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Percorsi digitali

Aperto da Mimmolo, 06 Dicembre, 2018, 06:16 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Mimmolo

Per me l'approccio di Boss con il suo Nextone e Katana e Yamaha con la serie Thr sono la strada più bella da percorrere per avvicinarsi al digitale.
Il feeling dell'ampli tradizionale è fondamentale per un approccio duraturo e solido, solo piano piano vanno scoperti e integrati tutti i plus del digitale.
Quindi un buon digitale per me deve avere:
Un'interfaccia molto simile alla controparte analogica
Una modalità semplice, plug'n'play, con buon supporto al collegamento dei propri pedalini esistenti
Un suono che anche se non al livello di un buon valvolare come armoniche etc possa suonare con un cassa da 12 per chitarra con buona pressione sonora, inutili 100 watt se non reggono il confronto con 10 valvolari
Un numero limitato a 3-5 suoni di base o ampli di riferimento.

Solo soddisfatte queste basi si può entrare nei plus
Uscite xlr e interfacce per hd recording e ascolto in cuffia con impulsi di cassa
Editing profondo di parametri e configurazione hardware
Impostazione e selezione di effetti interni di qualità
Pesi ed ingombri ridotti e manutenzione quasi assente
Possibilità di aggiornamenti firmware che mantengono performante il prodotto
Patches e accesso alla rete per condivisioni e miglioramento prestazioni, vedi esempio IR

Questa per me la road da seguire, altrimenti ci saranno sempre schiere di delusi e prodotti mal capiti e sottostimati

Elliott

Citazione di: Mimmolo il 06 Dicembre, 2018, 06:16 AM
Per me l'approccio di Boss con il suo Nextone e Katana e Yamaha con la serie Thr sono la strada più bella da percorrere per avvicinarsi al digitale.
Il feeling dell'ampli tradizionale è fondamentale per un approccio duraturo e solido, solo piano piano vanno scoperti e integrati tutti i plus del digitale.
Quindi un buon digitale per me deve avere:
Un'interfaccia molto simile alla controparte analogica
Una modalità semplice, plug'n'play, con buon supporto al collegamento dei propri pedalini esistenti
Un suono che anche se non al livello di un buon valvolare come armoniche etc possa suonare con un cassa da 12 per chitarra con buona pressione sonora, inutili 100 watt se non reggono il confronto con 10 valvolari
Un numero limitato a 3-5 suoni di base o ampli di riferimento.

In teoria, chi accede alle pedaliere digitali, lo fa perché non vuole tutto questo. Lo fa proprio perché vuole liberarsi di pesi ed ingombri


Citazione di: Mimmolo il 06 Dicembre, 2018, 06:16 AM
Solo soddisfatte queste basi si può entrare nei plus
Uscite xlr e interfacce per hd recording e ascolto in cuffia con impulsi di cassa
Editing profondo di parametri e configurazione hardware
Impostazione e selezione di effetti interni di qualità
Pesi ed ingombri ridotti e manutenzione quasi assente
Possibilità di aggiornamenti firmware che mantengono performante il prodotto
Patches e accesso alla rete per condivisioni e miglioramento prestazioni, vedi esempio IR

Tutto questo invece, è il motivo per cui uno sceglie proprio le pedaliere. Poi, non tutti hanno medesimo approccio, aspettative, pazienza, preparazione, disponibilità al compromesso, contesto etc ed è da li che nasce la potenziale delusione


Mimmolo

Non so non mi convinci, chiaramente rispetto il tuo punto di vista ma non penso si possa schematizzare così.
Questi sono classici temi da forum, peso complicatezza ridondanza di opzioni.
Nella mia idea c'è che la curiosità sia una prerogativa dei chitarristi che cercano sempre nuove cose da sperimentare.
Però spesso rimangono delusi perché a mancargli sono proprio le basi, quelle che indicavo sopra.
E si disaffezionano presto.
Tutti noi sperimentiamo programmi dedicati software che ci offrono 100 ampli e 1000 altri orpelli.
Ma dura il tempo della scoperta perché vengono a mancarci le basi di cui sopra. E senza quelle non si suona.
Poi, dopo il solido background, si può avvalersi di tutti questi plus indiscutibili.
Oppure usare con profitto i software, perché avremo acquisito le giuste basi

Il percorso è questo, per me, naturalmente adattabile ai bisogni o ai gustidi ognuno come hardware, altri percorsi non funzionano.
A meno di essere totali neofiti

Elliott

Mimmo, ilmio confronto è tra pedaliere ed ampli digitali non tra digitale ed analogico.

Quindi va da se che, per chi accede al digitale ci sia in primis desiderio di esplorazione ed ampliamento degli strumenti a disposizione. Che sia ampli o pedaliera.

