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La Fine della mia relazione con le chitarre con Humbuckers....

Aperto da neogia, 06 Gennaio, 2019, 09:43 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

neogia

Alla fine l'ho fatto, mio malgrado e con somma tristezza, dopo 29 anni di passione ho definitivamente decretato che per il mio modo di suonare, per la mia limitata tecnica chitarristica e per l'incapacità di essere sempre e costantemente "pulito" nel mio modo di suonare mi sono reso conto che io e le chitarre con gli humbuckers non riusciamo a trovare quel feeling che le chitarre con i single col mi danno. Ognuno credo che debba prima o poi fare i conti con le proprie in/capacità ed attitudini e trarre le dovute conclusioni, ed io quest'anno ho deciso di tracciare questa linea che purtroppo mi ha portato a fare outing: io sono un chitarrista da single coil.
Naturalmente in quasi 30 anni di miltanza chitarristica ne ho avute numerose di bimbe con humbuckers e quasi tutte di grande qualità, l'altro ieri facendo mente locale mi sono reso conto di aver avuto dei veri e propri gioielli (Yamaha SG 2000, Gibson Yes Paul Deluxe, PRS Custom 24 TenTop, Ibanez Jem 7v-WH, Gibson ES 335 e non ultima una Yes Paul 1958/R8 VOS), non posso quindi neanche appellarmi alla bassa qualità degli strumenti.
Questo mio limite mi ha sempre portato in questi anni a considerare quindi come "prima chitarra", una chitarra con i single relegando questi gioielli a mere comparse che ogni volta che utilizzavo in sala o in registrazione non mi riuscivano mai a restituirmi lo stesso feeling che avevo con le chitarre SSS e quindi accadeva puntualmente che le utilizzavo per un mesetto forzandomi a trovare il giusto feeling o il giusto suono e poi puntualmente le riponevo per  i successivi mesi tornando ad eleggere la stratoide di turno come chitarra prediletta. E dopo 29 anni di chitarrismo amatoriale se accade sempre così con ognuna delle chitarre con humbs che possiedi significa che, come dicono in US, "it's not your business".
L'ultima delle sfortunate amanti è stata una chitarra che avevo sempre desiderato, vuoi per le mie estrazioni musicali (amo il rock ed il blues americano, il Southern rock alla Lynyrd Skynrd o il California sound alla Eagles e Doobie Brothers e naturalmente gli Zeppelin , Mark Knopfler e tanti altri che con le Yes Paul ci hanno costruito la Storia della Musica), vuoi anche perché rappresenta per molti chitarristi un vero e proprio milestone: un Les Paul '58 VOS, Iced Tea del Custom Shop Gibson.
Chitarra meravigliosa come suono, come aspetto, come presenza sonora ma che – sfortunatamente – da anni stava subendo lo stesso trattamento delle precedenti: ci suonavo 1 volta su 10 e puntualmente non riuscivo a sentirmici dentro come accadeva con le chitarre con i single coils.
La avevo dal 2011 quindi le sue chances le aveva avute in varie occasioni, per lunghi o medi periodi ma poi tornavo sempre allo strato di turno.
Dopo l'estate ho iniziato a maturare l'idea di darla via visto l'ennesimo fallimento e poiché ho sempre detestato avere uno strumento da oltre 1000 euro e tenerlo li per suonate occasionali: purtroppo non appartengo alla categoria dei collezionisti e quindi mi rode avere una Ferrari parcheggiata che non utilizzo.
Il problema, oltre all'elaborazione del lutto e del distacco, era trovare l'alternativa. Era chiaro che oramai non poteva essere l'ennesima chitarra con humbs ma che dovevo trovare una alternativa nel mondo dei single coils.
Ma quale? Premesso che da 9 anni suonati ho tra le mani quella che considero LA mia strato per eccellenza che è una Stratocaster di liuteria costruita da Luca Cesaroni (Cloe Guitars) che mi appaga completamente, Lindy Fralin Blues Set , manico in Pau Ferro e 
Corpo in ontano: dopo un anno che la possedevo ho dato via la Custom Shop Gilmour Signature perché in confronto "non suonava"....diciamo quindi che la mia confort zone l'ho trovata.

