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Tagliate le gambe a Behringer?

Aperto da Alpha, 23 Maggio, 2014, 03:44 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Alpha

Con un comunicato ufficiale sulla pagina ufficiale di facebook Esse Music Store, il famoso negozio di Montebelluna (TV), ha comunicato la sua cessazione con l'azienda tedesca Behringer. Ciò che ha scritto è riportato di seguito:

Con una comunicazione ufficiale a mezzo stampa, Guitar Center (famosa catena americana di negozi di strumenti musicali), esprime la decisione di non voler più lavorare con la ditta Behringer (Music Group) e di conseguenza non trattare più i marchi Behringer, Midas, Klark Teknik e Turbosound.
Colpa la loro poca serierà e lealtà professionale, cambiamenti dei termini contrattuali, cattiva politica dei prezzi e distribuzione.
In risposta la ditta Behringer dice che la colpa non è loro, ma della situazione economica e calo di rating creditizio che Guitar Center sta avendo in questi ultimi anni.

ESSE MUSIC STORE appoggia la decisione di Guitar Center.
Senza commentare la posizione economica di Guitar Center, con certezza può essere detto che anche nel mercato italiano, Behringer, si è sempre comportata senza scrupoli e senza mai tenere conto degli investimenti dei negozianti e distributori. A dimostrazione di ciò anche una recente analisi di mercato mette in evidenza la totale mancanza di protezione dei prezzi e tutto ciò rende l'attività del negoziante non produttiva.

Behringer rappresenta il peggio del mercato degli strumenti musicali.

In Italia, tutti i negozianti insieme hanno fatto di Behringer la ditta che è diventata adesso, e sempre noi ne possiamo cambiare le sorti .

A far data da oggi ESSE MUSIC STORE decide di non trattare più il marchio Behringer.


Che dire... Esse Music Store non ha usato mezzi termini per definire Behringer...
Non è detto che tutto ciò che conta può essere contato. E non è detto che tutto ciò che può essere contato conta! - A.Einstein

DIY Stable: Fuzz Face Silicon, OCD, TS808, Fuzz Factory, Fuzzolo, BM Ram's Head, Green Muff, Sunface BC108, King of Britain, DS1 JCM Mod, Tube Driver, MicroAmp, Lunar Module, Colorsound Overdriver, King of Tone, BB Preamp


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Alpha

Ha aggiunto successivamente:

In merito alla precedente comunicazione, Esse Music specifica che non si tratta della qualità del prodotto! Il messaggio che volevamo dare era riferito alle politiche commerciali del marchio Behringer.
Non è detto che tutto ciò che conta può essere contato. E non è detto che tutto ciò che può essere contato conta! - A.Einstein

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Vu-meter

Citazione di: AlphaJoker57 il 23 Maggio, 2014, 03:48 PM
Ha aggiunto successivamente:

In merito alla precedente comunicazione, Esse Music specifica che non si tratta della qualità del prodotto! Il messaggio che volevamo dare era riferito alle politiche commerciali del marchio Behringer.

Ecco, molto corretto ma inutile.

Parliamoci chiaro: un commerciante deve guadagnare da ciò che vende e quindi, si rivolge ai prodotti che più gli fanno fare profitto, infischiandosene della qualità, del boutique, del buffered, ecc..

Un'annuncio del genere, pur essendo onestamernte chiaro, farà credere al lettore disattento o frettoloso che l'azienda Behringer e associate sono delle marche poco affidabili o scrause in termini di qualità.
Il punto non è se questo sia vero o meno perchè nessuno più di me si trova d'accordo, ma con la politica di "gridare" la cosa al mondo, incitando altri negozianti italiani a fare lo stesso, no. Questo, lo trovo molto scorretto.

Vu :)
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Cris Valk

Si ma quali sarebbero le politiche commerciali della  Behringer alla fine?

