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E se il suono improvvisamente va via ...

Aperto da GivenToFly, 21 Gennaio, 2017, 06:38 PM

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GivenToFly

PREMESSA: Non sapendo se nessuno di voi avesse mai scritto qualcosa del genere, e non avendo trovato nulla tramite il motore di ricerca mi stuzzicava l'idea di condividere un poco di esperienza spicciola, sperando di essere utile, riguardo la risoluzione di piccoli e grandi problemi che si possono verificare in sala prove, ma soprattutto durante i concerti.

Vediamo come possiamo risolvere, più o meno velocemente, i problemi che si presentano durante un live, cioè quando durante un pezzo, o poco prima di iniziare un nuovo pezzo, ci accorgiamo che dall'amplificatore non esce nessun suono.

Mi riferisco a quei momenti di panico che assalgono il chitarrista (o il bassista), quando il suono va via e quelli che, un secondo prima consideravamo i nostri più grandi amici musicisti, adesso ci guardano come Jack Nicholson in Shining.

1. La primissima cosa da controllare, prima di entrare nel panico assoluto, riguarda ovviamente il controllo di tutti i livelli e dei collegamenti. Volume chitarra, master e volume/gain dell'amplificatore possono essere stati spostati inavvertitamente da noi stessi (con movimenti bruschi senza che ce ne accorgiamo) o da qualche incauto musicista/spettatore che, specialmente in piccoli club affollati, passa, salta o si muove vicino ad un amplificatore.
Quindi buttare un occhio subito all'amplificatore è un buon punto di partenza.
A che ci siamo controlliamo anche l'alimentazione dell'amplificatore e il suo cavo di alimentazione (soprattutto se è un cavo tripolare non fisso che si può allentare e può interrompere il flusso di corrente, e specialmente se non abbiamo un led a vista sull'amplificatore che ci rassicuri che è acceso).
Allo stesso modo spegnete tutti gli effetti della pedalbord (il volume dell'overdrive che con un movimento del piede è stato portato a zero, o l'inserimento involontario del tuner a volte potrebbe essere responsabile).

2. Controllate attentamente, facendo un po' di pressione, i jack di tutti i collegamenti. A volte quello che a prima vista può sembrare un jack collegato deve fare ancora un leggero scatto per fare contatto. Fatelo con tutti i jack presenti sulla linea del segnale: chitarra-pedalboard, effetto-effetto, pedalboard-amplificatore. Anche in questo caso un piccolo movimento, un urto, un cavo che viene tirato più del necessario vi darà l'impressione che è tutto a posto, quando invece potrebbe non essere così.

3. E' tutto ok? I cavi non erano allentati? Non disperiamo. Facciamo una paio di rapide prove.
Chitarra diretta nell'amplificatore (usiamo preferibilmente un cavo nuovo di riserva che ci portiamo sempre dietro). Il suono esce? Perfetto. Abbiamo escluso che il problema sia nell'amplificatore e nella chitarra. Questo ci può fare tirare un sospiro di sollievo.

4. Il suono continua a non uscire dal collegamento diretto? Non tutto è perduto ... ma a questo punto il problema è quasi al 99% dell'amplificatore, a meno che non sappiate di falsi contatti nel jack femmina della chitarra (di solito è una cosa che si avverte molto tempo prima della completa rottura, sentendo gracchiare un poco il segnale quando si muove il jack maschio) ... oppure che nel pezzo precedente non vi siate lanciati sul pubblico senza l'accortezza di togliervi la chitarra di dosso.
Nel primo caso a meno di non avere una chitarra muletto o un saldatore dietro, possiamo fare poco.
Idem se si tratta dell'amplificatore e non abbiamo idea di dove mettere le mani (attenzione, presi dalla foga, a mettere le mani fra le valvole!!!).
Se siete chitarristi e c'è una seconda chitarra nel gruppo potete fare la prova ad inserirvi nel secondo ingresso dell'amplificatore dell'altro musicista (di solito quasi tutti gli amplificatori hanno due ingressi, Hi e Lo), ma i risultati sono pessimi per una questione di fase e controfase del suono, che portano ad annullare certe frequenze che escono dal cono, quindi lo consiglio solo se mancano pochi pezzi alla fine e si vuole portare a tutti i costi la pagnotta a casa.
Altri metodi di collegamento diretto nel mix tramite DI Box, simulatori di cassa, ecc... li escludo volutamente in quanto non sono esperto, ma ritengo che per chi li abbia possano essere un salvavita prezioso in questi casi.