La scelta più logica, per i miei gusti ed il mio stile/suono, era orientarsi su un Telecaster chitarra che ho sempre suonato "tramite amici che la avevano" ma che non mi ha mai del tutto acchiappato quanto una Strato. Ha meno versatilità, le tre posizioni non soddisfano del tutto le mie esigenze chitarristiche (limite questo che  per esempio ho sempre molto accusato sulle Gibson e sulla SG2000 che ho avuto), le volte che le ho suonate ed avute per brevi periodi mi sembravano chitarre più orientate sulla solista, troppo taglienti al ponte per i miei gusti e poco convincenti al manico rispetto ad una Strato....è un amore che forse necessita ancora di tempo per maturare del tutto ma che al momento non mi sentivo di far sbocciare.
Nel frattempo che elaboravo il distacco mi guardavo attorno ma non trovavo una strada da percorrere finchè il mio tastierista – con cui condivido quasi pienamente i gusti musicali – una volta mi ha portato con lui da Tomassone a Roma per provare dei controller midi e mentre eravamo li, mi propone di farmi un giro sulla nuova PRS SilverSky. Premetto che sin dalla sua uscita, ho sempre nutrito delle grandi perplessità su questo strumento e sull'operazione commerciale che ci sta dietro; pur essendo un amante di John Mayer da ben prima che qui in Italia si conoscesse ed essendo diventato un vero cultore del suo suono (molto bluesy, molto SRV e molto stratocasteroso) nutrivo delle forti perplessità, non tanto su PRS quanto su lui e su alcune sue scelte musicali e di visibilità che – negli ultimi anni – me lo hanno fatto incasellare come uno che "sa bene come vendere i suoi prodotti". Di contro avendo avuto ben due PRS (una custom 24 ed una EG4) conoscevo molto bene la qualità e la raffinatezza dei prodotti PRS, per cui mi sono avvicinato allo strumento con aspettative alquanto diverse ma piuttosto scettico.
Non sto qui a recensirvi lo strumento ne tantomeno ho intenzione di discutere i pro e contro di una chitarra che ha destato molte controversie ed opinioni polarizzanti (e quindi a livello di marketing è un prodotto riuscitissimo) ma alla fine ho deciso di sostituire la mia R8 con un SilverSky.
Oltre al condividere con voi le mie contrastanti emozioni su questa faccenda, quello che mi piacerebbe sapere da voi è:

1-   Anche a voi capita o è capitato di non riuscire a legare con determinate caratteristiche di una chitarra che – nonostante voi anelaste tanto – alla fine sono diventate una barriera difficilmente aggirabile nello stabilire un feeling tra voi e lo strumento?

2-   Che spiegazioni vi siete dati al riguardo? Cosa vi siete detti per quietare i vostri dubbi e frustazioni generati da questo genere di idiosincrasie (io per ora mi sono detto che sono una sega o un incapace io)

Giusto per capire se sono matto mio o se magari anche voi avete/avete avuto situazioni analoghe .

P.S.: Scusate il pippone, scrivo raramente ma quando lo faccio abbondo: se ho postato nella sezione sbagliata chiedo venia , spostate pure dove è più corretto.
Cloe Guitar Stratocaster "'60 Relic" - PRS "SilverSky" JMS - Harley Benton HB-35Plus - Fender Hot Rod Deluxe IV- Line6 "Helix Floor" and...Several Species of Small Colored Pedals Gathered Together in a Pedaltrain.

Vu-meter

Ciao Neogia, io ho sempre avuto problemi a legare con certe chitarre per via della vestibilità più che per il suono e per questo, non mi sono mai fatto troppe fisime. Semplicemente, alzo le spalle e via.