"ma se digitale deve essere, che mi dia almeno un beneficio a livello logistico"

Mimmolo

Ho perso un po' il filo del discorso.
Il mio intendeva essere solo un consiglio su come è meglio avvicinarsi al digitale partendo dall'analogico per cercare di non rimanere delusi.
Sono comunque tanti soldi da spendere e poter verificare questa check list, quella che avevo indicato nel primo post, aiuta parecchio a capire se un prodotto è adatto a noi, o meno.
Più che leggersi pagine e pagine di commenti su come siano artefatti e complicati questi sistemi.
Verifichi che siano rispettate le basi, poi passi ai plus, mai il contrario. E deve valere anche per le pedaliere come la helix.
Se parti da un bel analogico difficilmente accetterai nella catena di inserire del digitale.
Mentre un digitale che suona bene accetta volentieri anche dei buoni pedali analogici e valorizzerà le caratteristiche di buone chitarre

Vu-meter

Io non so se ho capito bene ...  :-\

Detto in soldoni, Mimmo tu sostieni che avvicinarsi al digitale attraverso una pedaliera multieffetto sia sbagliato ?
Se sì, perché ?
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Mimmolo

Veramente mi sono un po' stufato di mettermi sempre in bagarre dove giustificare ogni mia affermazione.
Ma me l'hai chiesto tu Vu, ed io ho tanto rispetto per te e per la tua bontà d'animo.

Allora provo a chiarire meglio le mie affermazioni perché possano valere come consiglio sereno ed imparziale.
La base di ogni rapporto duraturo è l'intesa.
E questa intesa si fonda su comprensione, sincerità e semplicità e chiarezza.

Queste basi valgono per qualunque nuovo rapporto ed anche la trasmigrazione tra analogico e digitale è soggetta alle stesse regole.
Quindi comprensione, semplicità, sincerità e chiarezza di intenti.
Cosa rispetta queste basi?
Quello che avvertiamo come complice, familiare, di cui ci fidiamo perché non lo consideriamo straniero.

Ora immaginate una pedaliera che promette il mondo, ma noi il mondo non lo conosciamo, conosciamo le strade del nostro paese,
Immaginate di dover re imparare a camminare e a parlare, perché è un'aliena che parla altre lingue e usa altre leve, vorremo piegarci ai suoi modi?
Ma soprattutto immaginate di voler solo mangiare un panino al salame, accettereste ore a studiare gli ingredienti, prepararvi il pane, allevare il maiale, ucciderlo, tritarlo, insaccarla e infine dopo tanto lavoro scoprire che il pane è bruciato e il salame rancido.


Tutto quello che non ha la facoltà di soddisfare semplicemente i nostri bisogni primari è destinata ad essere alienata in breve tempo.
Amiamo i nostri ampli con tutte quelle manopoline, amiamo i nostri pedali salame e pane, amiamo il vento caldo delle casse che portano profumi ancestrali.
Non rinunceremo mai a questo, in ultima analisi e se un prodotto non è in grado di soddisfare queste basi, sarà solo un altro Easter egg con quelle sorprese così deludenti.

I multifx hanno interfacce complicate, lasciano a noi il compito di abbinare i giusti finali e casse, non hanno tutte le manopoline che amiamo girare e comunque le mettono a terra lontano, e se infine li usiamo come somma di pedali dentro ai nostri begli ampli valvolari non reggono il confronto perché le catene buone o sono tutte analogiche o tutte digitali o al limite ibride ma richiedono che il segnale venga processato tutto in digitale tranne la prima parte composta da chitarra e od analogico ma il preamp deve saper gestire questi segnali.

Questo tutto rigorosamente secondo la mia modesta esperienza, contestabilissima ma anche no


Vu-meter

Grazie caro, ora mi è più chiaro.
Credo sia giusto quello che dici, perlomeno nella maggioranza dei casi, perché tu ne fai una questione di praticità e percorso di apprendimento e non di strumento in sé.
C'È da dire che ci sono personaggi più o meno 'sgamati' per cui nulla è legge, però mi sembra un buon consiglio, il tuo.
Io ho avuto pedaliere digitali stratosferiche negli anni 90, quando la tecnologia era decisamente inferiore, ma alcuni risultati erano comunque gradevoli, specie i relativi, i riverberi e alcune modulazioni. Ho cambiato decine di pedaliere e rack e devo dire che sono prodotti pratici, specie se quello che ti serve è una discreta palette di suoni.
Da quando non ho più queste necessità, devo dire che riesco ad essere felice con chitarra e ampli. Spesso, non collego nemmeno i due pedalini che ho, per suonicchiare un po'. Ma questo è un altro discorso. Forse anche l'età, contribuisce a separarsi un po' da quei marchingegni pieni di lucette e possibilità, non so.. si diventa più pragmatici..
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Mimmolo

