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Quanto tempo vi serve?

Aperto da Elliott, 11 Febbraio, 2020, 05:01 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Quanto tempo vi serve/vi date per valutare/capire/apprezzare un vs strumento?

Domanda due: avete la sensazione di non aver dato il tempo che richiedeva, a qualche strumento cui avete rinunciato?

Parliamo di strumento già vostro per cui sensazioni, folgorazioni "appena presa in mano" varie e prove asdortite, incriciate e parallele sono già alle spalle.



johnny

Eh, belle domande!
Io non mi do un tempo massimo o minimo, più che altro cerco di conoscerlo con calma, man mano che ne faccio uso, cercando di capirne i punti di forza e i punti deboli.
Mi è capitato solamente una volta di esprimere immediatamente una valutazione prendendo in mano una chitarra e di capire che era quella perfetta per me, sembrava fatta apposta per me, non solo a livello di sound, ma soprattutto a livello costruttivo ed estetico. Un vero "colpo di fulmine".

No, non ho mai fretta di rinunciare ad un mio strumento. Devo essere sicuro al 200% perchè non lo devo vendere a malincuore e dopo non voglio avere rimorsi di alcun tipo. Bisogna capire bene se quello strumento può darti ancora qualcosa e se "tu" vuoi dare ancora spazio a lui.
Tempo fa ho venduto una mia chitarra, ed ero sicuro di venderla, perchè avevo capito che ormai mi aveva dato già tutto ed io non ero più intenzionato ad usarla perchè non era più adatta al mio sound e perchè iniziavo a trovarla scomoda (intendo proprio a livello di comodità).
"Home is in here [toccando le tempie]. Where you live is just a geographical preference." Lemmy Kilmister.



Santi

Io ho bisogno di molto tempo per capire uno strumento.
Questo fa a pugni col fatto che sono poco paziente e non mi dò il tempo necessario.
Molte volte mi sono pentito di aver dato via chitarre, ampli e pedali bocciati troppo presto.
Ci sono delle eccezioni: se prendo in mano una chitarra e non mi trovo col manico c'è poco da fare. Non è lei.
Negli altri casi, tutte le volte che ho ceduto ai giudizi affrettati e ho venduto uno strumento, ho sempre sbagliato.

Me ne rendo conto se guardo i miei strumenti più longevi.
Ho ancora con me una telecaster dal 2009 (quella che si vede nel mio avatar). I primi tempi ho pensato più volte di venderla. Poi ho desistito per pigrizia. Pian piano ho cominciato ad apprezzarla e, dal 2011 al 2018, è stata la mia n. 1. Tutt'ora è uno dei miei 2 strumenti principali.
Stessa sorte per l'altro mio strumento principale, una Jazzmaster, che è con me dal 2010. Ho più volte cercato di piazzarla senza successo. Poi ho cominciato a capirla e ora è la mia preferita.
Poi ho ancora un doppio OD/Distorsore costruitomi da VDL qualcosa come 10 anni fa. Ho cercato più di una volta di sbarazzarmene (invano) ed è a lungo rimasto nel cassetto. Adesso è ritornato fisso in pedaliera.
Per non parlare dello Zoom MS50g. Ho pensato tante volte di darlo via, ma poi, ciclicamente, mi toglie le castagne dal fuoco o mi risolve delle situazioni e quindi rimane lì come giocatore jolly.

Venendo ai rimpianti, ci sono fin troppi strumenti venduti frettolosamente. Sarebbe imbarazzante elencarli tutti...
Con gli ampli il più grosso rimpianto forse è aver venduto il Singleman.
Sulle chitarre ho stupidamente dato via una telecaster Higway che suonava da paura (venduta nel 2007, ho cercato di ricomprarla nel 2016 e l'ho pure ritrovata, ma ormai era stata completamente trasfigurata da modifiche e customizzazioni, quindi ho lasciato perdere).
Quanto ai pedali...potrei fare una lunga lista, anche se sui pedali è più facile porre rimedio. Sono meno impegnativi di una chitarra o di un ampli (come costo, ingombro, sbattimento necessario alla vendita/acquisto ecc.).

