Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

21 Settembre, 2024, 06:43 AM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

La difficile scelta del pick up giusto

Aperto da Elliott, 06 Novembre, 2018, 08:36 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

No, non mi rifersco al modello.

Mi rendo conto di quanto non sia così scontata la scelta del pick up idoneo, per suonare determinate parti di un brano, per un neofita.
Penso a quante volte, il suono non sia stato quello giusto, perché ad essere sbagliata è stata la scelta del pick up cui delegare quella parte.

Per dire, io, ho sempre collegato il pu al ponte per parti rock spinte e raramente lo chiamo in causa.

Capita che ieri sera, ilmio insegnante mi chiede di poter provare la mia tele e boto xhe piazza immediatamente il pu al ponte, regolai toni e parte con una semplice progressione blues ed il suono è quello "giusto"; i bassi nob impastano, i cantini non stridono e le frasi solistiche che ci mette dentro staccano nitidamente dal resto.

Mi piacerebbe capire "come" ci comportate voi fon i vs pu...

Scusate la banalità della domanda  :-[







futech

domanda non banale secondo me.....seguo con molto  interesse


Qual


LoreM86

Io uso spesso il pu al ponte giocando col tono e con l'ampli. Il pu al manico in genere lo uso per parti solo un po' più nasali e accompagnamenti più morbidi. Poi c'è il mondo dei pu centrali e derivati che uso per ritmiche, arpeggi etc, oltre che per parti solo con suoni "giusti"... Tutti questo è chiaro per me ma secondo me incomprensibile ad altri... Sicuramente non bloccarti sul pregiudizio che con quel pickup fai solo determinate cose, è inutilmente limitante. Già solo sulla chitarra hai parecchi suoni a disposizione tra toni, volumi e selettore

[img width=10

zap

Ma forse intendi quello al manico Elliott?
Perché per frasi solistiche  a volte è più piacevole.

Elliott

Fosse stato al manico, non avrei aperto il topic  :etvoila:

CalegaR1

All'inizio, fu humbucker...

che pare una intro biblica su un poema epico di eroiche gesta passate, mentre in realtà parliamo solo di me stesso e me medesimo...

Da ragazzo non valutavo l'apporto del pot del tono, a stento usavo quello del volume (come "mute") e brutalmente usavo praticamente solo il pickup al ponte "because heavy metal"

L'approccio credo dovrebbe essere più a 360°, crescendo ho imparato dapprima il valore di un ampli (determinate timbriche si sposano più o meno bene con determinati pickup e determinati effetti), in seconda battuta il valore di determinati effetti e infine l'uso del pot del tono.

Credo che il problema sia le informazioni che diamo a chi si approccia, enormemente sbilanciate sull'aspetto "pickup"...io in prima battuta mi sono trovato a valutare il pickup da cambiare in funzione di un set di ampli ed effetti già confermato.

Questo significa avere già in testa un suono "tipo" da voler raggiungere e semplicemente fare piccoli aggiustamenti durante il percorso per affinare un pacchetto già scelto

Questo però diventa non solo difficile da comprendere per chi si approccia allo strumento, ma anche problematico perché sposta il focus su un solo elemento della catena.

Ora, nel tempo, ho provveduto a inserire in arsenale anche chitarre con single coil e uso con estremo piacere tutte le loro nuances, che senza il volume del tono non riuscirei assolutamente a far venire fuori, dato che almeno i miei strumenti con single coil sono alle mie orecchie più sensibili alle regolazioni del tono che apprezzo sempre mettere tra circa 6 e 8 mentre non faccio parti particolarmente pesanti  :reallygood:
Assoluto promotore della massima "Ho le chitarre ma non le so suonare" :snob:
PRS C24 - Gibson LP CS R7 VOS + LP Custom Black - Fender Strato CS 61 + Tele CS Closet Classic - Ibanez RGR Prestige - BlackBeard Indie Dog
Helix Stomp +2x FRFR Focal Alpha 50
[img width=109 height=54]https://www.jamble.it/upload/

m4ssi

Citazione di: Elliott il 06 Novembre, 2018, 08:36 AM
Capita che ieri sera, ilmio insegnante mi chiede di poter provare la mia tele e boto xhe piazza immediatamente il pu al ponte
E' stato uno dei primi suoni elettrici (la prima telecaster, chiamata broadcaster aveva solo quel pu), ed in genere si sceglie una tele proprio per il suono, definito twang, del pu al ponte. Non facile da gestire perché tende a stridere, e secondo me si apprezza poco se si suona da soli, ma ti assicuro che in un mix è perfetto, e buca molto bene. A me piaceva sempre sporcarlo un po' e chiudendo un po' il tono.
Della tele mi fa sbavare la posizione 2.....quel suono funk che è inimitabile :loveit: :loveit:
Music Man Addicted


luvi

Citazione di: Elliott il 06 Novembre, 2018, 08:36 AM
Scusate la banalità della domanda  :-[

