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Les Paul Custom

Aperto da robland, 05 Novembre, 2019, 12:04 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Vedo che non è mai stato aperto un topic su questo pezzo importante della storia della Gibson.

Primo problema: come orientarsi nella enorme confusione del catalogo Gibson Custom?

Ma soprattutto, quali caratteristiche deve avere una LP custom per potersi dire aderente alle caratteristiche tecniche di una storica Custom '57?

Tra custom shop custom che variano le specifiche per tutti gusti, reissue, historic (queste sono le uniche che rispettano le caratteristiche di una custom 57?) e produzione prehistoric (una custom black degli anni novanta cosa ha di diverso rispetto ad una '57?), la confusione regna sovrana.

Con la stessa pazienza certosina con cui i chitarristi più tecnologici si siedono al tavolo col pc davanti per configurarsi pazientemente suoni e impostazioni, vorrei che si facesse un po' di chiarezza su questo modello.
C'è qualcuno qui ferrato in materia?

robland

La tavola d'acero sul mogano ci deve stare o no in una custom che voglia essere autenticamente tale?
Il manico dev'essere quello grosso stile 57?
I pick up? 

O basta il peso considerevole, le meccaniche dorate e un binding ingiallito per fare una custom?  :laughing:


Max Maz

Ci vogliono i pups cattivi (490-498) e le spalle buone
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


luvi

Urca, topic "di peso", visto che esistono interi tomi dedicati alla Les Paul! :sconvolto:

Provo a condensare:

la Custom nasce nel 1953/'54 come versione di lusso della Les Paul "gold top", per cui viene scelto il "tutto nero lucido" con bindings tripli e segnatasti rettangolari anziché trapezoidali e meccaniche dorate. Il manico ha il cosiddetto "long tenon", un prolungamento nel body che lo rende più stabile e, si dice, migliori la performance.
Il top in acero viene eliminato in favore di un body in pezzo unico di mogano e i pickup sono gli "alnico V", antesignani dei P90, che li affiancano subito dopo.
La tastiera è in ebano anziché in palissandro.

La prima "mutazione" avviene nel 1957 con l'introduzione degli humbuckers PAF, su questo modello montati anche in numero di tre, con un pickup centrale aggiunto tra manico e ponte.

Dal 1960 al 1968 non viene più prodotta a causa delle difficoltà economiche della Gibson dovute alla scarsità di vendite di tutta la linea Les Paul in genere (SG a parte).

Nel 1968 torna in produzione con due pickup come la Standard e il top in acero (leggi: stessa catena di produzione della standard, ma con tastiera in ebano e finiture differenti).

Il 1969 è l'anno "orribilis" per Gibson: inizia infatti l'era Norlin (che rileva la Gibson, che nuotava in acque economicamente disastrose e ne deterrà la proprietà fino al 1986) e vede svilire molti aspetti della costruzione in favore di una maggiore economia nei costi: la Custom non fa eccezione per cui i corpi sono realizzati in due parti sovrapposte (vennero detti "pancake" e durarono fino al 77-78), i manici in tre pezzi di acero anziché in mogano, camere tonali nei body per alleggerire il peso, nonché palette di forma più allargata. Perfino il top in acero viene realizzato in tre pezzi. Scompare anche il tenone lungo.

Dopo il 1986 cominciano i ritorni al passato, alternando soluzioni storiche a piccole innovazioni (spesso senza seguito).

I pickup montati (come già detto in origine AlnicoV e P90, poi PAF, Patent nr. e vari modelli di humbucker affiancati da qualche periodica reissue con i P90) cambiano più volte in un carosello infinito (come del resto su tutti gli altri modelli in produzione).

