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Scolpiamo il suono con il plettro giusto

Aperto da Vu-meter, 30 Maggio, 2015, 08:50 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Vu-meter

So che abbiamo già parlato di plettro, ma stavolta tenderei a spostare un po' la discussione su un profilo differente. Prima però devo fare una premessa. So che le cose che sto per dire sono di una banalità mostruosa, ma che volete, ci sono momenti nella vita in cui è come se prendessi improvvisamente coscienza di una cosa che hai sempre saputo , ma era nascosta lì, nei meandri della mente.

Passo ai fatti:  oggi stavo suonicchiando con uno dei plettri che uso di più ( il Dunlop Gator 2 mm. ) e, complice la Thinline ( che rispetto ad una solid body avverte di più i cambiamenti di plettro ) mi sono accorto che avevo un suono un po' troppo impastato e carico di bassi, per i miei gusti. Per di più, se "sgrano" gli accordi molto lentamente, avverto una sensazione di "sferragliamento", come se stessi suonando con un plettro di metallo.
Poggio il plettro sulla scrivania accanto a molti altri e mi sposto verso l'ampli per andare a vedere le regolazioni della equalizzazione ed erano a posto, sempre le stesse.  Tornando indietro per rimettermi a suonare, senza accorgermene, raccolgo un altro plettro tra i miei preferiti ( il Big Stubby da 3 mm. ) e improvvisamente i bassi sono spariti , è comparsa una forte punta sui medio/alti, inoltre il suono ha perso lo "sferragliamento", l'attacco è meno rotondo ma ha più punta e la sensazione è quella di "uscire meglio" rispetto alla base che avevo sotto.

Giro il Big Stubby dal lato rotondo, a rovescio, trattenendolo per la punta ( ho suonati per anni così ) e ottengo un suono simile al precedente che avevo con il Dunlop Gator 2mm.


Allora mi metto a provare tutti i plettri che ho : medium , hard, ed anche sottilissimi e morbidissimi.

Come avevo notato con tutte le semiacustiche che ho avuto, il plettro morbido rende a mio personalissimo gusto, meglio. Il suono è appunto più acustico e si percepisce di più la cassa armonica, rispetto ad un plettro rigido. Stranamente, l'unico plettro che riesce a colmare abbastanza la lacuna di suono tra un Dunlop 0.35 ( l'ideale per me da punto di vista del suono, ma davvero impossibile da usare velocemente nei soli ) ed un Gator da 2mm è l'ultimo che avrei pensato, cioè un plettro ancora più spesso :Il Big Stubby da 3 mm.
Penso che questo strano prodigio sia dovuto al materiale di cui è fatto che, evidentemente, crea proprio una condizione diversa della risposta della corda pizzicata.

Ora, l'obbiettivo che questo topic si prefigge è quello di raccogliere vostre impressioni, quasi fosse una specie di piccola enciclopedia, riguardo al suono che i vostri plettri generano.

So che tutto questo è molto più percepibile su chitarre NON solid body ma comunque vorrei tentare e a questo punto le domande che vi faccio sono :

- vi eravate mai accorti di quanto il plettro influenzi il suono ?
-Potreste descrivermi che differenze sentite in termini di attacco, equalizzazione e quant'altro ?

Che ne dite, riusciamo a stilare una specie di "prontuario suoni" dei nostri plettri ?



Vu :)
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Stevie J

Io dal mio piccolo posso contribuire dicendo come mi sono trovato.

Anzitutto sono d'accordo con te, con la acustica (non ho semiacustiche  :wall: ) preferisco usare plettri un po' più morbidi, nello specifico il classico plettro fender misura "medium". La hard ha un suono troppo bruto e secco, e nello strumming mi sembra renda tutto troppo rimbombante a scapito dell'ascoltabilità, mentre invece con la misura "thin" il plettro diventava fastidioso, mi sembrava di passare una scheda del telefono sulle corde. Quindi, chitarra custica: plettro fender medium (o di eguale consistenza) il mio habitat naturale.

Per quanto riguarda l'elettrica il discorso è un po' diverso, anzitutto preferisco usare plettri più piccoli ma è una questione più di feeling, le corde meno distanti e il fatto che la usi molto meno per lo strumming mi portano a preferire un plettro più piccolo, da qui il classico ibanez paul gilbert per me insostituibile, e dirò di più: più si consuma e più preferisco. Tornando alla consistenza, per chi non lo conosce si tratta di un plettro abbastanza duro, non spessissimo, ma comunque duro, diciamo che lo spessore è quello dei plettri standard fender misura "hard" ma dal taglio più piccino. Non lo so, ha un feeling che non riesco a trovare con altri plettri ed infatti uso sempre quello.