La domanda non mi pare affatto banale, tantopiù che hai notato un fenomeno reale ed intrigante, che merita una risposta precisa.

Quel che tu hai presentato come "la norma", ne costituisce effettivamente una:
il pickup al manico è posto nella zona di maggiore ampiezza della vibrazione delle corde, per cui riceve molta energia di movimento da convertire in segnale, con armoniche basse ben presenti, ma anche molto estesa nello spettro.
Il pickup al ponte si trova viceversa in una posizione molto vicina all'estremo della corda e ad una struttura per lo più metallica: riceve dunque scarsa energia di movimento da convertire in segnale e "legge" una vibrazione povera di bassi e molto sbilanciata verso le armoniche alte.
Per questo motivo, il suono prodotto risulta adattissimo per pilotare un distorsore, ma ostico da governare per produrre un suono pulito piacevole.

Questo quadro teorico si scontra però da un lato con la presenza del controllo di tono e di volume, capaci di arrotondare particolarmente bene le frequenze alte dato anche il carattere passivo (cioè non alimentato) del circuito della chitarra, dall'altro con la possibilità da parte dell'esecutore di associare a questo un controllo del tocco e della pronuncia delle note in grado di enfatizzare i bassi ed inibire ulteriormente le armoniche alte, prediligendo amplificazione dal timbro non tagliente.
Ovviamente nulla di tutto ciò può far suonare un pickup al ponte come quello al manico, ma può permettere di dare un significato, ad esempio, all'esistenza di modelli come l'originale Fender Esquire (poi chiamata Broadcaster ed infine Telecaster) o la Gibson Les Paul Junior, che nei primi anni '50 apparvero sul mercato con il solo pickup al ponte in dotazione.

Mi capitava spesso di notare come alcuni chitarristi suonassero parti perfettamente pulite di accordi o di frasi soliste, ad esempio con la Les Paul, ottenendo suoni ben equilibrati e di spessore utilizzando il pickup al ponte mentre dalla stessa configurazione ottenevo un suono tagliente e scarno che nemmeno somigliava a quello di riferimento. Pian piano, analizzando i vari fattori, ho cominciato a capire cosa fare per piegare il suono risultante a quel tipo di feel, ma nonostante l'apparente semplicità è davvero dura!  :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Citazione di: luvi il 06 Novembre, 2018, 09:52 AM
...Mi capitava spesso di notare come alcuni chitarristi suonassero parti perfettamente pulite di accordi o di frasi soliste, ad esempio con la Les Paul, ottenendo suoni ben equilibrati e di spessore utilizzando il pickup al ponte mentre dalla stessa configurazione ottenevo un suono tagliente e scarno che nemmeno somigliava a quello di riferimento. Pian piano, analizzando i vari fattori, ho cominciato a capire cosa fare per piegare il suono risultante a quel tipo di feel, ma nonostante l'apparente semplicità è stata davvero dura!  :laughing:

Una delle cose che più apprezzo in roben ford è proprio la capacità di far cantare il pickup al ponte come un usignolo  ::)

ci sto provando anche io, con les paul prima e con la 339 ora.
si chiude un po' il tono, ho cambiato plettro più tondo e un pelo più morbido del precedente, però non è facile :)

luvi

Citazione di: Gian.luca il 06 Novembre, 2018, 12:16 PM
Una delle cose che più apprezzo in roben ford è proprio la capacità di far cantare il pickup al ponte come un usignolo  ::)

ci sto provando anche io, con les paul prima e con la 339 ora.
si chiude un po' il tono, ho cambiato plettro più tondo e un pelo più morbido del precedente, però non è facile :)

Esattamente: è proprio uno dei chitarristi ai quali facevo implicito riferimento più sopra!  :hey_hey:

P.S. ho editato il mio testo più sopra, perché avevo scritto "è stata" davvero dura, ma non è esatto: ottenere quell'equilibrio non è mai facile, nè immediato.  :acci:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

robemazzoli

Poco da aggiungere alle già ben esaustive disamine del problema..

