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Relic : pro o contro ?

Aperto da Vu-meter, 19 Gennaio, 2012, 07:39 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Siete pro o contro il Relic ?

Pro ! Bellissime le reliccate !
14 (29.8%)
Non mi dispiace, ma ...
11 (23.4%)
Contro ! il relic è sciocco !
22 (46.8%)

Totale votanti: 44

Davids

Per me il relic è sempre stato il vintage dei "poveri", ovvero: non posso permettermi una vera Stratocaster del 1956, non posso permettermi una vera Les Paul del 1959, allora con una cifra ingente ma comunque più abbordabile dei 60K e dei 300K di una Strato e Les Paul vintage, ho una chitarra che sembra vintage.
Non parlerei nemmeno di falsificazione, è solo una finitura fatta dal liutaio per dare l'aspetto da chitarra vissuta. E' più che altro un'illusione, il chitarrista decide scientemente di illudersi di suonare una chitarra d'epoca.

Quello che non mi quadra è che questi relic sono così pesanti da risultare innaturali. Una chitarra anni 50-60, per quanto suonata, non si riduce nelle condizioni in cui vediamo le moderne relic che sembra siano state trascinate per 30Km sull'asfalto.  Questo è un relic naturale che incontra i miei gusti, ma quelle cose dove metà body è sverniciato e si vede il legno vivo sono false come una moneta da 3€.
https://fraserguitars.co.uk/products/vts-black-light-relic-60s-2

:kingot:

b3st1a

L'avevo già detto in un'altra discussione, ma qui mi sembra che questo fattore non sia venuto ancora fuori: per me un valore aggiunto degli strumenti relic, naturale o artificiale che sia, è che li posso sbatacchiare e maltrattare senza farmi troppi problemi. E' una sensazione difficile da descrivere, ma quando imbraccio uno strumento in condizioni "da vetrina" è come se suonassi con il freno a mano tirato, non "zappo" come farei con gli strumenti usurati o relic. Avere alcuni strumenti con i quali devo preoccuparmi se prendono qualche graffiettino mi da un feeling particolare. A prescindere dal relic, la finitura nitro in generale mi da un effetto più piacevole al tatto, e mi fa sentire più a mio agio.


robland

Citazione di: Davids il 22 Maggio, 2024, 08:56 PMPer me il relic è sempre stato il vintage dei "poveri", ovvero: non posso permettermi una vera Stratocaster del 1956, non posso permettermi una vera Les Paul del 1959, allora con una cifra ingente ma comunque più abbordabile dei 60K e dei 300K di una Strato e Les Paul vintage, ho una chitarra che sembra vintage.
Non parlerei nemmeno di falsificazione, è solo una finitura fatta dal liutaio per dare l'aspetto da chitarra vissuta. E' più che altro un'illusione, il chitarrista decide scientemente di illudersi di suonare una chitarra d'epoca.

È per questo che mi ha colpito molto ascoltare l'opinione di professionisti molto famosi che dicevano come il relic li facesse sentire più a loro agio rispetto agli strumenti nuovi.
Evidentemente nella musica la componente emotiva non solo è forte, ma anche variegata e si estrinseca in modi che ad alcuni sono più congeniali e ad altri meno. Anche perché nella musica tutti ci illudiamo di qualcosa. Persino un Knopfler ti dice: volevo la chitarra rossa perché ce l'aveva Hank Marvin. O un John Mayer che si è andato comprare la SRV Stratocaster perché amava la sua musica.
Vogliamo razionalizzare (e ci riusciamo pure), però una componente di illusione c'è sempre.
Altrimenti non suoneremmo nemmeno le cover e faremmo solo brani originali.

Citazione di: b3st1a il 23 Maggio, 2024, 09:54 AML'avevo già detto in un'altra discussione, ma qui mi sembra che questo fattore non sia venuto ancora fuori: per me un valore aggiunto degli strumenti relic, naturale o artificiale che sia, è che li posso sbatacchiare e maltrattare senza farmi troppi problemi. E' una sensazione difficile da descrivere, ma quando imbraccio uno strumento in condizioni "da vetrina" è come se suonassi con il freno a mano tirato, non "zappo" come farei con gli strumenti usurati o relic.

Anche questa è una cosa che ho sentito spesso e che all'inizio mi ha tanto sorpreso. Poi, a furia di sentirla, sto iniziando a mettermi nei panni di chi lo dice.

robland

Citazione di: Prosit il 22 Maggio, 2024, 03:41 PMMi ritrovo perfettamente nelle tue parole anche se ... non sono appassionato di orologi vintage ma di storia dell'architettura e del paesaggio.