La questione sul suono l'abbiamo trattata molte volte. Io ho la mia teoria: il suono ti deve rappresentare. Deve essere come la tua seconda voce, devi sentirlo 'tuo'. Non importa se è quello del tuo beniamino o del tuo amico. Potrai sentirlo perfetto tra le sue mani, ma nelle tue, non ti soddisferà.

Se hai scoperto di avere una voce da single voilà, che male c'è ? Vai per la tua strada senza troppi patemi.  :reallygood:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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Elliott

Riflessione che ho letto con interesse, molto ben esposta. Complimenti  :reallygood:


Io non posso rispondere alle tue domande in quanto, devo ancora maturare le mie convinzion. Sono in quella fase che tutto va bene perché in mano mia tutto rende male.

Piuttosto, mi piacerebbe cge ci parlassi della SilverSky. La curiosità è tanta :sisi:

PaoloF

Capisco il discorso, e penso di essere sulla linea di Vu... se hai trovato la serenità con un certo tipo di strumento non ne farei un cruccio.  ::)

Andy_Azz

bella riflessione , sono d'accordo su molti punti
se e quando ti va potresti aprire un thread dove recensisci la SilverSky
siamo tutti molto interessati  :firuli: :cheer: :guitar:
Andy "Petru"
= = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = 



" non c'è niente al mondo di difficile o impossibile ... "

" i limiti esistono solo nella nostra testa "

Grand Funk

Io invece l' esatto contrario.....  :laughing:

Ho sempre preferito l'humbucker al sing coil, inizio anni '90 ho avuto una Fender Telecaster american standard, venduta dopo un'anno, dopo questa esperienza ho deciso che sulle mie chitarre doveva esserci per forza un humbucker, così comprai la Blade Delta thinline ( 1996 ) con humbucker al manico ( splittabile ) l' ho venduta l'estate scorsa...... ho la Blade RH4 ( 1992 ) con humbucker al ponte ( splittabile anche questo ) da qualche anno la suono pochissimo, non la vendo per due motivi, la prima è una questione di " affetto " e l'altra che piace molto a mio figlio, suono prevalentemente con l' Ibanez EKM 100 e la Gibson Les Paul.....  :etvoila:

neogia

Innanzitutto grazie a tutti per il tempo dedicato a leggere il mio pantagruelico intervento  :lol: :lol: ....mi rassicura leggere che anche per altri di voi alcune peuliarità delle chitarre hanno rappresentato un ostacolo dinnanzi al quale avete serenamente deciso di "arrendervi".
Diciamo che rispetto a molti di voi probabilmente essendo stata una presa di coscienza piuttosto recente, forse devo ancora metabolizzarla del tutto e quindi notate quella "mancanza di serenità" nelle mie parole che giustamente tendete a minimizzare, in realtà non è una mancanza di serenità quanto piuttosto la presa di coscienza che probabilmente "mi diverto solo con una parte del Luna Park ma so benissimo che anche nell'altra parte ci stanno attrazioni fighissime !!". E' più quindi un eccesso di egoismo che una mancanza di serenità, quando porti tuo figlia da Toys per lei TUTTI i giochi sono bellissimi ed insidpensabili. Noi siamo come loro ma con 40 anni di più sulle spalle.... :D

Citazione di: Vu-meter il 06 Gennaio, 2019, 10:21 PM
.... il suono ti deve rappresentare. Deve essere come la tua seconda voce, devi sentirlo 'tuo'.