Ah io sono un 'ex' visitatore assiduo dell'Esse Music,l'ultima volta che ci son andato (meno di 2 mesi fa) dopo essermi fatto il solito giro di 90 km per andarci,sono entrato e ho visto molta meno roba dell ultima volta (ma non pensavo fosse colpa dei Behringer :lol: ),soprattutto i pedali,c'erano sempre i soliti e quelli usati erano solo quelli che andavano per la maggiore (leggasi costosi o evergreen) ,il che mi ha portato a pensare che ora i pedali usati li 'selezionino' e cosi via...avevo provato anche il Deluxe Reverb e sapevo che costava 1200 perchè l'avevo letto sul sito,gliel' ho chiesto lo stesso per giustificare la prova,e mi dice 1280...ergo prezzi aumentati...(eh si che era il migliore coi prezzi)

Beh fatto sta che dopo 15 minuti scarsi ho alzato i tacchi e sono tornato a rifarmi i miei restanti 90 km di ritorno.
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Vu-meter

Citazione di: Cris Valk il 23 Maggio, 2014, 09:51 PM

Si ma quali sarebbero le politiche commerciali della  Behringer alla fine?


Questo onestamente non lo sò, non essendo io un esercente; ma se un commerciante prende una posizione così forte verso un marchio secondo me si tratta principalmente del listino prezzi ( che si traduce nel loro guadagno sui prodotti ) e forse, in secondo luogo, potrebbe centrare qualcosa il supporto.. ma tendo a pensare decisamente più al primo.

Vu :)
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Cris Valk

Quindi dici che Behringer ha prezzi troppo bassi e loro non ci guadagnerebbero niente?

Io invece propendo per la seconda,in quanto so che non ne potevano piu' di Behringer da tempo,per via di tantissime persone venute a lamentarsi di rotture o guasti e supporto scarsissimo.

La smentita sulla qualità è per tutelarsi da possibili ed eventuali querele,nonchè diffamazione.
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Grix



NitroDrift

si credo che sia una questione di cose messe assieme : prodotti che davano poco profitto probabilmente sulla singola vendita , assistenza non proprio il massimo sui prodotti e prodotti che avevano una media alta di " rotture ".. di conseguenza gli acquirenti venendo a conoscenza soprattutto grazie a internet delle problematiche su alcuni prodotti giustamente erano propensi ad acquistare altro lasciando nei negozi molti prodotti " invenduti " che per forza di cose restavano sul groppone del negoziante.. e devo dire che anche dove vado di solito io in qui in zona ( 3 negozi di strumenti ) non hanno praticamente più nulla di behringer ( e marchi connessi a behringer, bugera per esempio ) e quel poco che hanno sono rimanenze invendute.. ed anche sull'usato non prendono più nulla di quella marca dentro ( nemmeno i mixer che tutto sommato non son poi tanto malvagi )

Moreno Viola

Io ebbi un'unica esperienza con Behringer diversi anni fa. Mi capitò di fare da "fonico" (è una parola grossa) per uno spettacolo teatrale e avevamo un mixer Behringer che aveva alcuni canali non funzionanti.
Il centro assistenza fu cordialissimo e velocissimo parliamo di pochi giorni, permettendoci di avere il mixer in tempo per lo spettacolo.
Certamente una singola esperienza non può fare testo e se un colosso come Guitar Center prende una posizione così radicale avrà le sue motivazioni, ma concordo in pieno con Vu che il modo di gestire la cosa è discutibile, non tanto per quanto viene dichiarato ma per il tono un po' "sensazionalistico" del comunicato, molto in linea con la tendenza odierna di urlare e sbattere il mostro in prima pagina.
Il fatto che una grande catena decida di cessare la propria collaborazione con un marchio che nel bene e nel male ha una fama mondiale per non condivisione delle politiche commerciali mi sembra già sufficiente a far si che lo stesso venga penalizzato.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vigilius