Solo una cosa...e alquanto banale: la reale efficacia ed appropriatezza di un timbro la si può comprendere davvero soltanto quando si suona con altri musicisti, a volumi "reali" e intersecandosi con le frequenze degli altri.

Non che la ricerca personale, in casa, in home recording, in studio, non abbia valore, x carità, ma non ha elementi "contrastanti", effetto specchio, limiti esterni ai quali adeguarsi ed adattarsi.

È come parlare da soli o farlo in mezzo agli altri. Le parole e il tono della voce, i pensieri sottostanti, cambiano.

Perdonate, sono un po 'pedante lo so.

Il tuo insegnante è ovviamente, un chitarrista esperto e, in automatico, ha impostato lo strumento nel modo che è più familiare al suo playing.
E tutto risulta credibile!
roberto

"Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato"

Mimmolo

Luvi hai scritto un post che andrebbe incorniciato ed insegnato a scuola!
D'altronde produrre pu ti pone in cima e te lo meriti.
I tuoi concetto ci vuole una vita a suonare per capirli bene ma una volta appresi sembrano quasi escontati tanto sono chiari.
Quanto ho cercato tra le pagine di giornali e riviste queste informazioni e quanto era dura tradurle sulle mie scrause chitarre d'epoca.
Però in fondo mi spiace averla perduta la mia prima, era una Hofner con 3 switch in basso forse derivata da una Jaguar, altra bella chitarra per i pu con quelle combinazioni.
Che aggiungere... suonare, suonare, suonare.
Il gusto si matura negli anni ed è chiaramente destinato a mutare comunque.
Quindi zero pregiudizi e sperimentare il massimo.
La miglior scuola per me è cercare di ottenere sonorità che emulano altre sonorità per acquisire controllo, da un sc cercare un suono acustico o al contrario hb, da un hb scaricarlo per un sc o un controfase, un controfase pompato per cercare un hb contando sulla sua struttura a doppia bobina.
Forse ho perso il senso del topic però amo i pu, regolarne l'altezza, l'inclinazione, sostituirli..
Ora ho smesso per via della mia Variax che ha tutto ma chissà in futuro, mi sogno una Jaguar con un pu di Luvi e uno di AlbertoDP [emoji2]

Santano

Citazione di: Mimmolo il 06 Novembre, 2018, 12:43 PM

Che aggiungere... suonare, suonare, suonare.


Suonare, suonare, suonare   :reallygood: :reallygood:


Elliott

Ringrazio tantissimo Luvi per le esaurienti spiegazioni, davvero sempre interessanti.

Roberto, la tua precisazione è sacrosanta ma ti dirò, se fosse stato in gruppo, non mi sarei forse meravigliato.

Da li è nata una mia riflessione sul quanto io trovi difficile scegliere il pu più idoneo alla situazione, già nella "semplice" fase di studio di un brano.

Sono caduto nella semplificazione delle  "covenzioni" perché "si fa così"; ma sono sempre affascinatodal capire i perché. Suona tutto meglio, poi  :)

AlbertoDP

Non posso che quotare al 200% Luvi (so che non è matematicamente corretto, ma col mio avatar me lo posso permettere  :laughing:)

Sottolineo una cosa e ne aggiungo un'altra:

- quello che dice Luvi sul controllo di tono è sacrosanto. Mi capita spessissimo di sentire chitarristi che si lamentano del pickup al ponte troppo stridulo, quando è possibile ottenere suoni "caldi" da qualsiasi pickup al ponte, utilizzando controllo di tono e volume;

- quando dici di cercare "il pu più idoneo alla situazione", dovresti anche tenere conto che il pu idoneo (e le regolazioni del pu) dipendono anche da cosa suoni, dal contesto (e qui ha ragione robemazzoli), da come utilizzi il plettro, ecc... Faccio un esempio "fresco": nella jam rnr, io ho cominciato a provare il solo col pickup al manico, solo una volta messa la base e cominciato a registrare mi sono accorto che non rendeva come mi sarei aspettato, e sono passato a quello al ponte. Insomma, non è una scelta che si può fare a tavolino ed è univoca. Probabilmente, se la base fosse stata meno piena, quello al manico sarebbe stata la scelta giusta  ::)

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.