Come dice Max, il set più comune degli anni recenti resta quello formato da 490 (manico) + 498 (ponte) che personalmente non amo, ma ovviamente sono gusti...  :etvoila:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

nihao65

Citazione di: luvi il 05 Novembre, 2019, 01:11 PM
Come dice Max, il set più comune degli anni recenti resta quello formato da 490 (manico) + 498 (ponte) che personalmente non amo, ma ovviamente sono gusti...  :etvoila:

anche io non amo particolarmente quei PU, preferisco i Burstbucker

Santano


Max Maz

Non piacciono neanche a me quei due, non amo particolarmente nemmeno i burst.... sono anzianamente più vicino ai 57. Nel dubbio chiamo Luvi. :occhiolino:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



robland

Luvi, grazie mille. Alcune cose sono riuscito a reperirle, altre mi creano ancora dei dubbi.
Ad esempio, oggi esistono le historic 57 che riproducono la custom nera con grande fedeltà (cerchiamo di non farci influenzare dal prezzo perché è una questione a parte, rimaniamo sul tecnico). Quindi abbiamo un'ottima riproduzione dell'originale.

Le custom custom shop, viceversa, per quanto ben fatte, ne sposano alcune caratteristiche (ad esempio i pick up) ma non il manico, che oggi è più sottile. E molte hanno la tavola di acero.

Poi si trovano spesso quelle degli anni settanta e novanta.
Quelle degli anni novanta, ad esempio, rispecchiano le custom 57 o sono un'altra alterazione?

zap

A me piacciono perché...ho solo quelli,ma non sono sicuro che sostituendoli avrei un reale plus,mi ci dovrei abituare.

luvi

Citazione di: robland il 05 Novembre, 2019, 02:13 PM
Luvi, grazie mille. Alcune cose sono riuscito a reperirle, altre mi creano ancora dei dubbi.
Ad esempio, oggi esistono le historic 57 che riproducono la custom nera con grande fedeltà (cerchiamo di non farci influenzare dal prezzo perché è una questione a parte, rimaniamo sul tecnico). Quindi abbiamo un'ottima riproduzione dell'originale.

Le custom custom shop, viceversa, per quanto ben fatte, ne sposano alcune caratteristiche (ad esempio i pick up) ma non il manico, che oggi è più sottile. E molte hanno la tavola di acero.

Poi si trovano spesso quelle degli anni settanta e novanta.
Quelle degli anni novanta, ad esempio, rispecchiano le custom 57 o sono un'altra alterazione?

Di nulla, figurati!  ::)

La recente serie Historic '57 pare riprodurre con buona precisione le caratteristiche dell'originale, per quanto possibile oggi, compresa la parte elettrica, finalmente imperniata su riedizioni PAF filologicamente un po' più corrette (che infatti a molti non piacciono, a riprova di quanto mito e poca conoscenza reale vi sia nei confronti dei PAF autentici).
Le serie equipaggiate con 490+498 possono ovviamente piacere, ma sono lontane dal feel di una Gibson d'epoca proprio per la diversa caratterizzazione dei pickup, più scuri, meno dinamici e decisamente più spinti (al ponte) rispetto ai PAF di allora (pur considerando l'ampio grado di variabilità di quelle produzioni), che tra l'altro non erano affatto differenziati ponte/manico.

Mi fermo qui perché valutare le differenze di ogni serie di produzione recente e meno recente è un vero ginepraio, un campo minato nel quale ho il terrore assoluto di entrare!  :laughing: :laughing: :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Io per tanti anni, da ragazzo, ho suonato un Custom del chitarrista che suonava con me.
Parliamo dei primi anni 90, non ricordo di che anno era quel Les Paul.
Per tantissimo tempo mi son portato dietro un ricordo brutto del Les Paul proprio a causa di quella chitarra.
Aveva, ha, un manico moooooolto importante, pickup piuttosto scuri, e un peso da segare le spalle.
Ammetto di aver fatto pace con questo modello con le produzioni più recenti: mediamente più leggere, poi la mia Gary Moore BFR è una piuma ma anche la Traditional che avevo prima non affaticava, e suoni più aperti e brillanti.
Negli ultimi anni poi ho avuto modo, grazie a delle conoscenze, di metter mano su veri pezzi da 90, sia del Custom Shop,  sia una 59 e 60 originali, e pure una 54 gold top.
E' un mondo infinito e seppur lo stesso modello si possono trovare differenze molto marcate di suonabilità e sonorità.
E' per me lo strumento più affascinante di tutti, ma ammetto che preferisco la veste più sobria rispetto a quella della custom, troppo barocca :)