5. Dalla prova diretta chitarra-ampli il suono esce? Bene. Di solito succede quasi sempre! Il problema risiede in quell'ammasso malefico di giocattolini colorati che abbiamo assemblato alla bene e meglio a mo' di centrale nucleare sotto i nostri piedi ... la pedalboard. Proviamo a sostituire il cavo di collegamento chitarra-pedalboard e pedalboard-amplificatore. Se ci va bene risolviamo tutto subito e riprendiamo a suonare. Se non ci va bene andiamo avanti con le prove.

6. Abbiamo un alimentatore che alimenta i singoli effetti della nostra pedalboard? Ok. Classico. Assicuriamoci che i pedali si accendino tutti e che non si sia staccato un cavetto di alimentazione.
Controlliamo bene l'attacco dei cavetti di alimentazione, sia dalla parte dell'alimentatore, sia dalla parte dell'effetto.
Ricordiamoci che effetti non TBP (ma bufferizzati) non fanno passare il segnale quando non alimentati, anche se sono spenti, quindi assicuriamoci prima di tutto di questo.
Se troviamo che uno degli effetti non si accende prendiamo un cavetto di alimentazione di riserva e proviamolo sull'effetto il questione. Se proprio non va, isoliamolo l'effetto dalla pedalbord (anche con un lungo cavo, non è importante in questo momento avere un cavetto su misura) e capiamo se il suono esce. Poi con calma, a casa, avremo modo di capire il perché non funzionava.

7. E' importante schiacciare bene, e farlo almeno per due volte, il bypass di tutti gli effetti. A volte sono proprio loro che possono dare problemi, piuttosto che la circuitazione interna dell'effetto. Essi sono infatti la parte del pedale che viene maggiormente sollecitata e non è raro che facciano un falso contatto. Mi capita spesso, ad esempio sul Cry Baby, se non faccio abbastanza forza per spegnerlo, che il segnale si interrompa; come se l'effetto mettesse in "mute" tutta la catena, in una specie di limbo. Se rischiaccio più forte il segnale riparte. Quindi occhio.

8. Se l'alimentazione e ok, i pedali si accendono tutti, e non trovate particolari malfunzionamenti o rumori strani nel bypass degli effetti allora possiamo passare ai cavi di segnale che connettono i vari effetti fra loro.
Seppure abbiate avuto l'accortezza di fissare bene i vostri effetti sulla pedalboard e fatto cavetti su misura, è proprio questo il problema che, nella maggior parte dei casi sarà responsabile dell'assenza di suono.
I cavetti, semplicemente, ad un certo punto si rompono inspiegabilmente.
Ci mettiamo a smontare tutta la pedalboard e provare gli effetti diretti uno per uno nell'ampli? Neanche per sogno. Vediamo come possiamo fare per ottimizzare il tempo.
Solitamente muovendo i cavetti, soprattutto all'altezza dell'attacco del jack dovremmo essere in grado di individuare il colpevole. La saldatura che si stacca farà un breve contatto e sentiremo l'amplificatore gracchiare. In questo caso sostituiamo al volo il cavetto e riprendiamo a suonare. Se questo non funziona continuiamo a provare come di seguito.
Colleghiamo la chitarra al primo effetto della pedalboard.
Adesso dividiamo mentalmente la pedalboard in due blocchi. Se abbiamo, ad esempio, 8 effetti facciamo due blocchi da 4.
Stacchiamo il cavo che va dal quarto al quinto effetto e colleghiamo il quarto effetto diretto all'amplificatore. In questo modo possiamo capire se il problema sta nei collegamenti fra gli effetti del primo o del secondo blocco.
Se il suono esce dal primo blocco facciamo la prova collegando la chitarra al quinto effetto e l'amplificatore all'ottavo, provando il secondo blocco di 4 effetti.
A questo punto uno dei due blocchi sarà muto.
Continuiamo ad adottare la stessa procedura. Dividiamo il blocco colpevole in altri due sottogruppi (facciamolo più volte a seconda del numero degli effetti che abbiamo) fin quando non restiamo con soli due effetti. Se il suono continua a non uscire il problema sarà senza ombra di dubbio nel collegamento fra questi due. Sostituiamo il cavetto rotto e il suono dovrebbe magicamente ritornare.

