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Solid Body: il legno influisce sul suono ? Come ?

Aperto da Vu-meter, 29 Marzo, 2014, 05:16 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Moreno Viola

In realtà forse il problema è proprio che ci sono due dottrine in opposizione tra loro.
Chi dice che il legno è tutto e chi al contrario sostiene che il materiale non conti nulla.
Diciamo che forse la "verità" potrebbe stare a metà strada magari più spostata in una direzione piuttosto che nell'altra ma comunque nel mezzo.
D'altronde se non ci fossero stati dei folli come Galilei, Copernico e Keplero che sfidarono le verità scientifiche e incontestabili, saremmo ancora qui a parlare della terra piatta e al centro dell'universo.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Duccio_71

Proseguo al volo con alcune considerazioni, che non hanno nessuna pretesa, se non quella di traslare, non so se a proposito o meno, da altri campi a quello della chitarra.

Fra l'altro sono convinto che possano esistere testi specializzati che potrebbero togliere ogni dubbio.

Non conosco il funzionamento del PU.

La questione verteva sul fatto che, secondo la tesi proposta da Nitro, correggetemi se sbaglio, la solid body "assoluta" è quella che non ruba frequenze alla corda che vibra per trasmetterle al legno. Tutto quello che non è trasmesso al legno è catturato dal pu. Poi tale "sottrazione" può pure essere benefica, caratterizzando il suono in meglio.

Ribadisco, non conosco il funzionamento del pu, e quindi non so se il suo essere a contatto se non addirittura "immerso" nel "materiale risonante" possa avere o meno delle conseguenze sul suono prodotto.

Ma considerazioni "meccaniche" sull'oggetto chitarra credo possano essere azzardate.

Il punto è se, credo, "l'appoggio dell'appoggio", come l'ho già definito, possa influenzare la vibrazione della corda, al netto di quanto detto prima del pu (influenza della vibrazione del body sulla captazione dello stesso) che ignoro.

La corda è di fatto un oscillatore a massa diffusa: qualsiasi oscillazione (in realtà qualsiasi deformata) può essere espressa come combinazione lineare di oscillazioni (deformate) fondamentali. Ciascuna deformata è caratterizzata da un periodo, l'inverso del quale è la frequenza che, presumo, rappresenti quella che è stata detta "l'armonica".

Quindi occorre stabilire se il legno può sottrarre "armoniche", ovvero frequenze, al mezzo oscillante. O, meglio, anziché parlare di "sottrazione", parlerei di modifica della risposta dell'oscillatore a massa diffusa (la corda).

Ovvero se l'appoggio dell'appoggio, il legno su cui appoggia bridge e nut, può avere influenza su modo di oscillare della corda.

In linea teorica direi senz'altro di sì. Come la risposta sismica di uno stesso edificio che ha parametri intrinseci come massa e rigidezza e che può in taluni casi essere assimilato ad un oscillatore semplice (o a un insieme di oscillatori) varia in modo sensibilissimo al variare delle caratteristiche del terreno di fondazione, così l'oscillatore corda, in linea teorica, dovrebbe risentire del cambio di materiale di cui sono costituite le sue "fondamenta".

Ma all'atto pratico credo occorra valutare la rigidezza relativa, in termini materici, fra lo "strato" composto dal primo appoggio, nut e bridge, e lo strato composto dal body. A occhio mi verrebbe da dire che, se la rigidezza del primo strato di appoggio è notevolmente superiore al secondo, o che se le due rigidezze sono paragonabili, allora l'influenza del legno, in termini di alterazione dell'oscillazione della corda, dovrebbe tendere a ridursi, in caso contrario ad ampliarsi. Direi che quasi sempre è verificabile la prima ipotesi.

Ma allora, perché una solid body neck trough ha maggior sustain di una chitarra a manico avvitato? Se il sustain (dico se) è dato dal tempo di oscillazione della corda (e quindi da quello che si potrebbe chiamare "indice di smorzamento" del sistema) allora l'interruzione meccanica nel supporto produce un innalzamento dell'indice di smorzamento ed un minor tempo di vibrazione. Ancora come spiegazione scientifica è plausibile, e questa seconda deduzione aumenterebbe l'importanza del "mezzo di fondazione" rispetto alla ipotesoi di comparazione delle rigidezze dei materiali di supporto.

