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E poi arriva Fanton....

Aperto da Max Maz, 22 Marzo, 2020, 09:22 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Sono d'accordo con Elliott, ma mi spingerei anche oltre.
Per me è naturale, nel senso più autentico del termine, che suonare a certi livelli non è per tutti.
Non tanto per un problema fisico, bensì di dedizione.
Quanto al problema fisico: ovvio che non si parte tutti dalla stessa striscia di partenza. Alcuni sono molto avanti già per dote naturale, altri molto dietro per limiti fisici. Altri avranno persino un notevole handicap (vedi Tony Iommi) che suggerirebbe loro con tutta evidenza di trovare un'altra occupazione del tempo.

Quanto alla dedizione: non tutti nascono con la passione insana (l'insegnante Stefano Rossi la chiama Ossessione) e l'assoluto desiderio di avere sempre la chitarra in mano. Alcuni, anzi la stragrandissima maggioranza, vorranno vedere un film, leggere un libro, dedicarsi alla famiglia, sviluppare anche altri hobby. È normalissimo.

Io sono uno di quelli impediti. Raccontare la mia storia sulla chitarra sarebbe troppo lungo anche se sarebbe molto comico. La mia storia nasce da un'avversione profonda per tale strumento e da una incapacità di fare con la chitarra anche le cose più semplici.
Mi guardo oggi e mi dico: ma come ho fatto a raggiungere questo livello di decenza su queste sei corde?
Poi penso a come ho fatto e ho la risposta.

Guarderò il video di Fanton.

Bedrock

Conosco degli artisti professionisti, nell'ambito della fotografia, della musica, dell'arte figurativa.
Tutti, ma tutti, mi dicono che il talento, inteso come quella magia che fa sembrare naturale come qualcuno si approccia ad un determinato ambito, è solo una piccola frazione.
Il 99 % lo da il lavoro, l'esercizio, e la passione con cui si affronta la routine quotidiana.
Questo mi raccontano, e io un pò gli credo, mi basta vedere quanto miglioro io quando ho quei 2 mesi buoni in cui ho veramente voglia, non mi si riconosce prima e dopo  ::)


Grand Funk

Citazione di: Elliott il 22 Marzo, 2020, 10:26 AM

Per cui, se mi permetti Max apporterei una mia personale rettifica alla tua frase: suonare musica (per gli altri) non è per tutti.


:quotonegalattico:





Citazione di: coccoslash il 22 Marzo, 2020, 11:42 AM
Citazione di: Max Maz il 22 Marzo, 2020, 10:49 AM

Torno ai rivolti, hai visto mai che miglioro?

Assolutamente si.
A me hanno aperto un mondo!

:quotonegalattico:


Condivido totalmente che studiare fà solo che bene, perchè appunto ti apre la mente ( un mondo ) anche io quando studiavo e apprendevo qualcosa di nuovo avevo la stessa sensazione, per quanto riguarda il " talento " la penso così, il chitarrista che studia diventa bravo, il chitarrista che studia e ha talento, sarà sempre più bravo del primo....... credo sia ovvio.......  :etvoila:

Max Maz

Citazione di: Gian.luca il 22 Marzo, 2020, 12:35 PM
Conosco degli artisti professionisti, nell'ambito della fotografia, della musica, dell'arte figurativa.
Tutti, ma tutti, mi dicono che il talento, inteso come quella magia che fa sembrare naturale come qualcuno si approccia ad un determinato ambito, è solo una piccola frazione.
Il 99 % lo da il lavoro,

Troppo spesso si snocciolano percentuali a caso.

