Lettere da sopra la pioggia - parole e musica di Ivano Fossati

[Max Maz]

Ma che bella serata in quel di Verrucchio, tanta voglia di esprimersi con note buone e tanta voglia di ascoltare.

Piano, Fisarmonica, Batteria, Basso, Chitarra e voce, repertorio dedicato interamente ad Ivano Fossati.

Il nostro Luvi si distingue per fraseggi, ritmica e qualità di suoni, ostinatamente più forte del grave infortunio alla mano dx dal quale, pian piano, si sta riprendendo.
.......  e come poteva essere altrimenti ?

Alla prossima Luca. 



Perdonate la qualità telefonica delle immagini.

[Grand Funk]

Nonostante non amo la musica di Ivano Fossati sarebbe stato bello esserci, per ascoltare della musica eseguita da una band di professionisti 

Max, io me le sogno delle foto così fatte col telefonino, bellissime.... 

[luvi]

Grazie, Max!
Mi ha fatto molto piacere vederti al concerto e leggere questo tuo resoconto, anche fotografico, per il quale ti ringrazio... 

Come hai pienamente compreso, la serata era ricca di significato per noi (e per me in particolare) per varie ragioni: debutto del progetto, rientro sulle scene dopo l'infortunio, teatro difficile per posizione geografica molto decentrata (lo spettacolo è stato dirottato lì a causa del rinvio della data originaria per la mia indisponibilità), poche prove a disposizione, ecc. ecc.
E' stato quindi molto positivo vedere oltre 110 spettatori in un una sala che con i concerti riempie spesso non più di 60/70 posti su 200!!
Tutto sommato anche noi siamo stati soddisfatti dalla performance nella sua globalità e cercheremo di fare ancora meglio nelle successive.
Suonare Fossati significa attenzione per le dinamiche, per le atmosfere, significa cercare di dare spazio alla voce quando serve e creare "groove" che vanno dal folk al funk fino al rock a seconda dei momenti, sottolineare l'impegno ed il significato poetico dei testi... risulta insomma sia impegnativo che gratificante anche per i musicisti!
Aver ricevuto complimenti sinceri da ascoltatori "ossessivi" di Fossati pur non essendo (e non avendo alcuna intenzione di diventare) una "tribute band" ci ha fatto molto piacere, anche se sappiamo di poter lavorare ancora al miglioramento di parecchi aspetti.

La mia mano ha fortunatamente retto il "crash test" e sebbene un po' dolorante,  a distanza di poche ore mi ritrovo a scrivere serenamente sulla tastiera del pc con due mani senza troppi problemi, potendo dire di aver finalmente imboccato la via di un recupero soddisfacente.

Vi lascio con una foto della pedalboard minimale che ho allestito per la serata, che contiene il pedale della MIAudio che recentemente abbiamo "radiografato" in un altro thread e che ho intensivamente utilizzato per tutto il concerto, in abbinamento con la mia ES345, il clone Dumble a JFET da 50W e la cassa 1x12 con speaker WGS65...

[Max Maz]

Vorrei sottolineare la bellezza del suono e mi chiedo quanto il cono usato influisca nell'equilibrio generale

[luvi]

Vorrei sottolineare la bellezza del suono e mi chiedo quanto il cono usato influisca nell'equilibrio generale

Premetto che la ES345 '59 reissue che ho usato suona di suo molto bene. 

La chiave di volta per l'equilibrio sonoro è però certamente il rapporto overdrive-cono.

Il suono pulito soffre meno del cambio di speaker a meno che non si tratti di una cosa radicale: tra un Celestion G12H30, Eminence Red Fang, Two Rock 65, Eminence Patriot o WGS65, che sono i coni che uso, le differenze sui puliti non sono mai esasperate. In distorsione, però, le cose cambiano: il Red Fang ad esempio è assai più esteso e cristallino del WGS65...
Dal momento che cambio spesso anche tipo di cassa (1x12 o 2x12), mi viene molto utile la presenza dell'equalizzazione sia sul Super Crunch Box, che sul Diablo (nel quale è nascosta all'interno del circuito del pedale sotto forma di una serie di 6 trimmers che agiscono sia sui parametri del clean boost che su quelli del drive). Sostanzialmente a seconda del tipo di suono che mi serve e dell'abbinamento con la cassa, regolo i toni per l'equilibrio che più mi soddisfa (ovviamente lo faccio in studio ben prima del concerto, non sul palco...).
Lo stesso risultato potrei ottenere forse più comodamente con un equalizzatore programmabile a più bande, ma un po' per la poca voglia di portarmi dietro altra roba, un po' per la non eccessiva frequenza dei cambi di situazione, mantengo questa manovra di regolazione manuale, magari fotografando i controlli quando mi soddisfa. 

