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Pedali digitali e multieffetti digitali suonano uguali ?

Aperto da Fidelcaster, 13 Novembre, 2017, 11:59 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

coccoslash

Citazione di: Fidelcaster il 17 Novembre, 2017, 02:52 PM
Grazie cocco! Avevo capito del limite di processamento, chiedevo di un'eventuale perdita di qualità perché mi sembrava che una volta Aleter, parlando di ampli digitali, avesse scritto che si aspetta una resa migliore da un processore che fa poche cose (probabilmente si parlava del Blues Cube, perciò immagino nel thread dedicato).

:reallygood: :reallygood:
questa è la mia esperienza con i multieffetti che ho avuto/provato.
Purtroppo non conosco minimamente il Blues Cube, vediamo cosa dice Aleter per sicurezza
"Si sapis, sis apis"

Fidelcaster

Ho ritrovato quel che aveva scritto Aleter:
Citazione
Se poi ci si aggiunge che qui sul DSP ci hanno lavorato col solo scopo di fargli fare poche cose ma bene il risultato può secondo me essere superiore a molti concorrenti a modelli.
Mi rendo conto che probabilmente intendeva che l'amplificatore può utilizzare un algoritmo più sofisticato, non che lo stesso algoritmo suonerebbe in modo apprezzabilmente diverso su "macchine" diverse!  :acci:
:ditanaso:


Aleter

Andiamo in ordine, Fidel come hai giustamente intuito mi riferivo proprio a questo:
Citazione di: Fidelcaster il 17 Novembre, 2017, 03:01 PM
Mi rendo conto che probabilmente intendeva che l'amplificatore può utilizzare un algoritmo più sofisticato, non che lo stesso algoritmo suonerebbe in modo apprezzabilmente diverso su "macchine" diverse!  :acci:
Come ha giustamente detto Cocco non c'è degenerazione quando si aumentano gli effetti ma cerchiamo di capire il perché.
Il codice che descrive il comportamento di un certo effetto quello è indipendentemente che lo si metta in catena con altri 10 o che lo si faccia suonare da solo, ammetto di non conoscere se esistano particolari tecniche per cui quando si mettono molti effetti in coda alcuni di questi vengano semplificati ma non credo sinceramente.
Il degrado vero e proprio, se così lo vogliamo chiamare, si può riassumere in una sola parola che è latenza.
Infatti quello che fa in soldoni un DSP è fare tante moltiplicazioni ogni frazione di secondo, ciascun effetto che aggiungete in catena si porta dietro una serie di filtri da implementare che concretamente diventano di fatto moltiplicazioni e somme tra i coefficienti del filtro ed i campioni del segnale acquisito in ingresso (semplificando al massimo i concetti di signal processing che in questa sede non ci interessano).
Ora come potete ben intuire tante più operazioni fa e tanto più tempo ci impiega, questo significa che all'aumentare degli effetti in catena aumenterà la latenza tra ingresso ed uscita, tale latenza non può superare qualche ms altrimenti sentiremmo uno spiacevole ritardo tra le note suonate e quello che viene riprodotto rendendo di fatto il sistema inutilizzabile in tempo reale.
Un sistema come la Helix o anche la più modesta ma valida G5N stima la latenza complessiva man mano che aggiungiamo effetti alla catena, quando la latenza complessiva risulta essere superiore alla soglia massima consentita il sistema ci avvisa che non possiamo aggiungere altro.
Negli ultimi anni si sono fatti progressi notevoli in questo ambito (in parte grazie anche alla spinta commerciale del mondo di effettistica per musicisti), sia dal punto di vista della mera potenza di calcolo dei DSP che dal punto di vista dello sviluppo di algoritmi con un costo computazionale ridotto (grazie a tecniche come i banchi filtro multirate).
Tuttavia dei limiti permangono e non sempre ci si può mettere un DSP super potente, sia per una questione di costi che di ingegnerizzazione dell'intero prodotto (il DSP della Helix si mangia più corrente e scalda di più di quello che hanno messo nella G5n o nel MS-70).
Quindi a volte o si riducono gli effetti, o la loro complessità al fine di garantire comunque un prodotto al massimo livello per quelli che sono budget e costi del progetto.
Nel caso del Blues Cube invece il DSP una cosa sola deve fare, e farla bene. Sulla base di questo si sarà lavorato per affinare il più possibile l'algoritmo, senza probabilmente vincoli di latenza così stringenti da obbligare a scendere a compromessi (come magari a volte una pedaliera di fascia media o peggio bassa deve fare).

zap

Quindi un chorus potrebbe cambiare la sua qualità se messo da solo oppure in una patch con altri 5 effetti,nel caso di una pedaliera entry level?
E se nel Blues Cube ci hanno messo un processore meno potente proprio perché deve fare solo quello ed anche per l'onnipresente questione dei -costi +guadagni?Tanto i limiti non uscirebbero fuori.

Aleter

Zap come ho scritto sopra credo di no. Credo sia il chorus a priori ad essere magari un filo neno complesso di quello della Helix, e magari il limite massimo di effetti sulla Helix è decisamente superiore a quello della zoom.
Ma ripeto non ne ho la certezza, anche se lavoro con DSP e signal processing il nostro ambito di ricerca è altro (e anche li sono più i dubbi delle certezze   :-[).
Per il blues cube ti faccio una domanda : spareresti ad una mosca con un cannone ?
Se basta un DSP meno potente non ha proprio senso metterci sopra il top di gamma. Richiederebbe un lavoro di progettazione più complesso (smaltimento del calore e alimentazione per dirne due), costi più alti, senza che poi si avverta davvero un miglioramento.
Non è una questione di tirchieria della Boss è semplicemente una delle regole base dell'ingegneria, quando si progetta si aggiunge un certo margine ma poi si cerca la soluzione ottimale per il problema non quella più costosa.

Elliott




Fidelcaster

(P.S. Bello quando scrivi un trattato e ti si risponde solo con due emoticon, eh?  :D)
:ditanaso:

Elliott

Davanti a cotanta conoscenza, serve solo ammirazione silenziosa ::)

Però la tua nota non fa una piega :D


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