Ciao Vu, hai centrato in pieno la questione, a parte i Roberto digitali che hai avuto ??? [emoji23][emoji23][emoji23]
Anche per me con il tempo collegare scatolette spesso diventa un sovradimensionare la paletta di suoni data da ampli e chitarra, giusto un delay perché certe spazialità ed effetti sono quasi indispensabili, mi piace il memory man (clone) perché ha level per boostare, delay e un tocco di chorus/vibrato. Basta.
Il mio è un consiglio che è frutto del mio percorso, negli anni ho maturato queste scelte come sintesi del suono ed è lì che provo e consiglio di provare a migliorare.
Quindi qualunque aggeggio uno voglia utilizzare deve rispondere ai seguenti quesiti: suona bene stand alone? È semplice da utilizzare e conforme alla mia idea di utilizzo?
Fa amicizia con i miei pets?
Se si lo prendo, se no deve essere proprio un fungo atomico sterminatore (cit.) per provarci, altrimenti la delusione è lì dietro l'angolo [emoji2]

Vu-meter

Ehm... I miei "Roberto", sarebbero pedaliere, correttore dal malefico telefono..   :sarcastic: :laughing:
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Mimmolo

[emoji23][emoji23]
Questi correttori,
Peggio di Cimabue "fai una cosa ne sbagli due" [emoji23][emoji23]

Moreno Viola

Io ho un buon rapporto con il concetto di simulazione e a mio parere il livello raggiunto è talmente elevato che il digitale può essere considerato una valida alternativa alla tradizione analogica.

Attualmente io trovo che avere una buona pedaliera digitale, ma soprattuto un approccio positivo nei suoi confronti, sia una buona opportunità per esplorare il mondo degli effetti e istruirsi per poi avere maggiore consapevolezza quando si mette mano su un pedalino.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


m4ssi

Io ho provato (solo per un mese) il fractal e mi sono accorto che non fa per me, troppe troppe funzioni per i miei bisogni. L'ampli l'ho sempre avuto (sempre di concezione semplice, monocanale, eq e reverb), pedali ne ho sempre avuti fissi 4-5, anche quelli abbastanza semplici. Da un annetto uso Logic e li mi sono innamorato degli effetti di ambiente (delay e reverb) e ho scoperto le potenzialità del digitale, infatti ora sto cambiando appunto il mio pedale riverbero e delay per due pedali che di fatto, sono digitali, e permettono di richiamare preset.
Il digitale ha una grande potenza, mi sono reso conto che non mi serve avere 200 ampli o 200 od, invece vorrei appunto 200 riverberi e delay, e quindi mi sto attrezzando per questo. Bisogna sempre valutare le proprie necessità.
Uso anche con soddisfazione bias amp2 ma solamente per esercitarmi la sera, uso sempre una sola simulazione di ampli clean, anche perchè trovo che ascoltare le distorsioni in cuffia o dalle monitor sia davvero deludente.
Music Man Addicted


Mimmolo

Bias invece a me non piace molto.
Gli riconosco potenzialità enormi ma il risultato finale mi lascia sempre un pochino di amaro in bocca.
Come ho scritto mille volte il risultato che ottengo con thr100h mixer e cuffie è molto superiore alle mie orecchie.
Non nascondo però che passo intere serate a divertirmi con lo stesso Bias, con il Mesa di amplitude, anche il pod per iPad suona bene dentro GarageBand, Cubase o ultimamente mi sto innamorando di Gadget di Korg.
Io amo tutte le diavolerie digitali, mi piace sognare e sperimentare ma questa cosa non la consiglierei mai ad una persona che vuole avvicinarsi a questo mondo, avrò sperimentato centinaia di plugin, mi ricordo cakewalk che girava su un dischetto e le copie pirata di amp farm e in effetti la tecnologia ha fatto passi da gigante, mi ricordo latenze di mezzo secondo, code digitali orribili, suoni totalmente improbabili.
Oggi siamo talmente avanti che finalmente si può usare il digitale senza quasi sapere di farlo.
E questo è un tremendo passo avanti

zap

Citazione di: Moreno Viola il 08 Dicembre, 2018, 04:23 PM
Io ho un buon rapporto con il concetto di simulazione e a mio parere il livello raggiunto è talmente elevato che il digitale può essere considerato una valida alternativa alla tradizione analogica.

Attualmente io trovo che avere una buona pedaliera digitale, ma soprattuto un approccio positivo nei suoi confronti, sia una buona opportunità per esplorare il mondo degli effetti e istruirsi per poi avere maggiore consapevolezza quando si mette mano su un pedalino.
Totalmente d'accordo con Moreno,Una discreta pedaliera digitale ed io non sento neanche la mancanza del pedalino poiché sono passato dalla chitarra/cavo/ampli direttamente al digitale,non ho avuto modo di affezionarsi a stomp analogici.

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