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shezlacroix

Citazione di: Ombra/luce il 21 Aprile, 2021, 02:26 PM
Un pianista professionista, lessi, si esercita anche 6/8 ore al giorno, lo stesso vale per chi frequenta il conservatorio, ore ed ore al giorno. Ma questo vale per chiunque e per qualsiasi disciplina, se un amatore suona mezz'ora a settimana progredisce poco rispetto a uno che suona un'ora al giorno. Questo lo vedo anche io stesso, quando magari torno alla chitarra dopo una settimana non ho la stessa scioltezza che ho quando suono tutti i giorni e più ore al giorno. In questi giorni, anche da quando ho il modeler che mi è tutto più celere, soprattutto perchè non ho più problemi di volumi, suono ore al giorno, non tutte di seguito ma a sprazzi, mezz'ora qua, venti minuti là, in tutto si fanno ore di chitarra e la destrezza che ho acquisito è palesemente maggiore di quando invece suonavo mezz'ora ogni 3 giorni.

Le pause nell'arco della giornata, quando si "possono" fare, sono importantissime! Progredisci piu velocemente...lasci il tempo a cervello e muscoli di immagazzinare i "pattern"
Fender Telecaster MiM Polar white, PRS 245 SE Tobacco burst, Ibanez AZES40 Purist Blue, Epiphone SG worn cherry, Squier Stratocaster 40Th Anniversary SFG, Harley Benton DC-DLX Gotoh Shell Pink
Rig2:Boss Katana MK2 100 watt, Rig3:NUX MG300, PositiveGrid Spark GO

Ombra/luce

Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 02:29 PM


Le pause nell'arco della giornata, quando si "possono" fare, sono importantissime! Progredisci piu velocemente...lasci il tempo a cervello e muscoli di immagazzinare i "pattern"
Totalmente d'accordo, bisogna far "prendere aria" al cervello ogni tanto!  :laughing:
Ut queant laxis


Donatello Nahi

Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 10:05 AM
Io sono assolutamente convinto di una cosa; NESSUN grande chitarrista/musicista famoso o meno che sia, è diventato grande facendo poco/praticando poco ma solo grazie al talento o perchè "portato".


D'accordo con te...ma infatti la storia del talento é un' invenzione dell'uomo per trovare delle scuse o giustificazioni...contano piú il metodo..il lavoro..gli stimoli esterni che si ricevono..la voglia e determinazione personale...buoni professori...etc...nessuna magia o cose soprannaturali

Ombra/luce

Citazione di: Donatello Nahi il 21 Aprile, 2021, 02:47 PM
Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 10:05 AM
Io sono assolutamente convinto di una cosa; NESSUN grande chitarrista/musicista famoso o meno che sia, è diventato grande facendo poco/praticando poco ma solo grazie al talento o perchè "portato".


D'accordo con te...ma infatti la storia del talento é un' invenzione dell'uomo per trovare delle scuse o giustificazioni...contano piú il metodo..il lavoro..gli stimoli esterni che si ricevono..la voglia e determinazione personale...buoni professori...etc...nessuna magia o cose soprannaturali
Diciamo che ci possono essere delle attitudini di base che portano, su certi aspetti, ad essere più avvantaggiati di altri. Io ho sempre avuto, ad esempio, uno spiccato senso del ritmo, sarà che da appassionato di musica, prima di iniziare a suonare, ho ascoltato un'immane quantità di musica che per forza di cose il ritmo mi si è impresso nel cervello, però vedo che c'è chi dopo anni ha minor senso del ritmo di come l'avevo io all'inizio. Anche appena iniziato con qualsiasi strumento, era difficile che steccassi coi tempi e il ritrmo, steccavo se non riuscivo a suonare in scioltezza i passaggi ma non perchè mancava senso del ritmo. Sono attitudini che uno ha più o meno. Stesso vale per le intuizioni.
Però con le sole attitudini non ci cacci niente senza metodo, perseveranza, studio e tempo giornaliero passato sullo strumento. Non c'è niente di peggio che avere delle idee ma non avere gli strumenti adatti per realizzarle. Anzi, forse che l'intuizione e il "lampo di genio" è più facile che venga quando uno ha una base solida sulle spalle, perchè ha gli strumenti per realizzare le sue idee.
Ut queant laxis

robland

Citazione di: Elliott il 21 Aprile, 2021, 01:30 PM
Se nel professionismo, passare la vita sullo strumento sia una ovvia necessità e conseguenza, per l'amatore credo che sia facile far la fine de "La rana che finí cotta senza accorgersene" passando dal piacere all'ossessione.