Vista la tua passione, ti racconto quello in cui mi sono imbattuto quando mi sono trasferito a Roma, città ad esempio piena di obelischi antichissimi e alcuni anche di dimensioni ragguardevoli. In alcuni casi persino gli antichi dell'impero romano li sottrassero ai loro luoghi di origine (principalmente Egitto). Più di un millennio dopo le famiglie romane più nobili entrarono in possesso di tanti oggetti d'arte costituendo dei loro patrimoni. Non si tratta solo di dipinti, ma anche di sculture o pezzi di monumenti (una di queste famiglie ha persino qualche pezzetto del Partenone).
Ebbene, alcune famiglie facoltose ma di non antica origine nobiliare si trasferirono a Roma e comprarono subito il titolo per entrare nell'aristocrazia della città, come ad esempio i francesi Torlonia. Non avendo una residenza dentro la mura, come le famiglie più prestigiose, comprarono dei terreni non molto lontano da quella parte delle mura romane più tardi diventate celebri come Porta Pia.
Costruirono una villa (che poi divenne residenza di Mussolini) e non avendo un patriminio artistico antico come gli altri, iniziarono a commissionare delle riproduzioni. Fecero così realizzare degli obelischi come quelli egizi ma fatti col marmo di Carrara e trasportati a Roma nel parco dei Torlonia. Questi obelischi sono integri quindi potremmo dire che era produzione di repliche NOS. Dopodiché più tardi (immagino nel Neoclassico e nel Romanticismo) iniziarono ad andare di moda le rovine. Ma le rovine vere chi le aveva? Pochi.
Quindi i Torlonia si fecero realizzare delle finte colonne malridotte dal tempo e persino un finto tempietto in rovina (anche queste cose sono tutt'oggi presenti nel parco di Villa Torlonia). Questa potremmo immaginarla come la produzione di repliche relic!

Evidentemente è una faccenda più antica degli strumenti musicali. :laughing:

marko61

Citazione di: b3st1a il 23 Maggio, 2024, 09:54 AML'avevo già detto in un'altra discussione, ma qui mi sembra che questo fattore non sia venuto ancora fuori: per me un valore aggiunto degli strumenti relic, naturale o artificiale che sia, è che li posso sbatacchiare e maltrattare senza farmi troppi problemi. E' una sensazione difficile da descrivere, ma quando imbraccio uno strumento in condizioni "da vetrina" è come se suonassi con il freno a mano tirato, non "zappo" come farei con gli strumenti usurati o relic. Avere alcuni strumenti con i quali devo preoccuparmi se prendono qualche graffiettino mi da un feeling particolare. A prescindere dal relic, la finitura nitro in generale mi da un effetto più piacevole al tatto, e mi fa sentire più a mio agio.

molto "personale" questa tua considerazione......
quindi appena esci dal concessionario con l'auto nuova sei a disagio, meglio una usata un pò ammaccata e scolorita...??? :D

marko61

Citazione di: robland il 23 Maggio, 2024, 09:57 AMVista la tua passione, ti racconto quello in cui mi sono imbattuto quando mi sono trasferito a Roma, città ad esempio piena di obelischi antichissimi e alcuni anche di dimensioni ragguardevoli. In alcuni casi persino gli antichi dell'impero romano li sottrassero ai loro luoghi di origine (principalmente Egitto). Più di un millennio dopo le famiglie romane più nobili entrarono in possesso di tanti oggetti d'arte costituendo dei loro patrimoni. Non si tratta solo di dipinti, ma anche di sculture o pezzi di monumenti (una di queste famiglie ha persino qualche pezzetto del Partenone).
Ebbene, alcune famiglie facoltose ma di non antica origine nobiliare si trasferirono a Roma e comprarono subito il titolo per entrare nell'aristocrazia della città, come ad esempio i francesi Torlonia. Non avendo una residenza dentro la mura, come le famiglie più prestigiose, comprarono dei terreni non molto lontano da quella parte delle mura romane più tardi diventate celebri come Porta Pia.
Costruirono una villa (che poi divenne residenza di Mussolini) e non avendo un patriminio artistico antico come gli altri, iniziarono a commissionare delle riproduzioni. Fecero così realizzare degli obelischi come quelli egizi ma fatti col marmo di Carrara e trasportati a Roma nel parco dei Torlonia. Questi obelischi sono integri quindi potremmo dire che era produzione di repliche NOS. Dopodiché più tardi (immagino nel Neoclassico e nel Romanticismo) iniziarono ad andare di moda le rovine. Ma le rovine vere chi le aveva? Pochi.
Quindi i Torlonia si fecero realizzare delle finte colonne malridotte dal tempo e persino un finto tempietto in rovina (anche queste cose sono tutt'oggi presenti nel parco di Villa Torlonia). Questa potremmo immaginarla come la produzione di repliche relic!

