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La lunga,faticosa e difficile via della scelta delle corde

Aperto da Guido_59, 12 Aprile, 2017, 04:08 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Guido_59

Durante quest' ultimo mio lungo periodo di assenza dal forum ho condotto degli esperimenti sulle corde che peraltro sono ancora in corso.
Ho deciso perciò come rientro nel forum di riportate la prima parte di questa esperienza.
La svelta delle corde è solo in apparenza facile e dipende da vari fattori tra cui i principali sono :
- il nostro orecchio
- lo strumento che suoniamo
- il genere musicale ( poco )
Ora se già la scelta è difficile per una acustica  o pet una elettrica , quando si tratta di semi-hollow o Hollow body la cosa è anche peggiore.
Questo perché questi strumenti hanno  due anime , dove quella elettrica è fortemente influenzata fa quella acustica.
Quando presi la hollow body Ibanez AF151 un solo pickup diventato subito un I-SPIRA SOFFIO cambkai anche le corde con delle Thomastick lisce 12-50 swing, che sono in pure nickel avvolto su anima tonda.
Questo genera un suono molto "intubato" ,direbbero alcuni , in elettrico mentre in acustico perdono tanto.
Dopo un po' mi è sembrato come se al suono mancasse qualcoda.
Allora ho detto facciamo  delle prove e sono passato in casa D'ADDARIO con delle EJ21 12-52 nickel round wound ruvide su anima  esagonale.
Sono l'estremo opposto molto brillanti, forse un po' troppo ma le freq perse sono tornate tutte e il suono acustico è  bello.
Quello elettrico per il jazz anche agendo coi toni rimane un po' troppo brillante.
Il prossimo passo, finita la jam , sarà tornare sul fronte liscio  ma con delle D'ADDARIO chrome 12-52 nickel wound su anima esagonale che dovrebbero essere più brillanti delle Thomastick ma più calde delle attuali.
Proverò anche delle pure nickel ruvide sia du anima tonda che esagonale che del resto ho sempre avuto sulle elettriche.
Le prove le farò sia con D'ADDARIO che con Pyramid.
Dulcis in fundo proverò anche delle corde della D'Angelico che sono fatte da D'ADDARIO le Electrozinc 12-52 ruvide .
Tanta carne al fuoco.
Non so se riuscirò a registrare sample di queste prove che andrebbero fatte sia in acustico che in elettrico,  ma sicuro vi dirò man mano le mie impressioni.
Mi piacerebbe  anche conoscere le vostre esperienze per capire come svegliete le vostre corde.
A presto
Guido
Epiphone Elitist Les Paul Custom+Squire vintage modified jazz bass fretless;  Line6 Helix LT;BABYFACE PRO ;AKG K702+DOCET CUFFIA AMP


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dr_balfa

Se ti dico come scelgo le mie mi cacciate dal forum :)
in ogni caso l'acustica ha  quelle scelte dal liutaio che l'ha revisionata prima della vendita e non so quale siano e sono vecchie di due anni :( la strato monta delle ernie ball slinky regular scelte leggendo qui sul forum come punto di partenza. La semiacustica quelle del precedente proprietario ma di fatto è a riposo.

In ogni caso la tua sperimentazione è interessantissima.
Prima o poi imparerò a suonare....


futech



Qual

Guido_59

Corde saline......interessante  :lol:
Comunque si è interessante perché partita da una indodfisfaxione del suono.
Poi mi sono detto questa deve suonate bene già da acustica .
Così sono partito.
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dr_balfa

Citazione di: Guido_59 il 12 Aprile, 2017, 06:09 PM
Corde saline......interessante  [emoji38]
Comunque si è interessante perché partita da una indodfisfaxione del suono.
Poi mi sono detto questa deve suonate bene già da acustica .
Così sono partito.
Corretto maledetto correttore ortografico di Android
Prima o poi imparerò a suonare....

Guido_59

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Max Maz

Grande Guido, rimango sintonizzato.

Il mio metodo per scegliere le corde........ non é degno di nota. :figuraccia:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



Buc

Ottimo post...io alle attuali ernieball 10-46 ci sono arrivato un po' per caso forse per un consiglio e dopo un po' sono rimaste le mie standard...non ho fatto molte prove anche se so per esperienze altrui che inficiano moltissimo la resa finale del suono. Questo per le elettriche. Per le acustiche e nella classica la storia cambia ... e sono a tutt'oggi nel tentativo di trovare il mio standard.
Think jazzy, love bluesy and live rock !


