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Banco mixer: analizziamo le sue funzioni e qualche dritta

Aperto da Tiziano66, 09 Novembre, 2013, 03:49 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Tiziano66

I banchi mixer analogici sono ancora molto diffusi, e se s'imparano le fondamenta su questi, sarà facilissimo riportare il tutto su quelli moderni e digitali (compresi i vari sequencer).

Da fare immediatamente prima di qualsiasi altra operazione è identificare il "master": il potenziometro che regola l'uscita master out o stereo out o mix out e posizionarlo al minimo.

SEZIONE INPUT
Il mixer miscela i segnali audio che provengono dai vari input e dopo averli trattati e raggruppati, restituisce il risultato dal "bus" (la via d'uscita dei segnali tramite il master e da lì all'impianto d'ascolto).

CHANNEL STRIP
GAIN: regola il guadagno del segnale in entrata, posizionato nella sezione del preamplificatore microfonico.
PAD: attenuatore che abbassa il segnale in ingresso (15-20 dB).
PHANTOM 48V: serve ad alimentare i microfoni a condensatore oppure le D.I.Box attive. Ha una tensione di 48V tramite un cavo bilanciato con connettori microfonici (XLR).
INSERT: serve a pilotare il segnale dai connettori "insert", posizionati in prossimità dell'ingresso. La sua peculiarità basilare è la connessione con i processori di dinamica.
PHASE: inverte la fase del segnale in ingresso, utile per evitare controfasi date da microfoni posizionati troppo vicino alla sorgente sonora.
HI-PASS: taglia le frequenze sotto una determinata soglia (80-100 Hz se è fisso), oppure sotto una determinata frequenza (se è presente un suo potenziometro).

Questo per quel che riguarda i controlli principali. Tutte queste regolazioni servono per garantire un'ottima elaborazione per la fascia successiva: l'equalizzazione.
Un equalizzatore dispone principalmente di 3 parametri: frequenza, guadagno e campanatura.
Quando sono presenti solo i primi due controlli, l'equalizzatore è semi-parametrico, se ci sono tutti e tre è parametrico (mixer digitale o di livello altissimo).
La tipica situazione semi-parametrica è avere alti e bassi (hi-shelf e low-shelf) in posizione fissa e di conseguenza frequenze altrettanto fisse, in cui si può impostare solo il gain, affiancati dai controlli delle frequenze medie.

SEZIONE AUX
Sono le mandate ausiliarie, cioè le uscite "secondarie" del mixer, attivabili tramite tasto.
PRE: il suono uscirà dall'uscita AUX con un volume fisso, comandato dal relativo potenziometro sulla channel strip, non influenzabile dalla posizione del fader.
POST: il suono uscirà dall'uscita AUX con un volume variabile, perché arriverà solo dopo essere passato anche dal fader, il quale ne modifica il livello. Piccolo esempio: il potenziometro della mandata AUX è al massimo con il fader del canale al minimo = il suono non potrà arrivare all'uscita AUX. Bisogna prestare molta attenzione, poiché il suono arriverà all'uscita con il livello scelto (con il suo potenziometro) solo se il fader del canale sarà a 0 dB. Se lo posizioniamo a +5",il livello del suono sulla mandata AUX verrà alzato di 5 dB, se il fader sarà a -10,  il livello del suono sulla mandata AUX sarà abbassato di 10 dB.