Il talento non è fortuna, è semplicemente in mix di componenti che spingono una persona oltre il limite della norma.
Si alimenta con l'impegno, lo studio, il confronto. Il talento è un bravo cuoco, con gli stessi ingredienti realizza portate migliori.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


coccoslash

Citazione di: Gian.luca il 22 Marzo, 2020, 12:35 PM
Conosco degli artisti professionisti, nell'ambito della fotografia, della musica, dell'arte figurativa.
Tutti, ma tutti, mi dicono che il talento, inteso come quella magia che fa sembrare naturale come qualcuno si approccia ad un determinato ambito, è solo una piccola frazione.
Il 99 % lo da il lavoro, l'esercizio, e la passione con cui si affronta la routine quotidiana.
Questo mi raccontano, e io un pò gli credo, mi basta vedere quanto miglioro io quando ho quei 2 mesi buoni in cui ho veramente voglia, non mi si riconosce prima e dopo  ::)

Sono d'accordo.
Da quando ho iniziato ad andare a lezione da Simone Boffa ho fatto un balzo di 10 anni in 1.

Prima ho sempre vissuto di tanti live e prove.
Questo mi ha fatto crescere in un senso e meno in un altro (soprattutto dal punto di vista della teoria).
L'importante è trovare il metodo giusto per crescere. E di crescere seguendo il proprio slancio interiore e del momento.
"Si sapis, sis apis"

futech

io concordo un po' con tutti voi.
Bisogna essere onesti e realisti con le proprie possibilità, in termini di obiettivi, tempo a disposizione, predisposizione o talento come lo si voglia chiamare e tutto il resto che avete nominato.
E' fondamentale essere chiari con se stessi e capire cosa si vuole realmente, altrimenti si cade nella "depressione musicale".

Io sono uno di quelli che vive costantemente in questa sorta di depressione, nel vortice infinito del: voglio studiare per migliorare, avendo poco tempo non riesco a dedicarmi però allo svago puro (suonare canzoni, riff, qualsiasi cosa sia di mio gradimento). Se però mi dedico allo svago puro, sempre per il poco tempo a disposizione, trascuro totalmente lo studio ed i miei grandissimi limiti mi impediscono di suonare quello che vorrei.
In tutto questo l'incostanza regna sovrana, ho periodi in cui riesco a ritagliarmi un pochino di tempo (mai oltre la mezz'ora al giorno) altri in cui sto settimane senza toccare gli strumenti (ora sono in questo periodo, non tocco la chitarra da almeno 3 settimane)
Insomma sto 'nguaiat come diciamo dalle nostre parti

Quello che però non manca mai è l'ossessione, la testa sta spesso a pensare alla chitarra, al fatto che vorrei fare qualcosa ma il circolo di cui sopra poi mi porta a desistere in partenza.
Ho provato con le lezioni private (per darmi una sorta di costrizione), metodi su carta o online, nulla non riesco ad uscire dal vortice.
Però sto continuamente a leggere il forum, guardare video su youtube etc...ma non riesco a riconvertire quel tempo sullo strumento.
ops....scusate se sono andato a finire in uno sfogo personale


Qual

m4ssi

L'ho visto quel video, Marco lo ammiro molto per la sua dedizione. E' un buon chitarrista, ha gusti musicali lontani dai miei ma rimane un bravo musicista. Non oso immaginare quante centinaia di ore abbia passato sopra tutti i sistemi digitali, io non avrei manco la voglia, per cui si merita tutto il successo che sta avendo. Tra l'altro non è proprio un ragazzino....per cui ancora più ammirazione!
Max, è vero dice che non ha una forte conoscenza dell'armonia, però ha iniziato da bambino studiando pianoforte e come dicevano i miei insegnanti, sviluppare l'orecchio da bambino è più facile che farlo in età adulta.


p.s. se solo la smettesse di usare tonnellate di chorus  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Music Man Addicted


Vu-meter

Io concordo con Max : il talento è la cosa più importante.
I fondamenti sono :
1) avere una musicalità innata
2) fare cantare lo strumento.

Non a caso, il PRIMO esercizio della School è : canta ciò che suoni, suona ciò che canti.

Però... Però.. un caso ogni tanto, su miliardi di persone, non fa testo. Pochissimi al mondo possono vantarsi di avere le due qualità di cui sopra. TUTTI gli altri, anche i bug, devono studiare SODO per coltivare tali qualità.