Max Maz

Per quanto riguarda l'acquisto in genere mi sono necessari due appuntamenti, così limito la fascinazione.
Alcuni però sono stati perfetti da subito e, una PM 100 Ibanez a parte, non ho mai rimpianto i soldi spesi per l'acquisto.

Per quanto riguarda il venduto, l'ho già scritto, non ho mai rimpianto nulla. Nemmeno strumenti di cui mi ero completamente innamorato.

L'anello debole della catena sono le mie competenze.  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Vu-meter

1) Poco, pochissimo. Direi dai pochi secondi al massimo ai pochi minuti.
Capisco subito se fa o meno per me. Il passare del tempo non fa che amplificare le sensazioni iniziali, in una direzione o nell'altra. Forse sono "fortunato", non so.

2) No. Ho dedicato semmai troppo tempo a cose che non mi confacevano e che tali sono rimaste malgrado il tempo e gli sforzi spesi.

PS: queste due risposte non significano però che con il passare del tempo, la modifica dei gusti, la ricerca sonora diversa e altro non mi permettano di superare certi limiti ed apprezzare un nuovo strumento maggiormente rispetto ad uno che ho già da tanto tempo e che credevo sarebbe stato il "definitivo". Però in genere ci metto MOLTI anni a sostituire "il mio preferito" e come Max, non ho poi rimpianti a rimpiazzarlo, magari vendendolo. Mi è successo diverse volte.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Cold_Nose

Nella mia ignoranza, poco tempo. Se la chitarra ha un manico adatto alle mie mani ed un corpo con cui mi trovo ad interagire bene, sto già a posto così. Il resto, sempre per la mia ignoranza, sono tutti componenti che si possono cambiare. Che poi, in realtà, pure un manico si può far levigare ma a quel punto penso convenga farsela creare su misura (che resta l'idea migliore, sempre secondo me).
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'

gianluca Pronzato

Io ci metto pochissimo neò giudicare una chitarra, ovviamente non la giudico in senso assoluto, ma per quelle che sono le mie aspettative ed esigenze.
Direi che nei primi 5 minuti capisco subito se ha il feel adatto a me, i tempi dei colpi di fulmine ormai sono alle spalle....
La base di tutto e' il manico, se funziona quello sono gia' al 50%.
Il restante 50% lo fa il suono che si riesce a tirare fuori, compatibilmente con le mie capacita'.
Normalmente provo le chitarre con gia' in mente cosa voglio.


Elliott

Grazie a tutti per le testimonianze. Però molte considerazioni lette su questo topic si rifanno al momento dell'acquisto /prova.

La mia domanda ri riferisce al dopo ossia, quando lo strumento è già vostro. Leggo spesso di strumenti che escono dopo pochi mesi "perchè non è mai scattata la scintilla".
Ecco, a questo su riferiscono le mie due domande:

Quanto tempo vi serve?
Avete la sensazione di non averne dato abbastanza a qualche strumento?

Bedrock

A me serve tempo per scavallare il giudizio iniziale che è parziale e condizionato dal momento.
Parlando di oggetti che richiedono un minimo di investimento ho fatto delle scelte di cui mi son pentito e, in alcuni casi, son tornato indietro.
Un esempio recente dei miei tempi per soppesare con la dovuta attenzione certe scelte è nel recente acquisto della Yamaha as2200.
Nelle prime settimane l'avrei sbattuta al muro, ma c'era qualcosa, nello strumento o nelle mie intenzioni vallo a capire, che mi ha prima spinto a prenderla nonostante le perplessità che avevo, poi a perseverare nelle prove.
Ora, dopo credo un paio di mesi o giù di lì, è assolutamente una delle mie prime scelte quando vado a suonare con la band.
Ho giudicato male un sacco di strumenti, nel bene e nel male.
Per quel che mi riguarda l'opinione che mi faccio di uno strumento in un negozio può cambiare profondamente col tempo, il mio portafogli questa lezione non so se l'ha capita, ma sicuramente l'ha subita  :etvoila:

gianluca Pronzato

Citazione di: Elliott il 12 Febbraio, 2020, 08:23 AM
Grazie a tutti per le testimonianze. Però molte considerazioni lette su questo topic si rifanno al momento dell'acquisto /prova.

