Custom shop?

[Bluesyrat]

Avevo promesso tempo fa di aprire un topic sull'attenzione da porre a quello che viene dichiarato custom shop. Voglio solo condividere l'esperienza di quando, molti anni fa, mi sono sentito poco in sintonia con un certo tipo di mercato...
Tutto parte dalla famosa sera di luglio del 1988, quella del Mandela day, in cui i Dire Straits tornavano sul palco dopo diversi anni. Knopfler tirò fuori la famosa Pensa Suhr e dopo un po' Rudy Pensa, John Suhr e quella chitarra diedero inizio ad un delirio che culminò, intorno al '91, con la Produx che importava quella chitarra per la modica cifra di 12.000.000 di lire. Certo, un sacrificio che pochi si potevano permettere ma la cosa che a me non è andata mai giù non era tanto la cifra; era che quello che ti vendevano non era "quella" chitarra.
Andiamo con ordine (perché penso che alcuni elementi servano poi davvero per decidere come avvicinarsi e cosa pretendere dalle produzioni "boutique").
La Pensa Suhr di Knopfler non era la prima da lui posseduta. Potrete certamente googleare quella nera con una sola manopola per il volume con la quale tra l'altro si fece ritrarre per uno shot pubblicitario (the best I've ever played).  Fu lui stesso a dire in una intervista a Guitar Player, le migliori chitarre che ci sono in giro sono quelle che John Suhr vende nel grande negozio di Rudy Pensa sulla Quarantottesima. Questo a mio avviso chiarirebbe anche chi faceva cosa in quegli anni, azzerando tutte le famose polemiche scaturite anni dopo quando John si mise in proprio.
Detto questo, da numerose interviste recenti si deduce una cosa che io mi chiedevo spesso venticinque anni fa: come facevano nel negozio di Rudy Pensa a costruire le chitarre? Avevano un laboratorio piuttosto attrezzato nel retro? Il Rudy's Music Stop era un negozio a due (?) piani, molto elegante, coi tappeti a terra e le vetrine all'interno, ma non si vedeva mai un'immagine che non fosse di magazzino ma di, che so, una sega circolare, una piccola CNC, nulla. Infatti in quel negozio le chitarre non venivano costruite ma assemblate. Inizialmente i prefiniti erano fatti da Tom Anderson che era prima uno dei produttori delle Schecter (Guitar Research) di cui Rudy Pensa era venditore. Quando Tom si mise in proprio l'acquisto dei prefiniti avveniva tramite terze parti tra cui Warmoth. Infatti, non so se ancora, ma a metà anni '90 Warmoth aveva nel catalogo on line un body definito soloist che, oltre a somigliare a quelli jackson, dotato di carved top risultava perfettamente identico a quelli Pensa (e molti infatti sono i progetti clone che erano pubblicati anche sul loro sito).
John Suhr dunque nel retro del grande negozio assemblava e verniciava. È chiaro che per Knopfler il lavoro doveva essere più raffinato: la famosa Pensa Suhr del Mandela Day e di tantissimi anni a venire era infatti con corpo in mogano e il top in un pezzo unico (!) di acero quilted. Binding sul corpo sul manico e sulla paletta (!), tremolo licensed Floyd Rose non recessed (anche perché Knopfler appoggiava il polso vicino al ponte con evidente scomodità per uno abituato ai tremoli Fender). Un mazzo così per realizzarla. Ma pare che anche per quella chitarra il corpo fosse già pronto. Per l'elettronica gli EMG vennero dotati di un spc fisso con regolazione al massimo, attivabile con una manopola push pull del tono. Poiché a Knopfler non piaceva l'idea della mascherina per l'humbucker,  John Suhr adottò la soluzione di montare il pick up passando dallo scasso delle molle del tremolo, lasciandolo così incorniciato dal solo legno del top. Non mi è mai sembrata una soluzione molto equilibrata (gli scassi per i single coil sono più alti infatti e non mi piace; la soluzione attuale, vedi il mio avatar, è più opportuna a mio avviso) ma faceva molto "custom" allora.
Bene. Quanto c'era di quella chitarra nei modelli che vendevano a 12.000.000? Nulla.
Anzi, le foto della brochure con cui volevano vendere il loro prodotto boutique a me avevano sempre lasciato il sospetto che le cose non funzionassero bene. La chitarra che veniva ordinata per essere quella di Knopfler, non aveva nessuna delle caratteristiche che la rendevano "sua": humbucker con mascherina (! dai...), tremolo con scasso recessed (!! no...), top in acero in due pezzi  (ahi ahi), e poi una cosa davvero assurda. Persino gli scassi per i single coil, che essendo EMG non hanno il trapezio per i contatti della bobina come i tipici single passivi, erano trapezoidali. Ergo, quel corpo era prodotto industrialmente per adattarci il più velocemente qualsiasi configurazione di pick up, attiva o passiva.  In più nessun boost, la manopola del tono era senza push pull.