Eccoci giunti alla fine, per inserire il suono nella traccia stereo in uscita dal nostro mixer, il quale deve arrivare all'impianto (diffusori).
MUTE: rende silenzioso ilcanale.
SOLO: fa uscire solo quel canale nella sezione monitor out (esempio nelle cuffie).
PAN: graficamente è la posizione del segnale nel panorama stereo; potenziometro a sinistra ed il suono uscirà solo dal diffusore di sinistra, e viceversa. In centro il suono uscirà bilanciato da entrambi i diffusori.
FADER D'USCITA: regola quanto suono deve essere inviato all'uscita master.
MASTER oppure STEREO ASSIGN: per decidere se quel canale deve andare a finire o meno nel Master Bus.
MONO: inviare quel canale nel Bus Mono.
GRP ASSIGN: copiare il canale in un Bus di gruppo (fare una copia stereo di un Bus di gruppo 1-2, 3-4, 5-6,... e sarà rispettato il panning scelto).
VCA ASSIGN: subordina il lavoro del fader a quello di un Master fader. Ad esempio Impostando il VCA 1 i canali 3, 5, 6, 7, 8, 24 vuol dire che i rispettivi fader saranno sotto il controllo del Master fader VCA 1. Cambiando il VCA 1 di 10 dB i fader dei singoli canali, sarà come se io avessi abbassato contemporaneamente tutti i fader 3, 5, 6, 7, 8, 24 di 10 dB.
MUTE SCENE: assegnare un canale ad una situazione di Mute. Premendo poi il pulsante nella sezione Master ("Scene" 1, 2,...) tutti i canali corrispondenti saranno zittiti.

Dopo aver visto un'importante componente del mixer, chiamato Channel Strip, andiamo ad analizzare la:

SEZIONE MASTER
si trovano i controlli del Master Stereo, dei gruppi, delle mandate AUX, dei VCA ed infine della Matrix.
MASTER FEDER delle mandate AUX: fader o controlli rotativi per il volume generale delle singole mandate AUX.
MASTER FEDER dei gruppi o dei VCA: i controlli del volume generale dei gruppi o dei VCA.
MASTER OUT (tasto assegnazione vicon ai fader dei gruppi/VCA): ad esempio, per decidere di mandare il segnale del gruppo alla sua uscita individuale (GRP OUT) o di assegnarlo sul master Out.
PAN dei gruppi: assegnazione nel panorama sterofonico del gruppo.
MATRIX: consente di scegliere quanto del Master Left/Right, del GRP (1,2,3,...) debbono essere copiati nel/nei bus Matrix  Out.
MONO BUS: controla il volume generale del bus mono.;
MASTER FADER (quello rosso di solito): controlla il volume generale della traccia stereo che si manda all'impianto.

I Gruppi, gli AUX e  i Master hanno i relativi Insert (tasto attivabile) per inoltrare il segnale all'esterno, pe poi farlo rientrare, attraverso i connettori posti vicino alle uscite.

Eh voilà, il nostro suono corretto e missato esce dal mixer, per dirigersi verso l'ascolto.

Ma possiamo ancora intervenire in questo momento, per dargli una "giustatina". Il mix esce dallo Stereo Out e và a finire nel:

EQUALIZZATORE GRAFICO
solitamente suddiviso in 31 bande per ogni canale (dunque 2x31), il quale consente di tagliare od enfatittare di un tot di dB (12 per l'esattezza). È composto dai controlli: Gain Global PRE (in ingresso),  Gain Global POST (in uscita dopo l'elaborazione) ed il tasto Bypass (confronta la resa "naturale" dell'impianto con quello che farà l'utente).

DSP
Processore digitale che lavora sui seguenti parametri:
EQ parametrico, crossover (un eq che "separa" le frequenze da mandare ai subwoofer e che ripartisce correttamente lo spettro di frequenze tra i vari altoparlanti del sistema).
LIMITER: processore che limita il livello di intensità sonora per non sorpassare la tollerabilità dei diffusori.
COMPRESSORE: processore che comprime la dinamica del suono, riducendo la differenza di volume tra i livelli più bassi e quelli più alti.

Una piccola indicazione per le diverse tipologie d'impianto d'ascolto:
POINT SOURCE: le famose casse davanti al pubblico...una gran botta!
LINE ARRAY: le diverse casse fissate in linea alle sezioni laterali della fonte. Essendo di forma curva, coprono una grande profondità nello spazio tridimensionale dell'ascolto.
SUB: classici cassoni enormi che stanno a terra.
FRONT-FILL: sistema di diffusori (in una sola cassa) che si occupa di diffondere una copia mono del mix, a metà strada della distanza tra le casse principali.