Gli aspetti possono comunque coesistere? Da un lato poca importanza del mezzo di appoggio (di "fondazione") in termini di rigidezza (data la grande rigidezza del bridge - soprattutto - e del nut e comunque il non scarso rapporto di rigidezza relativa col body), ma maggior importanza dello stesso in termini di smorzamento?

Il tutto è estremamente interessante, mi piacerebbe trovare un testo specialistico per approfondire tali elementi (qualcuno può propormelo?), anche se sono convinto che in questo campo, come in tanti altri, la scienza sperimenta le abbia il primato su quella teorica....

(miii che sproloquio, scusate!!!! :sorry:)


mimmo

Aspetta che mi appoggio un attimo.
Il testi scientifico mi sa che l'hai già scritto tu!
adesso lo rileggo con calma e tra 6 o 7 ore proverò a risponderti.

mimmo

Mi interessa il discorso, ma non mi è molto chiaro, della differenza di materiale tra nut e legno del corpo. Le considerazioni che hai fatto paragonandole alle azioni sismiche in un edificio le condivido, perchè non provare allora ad aggiungere un terzo materiale, magari isolante, o al contrario non usare nut in ottone?
ammetto che il discorso sustain e manico incastrato non l'ho capito, però amo i manici avvitati proprio per quel "battimento".
un ultima considerazione sulle dimensioni del body: ridurlo fino a una mera estensione del manico che effetto potrebbe avere? e allungare il diapason ( mi pare si chiami così la lunghezza tra ponte e nut)?

e mettere delle pelli da batteria accordate  sul retro degli ampli a cassa aperta che effetto potrebbe avere sul suono?

Duccio_71

Citazione di: mimmo il 05 Aprile, 2014, 11:14 PM
Mi interessa il discorso, ma non mi è molto chiaro, della differenza di materiale tra nut e legno del corpo. Le considerazioni che hai fatto paragonandole alle azioni sismiche in un edificio le condivido, perchè non provare allora ad aggiungere un terzo materiale, magari isolante, o al contrario non usare nut in ottone?
ammetto che il discorso sustain e manico incastrato non l'ho capito, però amo i manici avvitati proprio per quel "battimento".
un ultima considerazione sulle dimensioni del body: ridurlo fino a una mera estensione del manico che effetto potrebbe avere? e allungare il diapason ( mi pare si chiami così la lunghezza tra ponte e nut)?

e mettere delle pelli da batteria accordate  sul retro degli ampli a cassa aperta che effetto potrebbe avere sul suono?


mimmo non ho pretese di dire cose giuste, credo siano semplicemente ragionevoli, quindi prendi sempre questa discussione come chiacchiera da  ::)bar!

Le differenze di materiale: proseguiamo con il parallelo "edile", che ci capiamo!  ::)
La corda è l'edificio che possiede caratteristiche intrinseche di massa e rigidezza. Queste caratteristiche intrinseche ne caratterizzano il comportamento dinamico. Se questo oggetto è fondato su roccia la risposta dinamica dell'edificio sarà però diversa rispetto al caso di fondamenta su argilla, limo od altro. Analogamente il sistema vibrante corda (o corda + appoggi di vario tipo) credo possa e debba essere influenzato, in termini di risposta dinamica, dal mezzo su cui poggia. Se però il primo strato di appoggio è molto rigido -  come il metallo (diciamo che nel caso della chitarra questa rigidezza possa essere dipendente dal materiale e dal suo spessore), oppure la rigidezza fra metallo e legno è paragonabile (il metallo è ovviamente più rigido, ma il body è sicuramente più spesso della quantità di metallo che forma il bridge, ad esempio), allora il legno perderà di importanza. Come in un edificio poggiante su uno strato di roccia o su due strati di roccia di "consistenza" paragonabile, il chè sarebbe come dire poggiante su roccia.... e basta.

Se invece il rapporto fra rigidezze del body e degli appoggi fosse diverso (ad esempio un bridge idealmente "sottile", poco massiccio, o un body poco spesso... ma vado ad intuizione) allora l'edificio/corda potrebbe rispondere come se fondato su uno strato di roccia poggiante su argilla, o su uno strato di argilla poggiante su roccia, a seconda del rapporto, appunto, fra le rigidezze dei materiali.

