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VI° Jamble Raduno [ Il report ]

Aperto da Max Maz, 13 Novembre, 2017, 01:48 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Moreno Viola

Molti si chiederanno come sia possibile che un luogo governato da un dispotico censore tenacemente impegnato nell'esercizio della limitazione della libertà altrui, possa dar vita a giornate come quella che ho condiviso ieri con un gruppo di amici con i quali comunico quasi esclusivamente tramite una tastiera, in un'epoca come la nostra in cui sembra sempre meno necessario incontrarsi.
Quello che pochi sanno è che Vu ci costringe nostro malgrado a trascorrere queste interminabili giornate, prima seduti attorno ad un tavolo a ridere e scherzare e sul quale sfilano una decina di ottime pizze, che tra l'altro scandalosamente nessuno immortala e condivide sui social network, e poi addirittura suonando insieme.
Dura la vita del Jambler...
Nonostante questo mi tocca raccontare com'è andata? Devo proprio? Eh va bene.

Non amo fare le cose di corsa, specialmente in una giornata di totale svago, e quindi nonostante la partenza del treno che mi avrebbe portato a Milano fosse prevista per le 8:18, la mia sveglia ha suonato alle 6:00.
Doccia, colazione, un rapido inventario per essere sicuro di non aver dimenticato nulla e alle 7:10 sono già fuori di casa, basso in spalla, per percorrere a piedi i circa sei chilometri che mi separano dalla Stazione.
L'Intercity 658 proveniente da Livorno non si è fatto attendere, anzi è persino in anticipo di un paio di minuti e all'ora stabilita sono comodamente seduto con tra le mani "Topi Caldi", la raccolta di alcuni scritti di  Riccardo Bertoncelli che mi accompagnerà durante il viaggio, mentre già degusto la giornata che mi attende tramite i messaggi che whatsapp mi recapita costantemente aggiornandomi sulle coordinate dei compagni che la condivideranno.
Spostarsi in treno è anche un'esperienza "antropologica" e osservare le persone è qualcosa che si riesce a fare raramente, così tra una pagina e l'altra mi sorprendo a "studiare" la tensione di una studentessa che sottolinea nervosamente un testo di giurisprudenza, improbabili navigatori che posizionano Pavia in Piemonte e un uomo non proprio giovanissimo che continua a riprendersi con il telefonino descrivendo sommariamente la località che stiamo attraversando.
Ma eccomi in Stazione Centrale!
Probabilmente sono un po' in anticipo, ma nonostante questo non faccio in tempo a scrivere sulla chat aperta appositamente per il raduno, che mi raggiunge la chiamata di Fostex e in un paio di minuti la prima stretta di mano della giornata certifica che ormai è fatta.
Trascorriamo il tempo che ci separa dall'arrivo di Max, sorseggiando un caffè e rompendo il ghiaccio, affrontando come prevedibile argomenti che ruotano intorno a Jamble, alla chitarra e alla musica in generale e quando riceviamo notizia del suo arrivo, la conversazione sulla pentatonica si interrompe bruscamente lasciando senza riposta l'antico dilemma che la riguarda da decenni (c'è bisogno che specifichi qual'è?).
Saliti in macchina ci dirigiamo verso la sala e il locale che ci ospiteranno ma sembra che il navigatore di Fostex, Google Maps sullo smartphone di Max e i cartelli stradali non vogliano mettersi d'accordo e solo il gigantesco logo di Leroy Merlin ben visibile dalla tangenziale ci fornisce il riferimento che ci era mancato fino a questo momento, portandoci finalmente davanti all'insegna del Worldmusicrecords di Paderno Dugnano.
Ci accolgono i simpatici gestori Maner e Estela conducendoci all'interno della sala rossa già occupata da tutti i Jamblers e ci vuole un attimo perché i saluti tra chi già si conosceva e le presentazioni d'obbligo, riscaldino l'atmosfera cancellando qualsiasi tipo d'imbarazzo.
Gli strumenti sono già quasi tutti fuori dalle custodie e gli amplificatori posizionati in previsione della maratona pomeridiana e dopo una serie di rapide manovre che in un contesto diverso avremmo potuto riassumere con il termine "soundcheck" si è fatto ormai mezzodì e lo stomaco del Jambler a quell'ora reclama un'adeguata ricarica sotto forma di carboidrati, grassi, proteine tutte condensate in una serie di gustosissime pizze, accompagnate da una buona birra.
Messo a tacere quel fastidioso brontolio, arriva il momento di far ruggire le chitarre, un paio di minuti (forse qualcosina di più... ) e l'intervento del direttore d'orchestra, il Maestro Max Maz, mette ordine dettando i tempi della scaletta e comandando gli interventi dei solisti in rigoroso ordine antiorario.
Si susseguono i brani della scaletta, "Knockin' On Heaven's Door", "The Thrill Is Gone", "Black Night", "Rockin' In The Free World", "All Along The Watchtower", "Diamond On The Inside", "While My Guitar Gentle Weeps" e "Purple Rain" e sfilano una serie di chitarre da far sfigurare la parete di un buon negozio di strumenti musicali.
Ognuno si sente parte di quell'esperienza indipendentemente dalla propria capacità e nessuno dimentica mai che l'unico e il solo scopo di quell'incontro è trascorrere  qualche ora avvolti da un clima amichevole condividendo una passione che li accomuna.
Purtroppo per me e Max il momento di salutare arriva poco dopo le 17:00 e insieme a Elliott che ci accompagna alla Comasina dove prenderemo la metropolitana che ci riporterà alla stazione Centrale, siamo già li a parlare della giornata appena trascorsa, vagliando già nuove ipotesi per uno dei tanti prossimi raduni.
Arrivati in Centrale l'inadeguata lentezza mia e di Max, cozza in maniera evidente con l'inarrestabile frenesia milanese, ma è ormai l'ora di salire sui rispettivi treni e anche se la festa sembra essere terminata, non passano nemmeno cinque minuti che i primi messaggi cominciano ad arrivare su Whatsapp e una lunga serie di ringraziamenti e commenti entusiasti suggellano la conclusione dell'ennesimo raduno generando nuovi stimoli per altre iniziative simili che sono certo non tarderanno a realizzarsi.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Moreno Viola