Parlo della situazione italiana e di quello che mi ha detto il mio 'amico' del negozio che tratta 'solo' la parte chitarre: i distributori italiani stanno tutti alla 'canna del GAS' perché Internet li sta letteralmente spazzando via. Thomann detiene già circa il 40% del fatturato italiano delle vendite italiane e la dice lunga; io continuo a preferire andare di persona al negozio e parlare con il mio amico che mi sa consigliare ed anche se alle volte pago quei 20 euro in più non mi sento 'fregato'. C'è da dire che lui stesso nell'ultimo anno se ne è uscito con la frase: "Se quello che mi hai chiesto non arriva entro una settimana compralo su Internet così mi dai anche l'occasione di mandare a quel paese il distributore!"
Per la cronaca il Carbon Copy non l'ho preso da lui perché non riusciva a procurarmelo, non c'era dal distributore: situazione assurda quella di avere chi vuole comprare e non poter avere a disposizione la merce! Mettetevi anche dalla parte di chi vende che, grazie ai distributori nazionali, non può di fatto scegliere come rifornirsi e soprattutto 'da chi'!
Il negozio a cui mi riferisco è un negozio 'storico' di BG - il loro avo era trombettiere nella Spedizione dei Mille - e si trova in una situazione paradossale: avrebbe un giro d'affari, insomma da vendere, ma i fornitori italiani non hanno più nulla da fornire per politiche suicide. Avere il pickup Suhr per la mia strato è stato complicato da ottenere e non poco, alla fine ce l'ho perché è una specie di 'rimasuglio': prima c'era, poi era sparito, poi l'hanno ritrovato: come si fa a lavorare con gente così? (se andate a vedere chi distribuisce Suhr scoprirete che non è proprio un distributore piccolino...) Quel distributore non lavora su pezzi singoli, ma su programmazione annuale: devi comprare un tot di chitarre in un anno, se poi le vendi o meno sono affari tuoi; per il mercato italiano sono destinate tot chitarre Suhr, tu hai diritto ad un certo numero, quattro per la precisione, e sono affari tuoi se le vendi. Le ha vendute in un mese ed ora per tutto l'anno non ne ha più a disposizione se non facendo giri assurdi con altri negozi etc. Insomma, di certo non un sistema snello ed efficiente. Fender, che sappiamo tutti da chi è distribuita, ha politiche ancora più suicide: devi garantire che comprerai almeno 150.000 euro di chitarre, non hai diritto al 'pezzo singolo' che ordini quando ne hai bisogno, sei obbligato ad averne sempre un tot altrimenti altri ti passano davanti. Morale? Era un negozio stracolmo di Fender, aveva pareti intere di Custom Shop sino all'anno scorso mentre ora ne avrà una dozzina in tutto! In compenso si è riempito di Gibson, è distributore ufficiale, perché Gibson ha una politica tutta diversa che facilita il venditore; in effetti anche Fender sta cambiando e basta guardare il suo sito dove ti puoi 'progettare' una chitarra pezzo per pezzo per poi fartela realizzare ad un prezzo quasi umano.
Si tratta tra l'altro di un negozio di un certo livello anche qualitativo, ad esempio ha quasi sempre tutti i pedali Cornish, che sappiamo dover essere ordinati con largo anticipo, e Tim vari che arrivano dall'America ed altre cose 'particolari' d'importazione, i pedali di I-Spira, molte produzioni anche artigianali italiane perché ama spingere l'italianità (vi risparmio i suoi giudizi sugli ultimi pedali Mesa o i Moog piccoli perché siamo al turpiloquio; li ha tutti, sia chiaro, ma per moda); BOSS è il livello 'minimo' che tiene per le masse (ho visto anche due Mooer che però rimangono lì per ora) e per me :sarcastic:

Quindi? Quindi per me la mossa anti-Behringer (non so mai dove mettere la 'h' in questo marchio!) sembra una mossa un po' disperata per far sembrare il negozio 'serio' e farsi pubblicità gratuita sputando su qualcosa o qualcuno, un modo per far parlare di sé anche se non escludo problemi reali che però potevano essere risolti con più 'classe' e discrezione. Un altro negozio di BG aveva tutti ampli Bugera che spingeva moltissimo: ora sono spariti del tutto, ma non ha fatto nessun annuncio altisonante: evidentemente non convenivano più e non li ha più presi, punto. Il problema dell'affidabilità o meno è una scusa IMHO perché tutto ha una sua 'mortalità' programmata e prevista sin dalla nascita; nel 'mio' negozio un Bugera non è mai visto, neppure usato, perché il livello basso è Marshall e/o Fender dato che si trovano anche cose mostruosamente boutique come i Carr e simili.
Io di Behringer ho avuto che fare per la scuola con due prodotti, nella fattispecie due mixer e hanno sempre funzionato dignitosamente, anzi uno lo sto usando da oltre un anno senza problemi.