Mi spiace ma al riguardo non so dire molto di più, chiedo venia  :-[


marcellom

Ma sai che... oggi faccio un po di esperimenti :)

Max Maz

Ho inspessito il plettro con il passare degli anni fini a raggiungere  i 2mm.
Se mi capita un plettro più  sottile mi trovo a disagio.

Non avevo però pensato di cambiarlo in funzione dello strumento.
Domani provo e ti dico.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


mimmo

Io amo il dunlop 0.60, ese un suono morbido ricco di medio alte che non stanca mai la mano scivolando bene sulle corde.
Ultimamente dopo aver seguito il topic sui plettri, ho affiancato al mio fido dunlop, dei fender medium e hard in abalone (mi sembra sia questo  il nome, ma è probabile che scriva una sciochezza) hanno un bell'attacco sulle corde, forte ed espressivo, quindi adatti a suoni blues e a strumming pesante.
Questi sono il mio top, ciao Vu
Edit: il dunlop è in nylon

richi_orange

Attenzione che parlare di plettri è quasi come parlare di pedali, solo più economico! li comprerei tutti..

Io uso il gator da 2mm e le sensazioni sono proprio come le hai descritte tu Vu, più lo strumming è lento più si sente lo sferragliamento (che odio da morire) mentre suonando forte o nei soli il suono che produce mi piace tantissimo. Un altro che mi piace, sui single coil, è il Dunlop jazz3 da 1,34 mm, conferisce più bassi al suono rispetto ai plettri di forma standard, o il jazz xl (altro plettro che usavo molto sulle elettriche) di qualsiasi durezza che invece enfatizzano le frequenze medio/alte
Sull'acustica invece utilizzo un normale Dunlop tortex da 0.60, è il miglior compromesso che ho trovato riguardo all'assenza di sferragliamento e morbidezza...diciamo che ho provato un po tutti gli spessori...oppure uso anche quello triangolare leggermente arrotondato, non ricordo come si chiami...sempre in tortex.

Avevo visto un video su YouTube dove facevano paragoni tra i plettri jazz della Dunlop proprio su una semiacustica e la differenza di materiale e spessore era abbastanza percepibile... Però non ricordo come si chiama...

Non ho mai provato il big stubby da 3mm, lo proverò! Il suo tipo di suono sicuramente è conferito dalla punta arrotondata..ma non sferraglia di più?
Mi piacerebbe molto provare i primetone della Dunlop ma in giro non li trovo
Riccardo

Marshall Vintage Modern 2266H
Gibson Les Paul BFG-Epiphone SG Korina-Telecaster Cabronita DIY-Stratocaster assemblata
Taylor GSmini-Gibson G45

zap

Uso plettri morbidi,tipo Fender Thin o anche ricariche telefoniche ritagliate,quando voglio ottenere sonorità simil-acustico,anche con l'elettrica.
Per suonare rock,blues e altro invece,uso plettri in carbonio? di massimo 1,5 mm,non ho mai provato plettri più spessi o cicciotti.
Li uso da anni,sempre gli stessi,non li cambio mai.


Fidelcaster

Citazione di: Vu-meter il 30 Maggio, 2015, 08:50 PM
- vi eravate mai accorti di quanto il plettro influenzi il suono ?
-Potreste descrivermi che differenze sentite in termini di attacco, equalizzazione e quant'altro ?

In passato ho contemporaneamente sperimentato vari modi di tenere il plettro e provato molti plettri diversi (ma sempre e solo di quelli industriali a buon mercato) fino a trovare l'impugnatura e il plettro che, per ora, fanno al caso mio. Entrambi i fattori influenzano moltissimo il suono, secondo me. Per quanto riguarda l'impugnatura, ho adottato una variante di quella che in un famoso articolo scritto da Tuck Andress (!) viene chiamato "Benson picking", il modo di tenere il plettro di George Benson: angolato rispetto alle corde in modo da pizzicarle col bordo anziché con uno dei due lati piatti, ma col pollice dritto anziché piegato:



Qualcuno pensa che questa impugnatura consenta di plettrare più velocemente di altre, ma a me non sembra affatto; la differenza mi pare piuttosto essere nell'attacco delle note, che risulta più potente e pieno, molto più soddisfacente.

Benson usa quell'impugnatura con un plettro abbastanza sottile, a quanto ho letto; io invece alla fine dei miei esperimenti ho optato per un Dunlop Jazztone (di un materiale plastico dalla consistenza simile all'ebano) 207, grande (perché lo tengo con tre dita, per un maggior controllo) e con le punte smussate; i Jazztone con le punte "acuminate" hanno un attacco ancora (un pelo) troppo secco e acuto.

