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Problemi di tempo....

Aperto da Duccio_71, 31 Dicembre, 2013, 12:59 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Duccio_71

... non ha a che fare col meteo, né con le ore che vorrei passare (e non posso!) a studiare degnamente l'amato instrumento.

Sto parlando proprio con la difficoltà di andare a tempo suonando la chitarra. Poca esperienza nella musica d'insieme, mi sono reso conto, backing tracks e metronomo alla mano, di avere non poche difficoltà a suonare correttamente a tempo, anche su brani tutto sommato semplici.

Da qui la mia somma vergogna ad avere, alla mia veneranda,  carenze tali da indurre ogni cristiano dotato di buon senso ad attaccare la battilarda al chiodo.

Ma adeguatamente spronato dal buon Vu, al quale ho rotto le scatole in una notte insonne, e che ringrazio pubblicamente per la disponibilità accordata ad un pedante sconosciuto (un insegnante caro Vu è colui che decide, nella trasmissione di una maggiore esperienza, di condividere con qualcuno un tratto di strada, grazie per avere fatto due passi con me! :)), sono a chiedere consigli a tutti voi. Magari le mie difficoltà possono essere comuni a qualcun altro e il tutto utile a più d'uno!

Nello specifico: ho difficoltà a suonare specialmente "off beat". Anche suonando su una backing rockettara tipo hell's bells degli AC/DC faccio fatica ad essere preciso nell'arpeggio iniziale (che è appunto marcatamente off beat). E' come se facessi fatica a sentire il tempo (anche il rigoroso click del metronomo sul quale ho provato il brano), interiorizzarlo (leggi battere il piede) e contemporaneamente suonare.

Oppure se suono su una backing di lazy dei DP faccio fatica a partire a tempo col riff (i quattro colpi di piatto off beat prima dell'ingresso della chitarra mi incasinano!)

Ho masticato sicuramente poco metronomo, cosa che mi riprometto di fare d'ora in poi. Ogni suggerimento o consiglio è bene accetto!

Grazie a tutti coloro che vorranno dirmi la loro, e grazie ancora a Vu per la disponibilità e comprensione! :shy:

marcellom

Caro Duccio,  io mi esercito giornalmente   facendo scale,  cromatiche e non,  su tutta la tastiera.
Metronomo sempre acceso partendo da velocità basse 60/80 e poi vado su. con i bpm..
Arrivo alla massima velocità e poi provo un po oltre le mie possibilità... se mi accorgo che faccio troppi errori scendo un po con i bpm... per poi tornarci un altro giorno e accorgermi magari che riesco la dove prima non riuscivo.
Serve tempo e concentrazione.. moooolta pazienza.
Meglio poco tempo dedicato ma fatto bene e tutti i giorni,  con la testa, che molte ore in modo distratto e senza metodo e concentrate in un giorno... :)
Buon lavoro O0


Vu-meter

Ciao carissimo !! :hi:  :hug2: Ma quanto sei carino !!  :loveit: :kiss: :kiss: :kiss: :kiss:
E' stato per me un piacere darti quei pochi consigli che ho notato poter aiutare oltre a me, anche altri ..

Riporto qui il testo che ho inviato al buon Duccio, nella speranza possa servire ad altri lettori del forum :


..... tenere il tempo , come l'intonazione o l'espressione, sono tutte qualità che in parte abbiamo di nostro e che possono essere migliorate solo con tanto, tantissimo, esercizio.
Io dico sempre ai miei studenti che il tempo è qualcosa che va "immaginato" : in sostanza si tratta di sviluppare o migliorare la capacità di concepire dove si troverà il prossimo battere, nel bel mezzo del silenzio.

Ti consiglio di fare molto esercizio di questo tipo :

- posa la chitarra 
- accendi il metronomo ad un tempo medio ( 100-120 )
- cerca di "sentire" , magari aiutandoti con la mano o col piede quando cadrà il suono del click
- non ti scoraggiare se subito non riesci, insisti con tutta la concentrazione possibile cercando di memorizzare lo spazio di silenzio che c'è tra un click e l'altro
- aiutati con il corpo ( muovi il corpo a tempo in una sorta di danza )
- quando senti che stai migliorando, scendi verso tempi più lenti ( contrariamente a ciò che si crede è più difficile andare a tempo lentamente  a 50 o meno BPM che a 140 )

Quando avrai un buon miglioramento e "sentirai" il tempo proprio nell'istante in cui si forma, prendi la chitarra in mano ed inizia una serie di esercizi, sempre con il metronomo quanto più vari possibile : giri di accordi, scale, arpeggi, ecc.. SEMPRE concentrandoti sul tempo e non sull'errore della diteggiatura o l'inceppamento nel cambio accordo ma SOLO ed unicamente sul tempo.