Quoto.
Però poi mi rendo conto che la parola "ossessione" è così vaga. Spesso la usiamo in modo esagerato, come sinonimo di attitudini molto più moderate.
Se è vero che molti professionisti non sarebbero divenuti tali senza avere un'ossessione (neanche tanto sana), faccio fatica poi a realizzare davvero cosa sia un'ossessione insana: nella realtà non ho mai conosciuto nessuno che vivesse così una sua passione. Nessuno che si sia rovinato la salute o che si sia messo economicamente/socialmente nei guai per inseguire una passione.

Ombra/luce

Citazione di: robland il 21 Aprile, 2021, 03:04 PM
Citazione di: Elliott il 21 Aprile, 2021, 01:30 PM
Se nel professionismo, passare la vita sullo strumento sia una ovvia necessità e conseguenza, per l'amatore credo che sia facile far la fine de "La rana che finí cotta senza accorgersene" passando dal piacere all'ossessione.

Quoto.
Però poi mi rendo conto che la parola "ossessione" è così vaga. Spesso la usiamo in modo esagerato, come sinonimo di attitudini molto più moderate.
Se è vero che molti professionisti non sarebbero divenuti tale senza avere un'ossessione (neanche tanto sana), faccio fatica poi a realizzare davvero cosa sia un'ossessione insana: nella realtà non ho mai conosciuto nessuno che vivesse così una sua passione. Nessuno che si sia rovinato la salute o che si sia messo economicamente/socialmente nei guai per inseguire una passione.
Io qualcuno si ma è una cosa rara. Avevo un ex collega finito in rovina, tra debiti di ogni sorta, per via di acquisti compulsivi di orologi, la passione lo portò ad andare "oltre". Ma sono casi limite, noi appassionati di chitarra si, abbiamo le GAS ma va beh, finchè uno si compra pedali, chitarre e amplificatori senza finire nella condizione di non pagare le bollette e venir sfrattato da casa è semplicemente amore e passione, poi ognuno ha il suo indice di valutazione quando è il momento di fermarsi.
Al contrario noto che chi è agli inizi inizi, senza metodi e insegnanti, potrebbe essere più spinto dalle GAS che dall'effettiva voglia di suonare, perchè magari non gli vengono bene le cose ed è demotivato, questo è un grosso errore perchè più allontani qualcosa che non ti viene bene, più non la impari. Ho un collega che si è appassionato alla follia, grazie a me e ad un altro collega chitarrista, che ha comprato un fracco di chitarre ma suona pochissimo e non progredisce, questo perchè si sente spaventato dal fare ciò che non gli riesce bene, di fatto prendendo in mano poco la chitarra solo per fare qualche riff che gli riesce. Così non progredisci più, glie lo dico ma non mi ascolta!

Semmai, la differenza sta in quanto una persona vuole che la disciplina condizioni la sua vita. Nel senso, uno che ha lavoro, moglie, figli ed altre passioni anche, alla chitarra relega un tipo di ruolo nella sua vita, magari non ha il tempo o la voglia di relegare un surplus di tempo giornaliero ad un insegnante, al tempo passato ad esercitarsi e sceglie di non spingersi oltre il suo dovuto. Al contrario c'è chi imposta la propria vita in modo che ruoti attorno allo strumento, il suo tempo libero lo passa con tutto ciò che rientra nel mondo della sua disciplina. Conta molto il ruolo che decidi di dare a una disciplina nella tua vita, questo farà la differenza su dove arriverai.
Ut queant laxis

shezlacroix

Citazione di: Ombra/luce il 21 Aprile, 2021, 03:12 PM
Citazione di: robland il 21 Aprile, 2021, 03:04 PM
Citazione di: Elliott il 21 Aprile, 2021, 01:30 PM
Se nel professionismo, passare la vita sullo strumento sia una ovvia necessità e conseguenza, per l'amatore credo che sia facile far la fine de "La rana che finí cotta senza accorgersene" passando dal piacere all'ossessione.