E proprio da questo assioma è nata la mia riflessione Vu e cioè: "Io arrivato a 47 anni, dopo 30 di onorato strimpellamento e centinaia di euro investiti in strumentazioni varie, che suono sono?" Sembra una citazione dei Bluevertigo, ma in realtà la trovo una affermazione correttissima per chi con il proprio strumento cerca di costruire una propria identità sonora: io sono come suono.
E se vuoi veramente dare una risposta sincera alla tua domanda devi lasciar cadere tutti i tuoi sogni, le tue aspettative e giustificazioni che abitualmente sottendono la scelta/acquisto di uno strumento: amo Jimmy Page e Don Felder, pagherei oro per avere il loro suono quando ho una LP in mano, vorrei essere capace di gestire e controllare a dovere quel grosso spostamento di suono che una LP ti da quando la attacchi ad un bel valvolare e sentire dentro, mentre la suoni, che ci stai dentro sia come confort, sia come feeeling, sia come capacità di dominare lo strumento ....ma purtroppo questo non accade nel mio caso. Ma sopratutto mentre la suono mi rendo conto che invece mi lascio andare più facilmente ad una stratoide, la tocco e la gestisco fisicamente con tutta altra confidenza, mi sento di poterla gestire come meglio voglio ma sopratutto mentre suono sento che parla con le parole che sono a me più congeniali. Quindi si torna alla affermazione di VU: questo suono mi rappresenta, lo sento come un estensione delle mie limitate capacità creative/musicali. Accade lo stesso nella pittura: c'è chi si sente a casa con l'aquarello e chi invece riesce a dare il meglio della propria creatività con la pittura ad olio, entrambe implicano la capacità di saper disegnare e rappresentare la realtà eppure uno ti fa "uscire meglio" quello che hai dentro.

Citazione di: Grand Funk il 07 Gennaio, 2019, 10:56 AM
Io invece l' esatto contrario.....  :laughing:
Ho sempre preferito l'humbucker al sing coil, inizio anni '90 ho avuto una Fender Telecaster american standard, venduta dopo un'anno, dopo questa esperienza ho deciso che sulle mie chitarre doveva esserci per forza un humbucker....

Mi rincuora tutto ciò e dimmi, ti capita mai di imbatterti magari in delle chitarre con i single coils che magari come suono ti piacciono tantissimo o che magari per un periodo ti intrigano e che quindi vorresti comunque suonare e quindi ti metti la pulce nell'orecchio di "dargli una chance"? In quel caso , magari sapendo che una chitarra con soli coils, come ti comporti: ti dici ""vabbè proviamo dai!" oppure oramai la tua strada l'hai capita e quindi neanche ti fai entrare la pulce nell'orecchio?
Giusto per sapere .... da buono psicologo mi piace capire  le sfumature dei vari comportamenti e scelte umane. :reallygood:
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Vu-meter

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Santano


neogia

Citazione di: Elliott il 06 Gennaio, 2019, 10:29 PM
Piuttosto, mi piacerebbe cge ci parlassi della SilverSky. La curiosità è tanta :sisi:

Citazione di: Andy_Azz il 07 Gennaio, 2019, 09:50 AM
se e quando ti va potresti aprire un thread dove recensisci la SilverSky
siamo tutti molto interessati  :firuli: :cheer: :guitar:

Allora per ora posso solo raccontarvi le impressioni che ho avuto suonandola due volte in negozio (perchè dopo la volta con il mio tastierista, ci sono tornato con calma da solo e con la mia pedaliera per capire bene) visto che mi dovrebbe arrivare a giorni e la prenderò questa settimana.
La R8 me l'hanno valutata 2250e in un noto negozio di Roma e con 200 euro di differenza mi da la SS, quindi gli ho lasciato la mia LP e sono in attesa della consegna che spero avvenga questa settimana.