NON AVERE FRETTA.

Ci sono 4 cose che scoraggiano più di qualsiasi altra e sono nemiche che vanno tenute a distanza :

- il credere che l'esercizio sia inutile ( noioso ci sta, ma inutile no )
- il credere di averne fatti a sufficienza ( si studia tutta la vita )
- il pensiero di non poter migliorare e quindi di abbandonarsi "al proprio destino" ( cosa falsa, i miglioramenti si vedono nel tempo )
- il voler forzare i tempi ( cioè andare dove ancora non siamo pronti ad andare: nel caso del tempo, a velocità errate )

Riguardo all'ultima : è degno di nota che è più facile sentire correttamente tempi medi ( 100 -120 ) che a tempi lenti ( 40 - 60 ) , per cui è bene fare gli esercizi a velocità media per poi scendere e/o salire rispetto al proprio "tempo ideale" . I tempi più rapidi, diciamo dai 120 a 200 ed oltre, sono comunque più facili da "sentire" . Magari sarà più difficle l'esecuzione del pezzo, ma come tempo è più digeribile rispetto ad un 40 BPM, specie quando si fa esercizio.


Infine, non ti lasciar scoraggiare , MAI . Nessuno di noi nasce con la chitarra in mano e tutto va appreso con calma e tanta dedizione. La musica e gli strumenti in generale richiedono moltissimo sforzo.


Tutto questo per quanto concerne il puro "tempo" . Poi ci sono duemila esercizi specifici per incominciare ad andare a tempo alla chitarra, ma che più o meno si fondano tutti sui principi qui esposti, le sfumature sono date dalla scelta della pennata, della diteggiatura, ecc ..


Ciaooooo :hi:



Vu :)
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Vigilius

Lazy non è certo un brano semplice da studiare e suonare: io all'età di 53 anni suonati ancora non la so! Complimenti per l'impegno e complimenti anche a Marcello per gli esercizi giornalieri; non tocco la chitarra dall'ultimo video di Natale e quindi dal 20/12 :nono:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


enox

Ciao e buon anno mi inserisco per darti un consiglio piccolo piccolo.....
Pur quotando appieno quanto scritto da Vu vorrei aggiungere che, eseguire una parte musicale e stare a tempo sono due cose distinte e separate, cioe il nostro cervello deve riuscire a controllare due cose contemporaneamente..... le risorse si esauriscono molto rapidamente.... (Varini docet, se cerchi sul tubo trovi....).
La soluzione e...  ripeto fermo restando quanto sopra, che perlomeno una delle due cose devi averla perfettamente interiorizzata, cioe la parte la devi saper fare senza guardare la tastiera senza pensare all' accordo che verra dopo, solo cosi sarai libero di concentrarti sul timing, avendo a disposizione piu risorse mentali.
Aggiungo anche che in realta e piu semplice il contrario (cioe impari a mettere a tempo qualcosa di veramente molto semplice anche one note o in alternativa un solo accordo una triade arpeggiata o una sequenza melodica di 3 o 4 note)  o meglio e la strada piu praticata perche e anche quella piu congeniale a noi umani avendo innato in noi il senso del tempo ( Banalmente il pulsare ritmico del nostro cuore e un ottimo metronomo ).
Io invece ho il problema contrario faccio fastica per es. a sentire i cambi di accordo.... :firuli:

Antonio

Vu-meter

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Guido_59

Confermo che esercitarsi col metronomo è fondamentale e io che non lo faccio da troppi anni sono messo peggio di te caro Duccio .
Infatti negli ultimi 2 sample che ho messo nel topic della Tele sconosciuta perchè fossero un p' meglio ho messo il metronomo virtuale nella traccia software e ti dico che sono stato sul punto di non mettere questi sample perchè non riuscivo a stare a tempo , suono da solo in casa o su basi, ed sono stato preso da sconforto.
Ho riprovato una decina di volte e la cosa è diventata abbastanza decente da potere essere ascoltata anche qui.
Io ho anche l'aggravante di aver perso anche tutto il resto scale, accordi, ecc. un caos insomma.
Quindi l'unica è provare, provare ........ possibilmente in maniera costante anche se per poco tempo, cosa che anche io dovrò fare prima o poi.

Ciao e Buon Anno di esercizi e trova il tempo per stare a tempo !!! :lol: Prima idiozia del 2014 !!!

Guido
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


  ; ; ;


Duccio_71

Grazie a tutti per le risposte... aveva ragione Vu, tutto sommato non sono l'unico come credevo!