Quoto.
Però poi mi rendo conto che la parola "ossessione" è così vaga. Spesso la usiamo in modo esagerato, come sinonimo di attitudini molto più moderate.
Se è vero che molti professionisti non sarebbero divenuti tale senza avere un'ossessione (neanche tanto sana), faccio fatica poi a realizzare davvero cosa sia un'ossessione insana: nella realtà non ho mai conosciuto nessuno che vivesse così una sua passione. Nessuno che si sia rovinato la salute o che si sia messo economicamente/socialmente nei guai per inseguire una passione.
Io qualcuno si ma è una cosa rara. Avevo un ex collega finito in rovina, tra debiti di ogni sorta, per via di acquisti compulsivi di orologi, la passione lo portò ad andare "oltre". Ma sono casi limite, noi appassionati di chitarra si, abbiamo le GAS ma va beh, finchè uno si compra pedali, chitarre e amplificatori senza finire nella condizione di non pagare le bollette e venir sfrattato da casa è semplicemente amore e passione, poi ognuno ha il suo indice di valutazione quando è il momento di fermarsi.
Al contrario noto che chi è agli inizi inizi, senza metodi e insegnanti, potrebbe essere più spinto dalle GAS che dall'effettiva voglia di suonare, perchè magari non gli vengono bene le cose ed è demotivato, questo è un grosso errore perchè più allontani qualcosa che non ti viene bene, più non la impari. Ho un collega che si è appassionato alla follia, grazie a me e ad un altro collega chitarrista, che ha comprato un fracco di chitarre ma suona pochissimo e non progredisce, questo perchè si sente spaventato dal fare ciò che non gli riesce bene, di fatto prendendo in mano poco la chitarra solo per fare qualche riff che gli riesce. Così non progredisci più, glie lo dico ma non mi ascolta!

Riguardo al tuo amico: tieni conto però che secondo me è molto importante che ognuno trovi il "proprio" metodo, che dipende piu che altro da cosa vuoi raggiungere, quanto tempo vuoi dedicare e sopratutto quanti anni hai.
Io ho provato a partire dalle basi (quando la mia idea era già SOLO di imparare i riff che mi piacciono...a 47 anni secondo me non può fare lo stesso percorso che faresti a 12 anni), mi sono messo li....2 accordi....scale.....ecc. ecc....una palla colossale. 10 minuti con lo strumento in mano e mi pareva di averci passato ore:(.....frustrazione a go go....sono andato avanti circa 4 mesi cosi (chitarra acustica).
Poi mi sono detto...."ma...io non sarò mai pro...non mi serve andare perfettamente a tempo con ore di metronomo, suonerò sempre da solo (praticamente addirittura senza nemmeno una base musicale o batteria)...ora provo con qualche riff".
Ho iniziato con cose tipo wish you were here sull'acustica....mi sono preso l'elettrica e mi sono buttato, portando avanti parallelamente riff semplici con cose per me praticamente irraggiungibili (thunderstruck e back in black).
Beh....ho cominciato a divertirmi in modo smisurato; risultati piccolissimi in giorni e giorni ma non ho mai mai mollato. Io ho raggiunto il MIO scopo.
Il tuo amico deve solo trovare la sua "dimensione" e poi vedrai che lo strumento non lo posa più.
Non si può generalizzare con "inizia con l'acustica....bla bla.....solfeggio....metronomo....scale........poi dopo 2 anni fai questo...dopo 3....fai quello". A ognuno il suo metodo e sopratutto avere bene in mente il livello a cui aspiri.
Anche a me piacerebbe iniziare dalle basi e andare avanti per anni con un percorso "standard" che mi porti a suonare come Knopfler...ma poi bisogna fare i conti con la cosa più importante (anche se ovunque negano e dicono che importa relativamente)...la carta di identità! non ci sono storie.....gli anni che hai sono il tuo punto zero quando inizi.
Siamo sinceri anche con tutto il tempo libero che uno può avere a disposizione (prendete ad esempio la mia età), non arriverà MAI ai livelli di uno che inizia a 12 anni o prima....MAI....impossibile. Fisicamente e per gli anni di aspettativa di vita che ha davanti.
Sta a noi trovare la nostra "dimensione". Tuo amico deve solo scoprire quale.
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Ombra/luce

Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 03:26 PM

Riguardo al tuo amico: tieni conto però che secondo me è molto importante che ognuno trovi il "proprio" metodo, che dipende piu che altro da cosa vuoi raggiungere, quanto tempo vuoi dedicare e sopratutto quanti anni hai.
Io ho provato a partire dalle basi (quando la mia idea era già SOLO di imparare i riff che mi piacciono...a 47 anni secondo me non può fare lo stesso percorso che faresti a 12 anni), mi sono messo li....2 accordi....scale.....ecc. ecc....una palla colossale. 10 minuti con lo strumento in mano e mi pareva di averci passato ore:(.....frustrazione a go go....sono andato avanti circa 4 mesi cosi (chitarra acustica).
Poi mi sono detto...."ma...io non sarò mai pro...non mi serve andare perfettamente a tempo con ore di metronomo, suonerò sempre da solo (praticamente addirittura senza nemmeno una base musicale o batteria)...ora provo con qualche riff".
Ho iniziato con cose tipo wish you were here sull'acustica....mi sono preso l'elettrica e mi sono buttato, portando avanti parallelamente riff semplici con cose per me praticamente irraggiungibili (thunderstruck e back in black).
Beh....ho cominciato a divertirmi in modo smisurato; risultati piccolissimi in giorni e giorni ma non ho mai mai mollato. Io ho raggiunto il MIO scopo.
Il tuo amico deve solo trovare la sua "dimensione" e poi vedrai che lo strumento non lo posa più.
Non si può generalizzare con "inizia con l'acustica....bla bla.....solfeggio....metronomo....scale........poi dopo 2 anni fai questo...dopo 3....fai quello". A ognuno il suo metodo e sopratutto avere bene in mente il livello a cui aspiri.
Anche a me piacerebbe iniziare dalle basi e andare avanti per anni con un percorso "standard" che mi porti a suonare come Knopfler...ma poi bisogna fare i conti con la cosa più importante (anche se ovunque negano e dicono che importa relativamente)...la carta di identità! non ci sono cazzi.....gli anni che hai sono il tuo punto zero quando inizi.
Siamo sinceri anche con tutto il tempo libero che uno può avere a disposizione (prendete ad esempio la mia età), non arriverà MAI ai livelli di uno che inizia a 12 anni o prima....MAI....impossibile. Fisicamente e per gli anni di aspettativa di vita che ha davanti.
Sta a noi trovare la nostra "dimensione". Tuo amico deve solo scoprire quale.
Sono completamente d'accordo con quel che dici, se la cosa è relegata in ambito amatoriale ovviamente, chiaro che chi frequenta un conservatorio è cosa assai diversa. Per noi amatori non è che dobbiamo seguire il metodo del conservatorio per divertirci con lo strumento! Io pensa che ho iniziato con la chitarra solista, per un anno buono solo quello facevo, male rispetto ad oggi ma quello mi attraeva e quello facevo. Inoltre, quel che è noioso in un certo stadio, può diventare interessante in stadi successivi, perchè la mente si è aperta di più e si ricercano delle cose che portano a voler approfondire e colmare delle lacune.