Volevo dire una cosa riguardo alla mia presenza come bassista.

Non mi sono per niente adattato, l'ho fatto perché mi piace veramente molto suonarlo.

Per questo motivo spero di essere stato un bassista discreto e capace di stare al suo posto.

Ammetto però che ho guardato con molta ammirazione alcune delle chitarre che ho visto passare tra le vostre mani.  :sbavv:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



Vu-meter

Galattico , Moreno !! :mitico:

Citazione di: Moreno Viola il 15 Novembre, 2017, 12:35 AM
Molti si chiederanno come sia possibile che un luogo governato da un dispotico censore tenacemente impegnato nell'esercizio della limitazione della libertà altrui, possa dar vita a giornate come quella che ho condiviso ieri con un gruppo di amici con i quali comunico quasi esclusivamente tramite una tastiera, in un'epoca come la nostra in cui sembra sempre meno necessario incontrarsi.
Quello che pochi sanno è che Vu ci costringe nostro malgrado a trascorrere queste interminabili giornate, prima seduti attorno ad un tavolo a ridere e scherzare e sul quale sfilano una decina di ottime pizze, che tra l'altro scandalosamente nessuno immortala e condivide sui social network, e poi addirittura suonando insieme.
Dura la vita del Jambler...

Quanto sei carino, Moreno !!!  :loveit: :iloveu:

A dire la verità io non c'entro proprio in questa cosa, avete organizzato e realizzato tutto voi perciò il merito è solo vostro, anche quello del bel clima che abbiamo qui e che poi si riflette sui raduni !! Siete tutti squisiti !!  :loveit: :loveit: :loveit:


Citazione di: Moreno Viola il 15 Novembre, 2017, 12:35 AM

.... la conversazione sulla pentatonica si interrompe bruscamente lasciando senza riposta l'antico dilemma che la riguarda da decenni (c'è bisogno che specifichi qual'è?).


