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Consigli percorso jazzistico

Aperto da guest2683, 05 Giugno, 2019, 09:56 PM

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Fidelcaster

:ditanaso:

AlbertoDP

Scherzi a parte, non ho ancora visto il video, ma il tema della quinta è decisamente un riff. Sicuramente ce ne saranno altri  ::)


Moreno Viola

Citazione di: JourneyMan il 07 Giugno, 2019, 01:28 AM
Citazione di: Moreno Viola il 06 Giugno, 2019, 10:09 PM
Citazione di: Vu-meter il 05 Giugno, 2019, 11:43 PM
Il punto è che il jazz ha un approccio molto diverso dal rock e/o dal blues.
Non è un genere che si impari né a licks né a tricks, ma serve 'semplicemente' lo studio degli evergreen (di base) più lo studio dell'armonia e di molte altre cose.
Da questo punto di vista somiglia alla classica. Non si può studiare musica classica a licks.

Non sono nessuno per esprimermi su questo argomento, ma lo faccio ugualmente...  ;D

Posso dire che secondo me nessun genere andrebbe imparato tramite licks?

Moreno, secondo me hai detto una cosa che rischia di apparire assai superficiale. Cosa intendi dire più precisamente?

P.s. scusa, non c'entra nulla con il discorso precedente ma ti volevo chiedere una cosa perché faccio ancora fatica ad orientarmi tra i diversi utenti: suoni il basso o la chitarra? Ripeto, non c'entra niente col discorso dei lick ecc.

Diciamo che il concetto di suonare è applicabile alla mia persona, quanto quello della corsa agonistica è applicabile a chi corre per non perdere il treno, ma mi diletto a tenere tra le mani entrambi gli strumenti.

Riguardo al mio punto di vista sui licks, sono fermamente convinto che imparare per schemi sia sbagliato.
In passato parlammo molto del parallelismo tra l'epressione musicale e la comunicazione verbale.

Se imparassimo una lingua esclusivamente basandoci sul manualetto per sopravvivere in un paese straniero, probabilmente raggiungeremmo lo scopo di procurarci del cibo e un posto dove dormire, ma questo non ci permetterebbe di formulare frasi indipendenti dai "licks" imparati a memoria.

Riguardo alla musica faccio un discorso simile e personalmente trovo invece molto superficiali e didatticamente diseducativi quei video, dei quali è affollato Youtube, che promettono di insegnare a suonare nello stile di Pinco Pallino.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


guest2683

Citazione di: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 11:03 AM
Scherzi a parte, non ho ancora visto il video, ma il tema della quinta è decisamente un riff. Sicuramente ce ne saranno altri  ::)

Anche la 6ª ha un bel riffone lungo, anche più arioso (infatti è la "pastorale") e non certo dark-gothic come quello della 5ª.  :laughing:

AlbertoDP

Istintivamente, e per indole personale, mi trovo d'accordo con Moreno. Col passare del tempo, però, mi rendo sempre più conto che ogni individuo ha un modo di imparare (e quindi studiare) diverso e faccio molta fatica ad individuare cosa sia "giusto" (didatticamente) e cosa invece no. Aggiungo anche che, probabilmente, differenti approcci porteranno a risultati diversi, non necessariamente uno migliore o peggiore dell'altro, solo differenti.
Quanto sopra è necessariamente legato anche alle aspettative individuali sul "come" si vorrebbe suonare e, credo, anche su cosa significhi in generale "saper suonare".
Insomma, troppe variabili per la mia piccola mente  ::)

Moreno Viola

A scanso di equivoci, preciso che la mia era una risposta a quanto scritto di Vu e che consideravo incompleto, pensiero che lui stesso è sembrato confermare.