Mi trovo bene con questa impostazione perché mi consente di avere il suono vagamente "pianistico" che preferisco.
:ditanaso:

Caligarock

Dopo anni sono approdato al Dunlop Stubby Triangle da 3 mm. Quello triangolare con tre punte. Mi piace avere sempre a disposizione la punta in qualsiasi modo impugno o mi scivoli il plettro tra le dita. Ho provato vari spessori, crescendo sempre di più e più prendevo il plettro spesso più mi trovavo meglio. Infine ho trovato pace con quello da 3mm, praticamente una pietra. Riesco meglio a gestire la dinamica della pennata, posso accarezzare le corde e menarci selvaggiamente.
Lo uso sia per l'elettrica che per l'acustica. Per quest'ultima qualche volta uso quello da 2 mm, leggermente più morbido.
Caligarock :guitar:


richi_orange

Caliga te lo devo chiedere...come fai a nonnfar "sferragliare" le corde quando usi il big stubby o comunque il plettro da 2mm? Io suono in chiesa e ho sempre usato plettri da 1mm ma mi hanno sempre detto che si sente molto il ciocco del plettro sulle corde, allora ho iniziato ad usare plettri più morbidi fino a trovare il giusto compromesso con quello triangolare a punte arrotondate della Dunlop da 0.60mm...
Te lo chiedo perché mi trovo sempre meglio con il gator da 2mm e si sa mai che possa riprendere ad usare quello anche sull'acustica...
Riccardo

Marshall Vintage Modern 2266H
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nemocap

Io sono ancora in fase di ricerca per quanto riguarda i plettri anche se per ora il mio preferito, come per Holy Grail è il Gilbert di Ibanez (albeno su chitarra solid Body). Più piccolo della misura classica con un attacco molto brillante sui medi acuti (approdato a questo plettro dopo aver provato lungamente il Big Stubby 2mm e il fender hard con cui comunque mi trovo bene). Per quanto riguarda l' altra chitarra che ho; una semihollow (una simil 335 per intenderci) mi trovo bene con plettri della dunlop di una plastica più gommosa, quasi satinata che produce un suono più morbido e più vellutato non saprei dirti però con precisione il modello, sempre però di spessore piuttosto grossi..

Caligarock

Richi, onestamente non ti so dire, io non ho mai avuto questo problema di "sferragliamento", con nessun plettro e con nessun tipo di chitarra  :etvoila:
Caligarock :guitar:


richi_orange

Sicuramente è una impostazione diversa del modo di suonare [emoji20] peccato perché con quelli spessi mi sto trovando sempre meglio...
Anche io usavo gli ibanez e quello di Gilbert...poi ho iniziato ad usare i tortex per via della sudorazione che mi ritrovo, sopratutto in pubblico...dopo mezza canzone mi scivola il plettro dalle dita [emoji16] nel pomeriggio torno a suonare con un gruppo davanti ad un pubblico dopo 10 anni circa...iniziano già a sudarmi le mani [emoji28]
Riccardo

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Vu-meter

Sta uscendo un topic galattico !!!  :cheer:

Grazie a tutti i partecipanti per le loro impressioni !  :thanks: :thanks: :thanks:

Fidel, hai delle mani stupende ! Potresti fare il "manista" ( cioè quelli che prestano le mani alla pubblicità )  :eheheh: .


Se riesco, provo a registrare ciò che intendo dire per "sferragliamento" ( ammesso che riesca a percepirsi nella registrazione )  :-\

Ho un bel po' di plettri da provare, ora !!  :tapis_roulant:
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Grand Funk

Premetto che da poco ( grazie a voi ) sono passato a usare plettri " big " over 1,5 mm
sto usando sia per le solid body e la semiacustica i Firestone Stub da 3 mm e mi ci trovo benissimo in tutte le situazioni sia solistiche che ritmiche, ho provato sempre della stessa marca quelli da 1,14 mm di un' altra serie ma non mi sono piaciuti, il suono e l' attacco risultavano morbidi, con il 0,88 mm della stessa serie la cosa migliorava, l' unico plettro che mi soddisfa oltre il " big " è quello che ho usato per tanti anni il classico heavy ( penso da 1 mm ) di plastica dura ( tortoise ) della Fender, sempre lo stesso ma nella versione medium lo uso per l' acustica, qualche volta uso anche il thin per brani soft/pop, dimenticavo una cosa importante suono con il plettro sempre dalla parte rotonda ( non con la punta ) il suono che esce mi piace molto di più lo trovo più rotondo e pieno ( anche con l' acustica )

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