La mia domanda ri riferisce al dopo ossia, quando lo strumento è già vostro. Leggo spesso di strumenti che escono dopo pochi mesi "perchè non è mai scattata la scintilla".
Ecco, a questo su riferiscono le mie due domande:

Quanto tempo vi serve?
Avete la sensazione di non averne dato abbastanza a qualche strumento?

Negli anni passati ho avuto spesso la sensazione di non aver dato troppo tempo agli strumenti, soprattutto per i pedali direi.
Oggi il mio pensiero va in due direzioni e ti faccio due esempi
Ho acquistato una prs se custom con proprio con l'intento di provarla per un po' e capire se era uno strumento adatto a me, l'ho fatto consapevolmente.Mi sono dato 4 o 5 mesi di tempo e dopo ho capito che non era il mio strumento e l'ho rivenduta.
Quando ho acquistato la silhouette special, sapevo gia' che sarebbe stato il mio strumento principale e quindi i mesi successivi mi sono serviti per sviscerarne  tutte le potenzialita'.

Elliott

Bellissima la Silhouette nera  :sisi:

Ma bianca :loveit:

robland

Io ho tre step per giudicare uno strumento e conoscerlo a fondo. Ovviamente sono teorici, nel senso che poi nella realtà i fattori possono essere modificati da contingenze esterne varie, non sempre prevedibili.

1) a casa. Conosco uno strumento sia studiando musica con lo strumento in mano, con esercizi mano a mano più impegnativi che mi impegnino in sforzi sempre maggiori dei polsi, del palmo mano destra, bending ecc., sia suonando i brani che mi piacciono, dove magari sarò più rilassato che con gli esercizi, ma comunque ne avrò un riscontro considerevole in termini di feeling, e poi in unione con ampli e pedaliera varia.

2) Di certo non potrò mai dire che conosco bene uno strumento se non passa al vaglio della serata live. Lì la tensione, l'adrenalina, il sudore, gli imprevisti, l'umidità, l'inserimento in un band che suona dal vivo, mi darà più riscontri in tre sere che in un anno passato a casa o due mesi in saletta.

3) La conoscenza profonda di uno strumento ha la prova finale quando ha un termine di paragone: altre chitarre, magari stessa marca e quasi stesso modello. Il paragone è fondamentale. In questo modo la conoscenza si relativizza e davvero lo strumento posso comprenderlo nelle sue potenzialità.

gianluca Pronzato

Giusto Robland, la situazione live e' quella che da piu' riscontri sia positivi che negativi.
Osservazione correttissima


robland

Eh già, nei live accade veramente di tutto. A casa fila sempre tutto liscio. I locali poi sono diversi l'uno dall'altro. A volte sono rassegne in cui si mette l'attrezzatura in comune e ti ritrovi con ampli e pedali che non sono i tuoi. Lì ti attacchi alla tua chitarra come fosse il tuo miglior amico e unica ancora di salvezza.
Oppure qualcosa nella band è male amplificata o non funziona e quella sera il chitarrista deve darsi da fare più del solito per tappare delle falle.
E soprattutto ti ritrovi a smanettare su manico, volume, tono e selettore per due ore di seguito senza possibilità di ricominciare in caso di errore.
Dopo questo tipo di serate hai davvero la sensazione di aver fatto amicizia (o il contrario!) col tuo strumento. E magari diventerà il proprio preferito, tra i vari, cui fare affidamento nelle serate importanti.

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