robland

Citazione di: luvi il 05 Novembre, 2019, 02:48 PM
Le serie equipaggiate con 490+498 possono ovviamente piacere, ma sono lontane dal feel di una Gibson d'epoca proprio per la diversa caratterizzazione dei pickup, più scuri, meno dinamici e decisamente più spinti (al ponte) rispetto ai PAF di allora (pur considerando l'ampio grado di variabilità di quelle produzioni), che tra l'altro non erano affatto differenziati ponte/manico.

A proposito dei pick up, il sito della Gibson, sulla LP custom 57 historic dice:
"Infine una menzione speciale merita l'elettronica, la quale consta dei nuovi pickup Custom Bucker, Alnico III, proposti ora in una versione non paraffinata, e di un set di condensatori Bumble Bee perfettamente identici agli originali."

Sono questi i pick up che... elogiavi? O questi sono una (l'ennesima) novità?

Quindi i 490-498 sono stati introdotti in seguito rispetto alle versioni originali?

Bedrock

I custombucker è da un po' che si vedono in giro, non ho mai capito se sono un modello unico o se sotto la dizione custom si lasciano le mani libere per fare un po' quello che gli pare.
Capisco la voglia di replicare quello che fu, ma il non paraffinare i pickup mi lascia sempre un po' perplesso  :-\
Magari Luvi ci spiega che se fatti a modo si può anche evitare, però....


luvi

Citazione di: Gian.luca il 05 Novembre, 2019, 05:19 PM
I custombucker è da un po' che si vedono in giro, non ho mai capito se sono un modello unico o se sotto la dizione custom si lasciano le mani libere per fare un po' quello che gli pare.
Capisco la voglia di replicare quello che fu, ma il non paraffinare i pickup mi lascia sempre un po' perplesso  :-\
Magari Luvi ci spiega che se fatti a modo si può anche evitare, però....

Sì, sono alcuni anni che la Gibson produce questo modello (dal 2013, mi pare), che propone come l'ennesima riedizione PAF.
Sono un modello preciso, che replica (come la Gibson ha già fatto molte volte con altre serie) più o meno da vicino le caratteristiche dei PAF.

In realtà la prima discrepanza si ritrova già nel fatto che vengono utlizzati set "bilanciati", cioè pickup al ponte più avvolti dei pickup al manico, cosa utile, ma che con i "veri PAF" non accadeva proprio.  :nea:

Non paraffinare ha senso per riprodurre filologicamente la vecchia produzione '57-'62, che paraffinata in effetti non era.

E' chiaro che se uno poi pretende di utilizzare questi pickup per generi pesanti si pone "un tantino" fuori target... con volumi esasperati e distorsioni pesanti (che all'epoca dei PAF non si usavano) si creano condizioni nelle quali si vanifica del tutto la motivazione del loro utilizzo, visto che le caratteristiche di un "buon PAF" si apprezzano davvero lavorando in dinamica con il tocco e con suoni appena sporchi, altrimenti la coppia 490/498 ben paraffinata rende cento volte meglio.

Non ho avuto modo di verificare cosa faccia Gibson su questi modelli, ma a mio parere una paraffinatura leggera è in grado di ridurre efficacemente la microfonicità (che vorrei ricordare non è mai un "plus", ma un difetto di costruzione o comunque un problema da gestire...) senza nulla togliere alla prestazione del pickup in quanto tale, quali che siano le caratteristiche di partenza, permettendo anzi di apprezzarle e sfruttarle al meglio.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

robland

Mi sa tanto che mi sto avviando a puntare uno di questi cassoni nero-dorati, pesanti e col manico grosso.  ::)
Devo ricostituire un attimo un fondo e poi, con calma, trovare una historic 57 ben messa.

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