Le impressioni che ho avuto nelle due sessioni di prova in negozio sono state molto positive, vi ripeto sono partito molto scettico verso lo strumento ed ancora in parte nutro delle perplessità: una tra tutte il costo dello strumento.
Secondo me 2600 euro per una stratoide di PRS sono tantissime (intendiamoci anche 2500 per la Custom Shop Gilmour NOS o addirittura 5000e per una Masterbuilt), considera che negli anni 96/97 ho avuto per un paio d'anni quella che è la "mamma" della SilverSky: una PRS EG4. La presi usata dal padrone di un noto negozio di Roma (quando erano ancora un buco ed erano degli amanti dello strumento prima di diventare dei commercianti) e lui me ne parlò molto bene, faceva il cambio per passare ad una PRS Custom 24. Se non ricordo male la pagai 1 milione 200 mila lire, e già allora mi sembrava un costo esorbitante visto che un American Standard nuova la compravi a poco di più.
Ad ogni modo mi sono parzialmente giustificato questo sbilanciamento nel prezzo dal fatto che gli strumenti PRS sono strumenti di alta liuteria dove ogni minimo dettaglio è curato al massimo , poi ti può piacere o meno ma il loro brand è questo ed i costi sono in base a queste caratteristiche sempre di alta gamma a partire dalle serie SE fino alle Santana Signature da 14 mila euro.
Nelle due sessioni di prova ho provato entrambe quelle che avevano in negozio : un giorno una color ONYX, l'altro una colore Red. La cosa che mi ha molto impressionato è come le chitarre suonino IDENTICHE, peculiarità questa che con le Fender per esempio non è quasi mai così; addirittura ho passato una buona mezz'ora ad attaccarle e staccarle dalla pedaliera per valutare le differenze tra le due ed in ognuna delle 5 posizioni era pressochè impossibile percepirle.
Ebbi lo stesso vissuto quando scelsi la mia PRS Custom24, in questo devo dire a me un brand che produce chitarre che suonano tutte uguali mi da garanzia. Se voglio un prodotto "unico", per come la vedo io, vado da un liutaio o da un artigiano e me lo faccio costruire.

Cosa mi ha colpito a livello i suono? Innanzitutto alcune caratteristiche che nelle Strato finora avute non avevo mai trovato:

1- E' una chitarra con un output spaventoso (nonostante poi leggevo che l'uscita dei pickup è 6,7k se non erro), sembra quasi che abbia un clean boost dentro che ti fa sentire il suono molto di pancia, quasi fisicamente. Nessuna delle Strato o simili da me avute in questi 30 anni aveva un output  del genere. Consderate che l'ho provata su un Twin e poi su un Hot Road Deluxe IV, in entrambe i casi non riuscivo a salire mai oltre i 2 di volume perchè mi sembrava di assordare i gestori (e parlo di chitarra pulita attaccata ad un ampli senza pedali).

2 - E' una Strato che puoi utilizzare tranquillamente su tutte e 5 le posizioni senza avere quei cali di tono7output che di solito le Strato ti riservano nelle posizioni 2 e 4. Abitualmente nelle mie strato i soli li faccio con le posizioni 1 o 5 perchè sento che "escono di più" come timbro e come suono mentre utilizzo le 2-3-4 per le ritmiche. E questo non per questioni di gusto,anzi, io adoro le posizioni 2 e 4 ma mi sono sempre trovato con chitarre che le penalizzavano e che quindi raramente me le facevano eleggere come "posizioni da solista". Questa chitarra invece non sembra avere questo limite: sono 5 posizioni con lo stesso output e che mantengono le caratteristiche sonore tipiche con cui puoi tranquillamente fare un solo iniziandolo in posizione 1 passando alla 2 senza avvertire il benchè minimo "lack sonoro". Mi sono detto che probabilmente essendo una signature ed essendo stata costruita su dirette specifiche del signor Mayer che con le posizioni 2 e 4 ci ha tirato su il proprio suono, non potevano creare una diseguaglianza sonora proprio su queste due posizioni.

3 - La tastiera è molto molto bella, anche il radius a 7.5 - per le mie caratteristiche di mano molto grossa e con dita tozze - non mi ha destato alcun problema sin dal primo approccio. E' agevole, molto scorrevole ed i bending sono veramente veramente semplici da eseguire. Io che non sono uno pulito nel mio modo di suonare, mi capita talvolta di prendere una corda e tenderla male con conseguente sgradevole "sdeng" durante il solo, bè con questa ci ho provato più volte ma non mi è mai sfuggita una corda dal dito ne tantomeno ho avuto difficoltà nell'esecuzione.
Anche lo shape del manico posteriore è un buon compromesso tra i manici thin slim moderni e quelli più ciccioni delle vintage series; a me piacciono molto i manici stile baseball bat perchè conferiscono al suono generale una forte risonanza e profondità, non sono un corridore nei soli anzi, adoro il BB King style quindi preferisco un suono panciuto piuttosto che una velocità di esecuzione. In questa ottica il manico della SS mi è sembrato un ottimo compromesso per le mie esigenze.

