Variax JTV69

[Seventytwo]

A distanza di 8 anni dall'aquisto della mia ultima elettrica, mi sono regalato questa chitarra, dopo una breve riflessione e con un discreto salto nel buio.

Ordinata on-line su uno dei siti italiani più "cliccati" e ricevuta dopo qualche settimana di patema...dovuto all'indisponibilità della prima scelta (poi risolto brillantemente con l'acquisto del modello con manico in acero ...costava qualcosa in più ma, visto il tempo perso prima mi è stata data allo stesso prezzo).

Ora, perché ho scelto questa chitarra, avendo a casa già un Strat Fernades (ormai in panchina) e 2 fide PRS che mi accompagnano da tempo?

Semplice: necessità di portare alle prove una sola chitarra e non una elettrica e l'acustica (perché c'è anche l'acustica).
Chiaramente è vero solo a metà perché la GAS, la curiosità e la necessita pratica potrebbero avere avuto la stessa % di importanza.

Il catalogo Line 6 dopo l'acquisizione di Yamaha riporta anche la versione Variax STD (che poi sarebbe una Yamaha pacifica col sistema Variax) ma ho, optato per la James Tyler, versione coreana commissionata a suo tempo da Line 6 ad uno dei più noti liutai "moderni" americani.

Ho scelto James Tyler perchè pur costando circa 200 Euro in più aveva le meccaniche autobloccanti, un ponte più convincente, il capotasto in grafite e la custodia morbida inclusa.
Alla fine sono 2 strat ...ma JT ha un look lievemente diverso nel taglio della mascherina e una disposizione diversa dei pot...inoltre Yamaha non prevede la tastiera in acero.

Liuteristicamente parlando sembra uno strumento valido, diciamo in linea con una strat di livello buono.
Manico in acero scalatura 25,5" (quindi strat) lievemente più duro dell'amato 25" di PRS (che ha una sezione più larga anche), con la stessa scalatura di corde risulta un po' più duro nel bending.
I tasti sono allineati e rifiniti bene, non ci sono buzz e l'action è giusta non toccherei niente (cosa non da poco su una chitarra presa a scatola chiusa).
Certo qualitativamente il legno sotto le mani non restituisce la stessa sensazione "naturale" delle PRS...ma del resto costa un terzo...non si può avere tutto.
Il ponte (due viti...std ma di concezione abbastanza moderna)  è ben fatto, solido e la leva si inserisce bene e lavora correttamente

La chitarra funziona col sistema Variax o normalmente come una normale elettrica con i suoi 3 Single coil.
Il sistema Variax prende il segnale da un piezo sul ponte, funziona con una batteria al Litio ricaricabile (2 batterie incluse nel package) che dura 9-12 ore (con indicazione carica residua a led).

A livello magnetico i tre single coil fanno ampiamente il loro lavoro nella classica configurazione strat con selettore a 5 posizioni.
Il suono è quello di una strat, ben bilanciato e sufficientemente privo di rumore di fondo.
Le note escono distinte e il suono caldo quanto ci si può aspettare da uno strumento di buon livello.
Nelle posizione 2 e 4 le note escono ben distinte e non eccessivamente "nasali". Il SC al ponte da comunque una buona spinta per il tipo di pickup che è.

Ma...chiaramente, se compri una Variax....ciò che incuriosisce è il sistema Variax.

Al momento ho fatto solo prove casalinghe con il piccolo MustangII che non è proprio un super amp...ma la risposta è interessante.
Non mi dilungo ma ci sono molte "simulazioni" come LP std, LP special, Telecaster, Firebird che mi hanno colpito.
Poi è possibile avere due banchi Custom dove metter 5 suoni a disposizione semplicemente muovendo il selettore a 5 posizioni.
Un mondo da customizzare  proprio piacimento.
Infatti il package contiene anche il cavo e il sistema per utilizzare il SW workbench HD che di fatto permette di costure suoni con body, pickup e elettronica diversa...un vero divertimento.