Il problema del mio collega è che si rende le basi difficili, nel senso, fatica, dopo sei mesi, a passare da un'accordo all'altro, anche dei più semplici, da un LA minore a un DO, toglie le dita, perchè ci deve mettere in mezzo gli arpeggi, che a loro volta non gli vengono e si demoralizza. Io glie lo dico, lascia stare gli arpeggi, che portano comunque il cervello a una concentrazione in più e viene tolta al reale problema, ovvero gli accordi! Sembra una sciocchezza ma non lo è, per seguire il ritmo arpeggiando, per farlo bene, serve aver acquisito la memoria muscolare con la mano sinistra, altrimenti fai male tutte e due le cose! Nel suo caso è voglia di fare cose che, per arrivarci, serve farlo per step, inoltra ha una personalità che si demoralizza facilmente e allontana il problema anzichè affrontarlo. Poi mette il gain a palla totale su tutto, è voglia di divertirsi con però demoralizzazione dovuta a mancanze che dovrà colmare se vuole progredire. Se dopo sei mesi, toglie le dita al passaggio tra un LA minore e un DO, qualcosa nel metodo mi sa che c'è da cambiarlo!  :-\
Ut queant laxis

shezlacroix

Deve trovare un riff o un lick che ha quel cambio accordo....poi come è successo a me....deve impararlo per forza se vuole che il pezzo "suoni". Io non sto scherzando....ho problemi sul giro di do o su knockin on the heavens door sul cambio accordi che ancora non è fluidissimo....però faccio Thunderstruck e back in black perfettamente. Perfettamente nel mio piccolo che non è come Angus o voi che suonate per davvero. Però dato il mio non percorso, la mia età il mio pessimo senso del ritmo (ascolto di tutto e ho una passione smisurata per la musica) quella 30 ina di riff che faccio sono quasi miracolosi.
Fender Telecaster MiM Polar white, PRS 245 SE Tobacco burst, Ibanez AZES40 Purist Blue, Epiphone SG worn cherry, Squier Stratocaster 40Th Anniversary SFG, Harley Benton DC-DLX Gotoh Shell Pink
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Santano

Ho avuto la grande fortuna di imparare guardando da vicino chi ci sapeva fare. A volte servono le spiegazioni, a volte leggere manuali per capire. Non siamo tutti uguali. Ognuno ha un suo modo di imparare e memorizzare quanto appreso. Io facevo il più classico accordo di Do aperto, prima posizione, tre dita. Il mio amico vede l'accordo e mi fa notare che la corda del Mi vibra a vuoto e, nel contesto, non serve. Mi consiglia di fare l'accordo con 4 dita in modo che la corda Mi suoni come Sol basso. Io ho memorizzato e fatto mio il suggerimento ma aneddoti così ne ho a mazzi.
In un recente video di Orrico fa vedere due accordi di Do così semplici che ancora mi chiedo perché non ci sono arrivato da solo. Voglio dire, bisogna usare la testa, ragionare, perché spesso la soluzione è veramente facile

