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Lasciatemi suonare scordato...

Aperto da bananas, 19 Dicembre, 2014, 08:20 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

bananas

Una volta si diceva che i chitarristi passano metà della vita ad accordare la chitarra e l'altra metà a suonare scordati.
Ovviamente "alla vecchia" non significa affatto meglio. Così come vintage a tutti i costi non è di per sé indizio di un bel niente. Anzi, in tantissimi casi è proprio sinonimo di fuffa e truffa. Però certe innovazioni non mi attirano neppure un pochino.
Sto in paradiso da sempre con le mie Strato ferraglia a patto che i relativi legnacci producano la necessaria risonanza insieme con le bobine singole capaci mandare le vetrate in frantumi.
Mi son sempre piaciute anche le Gibson, pur non essendo un adepto degli hamburger che  preferisco fruire nei fast food.
Tutto il preambolo per dire che la nuova linea "Traditional" 2015 delle Gibson Les Paul – davvero inguardabili il logo a pennarello e il bollino catarifrangente – non mi attira per nulla. Chissà perché poi la chiamano Traditional visto che di tradizionale non ha un tubo di niente. Passi il nuovo profilo del manico: può avere un suo perché per chi ama i maniconi come me. Ma le meccaniche automatiche robotizzate autoaccordanti obbligatorie? Il capotasto de fero e compagnia cantante? E le nuove manopole grippanti? Perché devo ammollarti quasi mille Euri in più per uno strumento che suona la metà (basta fare le prove comparative per davvero) di una Lp "normale" di produzione meno recente?
Tant'è che iniziano, nonostante la crisi, ad alzarsi le quotazioni degli strumenti degli anni 80' e 90'. Quindi per avere una chitarra più semplice e più tradizionale ma nuova dovrei spendere intorno ai 4000 Euri?
Boh, misteri del marketing suicida e delle dinamiche del nuovo mondo al contrario. Nel quale, mi rendo conto benissimo, è impossibile vivere la tradizione senza meccaniche robotizzate ed altri ammenicoli.
Occhio perché se mi parte lo shuffle grattugiato te lo tengo sotto anche una mezz'oretta intanto che ci fai sopra il tuo stupendo assolo di pause. E comunque tre Strato sono proprio il minimo sindacale.

elric

... ormai per avere una Standard "nuova" ti devi pigliare una R, con tutte le conseguenze economiche del caso.... follia... strapagare innovazioni (o presunte tali) che NON voglio... boh, contenti loro, io mi tengo stretto le mie due degli anni '90 e tanti saluti!


Vu-meter

Ti dirò, secondo me l'unica pecca è stata proprio quella di chiamarle "traditional" e magari l'effetto pennarello, che avrei evitato.

Tutto il resto lo trovo bello, alcune migliorie mi farebbero proprio comodo.  :eheheh:

Io la vedo così : noi tutti chitarrai non professionisti viviamo nello strumento qualcosa di più, di romantico, di magico che nella mente del professionista non c'è. Per chi il musico lo fa di professione, il termine "strumento" assume valori molto più vicini a quelli che il significato del termine ha nella lingua italiana e si avvicina molto più al concetto di "attrezzo" o "arnese che mi serve per .."
In questa ottica così diversa, tutte le innovazioni tecnologiche che sono tanto utili al professionista, diventano blasfemia per l'amatore, che si ritrova con un sogno spezzato.

Nel mio mondo in equilibrio tra i due mondi, ben vengano le innovazioni, se sono pratiche e mi aiutano in qualche modo, ma non sono interessato a tutti quegli ammennicoli che invece i produttori mettono per tirare su il prezzo.

Insomma, a me le nuove Gibson non dispiacciono, peccato per quel "traditional" che svela la poco furba mossa del marketing a noi più grandi, ma i giovini se la bevono tranquillamente e va giù meglio che acqua fresca ..  :martini:
Per cui, se sedessi nel CEO della Gibson, forse avrei anche io approvato la mossa dell'ufficio marketing..

:laughing: :laughing: :laughing:

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DoppiaD

Fortunatamente sono riuscito a prendere la Traditional 2014 che  si mantiene ben distante da tutte queste diavolerie varie.
Quando feci l'acquisto pensai subito alla standard...ma poi..quel marchingegno sul retro della paletta...no no no no...allora volli restare su qualcosa che mi ricordava le vecchie Gibson (se così si può dire) e puntai alla traditional. Non avrei mai pensato che dal 2015 andassero ad intaccare anche questo modello...se fosse successo nel 2014 non l'avrei certamente acquistata
         