Mi hai incuriosito...  :maio: ... quale è questo dilemma ?  :-\


Grazie del bel resoconto , Moreno, davvero.  :abbraccio: Grazie ai vostri racconti ( per altro sempre simpatici e divertenti ), chi non è potuto esserci ha davvero la sensazione di poter in qualche modo partecipare ed è davvero bello, grazie ancora.  :thanks:

Un abbraccio al bassista più bello del mondo !!  :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Elliott

Bellissimo report Moreno.
È bello rivivere le sensazioni della giornata, raccontata da ciascun jambler.
Io devo ancora fare la mia...


Citazione di: Moreno Viola il 15 Novembre, 2017, 12:35 AM
la conversazione sulla pentatonica si interrompe bruscamente lasciando senza riposta l'antico dilemma che la riguarda da decenni (c'è bisogno che specifichi qual'è?).

Sei peggio di un commerciale  >:(

rggianfranco

Ciao Moreno......con una fava ho preso 2 piccioni........detto Milanese?..mi dicevo!..ma quando arrivano le impressioni di Moreno !....e con una risposta  ......bel resoconto il tuo è quello di Max......pendolari per un giorno....si è vero sei rimasto al tuo posto con il basso.......per forza  con quel palettone se ti muovevi facevi uno strike di chitarristi in fila...... :sarcastic:

Grand Funk

Citazione di: Moreno Viola il 15 Novembre, 2017, 12:42 AM
Volevo dire una cosa riguardo alla mia presenza come bassista.

Non mi sono per niente adattato, l'ho fatto perché mi piace veramente molto suonarlo.

Per questo motivo spero di essere stato un bassista discreto e capace di stare al suo posto.

Ammetto però che ho guardato con molta ammirazione alcune delle chitarre che ho visto passare tra le vostre mani.  :sbavv:

Moreno io scherzavo....... lo so che suonare il basso a te piace tanto, come bassista ( primo amore ) ti capisco e posso dirti che per me è la stessa cosa, suonare il basso mi diverte, forse più della chitarra......  :etvoila:

Elliott

Arrivo anche io con il mio report ma io, a differenza loro...sarò sintetico :snob:




È  Giovedì e mi ricordo che devo creare il gruppo di WhatsApp dove convogliare l'organizzazione in tempo reale.
In men che non si dica, il gruppo è già attivo, affollato ed in pieno fermento.
E già qui mi rendo conto della statura del jamblers scongiurando le mie uniche perplessità sul gruppo di WhatsApp ossia, che avremmo
abbandonato la discussione sul forum a favore dell'immediatezza.
Invece no...ciascuno, ed in maniera totalmente spontanea, alimenta sapientemente forum e gruppo così che il raduno continui ad essere per tutti e non solo per i partecipanti.

È sabato ed ho già programmato la domenica e,  come da mie abitudini, ho l'agenda ben definita.
In quel giorno, sono impegnato con le attività di aula ed orientamento in un istituto tecnico ed il cellulare continua a vibrare in tasca e con soddisfazione,
penso che quelle vibrazioni siano generate dal fermento sul gruppo. Pensavo bene: tanti messaggi ma anche una chiamata persa: Gianfranco.
Altra chiamata persa: Gianfranco.
Ore 18.14 esco dalla scuola ed alle ore 18.16 squilla il telefono: è Gianfranco!
la cosa mi fa pensare che abbia chiesto alla portineria di essere avvisato quando sarei uscito :D
Stavolta però posso rispondere e ci si mette d'accordo per l'indomani. Dove ci si vede? Che domande: al Leroy Jamblin :etvoila:

Verso sera però, devo rimettere mani alla mia agenda in quanto un generosissimo Fostex rammenta che egli deve comunque
attraversare il centro per raggiungere la sala quindi, si offre di recuperare i due green travelers che arriveranno in centrale.