4 - I pickups sono dei veri gioiellini (infatti PRS non li vende separatamente...genio del marketing), per le caratteristiche esposte sopra hanno la peculiarità di suonare puliti e "cicciosi" in tutte e 5 le posizioni e sempre con la propria identità. Un bel banco di prova per me è stato il pickup al ponte, che ho sempre considerato il vero punto debole delle Strato (quello che ho apprezzato di più tra tutte quelle che ho avuto è stato quello della Gilmour che se non sbaglio è un Seymou SSL-5) e che invece su questa SS sembra difendersi in maniera molto molto decorosa. Non è il solito pickup tagliente e sguaiato, gestisce piuttosto bene lo sbilanciamento di frequenze verso l'alto e con il controllo di tono sembra dare la possibilità di colorarlo in maniera più versatile di altri bridge single coil che ho avuto modo di suonare.
Naturalmente è una signature JM quindi il suono che i pickups rimandano è il suono di John Mayer, questo può essere un pro ma anche un contro: se ci si vuole tirare fuori il suono di Blackmore o di Clapton da questa chitarra non è affatto facile.
I pickup rimandano echi lontani delle sonorità a cui Mayer si è sempre ispirato nelle sue strato (SRV ed Hendrix) dando un tocco di maggior modernità a quei suoni e di maggior personalizzazione verso le sue esigenze da intrattenitore chitarristico delle masse quale è oramai diventato.
Naturalmente al momento non so dirvi come rende suonata nella realtà di una sala prove, assieme agli altri strumenti e come nel tempo il feeling potrà maturare: dopo qualche mese che la avrò testata ben benino vi aggiornerò al riguardo.

E' senza dubbio una chitarra che - a mio parere - è un pò overpriced, che cavalca molto il binomio markettaro JM+PRS che sono stati molto bravi a confezionare e lanciare questo prodotto ma questo non necessariamente è un limite se il prodotto è un prodotto valido.
Io sono cresciuto musicalmente con il suono di SRV e di Gilmour e con il tempo ho maturato una attitudine per il blues che è il mio genere di riferimento, va da sè che per le mie esigenze questa chitarra satura appieno le mie aspettative sonore naturalmente questo va meno bene per chi invece suona con le Strato altri generi magari più spinti e che forse non vogliono identificarsi con delle specifiche sonorità. Se quando ho avuto le Fender Gilmour o Eric Clapton mi sentivo comunque di poter andare ANCHE verso sonorità differenti consentendomi di esplorare anche territori più legati al prog o alla psichedelia, con questa SS credo che la cosa possa risultare più difficile: tosto tirare fuori un suono Gilmour da questa chitarra secondo me (cosa invece che con la Eric Clapton facevi tranquillamente) ancor meno un suono alla Blackmore.
E' una chitarra con un chiaro e ben specifico posizionamento sonoro (come lo è per esempio la SRV di casa Fender) che deve piacere ed in cui devi sentirti dentro, non la vedo come una chitarra versatile onestamente ...ma saprò dirvi.