Moreno Viola

La profanazione che Gibson opera da anni alla sua stessa tradizione è incommentabile.
Se desidero una Les Paul, so cosa andare a cercare e di certo non voglio qualcosa che la renda diversa, perchè secondo me se esiste una chitarra che non tollera modifiche di nessun tipo è proprio l'ammiraglia di casa Gibson.
Poi per carità capisco anche il discorso di Vu, ma perchè non lavorare su qualcosa di esplicitamente rivolto al musicista da studio che ovviamente predilige un "utensile" che faciliti il suo lavoro e lasciare che la tradizione continui come tale?
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


bananas

Infatti Moreno. Come al solito mi copi le opinioni :sarcastic:.
Non riesco davvero a comprendere perché non concentrarsi anche su una semplice linea di strumenti ben costruiti e assemblati a prezzi abbordabili in tempi di crisi, in grado di garantire caratteristiche il più vicino possibile agli strumenti classici, icone rodatissime dalla storia, che, a quanto pare, la gente continua a desiderare. Prova ne è la fioritura del mercato cosiddetto boutique e simil vintage più o meno relic. Poi a fianco ci puoi mettere tutte le linee innovative che vuoi.
E' ovvio che al turnista professionista che considera la chitarra come un semplice utensile da lavoro, farebbe comodo anche una cannunccia incorporata nel body da cui ciucciare rapidamente un caffè mentre registra le parti ritmiche dell'ultimo disco fondamentale di Dolce Nera. Pure se al turnista stesso interessano più che altro i pochi euri che gli arrivano dall'endorsement per pagare le bollette prima che gli stacchino il gas. E certamente non costituisce una fetta rilevante di mercato.
Forse più intelligente sotto il profilo commerciale la scelta di Fender - che pure ha fatto un pasticcio dietro l'altro ultimamente e che sta pagando duramente  - di produrre in Cina strumenti di qualità passabile a prezzi abbordabilissimi in grado comunque di garantire un minimo di collegamento con la tradizione.
Un chitarrario che desidera una Les Paul vuole una Les Paul. Non una Ibanez a 8 corde con tutte le innovazioni del caso. E comunque c'è sempre il Variax style super pratico.
Occhio perché se mi parte lo shuffle grattugiato te lo tengo sotto anche una mezz'oretta intanto che ci fai sopra il tuo stupendo assolo di pause. E comunque tre Strato sono proprio il minimo sindacale.

black_label

E pensate che ci sono chitarristi di fama... che non hanno mai usato le gibson per registrare i loro cd, ma delle copie  :D

Marshall jcm 800 2203 #34, 2x12 greenback, epiphone slash sign, boss eq. GE-7, crybaby


Raffus

Forse è una semplice mossa commerciale.

Ti "rovino" il modello che dovrebbe essere economicamente il più abbordabile per avere una Les Paul in linea  con la tradizione, così ti costringo ad accattarti una reissue 58/59 che diventano più desiderabili (e più costose).
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




Moreno Viola

Citazione di: Raffus il 20 Dicembre, 2014, 12:09 PM
Forse è una semplice mossa commerciale.

Ti "rovino" il modello che dovrebbe essere economicamente il più abbordabile per avere una Les Paul in linea  con la tradizione, così ti costringo ad accattarti una reissue 58/59 che diventano più desiderabili (e più costose).

Sembra veramente troppo, ma mi sa che hai centrato il punto, anche se in realtà l'aggiunta degli ammennicoli dei quali si parlava, fanno alzare il prezzo di parecchio.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


zap

CitazioneTant'è che iniziano, nonostante la crisi, ad alzarsi le quotazioni degli strumenti degli anni 80' e 90'
Molto interessante anche se non la venderò mai.

bananas

Citazione di: Raffus il 20 Dicembre, 2014, 12:09 PM
Forse è una semplice mossa commerciale.

Ti "rovino" il modello che dovrebbe essere economicamente il più abbordabile per avere una Les Paul in linea  con la tradizione, così ti costringo ad accattarti una reissue 58/59 che diventano più desiderabili (e più costose).

Pare decisamente possibile. Una di quelle mosse commerciali tipiche del "nuovo mondo", osservabili in tanti settori diversi. Dove le scelte vengono operate da manager di provenienza finanziaria che non hanno alcun collegamento diretto o competenza specifica sull'oggetto del loro dirigere. E infatti il mondo va a rotoli: solitamente fare tutto il contrario del sensato, per quanto innovativo, non porta grossi risultati. Staremo a vedere...

Comunque sia, se dipendesse da me, farei una versione di Les Paul Standard in due o tre colori classicissimi tipo il cherry o il tobacco sunburst. Super classica, con buoni materiali e finiture decenti, in linea con le specifiche originali dell'epoca e non relic. Per metterla sul mercato tra i 1500 e i 2000 neuri.
Alla fine i costi veri di produzione tra liuteria, parti e materiali rimangono contenuti e nettamente inferiori a quelli di commercializzazione e comunicazione globale.
E se c'è un settore dove la comunicazione e le logiche di globalizzazione possono essere bypassate è proprio quello degli strumenti musicali. Basterebbe il passaparola da forum come per la pedaleria boutique.
Oltretutto ti chiami Gibson e hai in mano un prodotto che si vende da solo ormai da cinquant'anni. Quindi puoi solo fare danni.
Occhio perché se mi parte lo shuffle grattugiato te lo tengo sotto anche una mezz'oretta intanto che ci fai sopra il tuo stupendo assolo di pause. E comunque tre Strato sono proprio il minimo sindacale.