Jeik Ephgrave

 :goodpost: E' un argomento che vorrei approfondire sperimentando in prima persona appena ne avrò il tempo e la tranquillità necessari. Per me la scelta delle corde varia in base all'uso che faccio dello strumento e il risultato che voglio ottenere nel farlo. Soprattutto in base al genere suonato e al ruolo ricoperto (chitarra solista o accompagnamento). La muta che monto sugli strumenti che uso maggiormente è 11-48, Cleartone siccome ho problemi a mantenere le corde in buono stato per via della sudorazione e utilizzo la leva (corde più spesse ai bassi ne limiterebbero l'utilizzo). Le altre marche non mi hanno mai soddisfatto. Per generi più pesanti monto le Ernieball Beefy Slinky. Sull'acustica in genere Martin 12-54 in bronzo ché danno una piacevole rotondità al mio modo di suonare, ma purtroppo non vanno bene per registrare gli accomapgnamenti.  :'( Purtroppo non esiste la muta perfetta e ognuna possiede pregi e difetti. Il titolo del post è perfetto infatti  :ookk:
"I hope they realize that music is music, and that music is not a scene, not a style. Music is a beautiful thing to listen to. It is not a thing to preach to others about, it is not a cause. It is what it is and that's a beautiful artform."

Duccio_71


Guido_59

Ciao Duccio .
Le scelte sono personali e non c'è un metodo giusto Max , bisogna provarle .
Ribadisco che ho cominciato a fare questo pet una insoddisfazione piena del suono e prima di dire , stavolta, è la chitarra,  pensavo valesse la pena provare delle corde data la gramde differenza che fanno sul suono nel vaso di una hollow body,  almeno al mio orecchio.
Le Thomastick lisce ad es sono corde  meravigliose, ma non  so come dopp un po' quel suono eccessivamente mellow smorzato e legnoso fin troppo, tarpava le ali allo strumento.
Da qui è partita la ricerca
Per Pasqua montero' la lisce chrome della D'ADDARIO e capirò subito se mi piacciono.
Altrimenti si passa al pute nickel suono caldo e vintage più brillante delle lisce però
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Fidelcaster

Al contrario, Guido, le Chrome di D'Addario sono meno brillanti e (avendo anima esagonale) hanno meno sustain delle Swing di Thomastik! A me le Swing piacciono molto, mentre le Chrome per niente.

Se cerchi un suono a metà tra roundwound e flatwound puoi provare le Bebop di Thomastik, o delle roundwound con gli avvolgimenti in nickel come le Nickel Classics di Pyramid. Poi sono recentemente tornate in produzione anche mute di roundwound con gli avvolgimenti in monel, un altro materiale vintage dal suono più caldo dell'acciaio inossidabile.
:ditanaso:

Guido_59

Il tuo parere Fidel è sempre gradito .
Eppure se vai su siti dove si parla di chitarra Jazz tipo jazzguitar.be vedi che le corde più usate sono di gran lunga le Chrome con distacco netto sulle Swing .
Sul sustain concordo , ma sul suono sono un po' meravigliato , perchè sapevo che l'anima esagonale dava un suono più cupo e anche meno pieno per via delle direzioni obbligate dagli spigoi dell'esagono.
Comunque le momterò e poi vedo . Secondo me fa tanto l'accopiata corde strumento.
Mi ricordo tanti anni fa su un acustica folk Washburn che aveva tanti bassi dovevi mettere delle corde un po' brillanti se no addio ................
Il contrario su stesso tipo di chitarra ma Yamaha che tendeva più ai medio acuti .
Domanda su chitarra le hai sentite/provate le corde che hai citato ?
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Fidelcaster

Guido, che le Chrome (anima esagonale) siano più scure (ma direi proprio più "spente") delle Swing (anima circolare) è proprio quello che ho scritto!  :D

Non ho fatto sondaggi d'opinione su quell'altro sito, ma considera che la maggior parte degli utenti sono americani, che quindi pagano le Thomastik molto  più delle D'Addario.
:ditanaso:

Fidelcaster

Le ho provate su una Yamaha AEX1500 e una Aria Pro II PE175.
:ditanaso:

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