Parlo forse impropriamente di "rigidezza" del suolo... è interessante notare che la classificazione sismica dei terreni viene fatto tramite la rilevazione della velocità di propagazione delle onde di taglio as una profondità stabilita. L'ho visto fare e questa è una propagazione "sonora"... interessante anche questo parallelo.

Il discorso del manico avvitato è più immediato. Ancora un paragone "edile": convenzionalmente si attribuisce alla maggioranza degli edifici, per studiarli sismicamente, un indice di smorzamento, che, per un oscillatore semplice, è una quota percentuale di quello che viene chiamato lo smorzamento critico. L'indice di smorzamento rappresenta, maccheronicamente, quella parte di energia che se ne va in attriti e dispersioni varie e che, appunto, smorza la vibrazione dell'oscillatore.
"L'oscillatore" chitarra potrebbe essere caratterizzato, in analogia, da un indice di smorzamento dipendente dalla costruzione della stessa. La soluzione di continuità fra manico e body, unitamente alla presenza di viti, piastra etc, potrebbe innalzare l'indice di smorzamento e conseguentemente disperdere più energia con un conseguente prematuro interrompersi della vibrazione della corda.

E' come la risposta dinamica di un edificio in ca ed un capannone metallico a giunti bullonati. Sebbene la norma preveda convenzionalmente per entrambi gli edifici lo stesso indice di smorzamento, in realtà la presenza di giunzioni non monolitiche della seconda tipologia consentirebbe l'uso di indici di smorzamento più elevati.

Ripeto.... non voglio fare il fenomeno, prendile come chiacchiere da bar....

Duccio_71

PS l'idea delle pelli risonanti la trovo fenomenale! ::)

mimmo

Visto che la giunzione con viti e placca dà buoni risultati, magari si potrebbe sperimentare anche negli ampli?
e perchè non provare a trasferire al suolo anche le vibrazioni delle casse ( un pò come in quegli strani diffusori che vanno di moda ultimamente( hanno a che fare con i sonar?)

(le prove soniche su pali le ho viste fare anche io)


Vu-meter

Discorso fantastico, Duccio! Sei stato chiarissimo e trovo il tutto molto ragionevole.  Potrebbe davvero essere la spiegazione tecnica delle domande che ci siamo fatti fino ad ora. Devo dire che è la prima volta che trovo una teoria sull'impatto dei legni delle solid body, tanto razionale e condivisibile. 

Bravo, bravo, bravo. :applauso:

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Duccio_71

mamma mia, ho azzerato la discussione..... lo sapevo che ero "peso".... sorry :sorry:

Vu-meter

Non direi, anzi !! Secondo me non c'è altro da dire, più che altro... sei stato esaustivo !

:bravo2: :bravo2: :bravo2: :reallygood: :reallygood:
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mimmo

Concordo con Vu.
La visione che hai dato della questione era così ben definita che cercare di aggiungere altro è arduo, a meno di voler scadere nelle battute o in teorie strampalate.
Ora bisognerebbe trovare il modo di sperimentarle e documentarle così da far nascere qualcosa di nuovo

Cris Valk

Riuppo la discussione per un curioso fatto che ho appena constatato...

La Les Paul da spenta suona il doppio di volume della Stratocaster sempre spenta...

E non capisco il perchè!c'entra qualcosa il legno?la scalatura delle corde?
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

NitroDrift

scala diversa, ponte diverso, attacco manico diverso.. primi motivi che mi vengono in mente, ovviamente più " cassa " porta a farla suonare più da spenta ( soprattutto con le camere tonali )


ovviamente dipende anche dalla scalatura e dal tipo di corde


Grix


Cris Valk

Ma le camere tonali non sono degli scassi all interno del body?non essendoci comunque cassa armonica perchè dovrebbe suonare piu' forte? :uhm:

Quello della cassa grossa non la sapevo ma non me lo sarei mai immaginato!

Beh la Strato ha le 10-50 e la Les Paul le 11-52 in effetti,pero' addirittura il doppio...

Con l ampli avendo Humbucker è naturale che suoni piu forte di un Single Coil,ma da spenta... :roll_eyes:
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

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