Citazione di: enox il 31 Dicembre, 2013, 08:27 PM
Ciao e buon anno mi inserisco per darti un consiglio piccolo piccolo.....
Pur quotando appieno quanto scritto da Vu vorrei aggiungere che, eseguire una parte musicale e stare a tempo sono due cose distinte e separate, cioe il nostro cervello deve riuscire a controllare due cose contemporaneamente..... le risorse si esauriscono molto rapidamente.... (Varini docet, se cerchi sul tubo trovi....).
La soluzione e...  ripeto fermo restando quanto sopra, che perlomeno una delle due cose devi averla perfettamente interiorizzata, cioe la parte la devi saper fare senza guardare la tastiera senza pensare all' accordo che verra dopo, solo cosi sarai libero di concentrarti sul timing, avendo a disposizione piu risorse mentali.
Aggiungo anche che in realta e piu semplice il contrario (cioe impari a mettere a tempo qualcosa di veramente molto semplice anche one note o in alternativa un solo accordo una triade arpeggiata o una sequenza melodica di 3 o 4 note)  o meglio e la strada piu praticata perche e anche quella piu congeniale a noi umani avendo innato in noi il senso del tempo ( Banalmente il pulsare ritmico del nostro cuore e un ottimo metronomo ).
Io invece ho il problema contrario faccio fastica per es. a sentire i cambi di accordo.... :firuli:

Antonio

Ho cercato un po' sul tubo senza successo dove Varini parla esplicitamente di tale problema. potresti postare il link! Grazie!
Per il resto... io ho ANCHE il problema del tempo, ovvero anche io ho le difficoltà nel sentire il cambio di accordi... in breve... sono l'abbecedario della negazione chitarristica!!! :)

Guido_59


Il video di Varini ancora non l'ho trovato  :uhm:

Guido
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


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Guido_59

@ Vu
come ho già avuto modo di dire è questo che mi è piaciuto subito nel forum di Jamble che in altri posti non trovi o almeno non con tutti gli utenti.

Secondo me un bell'esercizio è registrare la propria base di accordi con un pc con metronomo attivo su una traccia ., poi su un'altra traccia provare ad andarci dietro sempre con gli accordi prima con poi senza metronomo  e alla fine su una terza traccia registrare la parte solista prima con poi senza metronomo.
Ci sarebbe anche una quarta opzione che richiede una quarta traccia , ma che richiede che sia preparata a questo scopo anche la terza e quindi ne è consigliato l'uso non dico ai più esperti, ma quantomeno a chi ha già fatto un po' di gavetta , ciò non impedisce a chiunque di provare.
Sarebbe registrare la terza traccia con una parte solista in modo che nella quarta traccia si possa fare il gioco del botta e risposta con e senza metronomo ( vale solo per il blues ? ).
Ovviamente sarebbe tutto più semplice con un lopper tipo Boss RC-2 o RC-3 o Ditto , ma ti rendeno la vita più facile perchè della base ne suoni soltanto un pezzetto ed io ho notato in me una maggiore difficoltà nel tenere il tempo su una traccia lunga . L'uso dei looper è comunque comodo perchè comunque devi andare poi lo stesso a tempo , però col pc ti registri e ti puoi riascoltare e capire dove e cosa hai sbagiato.
Altri più esperti avranno anche consigli migliori , io che devo fare da solo per ora quando posso faccio così.

Guido
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


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enox

Ciao a tutti
Scusate il ritardo ecco il link si riferisce ad una presentazione di uno dei manuali di Varini....




Poi ripeto chi cerca trova....


Duccio_71

Citazione di: enox il 01 Gennaio, 2014, 08:25 PM
Ciao a tutti
Scusate il ritardo ecco il link si riferisce ad una presentazione di uno dei manuali di Varini....



Poi ripeto chi cerca trova....


Scusami ma non pensavo che il riferimento fosse all'interno della presentazione di uno dei suoi metodi, ma ad una lezione di quelle che posta di tanto in tanto.

Il metodo sembra veramente interessante e ben fatto, come tutti i metodi di Massimo Varini (posseggo altri suoi metodi, tutti fortemente consigliabili). Varini fra l'altro, oltre che essere un ottimo chitarrista è un formidabile didatta, dotato di una innata simpatia e di un modo veramente "friendly" di presentare le cose. Ne sa a pacchi e non se la tira mai, sintomo sicuro di intelligenza (ne vedo tanti che se la tirano ben più di quanta ne sanno....)