Queste per ora le mie impressioni dalle prove in negozio.... :guitar: :guitar:
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neogia

Citazione di: Santano il 07 Gennaio, 2019, 12:15 PM
Io ho risolto così



:etvoila:

Caro Santano ne ho avute e provate diverse di stratoidi con la configurazione SSH o HS ma purtroppo non riesco a farmi piacere il suono dell'humbuker su un corpo strato o tele.
L'Humb secondo me si sposa perfettamente con delle chitarre molto spesse e solide i cui legni fanno da risonanza ed esaltano le caratteristiche degli humb (ma questa opinione è del tutto personale e quindi discutibilissima) ma sopratutto ho sempre difficoltà nella convivenza tra single ed humb nella stessa chitarra.
Sia con la PRS Custom 24 che con la Ibanez Steve Vai o con la PRS EG 4 (che aveva un Pearly Gates al pomnte ) ogni volta che passavo da single ad humb oltre ad avere un suono che non mi soddisfaceva del tutto avevo degli spaventosi sbilanciamenti di volume.
Quando decisi di orientarmi sulla PRS Custom il motivo principale della scelta era proprio la versatilità di poter passare da un suono single ad uno humb sullo stesso pezzo e con una chitarra per giunta piuttosto slim-fit (rispetto alle Gibson) ma mi sono trovato a dovermi ricredere perchè se facevo la ritmica con i single  e poi passavo alla solista o viceversa la differenza di suono  e di output era abissale.
Mi ricordo che con il mio liutaio Luca, cercai di trovare soluzioni ma lui mi rispose che sono chitarre che nascono così e che proprio a livello fisico non si può equilibrare tale disequilibrio: o te piace e lo gestisci in qualche modo oppure no! Alla fine infatti quando usavo la PRS Custom su alcuni pezzi ero costretto a scegliere se suonare il pezzo in versione single coil o con gli humbs, passare da uno all'altro nello stesso pezzo purtroppo creava dei grandi abbassamenti di volume. Giustamente .
Stesso discorso ed esperienza l'ho avuta con la Steve Vai: quando passi al pickup centrale il suono letteralmente muore (il mio naturalmente , non quello di Vai che ha dietro un arsenale di rack)
E' per questo che non ho poi mai più preso in considerazione la soluzione H+S sulla stessa chitarra: per le mie esigenze sonore non funziona purtroppo.

:acci:
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Santano

Molto interessanti le tue argomentazioni. È un piacere leggere i tuoi post  :goodpost:

m4ssi

Interessante post. Bella recensione della prs.

Per quanto mi riguarda, purtroppo non ho mai avuto chitarre HH stile LP o 335, in quanto dalle mie mani sono passate una strato HSS, una strato SSS, una tele SS, una Valentine SH ed ora ho una Cutlass HSS. Quando scelgo una chitarra, la prima cosa che valuto è la comodità, peso bilanciato, manico e corpo, poi il suono. Diciamo che tra le varie prove le chitarre tipo strato sono a mio avviso le più comode. Con l'ultima music man ho trovato la pace dei sensi, manico spaziale, non mi da fastidio al braccio destro e perfettamente bilanciata.
La tele è stata forse la chitarra che suonava meglio, adoro il suono della tele, ma la chitarra mi dava fastidio sia al polso sinistro, che al braccio destro, inoltre odiavo il manico lucido, poco scorrevole e appiccicoso. Se dovessi ricomprarne una una, di sicuro me la farei realizzare, ma con un body decisamente più comodo ed un manico diverso. O più semplicemente mi ricomprerei la Valentine, che ho venduto erroneamente.
Generalmente adoro i single coil....li sento più "vivi" però, faccio davvero fatica ad usare un single coil al ponte, a meno che non utilizzo anche un overdrive, ma con un suono pulito faccio proprio fatica. Per questo alla fine ho deciso di prendere la versione HSS. Sulla prima strato HSS avevo anche io dei volumi sbilanciati tra le varie posizioni, mentre sulla cutlass funziona meglio. Della cutlass i single coil mi piacciono molto, l'hb è un po' acidino, ma ho paura a cambiarlo proprio perché temo uno sbilanciamento con gli altri due single.
In futuro mi piacerebbe una semi-hollow HH, il problema è che Music man non la realizza per ora :lol:
Music Man Addicted


neogia

Citazione di: m4ssi il 07 Gennaio, 2019, 02:53 PM
La tele è stata forse la chitarra che suonava meglio, adoro il suono della tele, ma la chitarra mi dava fastidio sia al polso sinistro, che al braccio destro, inoltre odiavo il manico lucido, poco scorrevole e appiccicoso. Se dovessi ricomprarne una una, di sicuro me la farei realizzare, ma con un body decisamente più comodo ed un manico diverso. O più semplicemente mi ricomprerei la Valentine, che ho venduto erroneamente.