Ho preso la chitarra anche per il sistema di simulazione delle acustiche...su questo sospendo il giudizio perché aspetto di collegarlo ad un PA per giudicarlo.
Il mustang non consente di eliminare l'effetto ampli....quindi non restituisce un vero feeling acustico.
Ma c'è di che  sbizzarrirsi...tra 6 e 12 corde, sitar...banjo e resofonoche (a saperle usare...)
Per concludere il sistema prevede un selettore per cambiare "virtualmente" accordatura...questa e la cosa che meno mi interessa e comunque a basso volume la prova non è attendibile perche si continua a sentire il ritorno delle corde "reali" non "virtualizzate"....

A giorni la provo con il resto della band e vi saprò dire qualcosa di più.

Per ora...sono molto soddisfatto, non sara mai la mia chitarra preferita (ne esteticamente ne come feeling) ma è al di sopra delle mie normali aspettative.

Vediamo come si comporta nel "mucchio selvaggio".

Stay tuned.

[Vu-meter]

 





Se non erro, anche Mimmo postò qualcosa della sua Variax . 

[Elliott]

Complimenti...è anche molto bella esteticamente 
Dai...facci sentire qualcosa

Vu, si Mimmo postó qualcuno de suoi apprezzabilissimi samples proprio con la variax.

Ps_
Mimmo...che bello sarebbe ritrovarlo 

[Seventytwo]

Oddio non sono molto pratico di home recording..
Stasera prove con la band...

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[Seventytwo]

Prima prova dell'oggetto.
Sono partito dai pezzi acustici, utilizzando un po' tutte le possibilità offerte che sono:

Simulazione Martin 6 corde
Simulazione Martin 12 corde
Simulazione Martin a cassa stetta
Simulazione Guild 12 corde
Simulazione Gibson J200

Purtroppo alle prove bisogna accelerare un po'i tempi e lo stesso settaggio che uso in acustico sulla mia Takamine TAN45 era un po' "sovrabbondante di bassi"
Di solito io mi collego a un pedale TCHelicon specifico per voce e acustica (il PlayAcoustic) che contiene anche un "filtro" per arricchire un po' il suone dell'acustica.
Forse in questo caso la risposta del sistema Variax (che sulle acustiche ha volumi abbastanza alti) è un po da rivedere...
Comunque si sente una risposta credibile, anche sulle 12 corde.

Invece l'elettrica l'ho provata con la combinazione PDHD500 + LINE6DT25.
I pick-up magnetici suonano da strato ben definiti...non sono un "stratocaster" superfan ma una chitarra del genere nel proprio setup copre tante tantissime sonorità e per una rock cover band come noi è sempre molto adatta.
Bene anche le simulazioni delle elettriche più famose.
In particolare Les Paul..suona abbastanza da Les Paul e anche Telecaster mi piace con quel po di twang in più...

L'unico problema per me è un po la scalatura del manico da 25,5 che tende a rendere più difficile il bending.
Non ho capito se la muta montata è da 0.10 o 0.9...ma è un bel po' più dura di PRS, cioè per intenderci i bending alla Gilmour da 3-4 semitoni è abbastanza difficile...cosa che per altro si manifesta anche sulla mia strat fernendes.
Su PRS con 10-46 non ho gli stessi problemi...anche si tasti col tempo si sono un po' consumati.

[bigroberto]

se hai gia una strat.. questa chitarra è molto molto simile .. che differenza noti?

[Duccio_71]

Non ho capito se la muta montata è da 0.10 o 0.9...

La prima cosa che farei, e penso vada fatta, è cambiare ad una chitarra nuova le corde di fabbrica, se non poco buone (come lo sono di solito) senza dubbio poco fresche.... chissà che magari il feeling non ne guadagni anche sul bending.

[Bedrock]

Io in maniera molto rozza e brutale da quando ho il les paul monto 0,09 0,46 su tutte a prescindere dalla scala.
Anche la Strat è molto comoda, senza nessun problema di bending anche selvaggi.
Se su una scala corta molti le 0.10 credo il passaggio alle 0.09 su una scala più lunga sia obbligatorio, evitando forse il 0.42 al mi basso, anche se onestamente non so quanto poi si avverta alle orecchie, credo nulla.
Mi pare strana tutta sta differenza, la scala PRS è una via di mezzo e credo le differenze con la strat dovrebbero essere abbastanza contenute.
Ma le PRS le ho sempre suonate molto poco, non riesco a dare un parere.