Il mio non è un attacco ai licks a prescindere, anzi possono essere un buon compendio, ma li contesto quando diventano l'unico strumento didattico.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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guest2683

Citazione di: AlbertoDP il 07 Giugno, 2019, 01:07 PM
Insomma, troppe variabili per la mia piccola mente  ::)

Credo che le variabili siano troppe per tutti, non solo per te.
Che Clapton e altre centinaia di chitarristi strafamosi consiglino di studiare lick e assoli del genere che si desidera apprendere, mandarli a memoria e in seguito (dopo, non prima) rielaborarli a proprio piacimento; e che tale metodo sia stato seguito con successo oggettivo da generazioni e generazioni di chitarristi e bassisti, comunque non esclude che ci possano essere altri e numerosi metodi soggettivamente migliori.
Tanto più che il metodo scelto da ogni persona è funzione di fattori non secondari come il tempo a disposizione, le risorse che si vogliono spendere, il materiale a disposizione, l'obiettivo che ci si pone ecc. ecc.

È come studiare una lingua straniera: chi l'ha appresa tramite una compagna straniera, chi sui manuali (e quanti manuali esistono? Hai voglia!), chi partendo dai classici della letteratura, chi in un ambiente di lavoro, chi trasferendosi all'estero con la pratica quotidiana, chi facendo il pendolare su un treno internazionale chiacchierando avvalendosi di una lingua comune per acquisire gradualmente qualche parola straniera, chi online, chi in una scuola, chi sui fumetti, chi all'Erasmus ecc. ecc. ecc.

Personalmente non prediligo nessun metodo specifico. Né lick, né libri, né insegnanti, né scuole ecc. Ho la possibilità di integrare diversi metodi quindi ne approfitto: un po' qua, un po' là, purché mi diverto.

Accetto consigli volentieri così li integro a loro volta nel mio personale, farraginoso metodo a geometria variabile.  :laughing:

Certo è che è ingenuo pensare al blues senza studiare i lick classici di SRV, Clapton, Hendrix, J.Beck, B.Guy, M.Waters, T-Bone Walker.

L'importante è che dopo le introduzioni teoriche si passi a suggerimenti pratici. Mimmolo ad esempio ha suggerito qualcosa che mi incuriosisce.

Elliott

Se è vero che imparando centinaia di frasi fatte, soddisferai le tue necessità ma non potrai dire di saper parlare una lingua, è anche vero che non potrai nemmeno dirlo se impari grammatica, sintassi etc ma non impari le svariate forme e frasi standard.

Persino nella formazione classica, che è la più "talebana" sono previsti studi di licks (che vengono chiamati con altro nome che non ricordo).

Poi, ridurre lo studio ai soli licks, oltre che noioso credo che lasci enormi vuoti ma io, ad esempio, studiando dei soli/frasi di brani ho fatto miei alcuni passaggi e li uso al bisogno


Mimmolo

Contro nessuno e a favore dei lick.
Il classico esempio della lingua imparata per frasi fatte:
The pen is on the table
Who are you?
It's a sunny day
Ti insegnano a coniugare soggetto, verbo e complemento oggetto, ti dicono di diverse persone e di come le cose cambiano nel domandare e rispondere, ti aprono la porta ai rainy day, quindi alla variazione sul tema.
E particolarmente ti dicono che gli Who sei tu! Quindi benvenuto Pete! [emoji2]
Se non si fosse capito il paragone intendevo dire che una volta assimilati questi lick, il cervello utilizzerà le sue sinapsi per macinarle, riassemblarle ed infine sputare fuori, prima sconclusionatamente, in seguito in forma migliore, i propri pensieri.
ET telefono casa.
E probabilmente solo allora sentirà il bisogno di capire perché, avrà sete di nutrire le sue sinapsi per rendere tutto più scorrevole e piacevole nel comunicarlo agli altri.
O magari anche no, come tanti artisti incompresi, o incomprensibili.

Vu-meter

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Santano


futech



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Moreno Viola

Citazione di: Elliott il 07 Giugno, 2019, 04:05 PM
Se è vero che imparando centinaia di frasi fatte, soddisferai le tue necessità ma non potrai dire di saper parlare una lingua, è anche vero che non potrai nemmeno dirlo se impari grammatica, sintassi etc ma non impari le svariate forme e frasi standard.

Proprio quello che intendo.  :quotonegalattico:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Elliott


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