ASCOLTARE
Torniamo al nostro missaggio: due sono i metodi per poter intervenire sull'impianto mediante l'equalizzatore: l'ascolto di brani test oppure l'analisi tramite software (un classico è Smaart live della EAW).
La maggioranza dei fonici si basa principalmente sull'orecchio, quindi ascoltando i brani test (raramente con l'ausilio dei software).
Il procedimento potrebbe essere il seguente: il tecnico conosce molto bene come suona  un brano, lo riproduce e sente se suona altrettanto bene. Tutto è legato in stretto rapporto con l'orecchio, (da questo punto di vista fallibile e soggetto alle critiche). Poniamo un'esempio: il fonico equalizza male l'impianto, mettendo (per ipotesi) un boost sulle basse frequenze. Potrebbe risultare fastidioso ascoltando musica già masterizzata. Ma visto che poi lavorerà sul mix, sempre in base al proprio orecchio; dunque se ha il P.A. che suona "grosso", starà più attento sulle basse, probabilmente con meno boost di quanto avrebbe fatto altrimenti, ma in definitiva il risultato sarà poi simile.
Questo non vuol dire che è indifferente l'equalizzazione dell'impianto, ma che al lato pratico non si mixa in live con l'occhio per esempio sull'analizzatore RTA, ma alla più concreta verifica "ad orecchio" (visto che è comunque ad orecchio e a gusto che si lavora).
Logicamente, a livello professionale dei grandissimi artisti, il fonico non esiste, in quanto lavorano una schiera d'ingegneri del suono (ognuno con il suo giusto ruolo) e che hanno a disposizione ed utilizzano, apparecchiature sofisticate d'analisi (ad esempio per controllare la coerenza di fase,...)
Un classico di questi analizzatori utilizzati a livello alto sono gli RTA, che vengono utilizzati per il monitoraggio ed il livellamento delle eccessive risonanze dovute all'acustica del luogo. Il RTA le evidenzierà come "creste" nell'analisi del rumore rosa.

Stiamo ascoltando un brano che conosciamo molto bene, e ad un certo punto sentiamo qualcosa di strano. Come si interviene? Difficile sentire una frequenza ed individuarla con precisione per correggerla. Una soluzione può essere quella di andare a tentativi e di peggiorare il problema. Alziamo uno alla volta i fader dell'eq finchè non sentiamo quale di questi peggiora quella cosa "strana" che avete ascoltato. Le classiche "s" del cantante, un basso vetroso, un rullante troppo grasso, sono i "claasici" problemi che bisogna correggere e saper ascoltare con giudizio.
Una volta corretta la giusta frequenza, riporteremo il fader (o i fader) "incriminato" a 0 dB di gain e cominceremo ad attenuare le frequenze (anche vicine) per risolvere lo squilibrio ed ammalgamare il tutto.

4Roses

[allegato eliminato da un amministratore]

Moreno Viola

 :4roses:

Fantastico! Non vedo l'ora che arrivi la seconda, la terza, la quarta parte e tutte quelle che scriverai.
Alla fine poi voglio il comodo raccoglitore ad anelli.  :lol:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.



marcellom

Accidenti.. ora mi tocca comprare un banco mixer per mettere in pratica i preziosi consigli di 4roses.
Un articolo fantastico, ben curato,  esaustivo... 4roses ci vizia proprio!
Grazie amico
Torno a bomba che se si dovesse realizzare una sorta di rivista di fine anno formato pdf,  sarebbe bello raccogliere anche questa tra tante chicche che sto leggendo ultimamente...

Tiziano66


Son of Aleric

"There was this organ in the corner sweating out great steaming music and i thought that was the instrument for me"
Jon Lord (1941-2012), New Musical Express, March 1971



Moreno Viola

Lavoro utilissimo.  :bravo2:

Sarebbe bello farne un unico pdf.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Tiziano66



Vu-meter

Alla faccia del bicarbonato di sodio ! Ecchecosè !  :sbavv: :sbavv: :sbavv:

Il solito, grandissimo 4Roses  ! :4roses:

Un uomo, un mito ! :mitico:


Bellissimo topic e ottime dritte !!! Grazie, grazie , grazie !  :thanks: :thanks: :thanks:


:abbraccio: :abbraccio: :abbraccio: :abbraccio:

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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