Vu-meter

Uhm .. esprimo il mio pensiero:

è vero che chi si occupa di vendite e marketing non è necessariamente legato ai prodotti che deve pubblicizzare, ma è anche normale che sia così, perchè il "vendere" è totalmente separato dal costruire un buon prodotto, sono due cose distinte che, in questo sistema non si sfiorano nemmeno.

Il target a cui ci si rivolge non sono i clienti soddisfatti del proprio strumento, quelli non compreranno nulla per decadi o peggio, satureranno il mercato dell'usato che perdurerà per anni. Quindi che fare per rilanciare nuovi prodotti e riconquistare mercato ? Creare cose nuove, diverse, che cattureranno tutti coloro che non sono ancora stati coinvolti.

Questo orribile sistema è il fulcro del nostro mondo commerciale e ruota intorno all'avidità di chi vuole continuare ad ammassare ricchezze.
In quest'ottica è chiaro che non va riformato il meccanismo di marketing, ma va proprio riformato il sistema di cose, che si trascinerà poi dietro tutti quei sotto-meccanismi che lo fomentano.

Insomma, non importa se a fare le pubblicità di una chitarra c'è o meno un chitarrista, ciò che importa è che chi produce chitarre ad un certo punto dica : non importa se quest'anno avrò un fatturato più basso dell'anno scorso, la mia famiglia anche quest'anno è stata bene ed ha vissuto dignitosamente.
Finchè invece l'industriale di turno, con la scusa di dover rispondere agli azionisti, sarà in gara con i colleghi a chi ha lo yatch più grande, avremo dei problemi ..

Il tutto ovviamente , IMHO ..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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PaoloF

Citazione di: Vu-meter il 21 Dicembre, 2014, 10:32 AM
Questo orribile sistema è il fulcro del nostro mondo commerciale e ruota intorno all'avidità di chi vuole continuare ad ammassare ricchezze.
In quest'ottica è chiaro che non va riformato il meccanismo di marketing, ma va proprio riformato il sistema di cose, che si trascinerà poi dietro tutti quei sotto-meccanismi che lo fomentano.

:quotonegalattico:


CitazioneChi crede che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista

Kenneth Boulding


Moreno Viola

Io però credo che esistano settori e quello degli strumenti musicali è uno di quelli, dove la competenza specifica è una risorsa irrinunciabile e deve andare di pari passo con l'aspetto commerciale.
Credo con una certa convinzione che le repliche degli strumenti classici abbiano un maggiore successo delle costose innovazioni di casa Gibson, appetibile per una ristretta fetta di mercato che può essere quello dei session men.
Se come detto da Bananas, Gibson riducesse i prezzi dei suoi pezzi da novanta avrebbe di certo un riscontro notevole, ma mi sembra una cosa talmente banale, che mi viene inevitabilmente da pensare che se la strada intrapresa è un'altra, debbano esserci delle motivazioni che a me sfuggono.

Citazione di: PaoloF il 21 Dicembre, 2014, 12:32 PM
Citazione di: Vu-meter il 21 Dicembre, 2014, 10:32 AM
Questo orribile sistema è il fulcro del nostro mondo commerciale e ruota intorno all'avidità di chi vuole continuare ad ammassare ricchezze.
In quest'ottica è chiaro che non va riformato il meccanismo di marketing, ma va proprio riformato il sistema di cose, che si trascinerà poi dietro tutti quei sotto-meccanismi che lo fomentano.

:quotonegalattico:


CitazioneChi crede che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista

Kenneth Boulding

La cosa più preoccupante è che anche gli stessi economisti, convinti sostenitori del liberismo più sfrenato, secondo me sanno benissimo che il sistema è destinato al collasso, ma non progettano un futuro e quindi si preoccupano solo di soddisfare un presente sempre più prossimo.
Sono gli stessi che considerano le guerre e le carestie come delle normali falle anzi dei mali necessari e funzionali al sistema stesso.
Stiamo rischiando di sfociare in discorsi che sono fuori dal contesto di Jamble...  ;D

Chi semina vento, raccoglie tempesta.


PaoloF

Citazione di: Moreno Viola il 21 Dicembre, 2014, 02:12 PM
Stiamo rischiando di sfociare in discorsi che sono fuori dal contesto di Jamble...  ;D

Hai ragione Moreno, chiedo scusa...  :sorry:

Tornando al topic...l'accordatore automatico non mi piace: se esistono le meccaniche (che a quel punto avrebbero anche poco senso di esistere, se non per un fattore di richiamo estetico), mi vuoi togliere il gusto di poterle girare?!  :laughing:
Personalmente non mi piace, nella musica, la ricerca smodata della perfezione al millesimo...

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