Domenica:
Il cambio di programma, mi lascia un'oretta e mezza di vuoto e decido di far quello che non avrei dovuto: provo per l'ultima volta i brani.
Disastro ed ansia fin sopra ai cap...vabbé...ci siamo capiti :acci:

intanto il peso della responsabilità circa la buona riuscita del raduno comincia a farsi presente ma, mi basta pensare
che c'è il Buc dietro e mi metto subito tranquillo.
Dopo le lunghe e faticose operazioni di carico strumentazione in auto sento squillare il telefono: è Gianfranco.
Chiede conferme dul percorso ma dimostra di averlo comunque chiaro. Sono tranquillo.

Mi avvio verso la sala prove. Ho il bluetooth scollegato e la suoneria deve arrendersi alle note di una lunghissima Mountain jam degli Allman Brothers 
che riempono l'abitacolo dunque, una chiamata cade nel vuoto: era Gianfranco. Lo richiamo e mi dice di essere davanti l'ingresso del Leroy Jamblin.
Recupero Gianfranco e ci avviamo verso la sala prove.

Dopo una  serie di giri in tondo - perchè in Lombardia nascono ogni giorno più rotonde e strade che bimbi - arriviamo in sala prove
dove vediamo parcheggiate 2 auto ed un bilico. Penso subito che Nihano e Cocco siano arrivati. In realtà il bilico non fa parte della spedizione.
Dopo i saluti e le presentazioni di rito, noto che l'auto di Nihao dentro è grande il doppio di quanto lo sia fuori  :sconvolto:
Questa cosa resterà per me un mistero.

Il telefono è bollente perché i navigatori sono confusi...le voci balbettano, sono fortemente in imbarazzo perché
laddove ci dovrebbe essere una strada c'è un palazzo. Dove ci dovrebbe essere una curva c'è una rotonda. Dove ci dovrebbe essere
una rotonda c'è un sottopasso...insomma, faccio un po' di assistenza telefonica a Santano, poi Coccobil ma, finalmente,
ci siamo tutti. Compreso gli ultimi arrivati Fostex, Moreno e Max.

Mi tremano le gambe...sono visibilmente emozionato. Mi trovo completamente spaesato e tutto quanto mi inquieta.
L'adrenalina sale ma la ragione mi ricorda chi sono; la timidezza sentenzia e definisce: un asino!

Dopo un giro pizza abbondantemente narrato da altri, si ritorna in sala prove e comincia la mia prima esperienza.
Avendo suonato poco, ho avuto modo di osservare tanto...e ciascuno dei partecipanti mi ha insegnato qualcosa. Mi ha lasciato qualcosa.
Per questo li ringrazio  :thanks:

Elliott:
Non vede l'ora che cominci uno dei 3 brani che ha studiato: All along the watchtower.
Si mette in posizione ed aspetta il tic tic tic tic da parte di Adriano; ma Elliott non sa come funziona e...scopre che funziona
che Cocco abbozza il primo riff e tutti partono. Tranne Elliott che ci rimane male e non riesce più a partire.
Mi sentivo come Benigni all'uscita del teatro in Johnny stecchino.
Poi arriva Diamond Inside ed Elliott non può tirarsi indietro: l'ha studiata.
Parte e con somma meraviglia si rende conto che, va (pensa di andare) a tempo, fa gli accordi giusti ma, ha qualche problemino con lo strumming;
dopo il primo verso ed il primo ritornello, scopre che sta suonando con 2 plettri :figuraccia:
Si è sciolto con Knockin on heaven's door e la JAm ma, era oramai troppo tardi.
Elliott ha capito che il non avere idea di come si svolgesse la giornata, gli ha fatto perdere tanto tanto della giornata stessa ma,
sa che al prossimo raduno, potrà tranquillamente stare per tutto il tempo attacccato allo strumento perché, l'ambiente è quello giusto :sisi:

Buc è un monumento.
E' un colibrì...le mani battono veloci veloci e rimane - non si sa come - sospeso a mezz'aria a sparare note in ogni direzione.
C'è davvero tanta maestria in quel ragazzo e, sa davvero il fatto suo.  E come tutti i grandi, l'umiltà è una delle sue principali doti. Umiltà al servizio dei più bisognosi :D
A lui va un ringraziamento particolare perché alla fine, è stato lui ad organizzare il tutto. E lo ha fatto alla grande :fan:

Nihao è devastante.
Sforna assoli, riff  e ritmiche da paura; è sempre sul pezzo...preparatissimo...ma mai eccessivo.
Sa - e questo è il pedigree jamblico che caratterizza tutti e dico, tutti i presenti  - che in sala ci sono diversi livelli di conoscenza ed abilità
perciò dosa sapientemente le proprie abilità. E' il riff man della banda

Moreno: desideravo conoscere il Moreno chitarrista, con la les paul in braccio ma, egli ha deciso di virare verso il basso. 
E' una delle sorprese della giornata: sembra suoni il basso da sempre e che sia il suo primo strumento.
E' stato, insieme ad Adriano, la colonn portante della giornata.
Ed ho scoperto, sfogliandolo (per chi non sapesse, è l'enciclopedia Jamblica) che la pensa come me su Gary Moore.
Ho anche scoperto però che Max...i Pink F... :facepalm2: :cry2:
Moreno mi ha soccorso in tempo  :thanks:

Adriano: Altro chitarrista prestato alla ritmica.
Preciso, al servizio della banda, picchia duro ma senza  sopraffare.
Insomma, ha fatto quello che ci si aspetta da un batterista ma che in pochi, sanno.
Gli saranno senz'altro fischiate le orecchie tutto il giorno; ecco, vorrei rassicurarlo che nessuno stesse parlando male di lui.
Il motivo è da ricercare in un Marshall posizionato alla sua sinistra nel quale, inspiegabilmente, l'intensità sonora si regolava con il pot contrassegnato con
l'etichetta "volume" e non "Tone" come chiunque suoni una chitarra si aspetta ;D

CalegaR1
The Custom Man
Ho visto Maicol 3 volte, ed ho conosciuto 8 chitarre :lol:  Ma questa tele, che ho avuto l'onore di...disonorare con le mie mani, è davvero potente. Non ho ancora capito dove abbia nascosto i pick up superattivi. Ad ogni modo, Maicol, ci tiene a ricordare che egli è un metallaro e, quando c'è un secondo di pausa, ecco che parte un riff metal che fa scattare il toto-titolo.  E Buc...le sapeva...tutte!!!
Grande Maicol, ci saresti mancato  ::)

Gianfranco:
E' un entusiasta che va preso come esempio. Non capisco dove trovi tutta quella energia ma, è sempre in mezzo...non molla un secondo. Secondo me, a fine giornata, ha una semi-scalloped tra i tasti 4 e 6 :D
Mette generosamente a disposizione i suoi Marshall e Vox d'annata di chiunque voglia approfittare. Emblema della condivisione :tank:

Snaporaz:
Una delle sorprese del raduno.
Credo che sia in assoluto l'unico che ha suonato per tutto il tempo. Senza cadere nella tentazione di provare le bestie feroci che accerchiavano il suo amato Mustang. E' stato un piacere vederlo su ogni pezzo perchè, è quello che avrei voluto fare io ossia, si gustava il momento.
Cosa che io non ho saputo fare e che già, a metà raduno cominciavo a rimpiangere.
Sarà un piacere ritrovarci in sala prova a suonare insieme


Max Maz
Io non avevo mai visto suonare Max dal vivo ma, devo dire che ha consapevolezza, gusto ed eleganza da vendere.
Mi piace il suo essere leader...è indubbiamente quello che dirige l'orchestra e lo fa con consapevolezza;
infatti, se abbiamo suonato l'intera scaletta con tanto di Bis e qualche brano non previsto (Whola lotta love e Little wing) è solo
grazie alla sua regia non occulta.
Dava il via ed andava in giro con la tronchesina a tagliare cantini a chi non ne voleva sapere di fermarsi.
Uno di quello di cui il raduno non può prescindere

