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Ho preso una decisione

Aperto da Elliott, 08 Maggio, 2019, 07:58 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Citazione di: luvi il 08 Maggio, 2019, 10:46 AM
A parte l'infinita noiosità dello studio in questione, che ben poco si attaglia al suonare per "divertirsi", è anche un'attività che va continuamente alimentata: come già osservato, studiarla senza che sia seguita poi da una pratica costante fa svanire ben presto la capacità di leggere in modo fluido e veloce, cosa accaduta anche al sottoscritto...  :cry2:

Non dubito Luca, e capisco perfettamente.

Però, il trovarmi con un brano davanti - anche banale - e non capirne la struttura mi mette fortemente a disagio.
Avevo "imparato" a suonare la parte ritmica di Heartbraker dei LZ e mi pareva che funzionasse, suonata sulla base ma, ascoltandomi...notavo delle grosse anomalie. Ho deciso di sforzarmi di ri-affrontarlo con davanti lo spartito invece delle tab trovate sul noto sito e, seguendo le indicazioni delle note (durate, pause etc...) ho fatto enormemente mnaggior fatica ma ho messo a posto gran parte del brano (mi rimane ostico un passaggio).
Vorrei arrivare ad interpretare queste "indicazioni" in maniera fluida e naturale. Voi dite di averli persi perché, incosciamente li avete assimilati ma in realtà...voi queste difficoltà non le avete  ::)




Citazione di: luvi il 08 Maggio, 2019, 10:46 AM
Hai fatto bene a distinguere, però, perché questa cosa centra poco o nulla con il "timing", che è il "sentire internamente il tempo" rendendo la ritmica di un brano in modo efficace e musicale.
I diplomati di Conservatorio sono ovviamente tutti in grado di leggere a prima vista, ma la cultura del "timing" è stata molto trascurata nella nostra didattica e le orchestre nazionali vengono spesso surclassate da quelle straniere proprio a questo proposito.


A conferma di ciò Luca, scrivevo nel mio precedente messaggio "vedo che Alessia dopo poche settimane completa un brano e poi passa mesi (un brano di Paganini se lo porta dietro da 2 anni) sullo stesso brano a lavorare sulla personalizzazione dello stesso. Ma, lo fa solo dopo aver saputo eseguire in maniera fredda e meccanica il brano stesso. Questo avviene solo nelle esecuzioni da solista perché, in quelle orchestrali, si ferma alla mera esecuzione fredda e meccanica"


Citazione di: JourneyMan il 08 Maggio, 2019, 10:51 AM
Elliott, comprati un basso ed esercitati a suonare sul beat!  :D
Saltando apparentemente di palo in frasca... a te che sei un estimatore dei Dire Straits posso chiedere se a casa suoni mai la ritmica di qualche loro brano? Suoni qualcosa in particolare dei Dire Straits?

Ci ho provato ma, faccio fatica.

Ci ho provato tempo fa con la più classica Sultans of swing e ci rinunciai. E' passato un annetto oramai...dovrei riprovarci effettivamente

guest2683

Sultans è veloce e per niente facile, come pure Down to the waterline.
Prova con Six Blade knife e Wild west end.

Solfeggiamo pure però suoniamo la chitarra eseguendo i brani ancora e ancora, sennò i consigli di Eric a che servono?  :D


luvi

Citazione di: Elliott il 08 Maggio, 2019, 11:10 AM
Non dubito Luca, e capisco perfettamente.

Però, il trovarmi con un brano davanti - anche banale - e non capirne la struttura mi mette fortemente a disagio.
Avevo "imparato" a suonare la parte ritmica di Heartbraker dei LZ e mi pareva che funzionasse, suonata sulla base ma, ascoltandomi...notavo delle grosse anomalie. Ho deciso di sforzarmi di ri-affrontarlo con davanti lo spartito invece delle tab trovate sul noto sito e, seguendo le indicazioni delle note (durate, pause etc...) ho fatto enormemente mnaggior fatica ma ho messo a posto gran parte del brano (mi rimane ostico un passaggio).
Vorrei arrivare ad interpretare queste "indicazioni" in maniera fluida e naturale. Voi dite di averli persi perché, incosciamente li avete assimilati ma in realtà...voi queste difficoltà non le avete  ::)

Tutto giusto, ma non dimenticare che in ambito classico la lettura è fondamentale dal momento che tutto è scritto da un compositore e si esegue ciò che lo spartito indica, quando è possibile, interpretandolo.
Anche in ambito pop professionale la questione si ripresenta in modo similare quando viene richiesto ad un professionista di eseguire una parte solista o ritmica definita da un compositore o da un arrangiatore. Nel jazz la cosa è fondamentale per gli arrangiamenti dei fiati ed utile per il solista che esegue un tema definito (ma parte della storia del jazz è stata fatta da musicisti non "alfabetizzati").