"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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robland

Citazione di: Vu-meter il 22 Marzo, 2020, 01:21 PM
Io concordo con Max : il talento è la cosa più importante.
I fondamenti sono :
1) avere una musicalità innata
2) fare cantare lo strumento.

Non a caso, il PRIMO esercizio della School è : canta ciò che suoni, suona ciò che canti.

Però... Però.. un caso ogni tanto, su miliardi di persone, non fa testo. Pochissimi al mondo possono vantarsi di avere le due qualità di cui sopra. TUTTI gli altri, anche i bug, devono studiare SODO per coltivare tali qualità.

Non ho capito, scusami.  :sorry:
Ti faccio un paio di domande come se pensassi ad alta voce così chiarisco meglio quello che non ho capito del tuo post.
Il talento è la cosa più importante... per fare cosa? Per essere musicisti di talento?

Ma la domanda iniziale era cosa ci vuole per essere musicisti di talento? Forse mi sono perso quello che Max si chiede e ci chiede.

Aggiungo terza domanda. Parli di studiare sodo e concordo al cento per cento. Ma per fare cosa? Per diventare musicisti di talento?

Grom68

A me sto Fanton sta simpatico. Mi sembra abbia capito tutto[emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]
https://www.youtube.com/watch?v=/l93mqBGGnZM

m4ssi

Citazione di: robland il 22 Marzo, 2020, 02:00 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Marzo, 2020, 01:21 PM
Io concordo con Max : il talento è la cosa più importante.
I fondamenti sono :
1) avere una musicalità innata
2) fare cantare lo strumento.

Non a caso, il PRIMO esercizio della School è : canta ciò che suoni, suona ciò che canti.

Però... Però.. un caso ogni tanto, su miliardi di persone, non fa testo. Pochissimi al mondo possono vantarsi di avere le due qualità di cui sopra. TUTTI gli altri, anche i bug, devono studiare SODO per coltivare tali qualità.

Non ho capito, scusami.  :sorry:
Ti faccio un paio di domande come se pensassi ad alta voce così chiarisco meglio quello che non ho capito del tuo post.
Il talento è la cosa più importante... per fare cosa? Per essere musicisti di talento?

Ma la domanda iniziale era cosa ci vuole per essere musicisti di talento? Forse mi sono perso quello che Max si chiede e ci chiede.

Aggiungo terza domanda. Parli di studiare sodo e concordo al cento per cento. Ma per fare cosa? Per diventare musicisti di talento?
Per fare il musicista vero e proprio secondo me ci vuole la creatività alla base di tutto, e quella dubito che si possa imparare.
L'orecchio ed il senso del ritmo anche quelle sono cose molto difficili da sviluppare a mio parere.
Music Man Addicted

robland

Citazione di: m4ssi il 22 Marzo, 2020, 02:41 PM
Citazione di: robland il 22 Marzo, 2020, 02:00 PM
Citazione di: Vu-meter il 22 Marzo, 2020, 01:21 PM
Io concordo con Max : il talento è la cosa più importante.
I fondamenti sono :
1) avere una musicalità innata
2) fare cantare lo strumento.

Non a caso, il PRIMO esercizio della School è : canta ciò che suoni, suona ciò che canti.

Però... Però.. un caso ogni tanto, su miliardi di persone, non fa testo. Pochissimi al mondo possono vantarsi di avere le due qualità di cui sopra. TUTTI gli altri, anche i bug, devono studiare SODO per coltivare tali qualità.

Non ho capito, scusami.  :sorry:
Ti faccio un paio di domande come se pensassi ad alta voce così chiarisco meglio quello che non ho capito del tuo post.
Il talento è la cosa più importante... per fare cosa? Per essere musicisti di talento?

Ma la domanda iniziale era cosa ci vuole per essere musicisti di talento? Forse mi sono perso quello che Max si chiede e ci chiede.

Aggiungo terza domanda. Parli di studiare sodo e concordo al cento per cento. Ma per fare cosa? Per diventare musicisti di talento?
Per fare il musicista vero e proprio secondo me ci vuole la creatività alla base di tutto, e quella dubito che si possa imparare.
L'orecchio ed il senso del ritmo anche quelle sono cose molto difficili da sviluppare a mio parere.