Tuttavia, e non so se Varini affronti il problema nel suo lavoro didattico, personalmente riscontro più problemi in altri aspetti ritmici della chitarra (e non solo nella chitarra ritmica). Lo strumming di per se è un tenere il tempo col metronomo "naturale" della mano destra, con aspetti sicuramente anche assai complicati, ma comunque più.... naturali.
Trovo invece difficoltoso, o meglio, particolarmente difficoltoso il timing su fraseggi a note singole o arpeggi, quando questi ultimi hanno accentazioni particolari o sono "in levare". Tipo gli esempi citati nel mio primo topic, o, per aggiungere un esempio ancora, il riff di Layla di Clapton (tutto in levare con fra l'altro note tirate).

Sto cercando di ovviare a tali difficoltà facendo con la pennata alternata quello che si fa con lo strumming ad accordi pieni. Mi concentro molto sul metronomo, vattendo a note singole battere e levale (corde in muting). Poi se l'arpeggio o la sequenza parte in levare parto dalla pennata in su per avere nella pennata alternata una soirta di "metronomo interno".... questo quando sono particolarmente in difficoltà nello studio del lick.

Mi sono reso conto che molto, molto importante anche nello studio ritmico è cantare il pezzo battendo il piede e quindi cantare a tempo (mi capita di farlo mentalmente nelle situazioni più disparate).

Ritengo che il suggerimento di Guido sulle registrazioni sia vincente... lo metterò in pista tempo permettendo...

Insomma, sto cercando soluzioni.... :)

enox

Scusate per l' attesa ho corretto l'errore (avevo invertito la sequenza battere levare, che per lo scopo specifico del post non era importante, ma inquadrato in un contesto piu generale ti avrebbe portato ad essere in anticipo di un quarto, rispetto ad una parte scritta.


Antonio




Ok  ho capito meglio.....
Provo a spiegare ma non sono sicuro di riuscire
Sintetizzando brutalmente sempre che io abbia veramente ben capito,il tuo problema e suonare in levare, se sbaglio ti prego correggimi.
Partiamo con il dire che non e sicuramente semplice perche devi suonare dove  c' e' il vuoto...... un modo per percerpire il vuoto ( si tratta appunto di un mero problema di percezione) potrebbe essere quello di esercitarsi contando 4/4 con il piede, per contare devi fare necessariamente in tutto 8 movimenti  analizzandoli:  1 abbasso il piede (battere)  2  alzo il piede (levare) e cosi via, avrai sicuramente notato che alla fine hai contato 8 e se tu avessi suonato 8 note ne avresti suonate sicuramente 4 in battere e 4 in levare ora  suona solo le note in levare ( cioe quelle  che cadono sul piede in alto)  il plettro e rigorosamente in pennata alternata e non deve mai fermarsi dovrai quindi necessariamente passare con il plettro sopra la corda senza colpirla, avrai cosi suonato note in levare e " pause " in battere......
un' altra importante osservazione il verso del movimento del plettro non e importante e solo per comodita che si associa il down stroke a l battere ed l' up stroke al levare, anzi e importantissomo una volta acquisiti il meccanismo invertire appunto il movimento del plettro, in realta la cosa veramente fondamentale e percepire il piede in alto (levare)
se metti il piede in battere in sincrono con il battere della sezione ritmica avrai raggiunto lo scopo
8 note o silenzi distribuiti su 4/4 sono alla base della struttura ritmica del jazz
puoi fare lo stesso esercizio usando la voce  uno due tre quattro che scomposti
u (battere) no (levare)     du (battere) e (levare)      tre (battere) e (levare)  si usi due volte la e  ( tre-e)    qua (battere) ttro (levare)    ma per noi chitarristi e piu utile lasciare la voce libera per altri scopi

aggiungo che una volta interiorizzato il meccanismo base, mi raccomando come gia suggerito da altri studia a bassa velocita metronomica, potrai inserire all' interno della griglia base quante note vorrai si inizia pero' con il raddoppio degli ottavi, inoltre in questa fase non accentare niente gli accenti si inseriscono in un secondo tempo.

metronomo  in quarti  toc  toc toc toc toc  e non  tac toc toc toc  ad ogni toc  ( battere ) il piede e in basso. il tac ti aiuterebbe a mantenere il conteggio dei quarti e per questo in questa fase non si usa


attenzione i meccanismi di conteggio devono assolutamente diventare automatici solo cosi riuscirai a liberare rtisorsa mentali per pensare alla parte che devi suonare

Antonio

Ok lapidatemi


Vu-meter

Citazione di: enox il 01 Gennaio, 2014, 11:41 PM

Ok lapidatemi



Ma no , cosa dici ?  :eheheh:

L' unica cosa che non ho capito è come mai associ al rock l'accento sul secondo e quarto quarto , cosa tipica dello swing, più che del jazz in generale e non credo sia tipico del rock, dove, se non vado errato, il primo ed il terzo quarto sono i tempi forti .


Vu :)

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enox

rileggo quello che ho scritto poi ti dico

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