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Voglia di strato, ma....

Aperto da Moonchild, 13 Giugno, 2021, 08:58 PM

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fedeprenc

Citazione di: robland il 16 Giugno, 2021, 08:16 PM
In linea generale (poi ci sono tanti distinguo da fare nello specifico), a mio parere conviene diventare clienti di un negozio, anche nell'acquisto online. Si crea un rapporto di fiducia e stanno molto attenti a non giocarsi il cliente. E la possibilità di disguidi viene minimizzata tendendo allo zero.
Spero possa essere così anche se d'altro canto dove non ti trovi bene non compri una seconda volta.
Insomma direi che il famosissimo "fattore c" è sempre determinante...

febiuzz

Bella chitarra complimenti.
Non è tra le mie marche preferite ma sono curioso di sentire come suona!


Moonchild

Salve gente!
Scusate il ritardo, ma sono stato un po impicciato...
Riesumo il mio topic a distanza di 3 mesi, durante il quale ho suonato moltissimo la Adrian Smith.
Le impressioni sono positive, a cominciare dal manico che, come su tutte le Jackson, è molto confortevole grazie al radius generoso ed anche progressivo partendo da 12 per arrivare a 16 sugli ultimi tasti, inoltre l'acero non laccato lo rende ancora più scorrevole...
Le finiture dei tasti sono eccellenti, a livello di chitarre ben più costose e scorrendo la mano sul manico non si avvertono i solchi, come di solito accade sulle tastiere delle chitarre economiche...
Ma la vera sorpresa sono stati i pickup, in particolare l'humbucker Jackson al ponte, ha un output sorprendente... molto dinamico. Confrontato con la Jackson dinky pro series che al ponte monta il Seymour Duncan TB4, fatico a sentire la differenza... Prima di acquistarla pensavo che la prima cosa da fare era la sua sostituzione con un Di marzio o un Seymour, ma per adesso non sento assolutamente questa necessità....
Per quanto riguarda la meccanica, il ponte è uno special che non è certo un original, ma il suo lavoro lo fa onestamente e l'accordatura la tiene molto bene...
L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso, è l'assenza del perno per la regolazione del truss rod, presente invece nella versione made in USA.
Non avevo fatto caso a questo particolare, lo scoperto solo dopo averla acquistata e un po mi scoccia perchè cosi, in caso di necessità, penso sia indispensabile la mano del liutaio...
Se sono soddisfatto? Ovviamente si, in rapporto al prezzo è sicuramente un ottimo strumento.
Mi sto organizzando per farvela anche sentire...
Saluti!

Vu-meter

Attendiamo fiduciosi i campioni audio..  :reallygood:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Seventytwo

Qualsiasi cosa porti il nome di Adrian Smith se l'ha autorizzata lui per me è degna del massimo rispetto.
Non amo il verde così cupo ma è una bella chitarra che mi ricorda i periodi di Somewhere in Time e 7th son.

Tempo fa mi sono imbattuto in questo:



Ho sempre amato tutto ciò che ha fatto prima della prima separazione dai Maiden, ora un po' troppo schiacciato nel trio chitarristico, prima emergeva per razionalità compositiva e si contrapponeva allo stile di Murray.
Gli assoli di quegli album sono semplicemente "la scelta migliore" per le diverse tracce.

Moonchild

Adrian Smith è per me una sorta di divinità... in assoluto il chitarrista che più mi ha influenzato...
Quello che ha fatto con i Maiden fino a Seven son, è qualcosa di inenarrabile... dopo quel disco, complice anche la sua uscita, non ho più ascoltato i Maiden.
Murray ha uno stile più fluido, ma dal punto di vista armonico Adrian era un'altra cosa... i suoi assoli un marchio di fabbrica... sempre la nota giusta nel posto giusto e nel momento giusto...
Tanta invidia per il tipo del video che li sa suonare praticamente tutti senza steccare una nota, senza neanche guardare la tastiera...  :sbavv:

robland

L'assolo di Stranger in a strange land è uno dei motivi per cui ho deciso di affrontare la sfida di suonare la chitarra elettrica. Sono quasi riuscito a farlo tutto, ma vedere quel tizio eseguirli tutti con quella scioltezza... beh tanta sana invidia!
Sono quasi arrivato anche a una buona esecuzione di Two minutes to midnight. Mentre con l'assolo di Wasted Years ammetto che, nonostante molteplici tentativi, sono ancora lontano mille miglia. Che sconforto.  :laughing:

La coppia Smith-Murray per me è il frutto di una congiuntura astrale irripetibile. Che due del genere potessero ritrovarsi nella stessa band a convivere amabilmente ognuno col suo mega contributo... è da non crederci ancora oggi.
Al momento sto ascoltando il cd del suo Smith-Kotzen. Dove c'è Adrian Smith io devo andare a curiosare!