[Max Maz]

A me interessa soltanto per la semiacustica, cerco puliti meno cristallini 

Brunetti suggerisce i Veteran sempre wgs, io ho un po' il timore che un cono ispirato ai V30 possa  essere la, scelta giusta.

[Vu-meter]

A me interessa soltanto per la semiacustica, cerco puliti meno cristallini 

Perdonami Max, hai problemi con il DV Mark? Molto strano... 

[Max Maz]

Non ho problemi ma sono convinto possa suonare molto meglio.

[luvi]

A me interessa soltanto per la semiacustica, cerco puliti meno cristallini 

Brunetti suggerisce i Veteran sempre wgs, io ho un po' il timore che un cono ispirato ai V30 possa  essere la, scelta giusta.

Il V30 è di per sè abbastanza legnoso e duretto, suona al meglio solo se spinto a dovere e non per nulla è perfetto per le distorsioni pesanti e l'high-gain in genere.
Personalmente preferisco coni più morbidi (come l'ET65), anche se un pelo più aperti sulla gamma alta, perché il suono nel complesso è più "caldo".
La quantità di acuti, imho, meglio gestirla con i controlli e la pennata, piuttosto che eliminarla dal cono.

[Vu-meter]

Non ho problemi ma sono convinto possa suonare molto meglio.

Perdonami, ma parlavi di 'cristallino' e a me quell'ampli mi pare tutto fuorché cristallino... per questo lo chiedevo..

[Max Maz]

A me interessa soltanto per la semiacustica, cerco puliti meno cristallini 

Brunetti suggerisce i Veteran sempre wgs, io ho un po' il timore che un cono ispirato ai V30 possa  essere la, scelta giusta.

Il V30 è di per sè abbastanza legnoso e duretto, suona al meglio solo se spinto a dovere e non per nulla è perfetto per le distorsioni pesanti e l'high-gain in genere.
Personalmente preferisco coni più morbidi (come l'ET65), anche se un pelo più aperti sulla gamma alta, perché il suono nel complesso è più "caldo".
La quantità di acuti, imho, meglio gestirla con i controlli e la pennata, piuttosto che eliminarla dal cono.

Grazie Luca. 

Brunetti dice che il Veteran ha meno acidità e meno frequenze cristalline rispetto al V30, difficile decidere senza averli avuti sotto le dita.

[Max Maz]

Non ho problemi ma sono convinto possa suonare molto meglio.

Perdonami, ma parlavi di 'cristallino' e a me quell'ampli mi pare tutto fuorché cristallino... per questo lo chiedevo..

Ho scritto Brunetti capo Vu.

[luvi]

Brunetti dice che il Veteran ha meno acidità e meno frequenze cristalline rispetto al V30, difficile decidere senza averli avuti sotto le dita.

Personalmente non l'ho mai avuto, per cui non posso confermare né smentire...
Le demo che ho sentito sul tubo farebbero pensare diversamente, cioè che il Veteran sia più esteso in alto e più bucato sulle medie rispetto al V30, ma è tutto da verificare... 

[Max Maz]

Accidenti, è quello che temevo.

Credo che proverò l'ET-65

[Road2k]

Grande il Luvi in action  , sono contento per la tua mano, peccato abitate così lontano, cmq mi sono fatto Grosseto Cesenatico e in 2 h e 45 / 3 h è fattibile, peccato x gli ammortizzatori!!!!!

Per quanto riguarda i coni pensavo si potessero confrontare i grafici della risposta, per farsi un'idea, ma purtroppo per Veterans non li ho trovati.