Concludendo non vorrei che la mossa del negozio citato da Cris alla fine si riveli un boomerang e non nasconda dinamiche diverse da quelle che ci vogliono far credere. La crisi e la modernità 'liquida', per citare Bauman, hanno messo in movimento delle dinamiche economiche talmente nuove che molti non riescono a gestire in tempo, in tempo quasi reale; non dico che la cosa mi piaccia, anzi, ma questo è il mondo in cui ci tocca vivere volenti o nolenti.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Grix

Gli acquisti online sono la rovina del mercato. La tecnologia dovrebbe migliorare, semplificare la nostra vita ma alla fine ecco i danni che provacano e questo è solo un esempio.. negozi che chiudono, meno posti di lavoro etc etc

Vu-meter

Citazione di: Vigilius il 25 Maggio, 2014, 09:02 AM
Parlo della situazione italiana e di quello che mi ha detto il mio 'amico' del negozio che tratta 'solo' la parte chitarre: i distributori italiani stanno tutti alla 'canna del GAS' perché Internet li sta letteralmente spazzando via. Thomann detiene già circa il 40% del fatturato italiano delle vendite italiane e la dice lunga; io continuo a preferire andare di persona al negozio e parlare con il mio amico che mi sa consigliare ed anche se alle volte pago quei 20 euro in più non mi sento 'fregato'. C'è da dire che lui stesso nell'ultimo anno se ne è uscito con la frase: "Se quello che mi hai chiesto non arriva entro una settimana compralo su Internet così mi dai anche l'occasione di mandare a quel paese il distributore!"
Per la cronaca il Carbon Copy non l'ho preso da lui perché non riusciva a procurarmelo, non c'era dal distributore: situazione assurda quella di avere chi vuole comprare e non poter avere a disposizione la merce! Mettetevi anche dalla parte di chi vende che, grazie ai distributori nazionali, non può di fatto scegliere come rifornirsi e soprattutto 'da chi'!
Il negozio a cui mi riferisco è un negozio 'storico' di BG - il loro avo era trombettiere nella Spedizione dei Mille - e si trova in una situazione paradossale: avrebbe un giro d'affari, insomma da vendere, ma i fornitori italiani non hanno più nulla da fornire per politiche suicide. Avere il pickup Suhr per la mia strato è stato complicato da ottenere e non poco, alla fine ce l'ho perché è una specie di 'rimasuglio': prima c'era, poi era sparito, poi l'hanno ritrovato: come si fa a lavorare con gente così? (se andate a vedere chi distribuisce Suhr scoprirete che non è proprio un distributore piccolino...) Quel distributore non lavora su pezzi singoli, ma su programmazione annuale: devi comprare un tot di chitarre in un anno, se poi le vendi o meno sono affari tuoi; per il mercato italiano sono destinate tot chitarre Suhr, tu hai diritto ad un certo numero, quattro per la precisione, e sono affari tuoi se le vendi. Le ha vendute in un mese ed ora per tutto l'anno non ne ha più a disposizione se non facendo giri assurdi con altri negozi etc. Insomma, di certo non un sistema snello ed efficiente. Fender, che sappiamo tutti da chi è distribuita, ha politiche ancora più suicide: devi garantire che comprerai almeno 150.000 euro di chitarre, non hai diritto al 'pezzo singolo' che ordini quando ne hai bisogno, sei obbligato ad averne sempre un tot altrimenti altri ti passano davanti. Morale? Era un negozio stracolmo di Fender, aveva pareti intere di Custom Shop sino all'anno scorso mentre ora ne avrà una dozzina in tutto! In compenso si è riempito di Gibson, è distributore ufficiale, perché Gibson ha una politica tutta diversa che facilita il venditore; in effetti anche Fender sta cambiando e basta guardare il suo sito dove ti puoi 'progettare' una chitarra pezzo per pezzo per poi fartela realizzare ad un prezzo quasi umano.
Si tratta tra l'altro di un negozio di un certo livello anche qualitativo, ad esempio ha quasi sempre tutti i pedali Cornish, che sappiamo dover essere ordinati con largo anticipo, e Tim vari che arrivano dall'America ed altre cose 'particolari' d'importazione, i pedali di I-Spira, molte produzioni anche artigianali italiane perché ama spingere l'italianità (vi risparmio i suoi giudizi sugli ultimi pedali Mesa o i Moog piccoli perché siamo al turpiloquio; li ha tutti, sia chiaro, ma per moda); BOSS è il livello 'minimo' che tiene per le masse (ho visto anche due Mooer che però rimangono lì per ora) e per me :sarcastic:

Quindi? Quindi per me la mossa anti-Behringer (non so mai dove mettere la 'h' in questo marchio!) sembra una mossa un po' disperata per far sembrare il negozio 'serio' e farsi pubblicità gratuita sputando su qualcosa o qualcuno, un modo per far parlare di sé anche se non escludo problemi reali che però potevano essere risolti con più 'classe' e discrezione. Un altro negozio di BG aveva tutti ampli Bugera che spingeva moltissimo: ora sono spariti del tutto, ma non ha fatto nessun annuncio altisonante: evidentemente non convenivano più e non li ha più presi, punto. Il problema dell'affidabilità o meno è una scusa IMHO perché tutto ha una sua 'mortalità' programmata e prevista sin dalla nascita; nel 'mio' negozio un Bugera non è mai visto, neppure usato, perché il livello basso è Marshall e/o Fender dato che si trovano anche cose mostruosamente boutique come i Carr e simili.
Io di Behringer ho avuto che fare per la scuola con due prodotti, nella fattispecie due mixer e hanno sempre funzionato dignitosamente, anzi uno lo sto usando da oltre un anno senza problemi.

Concludendo non vorrei che la mossa del negozio citato da Cris alla fine si riveli un boomerang e non nasconda dinamiche diverse da quelle che ci vogliono far credere. La crisi e la modernità 'liquida', per citare Bauman, hanno messo in movimento delle dinamiche economiche talmente nuove che molti non riescono a gestire in tempo, in tempo quasi reale; non dico che la cosa mi piaccia, anzi, ma questo è il mondo in cui ci tocca vivere volenti o nolenti.

Che meraviglia di intervento . Non posso che quotare ..

Aggiungo solo che , pur essendo dispiaciuto per tutti quei lavoratori ( dipendenti e titolari ) che lavorano in ambito importazione e distribuzione, purtroppo  stanno pagando gli anni in cui si sono approfittati ed arricchiti alle spalle del consumatore.
Non è solo il caso degli stumenti musicali, per carità. 20 anni fa il petrolio costava 10 volte di meno, ma un volo aereo costava 100 volte di più, come mai? Quanto mi avete salassato per anni per poter viaggiare in aereo, magari per lavoro, mentre oggi costa meno dell'auto e vivete lo stesso?

Grr !! Che rabbia !  :angry2:

Detto questo però , ripeto il mio dispiacere per tutti coloro che ci rimettono il lavoro e la sicurezza economica, la maggior parte dei quali, non ha alcun potere per cambiare le cose.


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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NitroDrift

si effettivamente fino a prima dell'avvento di " internet " su larga scala con relative recensioni/shop online e simili qua da noi se ne approfittavano un po ( anche divari di prezzi di 400 mila lire sullo stesso prodotto a seconda di dove andavi a comprare ), ora i prezzi soprattutto sono tutti " verificabili " online ed è normale che la gente acquista dove risparmia, i negozi che non si sono " adeguati " ai tempi purtroppo ora ne pagano il prezzo così come certi distributori!


Grix

Citazione
i negozi che non si sono " adeguati " ai tempi purtroppo ora ne pagano il prezzo così come certi distributori!

:quoto: :quotone: :quotonegalattico: :quotonemegagalattico:

Vigilius

Però qui non si parla solo di singoli negozi che non si sono 'adeguati', ma di colossi della distribuzione italiana e, come dice giustamente VU, di gente che lavora che rischia di trovarsi in guai seri. Io sapevo, da altre fonti, che c'era un grosso nome degli strumenti del nord-est d'Italia che stava per implodere, non vorrei mai che... :nea:

Il sistema va riformato da capo, ma ad una velocità tale che non so se sarà possibile.
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


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