Anche quando poi sono andati on line, aumentando i contatti e, credo, le vendite ho continuato a vedere tremoli così e mascherine al ponte...
Certo, le chitarre suonano bene ma a prendere un corpo Warmoth e adattarlo alla configurazione non avremmo mai speso 12.000.000 di lire.
Probabilmente le cose sono poi migliorate ma io non ho più seguito. E sono stato felicissimo quando John Suhr ha aperto la sua azienda.
Ho avuto anche occasione di farmi realizzare una chitarra che replicava quell'estetica ma con specifiche mie personali. Va be', direte, il succo?
Penso sia importante guardare sempre con attenzione la costruzione degli strumenti che ci piacciono, specie se li vogliamo di qualità particolare, magari la chitarra della vita. E quello che vale per la mia piccola esperienza, vale per molti altri produttori, non solo di chitarre ma anche di ampli e di effetti.
O no?

[CalegaR1]

io credo, poi domani magari provo la chitarra della mia vita e torno qui con la coda tra le gambe a scusarmi verso tutte le divinità della chitarra, che se vado in una boutique e mi prendo una "custom shop" (che non sia custom solo nella paletta)...

la chitarra esce come dico io, non come piace a Knopfler piuttosto che a qualsiasi altro chitarrista 

[Vu-meter]

Trovo questo topic STRAORDINARIO !

Ho letto d'un fiato e sono rimasto a bocca aperta. Io sono tra quelli che proprio non fa caso a niente, provo e basta, ma oggi mi hai aperto gli occhi ad un modo decisamente più oculato di approcciare agli strumenti.



Vu

[giovange]

Ma come giustificano questi prezzi?

[Max Maz]

 
Letto con molto piacere.
Purtroppo il mercato ha le sue dinamiche e la domanda spesso viene alimentata dalle passioni.

[Raffus]

Molto interessante, grazie per la condivisione

[Grand Funk]

Sono il contrario del " capo " Vu, mi sono sempre informato a fondo della storia e della filosofia costruttiva del marchio, l' ho detto anche nel mio topic " la vostra chitarra di liuteria " essendo amico di un rivenditore di strumenti musicali più volte mi è capitato di discutere con dei rappresentanti di chitarre, parlando con loro spesso mi hanno detto " io non parlo più, lei sà tutto di queste chitarre.... "

[CalegaR1]

Sono il contrario del " capo " Vu, mi sono sempre informato a fondo della storia e della filosofia costruttiva del marchio, l' ho detto anche nel mio topic " la vostra chitarra di liuteria " essendo amico di un rivenditore di strumenti musicali più volte mi è capitato di discutere con dei rappresentanti di chitarre, parlando con loro spesso mi hanno detto " io non parlo più, lei sà tutto di queste chitarre.... "

Ora non so come funzioni nel settore musica, ma credo che sia un po' come sempre... Più ne sai, sul lato sales, quasi peggio rischia di essere

[Moreno Viola]

Topic bello e interessante.

Non mi stupisco molto per questo tipo di "furberie" e anzi sono convinto che nell'epoca in cui costi e profitti tendono quasi sempre ad essere inversamente proporzionali, sia purtroppo quasi la norma.

[coccoslash]

Bravo Bluesyrat,
me lo sono letto d'un fiato e con gusto.
Riflessione finale giustissima, a volte data per scontata