Ombra/luce

Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 03:57 PM
Deve trovare un riff o un lick che ha quel cambio accordo....poi come è successo a me....deve impararlo per forza se vuole che il pezzo "suoni". Io non sto scherzando....ho problemi sul giro di do o su knockin on the heavens door sul cambio accordi che ancora non è fluidissimo....però faccio Thunderstruck e back in black perfettamente. Perfettamente nel mio piccolo che non è come Angus o voi che suonate per davvero. Però dato il mio non percorso, la mia età il mio pessimo senso del ritmo (ascolto di tutto e ho una passione smisurata per la musica) quella 30 ina di riff che faccio sono quasi miracolosi.
Naturalmente uno fa centro dal momento che raggiunge la condizione per divertirsi, secondo i suoi canoni. Io l'ho sempre detto, amatorialmente parlando, uno ha fatto centro dal momento che ha i mezzi per divertirsi con lo strumento. Se ti senti musicalmente realizzato con quel che hai raggiunto, sei arrivato al traguardo che fa per te!
Dipende tutto dal traguardo a cui uno vuole arrivare. Io quando ho ripreso in mano la chitarra, dopo dieci anni di piano, avevo la concezione che mi veniva dal piano, ovvero che, per sentirmi musicalmente realizzato e capace di divertirmi, avrei dovuto quantomeno non avere segreti su quanto concerne il manico e muovermici in scioltezza, inoltre, per quanto eseguire mi piaccia, il traguardo che ho sempre ricercato è quello di comporre di mio e anche di improvvisare bene, questo tipo di traguardo obbliga a seguire un certo tipo di percorso, che può essere ininfluente per qualcun altro a cui non interessano queste cose. C'è un mio amico, bravissimo chitarrista, che dopo 12 anni non riesce a improvvisare come io improvvisavo dopo un anno, questo perchè non gli è mai interessato improvvisare e non si è mai esercitato sull'argomento, suona benissimo assoli anche difficili ma non riesce a improvvisare. Dipende tutto dal traguardo che uno si dà per arrivare allo stato di piacere/divertimento che lo fa star bene! Certo, ci sono delle basi su cui più o meno tutti dobbiamo partire, poi da lì ognuno prende la sua strada personale.
Ut queant laxis

shezlacroix

Citazione di: Ombra/luce il 21 Aprile, 2021, 04:12 PM
Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 03:57 PM
Deve trovare un riff o un lick che ha quel cambio accordo....poi come è successo a me....deve impararlo per forza se vuole che il pezzo "suoni". Io non sto scherzando....ho problemi sul giro di do o su knockin on the heavens door sul cambio accordi che ancora non è fluidissimo....però faccio Thunderstruck e back in black perfettamente. Perfettamente nel mio piccolo che non è come Angus o voi che suonate per davvero. Però dato il mio non percorso, la mia età il mio pessimo senso del ritmo (ascolto di tutto e ho una passione smisurata per la musica) quella 30 ina di riff che faccio sono quasi miracolosi.
Naturalmente uno fa centro dal momento che raggiunge la condizione per divertirsi, secondo i suoi canoni. Io l'ho sempre detto, amatorialmente parlando, uno ha fatto centro dal momento che ha i mezzi per divertirsi con lo strumento. Se ti senti musicalmente realizzato con quel che hai raggiunto, sei arrivato al traguardo che fa per te!
Dipende tutto dal traguardo a cui uno vuole arrivare. Io quando ho ripreso in mano la chitarra, dopo dieci anni di piano, avevo la concezione che mi veniva dal piano, ovvero che, per sentirmi musicalmente realizzato e capace di divertirmi, avrei dovuto quantomeno non avere segreti su quanto concerne il manico e muovermici in scioltezza, inoltre, per quanto eseguire mi piaccia, il traguardo che ho sempre ricercato è quello di comporre di mio e anche di improvvisare bene, questo tipo di traguardo obbliga a seguire un certo tipo di percorso, che può essere ininfluente per qualcun altro a cui non interessano queste cose. C'è un mio amico, bravissimo chitarrista, che dopo 12 anni non riesce a improvvisare come io improvvisavo dopo un anno, questo perchè non gli è mai interessato improvvisare e non si è mai esercitato sull'argomento, suona benissimo assoli anche difficili ma non riesce a improvvisare. Dipende tutto dal traguardo che uno si dà per arrivare allo stato di piacere/divertimento che lo fa star bene! Certo, ci sono delle basi su cui più o meno tutti dobbiamo partire, poi da lì ognuno prende la sua strada personale.