Santano
Alla fine, da timido apparente, è quello che rompe il ghiaccio. Impugna il microfono e ricopre il ruolo di vocalist per tutta la prima parte.
Sono certo che Santano avrebbe avuto da dare molto ma molto di più di quello che ha dato. E' stato troppo frenato dalla timidezza (lo capisco...talvolta, la timidezza ci coglie dove non ce lo aspettiamo). Ha purtroppo preso fuori la sua RG nel momento in cui stavo andando via. MA non mi scappi sai...la sala prove è li... :aspettofuori:

Coccobill:
Cocco, credo detenga la palma d'oro circa il più giovane (dal punto di vista forumistico)  partecipante al forum.
Complice una lunga telefonata in cui lo guidavo su come raggiungere il luogo del raduno, abbiamo avuto modo di fare una lunga
conversazione in cui mi raccontava le intenzioni della partecipazione. Spero tanto, caro Coccobill che tu abbia - almeno parzlalmente - raggiunto
questi scopi e spero altrettanto, che ti unirai ai prossimi appuntamenti (locali e nazionali).
Evidenzierei inoltre, un ulteriore record: è stato colui che ha lanciato la prima Jam durante il set up della strumentazione.
HA cominciato timidamente con un bel giro di accordi funckeggiante e, da li, poco alla volta, si è tirato dietro gli altri.
Peccato che molti strumenti non erano ancora collegati perché sarebbe stato uno jammone.

Coccoslash
Cocco ragazzi, è un veterano.
Si vede che è abituato a calcare i palchi e...ci sa proprio stare. Gran chitarrista, gran voce...gran interprete.
Insomma, un altro di quelli da cui devi solo imparare...osservare e mettere in cascina.
Inoltre, aveva la Plexi che, in un primo momento mi era sembrato il Singleman Head ma poi, quando l'ho scoperto
mi sono lanciato a chiedergli di poterlo provare.
Purtroppo l'omino della vergogna mi ha fermato ancor prima che mi alzassi dal divano per andare da Cocco :(

Fostex:
Fostex ha quello che vorrei avere io:
La Stratocaaster American Standard Olympic White
Consapevolezza dei suoi mezzi
Voglia di sfruttare l'opportunità
E' vero, suona molto meglio di me (e di come egli stesso sostiene) ma, ha la capacità di non farsi bloccare dalla paura anzi,
ha tiratop fuori proprio tutta la voglia che aveva e lo ha fatto bene. Si sentiva Fostex...eccome se si sentiva e non si è nemmeno
mai tirato indietro negli assoli.
Grazie per l'esempio.


MA come ogni cosa bella, arriva la fine ma posso affermare che questo raduno...non è ancora finito (cit Moreno)

:fan: :thanks:


Vu-meter

Grande Elliott, bellissimo report ! :mitico:

Ps: Gianfranco, stai buono con quel telefono!  :sarcastic:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Elliott


PaoloF

A conclusione mi sarei aspettato una telefonata di Gianfranco  :laughing:

Complimenti Elliott!
Grazie per aver condiviso le sensazioni e gli stati d'animo che hanno accompagnato il tuo raduno.  ::)

futech



Qual

Buc

Think jazzy, love bluesy and live rock !



rggianfranco

Elliott.......ti posso chiamare più tardi!...non so....verso le  2 di domani :lol:....alla faccia della sintesi.......hue.....non nominateni troppo....non vorrei mettere il lucchetto al 10 del Marshall .....insomma questo raduno non lo abbiamo digerito e ho gia voglia di rifarlo......dai  dai dai....lancio io l iniziativa.........data per il prossimo raduno....dai su......disponibilità.........si dia il via alla  new Jam.....


P.s........bel resoconto.....Elliott.....emozionante come gli altri.....mi sembra di essere appena salito in macchina e continuare a sentirvi suonare .

rggianfranco

Maicol in sordina mandami un po di pezzi Metal che affilo  gli artigli dell ampli è della LP...che alla prossima Jam  cm dia mo dentro.

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