduce in una risposta più lineare con risonanze non volute tendenti a zero e assenza di vibrazioni.

Per dire, la Palmer per quello che costa è una signora cassa. Furba, perché leggermente oversized, abbastanza rigida, pesante il giusto, molto curata. Tuttavia, è in mdf, e non ci è dato sapere molto di più.

Guarda la descrizione di una MESA:

"You simply won't find a better cabinet. ALL MESA® ENCLOSURES are made using the finest Void-free, Marine Grade Baltic Birch. Super strong rabbet corners are glued and nailed and speaker baffles are fitted with superior dado joint construction and braced. Grilles are wrapped around a separate grille board, not the baffle board. Grille material is made of strong twisted jute dipped in a special coating that filters top end for a sweeter response."

Le casse più belle che ho avuto sono state una Mesa Thiele col mitico evm12L e una BadCat 2x12 oversized, enorme, però che suono...

C'è un mare di roba da sapere sulle casse. Così tante variabili che è facile gettare la spugna. Sospetto che un determinato cono suoni meglio con un determinato tipo di cassa a causa delle caratteristiche proprie del cono stesso, ragion per cui ho sempre preferito prendere casse che fossero classiche come abbinamento coni, senza fare troppo esperimenti. L'unica volta in cui mi trovai proprio male fu con una 1x12 small col v30.

[luvi]

Per dire, la Palmer per quello che costa è una signora cassa. Furba, perché leggermente oversized, abbastanza rigida, pesante il giusto, molto curata. Tuttavia, è in mdf, e non ci è dato sapere molto di più.

In realtà l'MDF è un materiale di poco pregio, ma ideale per la costruzione delle casse, dal momento che non presenta risonanze praticamente su nessuna frequenza!

C'è un mare di roba da sapere sulle casse. Così tante variabili che è facile gettare la spugna. Sospetto che un determinato cono suoni meglio con un determinato tipo di cassa a causa delle caratteristiche proprie del cono stesso, ragion per cui ho sempre preferito prendere casse che fossero classiche come abbinamento coni, senza fare troppo esperimenti. L'unica volta in cui mi trovai proprio male fu con una 1x12 small col v30.

Non per fare il bastian contrario, ma il discorso (al di là della qualità di costruzione che resta un pregio oggettivo) non fa una piega in campo Hi-Fi!
Le casse per chitarra in sè, però, sono concettualmente... una schifezza , nel senso che non sono realmente progettate in funzione delle caratteristiche dei coni, ma poco più poco meno che per il loro "contenimento" (checchè ne dicano le varie case produttrici).
La cosa migliore quasi sempre è utilizzarle aperte o semi-aperte eliminando così quasi del tutto le problematiche del cabinet in relazione alla frequenza di risonanza del cono, che altrimenti si traduce spesso in frequenze basse (e subsoniche) moltiplicate e fuori controllo che danno fastidio e lo fanno distorcere in malo modo e prima del tempo. 

[Bedrock]

Non per fare il bastian contrario, ma il discorso (al di là della qualità di costruzione che resta un pregio oggettivo) non fa una piega in campo Hi-Fi!
Le casse per chitarra in sè, però, sono concettualmente... una schifezza , nel senso che non sono realmente progettate in funzione delle caratteristiche dei coni, ma poco più poco meno che per il loro "contenimento" (checchè ne dicano le varie case produttrici).
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Era proprio il mio punto di vista, ma da prefetto ignorante.
Essendo l'amplificazione della chitarra elettrica tutto fuochè alta fedeltà, mi chiedevo quanto le caratteristiche costruttive, legni e progettazione dell'involucro dello speaker che è quasi sempre un cubotto vuoto, incidessero sulla resa.
Ho avuto in passato una favolosa The Valve, rifinita una meraviglia, con bass reflex, materiali di altissimo pregio e fatta a mano, una gioia per gli occhi e una pena per il portafogli, mi chiedevo semplicemente se ne fosse valsa la pena.
Se al fine di tutto sto macello la mia busta paga ne venisse fuori senza troppi traumi, sperando che esista ancora soprattutto, mi piacerebbe prendere un finale tipo il velocity 300, o il mesa 20/20, e affiancargli o una 1*12, o anche una 2*12 ma nel caso sicuramente sarebbe la dv mark con coni in neodimio per il peso, usando la helix come pre e unità effetti.
Vorrei capire, tutto considerato, cosa diavolo possa cambiare tra i 150 € di una palmer e i quasi 1000 di una, seppur bella da morire, mesa in termini di resa, perchè le differenze di prezzo sulle casse a parità di cono, tutto considerato, mi paiono ancor più fuori di testa che su altre attrezzature, ma su queste non ho proprio riferimenti e conoscenze.

[luvi]

Era proprio il mio punto di vista, ma da prefetto ignorante.
Essendo l'amplificazione della chitarra elettrica tutto fuochè alta fedeltà, mi chiedevo quanto le caratteristiche costruttive, legni e progettazione dell'involucro dello speaker che è quasi sempre un cubotto vuoto, incidessero sulla resa.
Ho avuto in passato una favolosa The Valve, rifinita una meraviglia, con bass reflex, materiali di altissimo pregio e fatta a mano, una gioia per gli occhi e una pena per il portafogli, mi chiedevo semplicemente se ne fosse valsa la pena.
Se al fine di tutto sto macello la mia busta paga ne venisse fuori senza troppi traumi, sperando che esista ancora soprattutto, mi piacerebbe prendere un finale tipo il velocity 300, o il mesa 20/20, e affiancarli o una 1*12, o anche una 2*12 ma nel caso sicuramente sarebbe la dv mark con coni in neodimio per il peso.
Vorrei capire, tutto considerato, cosa diavolo possa cambiare tra i 250 € di una palmer e i quasi 1000 di una, seppur bella da morire, mesa in termini di resa, perchè le differenze di prezzo sulle casse a parità di cono, tutto considerato, mi paiono ancor più fuori di testa che su altre attrezzature, ma su queste non ho proprio riferimenti e conoscenze.

Anche se siamo in pieno campo Lo-FI, la differenza la fa sempre il progetto... ma solo quando c'è!
Una cassa "pensata" per un cono specifico, come giustamente osservava Raffus, ha una relazione con esso dettata da parecchi parametri (anche abbastanza complessi) e tiene conto di molte cose: litraggio, frequenza di risonanza, curva di risposta del cono e caratterizzazione timbrica in funzione di essa.

Il fatto è che le casse per chitarra si rifanno sostanzialmente tutte ai modelli storici Marshall/Fender/Vox (1x12, 2x10, 2x12, 4x10, 4x12), nessuno dei quali aveva la pretesa di relazionarsi "progettualmente" ad un particolare speaker, ma praticamente solo di contenere quel set di medi da 10" o da 12" che si decideva di impiegare, data la scarsa necessità di modificarne la timbrica, sostanzialmente presa per buona così com'era (assai lontana dalle prestazioni di un sistema Hi-Fi, dal momento che è limitata ad un range compreso più o meno tra 70Hz e 6KHz). 

[Bedrock]

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Anche se siamo in pieno campo Lo-FI, la differenza la fa sempre il progetto... ma solo quando c'è!
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Ecco è proprio questo il mio dubbio.
Fermiamo cassa aperta cassa chiusa, e le poche con coni per il bass reflex, le altre mi paiono tutte identiche con le uniche differenze dei materiali, a capire quali sono più adatti, e di piccole differenze sulle dimensioni.
Per questo mi sembrano tutte uguali, con la grande differenza del prezzo