Evidentemente è una faccenda più antica degli strumenti musicali. :laughing:

Credo che il paragone non regga...mi spiego meglio:
copie di monumenti esistono ovunque.....(pensa solo a las vegas..)  ma nessuno si sogna di dire che sono meglio degli originali....come sento dire delle chitarre....se ti senti meglio a portarla sul palco è una fisima tua personale, non è detto che lo sia per tutti i professionisti, che, sappiamo bene quanto siano vanitosi, permalosi e esibizionisti....  una componente estrema nel successo di questi strumenti è dovuta al marketing estremo che ci fa credere in determinate sensazioni (good vibration..) 

robland

Citazione di: marko61 il 23 Maggio, 2024, 02:09 PMCredo che il paragone non regga...mi spiego meglio:
copie di monumenti esistono ovunque.....(pensa solo a las vegas..)  ma nessuno si sogna di dire che sono meglio degli originali....come sento dire delle chitarre....se ti senti meglio a portarla sul palco è una fisima tua personale, non è detto che lo sia per tutti i professionisti, che, sappiamo bene quanto siano vanitosi, permalosi e esibizionisti....  una componente estrema nel successo di questi strumenti è dovuta al marketing estremo che ci fa credere in determinate sensazioni (good vibration..) 

Non era un paragone, ma solo un aneddoto storico sul relic.
Quanto al fatto di essere o non essere meglio, ogni strumento fa storia a sé. Va provato e valutato, possibilmente sulla base di un'esperienza. Poi si potrà dire se è meglio o peggio (che pure sono concetti molto relativi).

Sul discorso marketing non mi avvierei proprio, perché tutto ciò che è commercio, e che quindi è in vendita, è oggetto di marketing. A quel punto rimane solo lo strumento che ordini per conto tuo a un liutaio.


marko61

Permettimi un ultima considerazione:

Gibson marketing ( nella persona di Mark Agnesi, appassionato di vintage)  "crea" un mito intorno alla Gibson Les Paul Standard '59 numero 9 2208, di kirk hammett , nota come "greeny" apprtenuta a Peter Green , poi a Gary Moore che fece sostituire meccaniche e potenziometri in seguito ad un incidente; "misteriosamente" Gary Moore deve vendere greeny ad un "misterioso" collezionista che la paga .....si dice intorno al milione di dollari.
:laughing:  :laughing:  :laughing:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

sempre misteriosamente nel 2016 arriva nella mani del chitarrista dei Metallica e poco dopo ne compare una versione per noi appassionati ad un prezzo tutto sommato accessibile:

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ma ecco il colpo di genio:  la versione FOR COLLECTOR invecchiata ad arte scimmiottando persino le screpolature esatte dell'originale dal mitico Murphy lab questa però costa 20 mila dollari circa... ed è già esaurita  e in vendita sovraprezzo ...:jawdrop:  :jawdrop:  :jawdrop:  :jawdrop:

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pronti a partire con lo stesso gioco con la Flying V sempre di Hammett ??? ::)


Sono cose già viste in altri ambiti, le accetto serenamente e in alcune di queste "trappole" ci sono volontariamente caduto anche io, parlo di stampe litografiche, orologi, e motociclette.., ma non riesco a comprendere perchè con le chitarre non si possa ammettere che questa mania del relic altro non è che marketing allo stato eccelso.

e sia ben chiaro che ognuno può spendere il proprio denaro come vuole...

Grazie .


marko61

non riesco a non ridere a vedere questa scenetta....



b3st1a

Citazione di: marko61 il 23 Maggio, 2024, 02:03 PMmolto "personale" questa tua considerazione......
quindi appena esci dal concessionario con l'auto nuova sei a disagio, meglio una usata un pò ammaccata e scolorita...??? :D
Perdonami, ma il paragone (trito e ritrito) non c'entra un tubo! ::) Mentre svariati miti delle sei corde e fior di professionisti utilizzano strumenti "vissuti", nessun asso dell'automobilismo ha mai iniziato una gara con un auto ammaccata, sverniciata o comunque provata dai segni del tempo, per cui nell'immaginario comune questa associazione non esiste e, giustamente, a chiunque sembra assurdo sfoggiare un auto incidentata. Inoltre, un auto danneggiata è anche solitamente meno performante (quanto meno aerodinamicamente, se non anche a livello funzionale), cosa che non si può dire delle chitarre relic, dove i "danni" riguardano solo le finiture e non inficiano in alcun modo suono e suonabilità.
Comunque, se proprio vogliamo dirla tutta, in alcuni contesti (vedi centri cittadini di grandi città come Roma, Napoli, Palermo) un'auto un po' vissuta si utilizza e si parcheggia con meno patemi...ma di sicuro non ha fascino, mentre uno strumento vissuto non solo può essere più pratico per chi (come me) li maltratta ma, in alcuni casi, può essere anche più affascinante!  :D

robland

Citazione di: marko61 il 23 Maggio, 2024, 05:43 PMma non riesco a comprendere perchè con le chitarre non si possa ammettere che questa mania del relic altro non è che marketing allo stato eccelso.