Capisco perfettamente quello che vuoi dire e cogli perfettamente nel segno il senso del mio post ! Purtroppo esistono alcune chitarre che a livello di "calzabilità" (concedimi l'obrobrioso termine) devono combinarsi alla perfezione con la tua fisicità per farti vivere appieno quel "feeling" che ognuno di noi trova con determinati strumenti.
Io per esempio trovo questo feeling in maniera immediata con tutte le chitarre stratoidi, probabilmente perchè cerco e mi ritrovo alla perfezione con le caratteristiche di leggerezza ed ergonomia tipiche di questo tipo di chitarre.
Le caratteristiche per esempio delle tastiere Gibson Les Paul, per quanto siano estremamente comode e con un action praticamente "a pelo di legno", per il mio modo di suonare paradossalmente non mi agevolano: mi sembra che le dita mi scivolino via, che ho poco grip e sopratutto "sento poco" le corde sui polpastrelli. Un notevole upgrade infatti lo ho vissuto quando sono passato dalla Les Paul Deluxe alla PRS Custom, perchè mi sono ritrovato una tastiera più simile ad una tastiera in palissandro stile-fender ma con la cicciosità di suono di una Les Paul.
Sembrano sciocchezze e dettagli ma influiscono molto il mio feeling nel suonare un determinato strumento, probabilmente la componente fisica in me è molto sviluppata e sensibile nel legame che instauro con la chitarra; certo di contro ci sta che purtroppo se poi ti piacciono certi suoni, se sei cresciuto divorando il suono di Santana o di Jimmy Page, ti rendi conto che - oltre alla mano che senza dubbio fa la differenza - un certo suono lo avrai solo con una certa tipologia di strumenti (non parlo di brand naturalmente ma di categoria di chitarre) e da quel punto di vista rendersi conto di non essere tagliato per certe sonorità ....ti lascia un pò l'amaro in bocca.
E questa attitudine non credo dipenda soltanto da capacità tecniche quanto da caratteristiche individuali: l'estate scorsa ad Hyde Park al concerto di Clapton, eseguirono un brano lui e Sanatana (che aveva aperto il concerto prima  assieme a Steve Winwood). A Santana misero in mano una Stratocaster e partì questa jem: il povero Santana un pesce fuor d'acqua, si vedeva che gli mancava il sustain, il suono, il calore delle frequenze degli humb e di questo ne risentiva di conseguenza anche la qualità e la scioltezza in esecuzione del suo solo !!!
E parliamo di uno che oramai ha ben poco da dimostrare a livello di personalità sonora ma che probabilmente risente moltissimo della tipologia di strumento che imbracca. Credo quindi che sia proprio una questione di attitudine e non tanto di capacità tecnica.
Di contro conosco tanti chitarristi - di gran lunga meno esperti di Sanatana - che si dividono tranquillamente tra i due mondi mantenendo del tutto inalterata la propria personalità musicale e le proprie capacità tecniche.....
:cheer:
Cloe Guitar Stratocaster "'60 Relic" - PRS "SilverSky" JMS - Harley Benton HB-35Plus - Fender Hot Rod Deluxe IV- Line6 "Helix Floor" and...Several Species of Small Colored Pedals Gathered Together in a Pedaltrain.

Elliott

Citazione di: neogia il 07 Gennaio, 2019, 12:41 PM


Allora per ora posso solo raccontarvi le impressioni che ho avuto...


:thanks:

Bella recensione  :goodpost:

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