Per me questo video è una pietra miliare. I punti 4 e 5 in particolare toccano i temi di cui stiamo parlando. Il punto 3 parla della creatività. Non sono neanche 9 minuti di video.

Cinque cose che non riesco a insegnare - YouTube

Max Maz

Citazione di: m4ssi il 22 Marzo, 2020, 02:41 PM
Per fare il musicista vero e proprio secondo me ci vuole la creatività alla base di tutto, e quella dubito che si possa imparare.
L'orecchio ed il senso del ritmo anche quelle sono cose molto difficili da sviluppare a mio parere.

Per godersela M4ssi, per godersela da soli e dal vivo.
Per andare oltre i risultati consueti che rischiano di diventare definitivi.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Max Maz

Citazione di: robland il 22 Marzo, 2020, 02:00 PM
Ma la domanda iniziale era cosa ci vuole per essere musicisti di talento? Forse mi sono perso quello che Max si chiede e ci chiede.

Ho semplicemente riflettuto su quella che giorno dopo giorno diventa sempre più una certezza.
A parità di tempo di studio, di impegno e di umiltà i risultati cambiano in funzione di quella miscela di caratteristiche che si racchiudono sotto il nome di talento.
Non mi interessa essere bravissimo, famoso, di successo, semplicemente credo che non siamo tutti uguali di fronte ad una disciplina.

Lo noto tutti i giorni nel campo fotografico.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robland

Citazione di: Max Maz il 22 Marzo, 2020, 05:17 PM
Citazione di: robland il 22 Marzo, 2020, 02:00 PM
Ma la domanda iniziale era cosa ci vuole per essere musicisti di talento? Forse mi sono perso quello che Max si chiede e ci chiede.
Ho semplicemente riflettuto su quella che giorno dopo giorno diventa sempre più una certezza.
A parità di tempo di studio, di impegno e di umiltà i risultati cambiano in funzione di quella miscela di caratteristiche che si racchiudono sotto il nome di talento.
Non mi interessa essere bravissimo, famoso, di successo, semplicemente credo che non siamo tutti uguali di fronte ad una disciplina.

Lo noto tutti i giorni nel campo fotografico.

Ora ho capito meglio. Grazie. E concordo.

Abbiamo cominciato a correre in tre. Nessuno aveva esperienze sportive pregresse particolari. Io per diversi mesi non riuscivo a superare lo scoglio dei 6 km. Un mio amico, non avendo mai corso in vita sua e non avendo mai fatto sport, alla prima corsa ci ha scioccati facendo 20 km. Il terzo non riusciva a superare lo scoglio dei 10 km, ma su questa distanza riusciva a migliorare i tempi in modo costante e soddisfacente.

Abbiamo provato i 100 metri. L'ordine di successo è stato inverso. Primo io, gli altri staccati di parecchio. Nessuno dei tre ha esperienza.

Ci siamo allenati tutti e tre. Io ho più che raddoppiato il mio livello iniziale sulla distanza ma sognandomi col binocolo sia le maratone che le mezze maratone. Il secondo fa regolarmente le maratone da 40 km senza sforzo, il terzo per qualche anno riusciva a fare le maratone solo con la marcia ma siccome lui ha una vera passione (io assolutamente no, infatti preferisco dedicarmi ad altro) tanto ha insistito, ma tanto, che ora fa le maratone di corsa. Penso però non avrà mai i tempi dell'altro amico, che ha un talento naturale. E tuttavia con grande abnegazione è passato da 10 km a 40 km segnando dei tempi che inizialmente non avrebbe mai neanche sognato.

Il punto è che profondendo impegno si possono raggiungere livelli impensabili in precedenza. Ma il vero punto è che non tutti hanno necessità/tempo/voglia di impegnarsi. E giustamente. Io mi diverto a insistere sulla chitarra quindi lo farò sempre, mentre non traevo alcun piacere a insistere nel superare i miei limiti nella corsa.

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