Detto questo, esistono molti altri vari fattori che possono contribuire all'assenza improvvisa di suono. Ma solitamente a meno che la strumentazione non prenda grosse botte e non ci siano danni strutturali, le cause sono facilmente risolvibili seguendo quando detto qui sopra. Sono operazioni che possono sembrare per lo più banali, ma vi assicuro che ho visto andare in palla anche musicisti esperti davanti a problemi di questo tipo. Se siete celeri e avete bene in mente i passaggi, potere effettuare tutte queste prove in un paio di minuti mentre il resto della band fa una piccola pausa e senza che il pubblico cominci ad annoiarsi.

Escludo volutamente tutti i problemi che potrebbero presentarsi nel passaggio dall'amplificazione all'impianto, nel caso siamo microfonati oppure andiamo diretti nel mixer con simulatori. Non ho abbastanza pratica per questo e solitamente demando ad altri eventuali problemi su mixer e casse.

Per finire una serie di piccoli consigli che nel mio piccolo mi sento di poter dare.

- Non fatevi mai prendere dalla rabbia. Cercati di stare calmi e analizzare tutto con lucidità. Prendetevi una decina di secondi per fare il punto della situazione e per pensare, se non individuate subito il problema. Ricordate che è una cosa che succede sempre, almeno una volta nella vita, e la grossa differenza la fa il nostro modo di approcciarci al problema. Facciamolo con un sorriso e senza far scendere tutti i santi in terra.

- Portate sempre con voi "almeno" due cavi di segnale abbastanza lunghi (almeno 3 mt). Soprattutto se utilizzate effetti. Non importa che siano di ottima qualità. In caso di emergenza vanno bene anche quelli comprati dai cinesi da 2 euro.

- Per lo stesso motivo, se avete una pedalboard folta, munitevi di un paio di cavetti di segnale di misura variabile. Utili soprattutto quelli con i jack angolari se la distanza fra gli effetti è ridotta e non potete utilizzare jack dritti.

- Munitevi di un paio di cavi di alimentazione per effetti.

- Tenete la vostra strumentazione e la vostra pedalbord più ordinata possibile, nei limiti del buonsenso ovviamente. Avvolgete sempre i cavi in modo ordinato invece di buttarli alla bene e meglio dentro qualche custodia o fodera. Pieghe innaturali sono la prima causa di rottura, soprattutto all'altezza dei jack.

- Usate nastro isolante per fissare cavetti di alimentazione della vostra pedalboard troppo lunghi invece di farli svolazzare e lasciarli alla mercé dei piedi altrui (e vostri).

- Usate cavi di segnale, per collegare i vostri effetti, della giusta dimensione. Troppo lunghi che fanno percorsi improbabili con giri della morte, non vanno bene. Troppo corti che tengono i pedali uniti a pressione senza un minimo di gioco, non vanno bene.

- Spesso è altamente improbabile avere con sé una chitarra e un amplificatore muletto. Non è invece una brutta idea scegliere un effetto muletto e portarlo con sé. Uno di quegli effetti senza il quale non potete fare a meno e che vi consentirebbe di portare a buon fine la serata senza infamia. Solitamente un overdrive, anche economico con una batteria (nuova), può fare la differenza fra una serata disastrosa passata ad impazzire cercando di capire cosa non va e una serata portata a termine.

- Cavi economici, effetti economici, alimentatori economici sono tutti fattori che aumentano la probabilità che si verifichino problemi di questo tipo. Ciò non significa che siano da escludere a priori, ma cercate di aver sempre presente quale potrebbe essere l'anello debole della vostra catena, in modo da poter intervenire prontamente se notate un problema (un cavetto colorato da 1 euro fra 10 cavetti Reference assemblati con connettori Hicon, a parità di sollecitazioni ha più probabilità di rompersi rispetto agli altri). La qualità purtroppo si paga ...

Mal che vada, se proprio non c'è nulla da fare e le avete provate tutte ... un po' di benzina e date fuoco alla chitarra. La serata ve la giocate lo stesso, ma almeno uscendo dal locale sarete ricordati come gli eroi emuli di Hendrix ...

Stay tuned ...  :guitar: ... e ovviamente qualsiasi altro contributo non solo è ben accetto, ma obbligatorio.  :D
... suonavamo in una bettola di terza categoria. La gente ballava sopra i tavolini e volavano sedie ovunque. Dopo tre pinte di birra manco sentivo più la batteria. Andavo a tempo con le tette della bionda che saltava davanti al palchetto. Che dire! Un successo ...

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



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Urca  :goodpost:

Grazie....non mi riguarda direttamente (per ovvi motivi) ma il topic arricchisce il ns forum e questo mi fa molto piacere ::)

:thanks:

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