A me il relic non piace ma, ripeto, non insisterei molto su questo punto perché sembra voler rendere oggettivo il discorso per altri ma mai per sé stessi, solo perché a te non piace.
Tu stai guardando una Les Paul standard? Oggi costano quasi 3000 euro, mentre solo due anni fa costavano 2000 euro (1800 da Centrochitarre in offerta appena arrivate).
Qualcuno potrebbe venire da te e dirti: "ti riesce difficile ammettere che sei una vittima del marketing? Puoi benissimo comprarti una Tokai cinese e se sei bravo a selezionarla, provandola bene, allora prendi quella. Costa un terzo. O credi forse che quella Gibson valga davvero 3000 euro?".

Però siccome il tuo budget ti consente di comprarla, ecco che ti compri quella. Quindi il marketing c'è e lo sai tu stesso, però te la compri uguale. Perché sei facilmente influenzabile? No, perché ti piace e te la puoi permettere. Vale per te, quindi vale per gli altri. Non è che gli altri sono polli.

Poi arriva quello che dice a quello che ha preso la Tokai: certo che ti sei fatto raggirare dal marketing, che per fare un certo rock ti impone una chitarra a forma di Les Paul. Potevi andare dal liutaio e ti disegnavi la tua chitarra senza copiare la forma degli altri.

Poi quest'altro verrà accusato da un altro ancora, che gli dirà: certo che sei influenzato dal marketing! Ti sei fatto fare la chitarra sì di una forma originale ma comunque di mogano come le Les Paul. Avresti fatto meglio a studiarti i legni imparando a conoscerli meglio. E POI avresti potuto scegliere con la tua testa il legno adatto anziché fidarti del marketing.

Anche questo verrà accusato di essere vittima del marketing di Agnesi, perché ha creduto alla favola che il mogano influenza il suono, quando in realtà mio cugggino ha visto un video dove un tizio dimostrava che contano solo i pick up.

Ecc.

Morale: il marketing è ovunque. Se hai esperienza, sei in grado di sceglierti uno strumento che suona e rimane accordato, a prescindere. Se hai disponibilità, fai lo stesso con strumenti più costosi, che siano integri o rovinati.
Manterrei il discorso su altri punti.

Davids

Il parallelo con le auto è poco calzante perchè il graffio non è un valore aggiunto, anzi deprezza di parecchio il veicolo. C'è un programma di cui non ricordo il nome, credo su DMax, dove possessori di auto anni 50-60-70 le restaurano riportandole al loro antico splendore.

Faccio un passo in avanti: avete mai visto una PRS relic, una Suhr relic o una ESP relic? Il relic chitarristico è limitato solo ai due marchi storici Fender e Gibson, ma su una Suhr ogni graffio, buco, spellatura ne fa scendere la valutazione perchè una Suhr "invecchiata artificialmente" sarebbe un controsenso, qualcosa di illogico perchè nel 1950 Suhr non esisteva.
:kingot:

robland

Citazione di: Davids il 23 Maggio, 2024, 08:55 PMFaccio un passo in avanti: avete mai visto una PRS relic, una Suhr relic o una ESP relic? Il relic chitarristico è limitato solo ai due marchi storici Fender e Gibson, ma su una Suhr ogni graffio, buco, spellatura ne fa scendere la valutazione.

Suhr relic? Certo. Tutte le antique. Classic Antique, Antique Modern. Le Suhr G. Govan c'erano anche relic.
Un esempio:
https://www.centrochitarre.com/suhr-classic-s-antique-rosewood-hsh-black-limited-edition.html

Le relic le fanno anche Schecter CS, Tom Anderson, Xotic, ultimamente anche Charvel.

Forse su una Music Man Majesty Petrucci farebbe impressione, ma è solo questione di abitudine.



robland

Dimenticavo PRS, che grazie alla Silver Sky pian pianino...



Davids

Quelle che hai postato sono - di fatto - delle Strato reliccate con la paletta PRS o la paletta Suhr appiccicata sopra. Quando io parlo di PRS intendo sempre i 2 modelli iconici, Custom 24 e Custom 22.
Mi sa che Marko61 ha centrato il punto, è una questione di moda. Il mercato tira in quella direzione, e i produttori si accodano. Non so come altro spiegarmi chitarre moderne come queste, reliccate.
:kingot:

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