ESATTAMENTE!! stessa cosa per me...non sarò mai in grado di improvvisare..per forza! se non conosci il manico e non sai come sono posizionate scale a note....è semplicemente impossibile. Il tuo traguardo è completamente opposto al mio. Per sentirmi un chitarrista mi basta saper fare qualche riff/assolo:)...il giorno che riuscirò a fare Sultans of swing "nel mio piccolo" io sarò arrivato/realizzato chitarristicamente:)
Invidio tantissimo chi ha iniziato in tenera età e ha fatto un percorso come si deve..dalle basi. Ci sto provando con mia figlia ma non ne vuole minimamente sapere.
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Ombra/luce

Citazione di: Santano il 21 Aprile, 2021, 04:04 PM
Voglio dire, bisogna usare la testa, ragionare, perché spesso la soluzione è veramente facile
E' la cosa più importante. Quando imparai i barrè, in un giorno già li facevo abbastanza bene, cosa poi affinata nel tempo, li ho imparati a farli subito perchè non mi sono limitato ad eseguire ma ci ho ragionato, ho pensato e provato cose al fine di raggiungere la condizione mentale/muscolare di farli bene! Ma in tutto, quando mi esercito ragiono sempre su quel che sto facendo, non è mai un'esecuzione meccanica perchè la filastrocca a memoria non mi basta per sentirmi pronto allo step successivo. Però appunto la presenza di amici, insegnanti più avanzati aiuta tanto, decisamente, che trovarsi da soli.
Ut queant laxis


Ombra/luce

Citazione di: shezlacroix il 21 Aprile, 2021, 04:18 PM
ESATTAMENTE!! stessa cosa per me...non sarò mai in grado di improvvisare..per forza! se non conosci il manico e non sai come sono posizionate scale a note....è semplicemente impossibile. Il tuo traguardo è completamente opposto al mio. Per sentirmi un chitarrista mi basta saper fare qualche riff/assolo:)...il giorno che riuscirò a fare Sultans of swing "nel mio piccolo" io sarò arrivato/realizzato chitarristicamente:)
Invidio tantissimo chi ha iniziato in tenera età e ha fatto un percorso come si deve..dalle basi. Ci sto provando con mia figlia ma non ne vuole minimamente sapere.
E' semplicemente questione di focus e pratica, se improvvisamente il tuo focus andrà sull'improvvisazione e per un anno inizi ad esercitarti su quello, pian piano ci cacci fuori qualcosa, parti che non riesci a far niente e arrivi che prima o poi qualcosa ce lo tiri fuori, che è il discorso del topic. Più fai, più impari a farlo e ti viene naturale, al di là del traguardo che ti sei impostato. Se suoni 20 minuti a settimana è diverso che se suoni un'ora al giorno, o anche di più, al di là della disciplina e del traguardo impostato. Quel che è una forzatura è la concezione che un amatore a priori debba seguire metodi da conservatorio, un amatore si compra una chitarra per divertirsi ed è giusto che segua il percorso che fa per lui, io ho sempre dedicato momenti all'esercitazione e momenti al perdita di tempo con lo strumento, di puro divertimento, migliori anche così, magari non perdere tempo e basta perchè poi a una certa non si progredisce più tanto, ma una buona dose di esercitazione mista a divertimento più scanzonato con lo strumento è l'ideale per noi amatori!
Ut queant laxis

shezlacroix

Io al momento purtroppo mi limito solo all'esecuzione di riff. Cerco un tutorial sul tubo, lo studio e lo pratico all'infinito. La mia routine è sempre la stessa; accendo il tutto, ripeto 5 volte ogni riff che conosco e alla fine faccio l'ultimo che ho studiato, magari anche per 2 ore. Ho comprato un corso di "guitar gym", ho fatto le prime 3 lezioni delle 10, lo riprenderò in mano piu avanti. Le "tecniche" (tipo palm muting, chaka chaka, funky) riesco ad apprenderle di volta in volta quando si presentano sul riff che voglio imparare.
Magari piu avanti mi evolverò ed inizierò a "studiare" al momento mi piace cosi e riesco a trovare soddisfazione immensa. Ogni volta che eseguo la semplicissima intro di highway to hell....io sono al settimo cielo ;D
Solo il guardare le mie chitarre sui cavalletti o appese al muro e  sapere che non sono più un oggetto alieno; per me è una cosa incredibile, il solo pensiero mi esalta piu di quando prendo su la moto e vado a farmi un turno in pista.
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