Per il resto lettura e scrittura rappresentano un modo di sfruttare una codifica condivisa della musica, utilissima ma non indispensabile.

Se dunque senti questa esigenza ed hai sopratutto tempo sufficiente (dato che tanto ne richiede) da dedicare a questa pratica potendo allo stesso tempo continuare a suonare, nulla da dire.

Altrimenti, così come hai già saggiamente fatto, butta nel camino le tablature (che sono certamente una scorciatoia, ma anche una vera iattura), continua a studiare un po' di teoria e di tecnica, ma sviluppa a più non posso il fattore più importante in assoluto per tutto, che è l'orecchio: ascolta analiticamente e tenta ostinatamente di rifare tutto quel che ti piace e ti diverte!!

I miei discutibilissimi 2 cents, ovviamente...  :etvoila:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott

Grazie Luca, sempre interessanti le tue considerazioni.

Mi aspetto che mi servirà ma ancor più, mi pesa il non saper leggere la musica...l'ABC insomma. Non mi interessa saper leggere con la stessa velocità e fluidità di chi ha altre ambizioni e formazione. Mi basterebbe mettermi li, come faceva mio nonno, con la sua lentezza di quando prendeva un mio libro di storia e "capire" un brano, la sua struttura, come va suonato...da uno spartito.

Mi piace molto l'improvvisazione (lo studio delle scale occupa almeno il 60/70% del tempo che dedico allo studio ma, mi piace(rebbe) anche, riuscire a suonare qualche brano in maniera fedele.

Ho raggiunto un grande obiettivo: non aver più fretta di imparare...di raggiungere delle mete. Mi diverto di più e, paradossalmente, affronto più argomenti di studio rispetto a prima  ::)

BlackStrat

Citazione di: luvi il 08 Maggio, 2019, 12:21 PM
Altrimenti, così come hai già saggiamente fatto, butta nel camino le tablature (che sono certamente una scorciatoia, ma anche una vera iattura), continua a studiare un po' di teoria e di tecnica, ma sviluppa a più non posso il fattore più importante in assoluto per tutto, che è l'orecchio: ascolta analiticamente e tenta ostinatamente di rifare tutto quel che ti piace e ti diverte!!

I miei discutibilissimi 2 cents, ovviamente...  :etvoila:

Che è quello che faccio io da anni.

Quando andavo a lezione di chitarra, oltre a teoria, improvvisazione, tecnica, repertorio, avevamo pure il tanto odiato solfeggio.
Ora, non so se perchè non gli abbiamo dedicato abbastanza tempo o per incapacità mia di coglierne il valore, ma dalle ore passare a fare Taaa tata tatatata ta ta ta, non ho ricavato nulla.
Zero proprio.
Leggevo figure e pause, ma poi mi è mancato l'aggancio tra pentagramma/figure/pause, e note suonate sullo strumento.
Detto in termini termodinamici, pur avendo immesso energia nel sistema, non ho ottenuto lavoro utile.
Ho dato, senza ricevere.

Poi le lezioni sono finite, il solfeggio è diventato un ricordo, e da allora ho inizato a suonare come hai detto tu ad orecchio, cioè sentendo il ritmo, in alcuni casi rallentandolo per analizzarlo al meglio, e ripetendolo poi con la manina.
Oggi suono con le tanto vituperate TAB, ma visto che sopra la TAB è sempre riportato il pentagramma, sfrutto le figure ritmiche del pentagramma per aiutarmi, per interpretare correttametne la durata sia delle note che delle pause.
Certo, non riesco ad aprire uno spartito ed esclamare "Bella canzone, mi piace!!", così come non riesco a guardarlo, solfeggiare per 3-4 volte e poi suonare il brano senza incertezze uguale all'originale, ma non sono neanche sullo stesso piano di quei chitarristi che intendono la musica come un susseguirsi di numero interi:
0-0-0-3-2-0-5-8-9-0-0-0








Elliott

Comunque, non è quello lo scopo :)

Se mi aiuterà, sarà una bella soddisfazione. Se sarà inutile, rimpiangeró di non aver letto qualche libro al posto di solfeggiare.

L'importante, è prendere il tutto con la leggerezza che una qualsiasi passione merita  ::)

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