Per tornare in topic, lieto di sapere che te la stai spupazzando con soddisfazione! Sarei molto curioso di provare quell'humbucker.  ::)
Quindi faccelo sentire.


Moonchild

Rob anch'io sto studiando Two minutes to midnight, ma per adesso mi trovo ancora alla ritmica...
Le prossime sfide saranno proprio Stranger in a strange land e Wasted Years, ma so già che mi aspetta tanto sudore e momenti di sconforto... 
Tra l'altro Somewhere in Time è stato il mio primo disco dei Maiden ed anche il mio primo disco metal in assoluto, da li è partita la mia passione per i Maiden, per il metal e per la chitarra... Anche se probabilmente non è il loro miglior disco in assoluto, per me è un disco speciale...

Tornando on topic, in questo video puoi ascoltare un assaggio del confronto che citavo in precedenza.
Dal video si evince quanto minima sia la differenza...


robland

Citazione di: Moonchild il 01 Ottobre, 2021, 06:21 PM
Rob anch'io sto studiando Two minutes to midnight, ma per adesso mi trovo ancora alla ritmica...
Le prossime sfide saranno proprio Stranger in a strange land e Wasted Years, ma so già che mi aspetta tanto sudore e momenti di sconforto... 
Tra l'altro Somewhere in Time è stato il mio primo disco dei Maiden ed anche il mio primo disco metal in assoluto, da li è partita la mia passione per i Maiden, per il metal e per la chitarra... Anche se probabilmente non è il loro miglior disco in assoluto, per me è un disco speciale...

Anche per me è un album speciale. Tra tutti, sono legatissimo a Killers e Somewhere in time proprio perché sono stati i miei primi album metal.
Il miglior modo per combattere lo sconforto per me è stato apprendere riff, ritmiche e assoli ma senza suonarli su una base. Me li sono suonati per un po' di tempo così, alla velocità che mi andava di seguire per conto mio. Così ci si può dedicare a ogni singolo nota. Da lì ho iniziato a suonare il brano sul video di YouTube messo al 50% della velocità. Poi al 75%. Quando si arriva al 75% per me comincia la parte più difficile: da 75 a 100% è una faticaccia e infatti sono più i giorni in cui non ce la faccio che quelli in cui reggo.
La sola idea di reggere un intero concerto suonando tutti quei brani per me è fantascienza. Non so come abbiano fatto e come facciano.

P.s. il riff di Wasted Years per me è stato un incubo e non aggiungo altro perché preferisco confrontarmi con te il giorno in cui lo affronterai, per conoscere la tua impressione.
Anche la ritmica di Wasted Years è molto difficile ma basta capire il trucchetto del numero delle pennate e poi diventa tutto più facile (si fa per dire! Non ne sono ancora soddisfatto e penso che non lo sarò mai).

Grazie del video. Ora lo ascolto.  :thanks:

Moonchild

In realtà sia il riff sia la ritmica di Wasted years me li sono già studiati da tempo, ma per adesso ci ho girato attorno e ho fatto come te, limitandomi solo a strimpellarli per conto mio, evitando di farlo con la backing track. In generale non li trovo particolarmente difficili... il problema, come dici tu, è quello di riuscire a mantenere quel ritmo dall'inizio alla fine del brano, ma è solo questione di allenamento e ci si riesce. Il vero problema dei brani dei Maiden e dei brani metal in generale, è il fatto che a un certo punto arrivano gli assoli che, nella maggior parte dei casi, è sempre roba per veri chitarristi e non per chitarristi della domenica...  :D

Moonchild

Cmq il segreto del riff di Wasted years sta nella posizione del plettro. Va tenuto leggermente inclinato verso il basso o verso l'alto in modo da farlo scivolare sulla corda. Suonarlo con il plettro dritto diventa veramente ostico...
Su come facciano a suonare un intero concerto a quei ritmi, correndo e saltando sul palco, me lo sono sempre chiesto pure io, soprattutto adesso che hanno anche una certa età...

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