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Confronto tra chitarre d'annata e oggi

Aperto da Fostex, 13 Gennaio, 2018, 01:29 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Fostex

Citazione di: snaporaz il 13 Gennaio, 2018, 04:16 PM
Che le chitarre vintage suonino, o possano suonare,  diversamente mi sembra abbastanza scontato, anche per tutte le cose che ha scritto Luvi. Che suonino meglio è tutto da dimostrare.  Io non lo credo,  se non altro perché la ricerca è andata avanti.
Qui si entra in un'area soggettiva, che va dai gusti in se a preconcetti (il vecchio/nuovo è sempre meglio).
Probabilmente siamo anche condizionati ad usare come metro di giudizio le sonorità di un tempo. Del resto non conosco nessuno tradizionalista come i chitarristi...  :(
Sono d'accordo, sicuramente suonano diverse ma forse non è scontato che debba per forza essere meglio. O no?  ??? :-\

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)



marcpag

Parole sante Luvi!
Appena portai la chitarra dal liutaio per il primo setup, convinto della bontà dei legni usati,
visto che rispetto ai precedenti modelli di stratocaster avuti o provati suonava/risuonava che
era una bellezza, fui subito smorzato dalla storia che i legni erano già essicati artificialmente!

Comunque secondo te Luvi, il fatto che la chitarra venga suonata nella maniera più varia possibile,
utilizzando armonie anche non consuete, può in qualche misura migliorare il suono?
Strumentazione: Fender Stratocaster American Standard, Gibson Les Paul Faded 2018, Fender Hot Rod DeVille 212 III,  Zoom G5n.

m4ssi

Onestamente non saprei, non mi è mai capitata per le mani una chitarra d'annata e credo non mi capiterà mai.
Credo che luvi abbia detto delle cose corrette, forse non sono del tutto d'accordo sul discorso della suonabilità. Non so se sia paragonabile, però restando in casa fender mi è capitato più volte di provare delle american vintage, che tutto sommato, secondo me alla fine non suonano male, ma non ne ho mai posseduta una proprio per le caratteristiche del manico, radius 7.25" unito ai tasti vintage rendevano la chitarra davvero poco suonabile per le mie umili mani, per cui credo che qualcosina di buono gli sviluppi tecnologici lo abbiano fatto.
Music Man Addicted

luvi

Citazione di: marcpag il 13 Gennaio, 2018, 08:25 PM
Comunque secondo te Luvi, il fatto che la chitarra venga suonata nella maniera più varia possibile,
utilizzando armonie anche non consuete, può in qualche misura migliorare il suono?

In realtà non tanto secondo me, quanto secondo le leggi della fisica alle quali perfino (!)  :D le nostre chitarre elettriche devono sottostare, la risposta è negativa.  :cry2:

Mi spiego meglio: il concetto al quale hai fatto riferimento trova fondamento nella chitarra acustica che suonata, fatta vibrare e strapazzata, matura di più e molto meglio che se lasciata in quiete nella sua custodia.
Migliora per lo più da nuova, poiché la tavola armonica deve ancora assestarsi e cedere alla tensione delle corde, per poi stabilizzarsi nel suo assetto definitivo, che è quello nel quale massimizza il proprio rendimento in qualità di amplificatore meccanico della vibrazione delle corde.
Dato il trattamento molto naturale delle superfici, nel tempo lo strumento perde gradualmente l'umidità residua, diventando via via più leggero e risonante e se non subisce danni o non si rompe, aumenta (lievemente) il suo volume e la sua proiezione sonora.

La chitarra a corpo solido nasce con l'intento opposto di eliminare all'origine ogni fonte di amplificazione naturale (da cui la mancanza di tavola armonica e la cassa spessa e piena, appunto per abbattere ogni risonanza), le superfici sono trattate pesantemente con prodotti impermeabilizzanti e vernici, per di più su di essa non è presente alcun componente in grado di "migliorare" con il tempo o se la chitarra viene fatta suonare...

Al giorno d'oggi, alcuni esemplari di chitarre degli anni 50 (sopratutto Gibson e poi spiego perché) che per decenni hanno vagato tra i tanti climi diversi degli Stati Uniti, si ritrovano estremamente alleggeriti nel loro peso: questo accade perché il semplice trattamento del legno con vernice alla nitro molto traspirante che ricevevano nel tempo si è vetrificato, non ha seguito il legno nelle dilatazioni dovute alle variazioni di temperatura e si è microfratturato, lasciando che la permanenza nel clima secchissimo di certi stati desertici (come Arizona o Texas, ad esempio...) si portasse via molta dell'umidità residua presente.
Il processo si rende ovviamente più evidente nelle vecchie chitarre da jazz, che hanno una costruzione più simile a quella delle chitarre acustiche, il cui interno della cassa è esposto direttamente all'aria.
Per fare un esempio, la mia Gibson ES150 del 1946 sembra di balsa da quanto pesa poco, eppure ha una cassa da 17" e un diapason di 25,50", esattamente come una più moderna ES350 che a confronto pesa quasi un chilogrammo e mezzo in più... suonata da spenta ha molto più volume di qualsiasi altra semiacustica in mio possesso...  :sbavv:

Diverso il discorso per le Fender Pre-CBS, in quanto da sempre venivano trattate con un fondo impermeabilizzante sotto la vernice nitro, per cui il legno non traspira e molto raramente viene a contatto con l'aria. Una certa perdita di umidità e di peso si verifica comunque nel tempo (e questo vale anche per le Gibson non esposte a climi troppo secchi), ma meno accentuata... La leggerezza di certi vecchissimi esemplari è dovuta probabilmente al diverso processo e grado di stagionatura dei primi stock di legni utilizzati dall'azienda.
In ogni caso erano più leggere in partenza rispetto ad una Les Paul!!  :laughing:

Nonostante tutto, quindi, le solidbody d'epoca non sono maturate granché negli anni: strapazzate sui palchi o tenute come reliquie in una teca, se non hanno subito danni funzionali e se i loro pickup non sono stati sottoposti a shock magnetici suonano né più, né meno che come quando erano uscite di fabbrica, fatte salve le diverse corde che oggi montano e la strumentazione diversa con la quale ne trattiamo il suono...

Per di più, come altri hanno osservato, non suonano tutte uguali  e nemmeno tutte benissimo soltanto perché sono vecchie!
Molte di loro mostrano però un carattere innegabilmente diverso dalle attuali, semplicemente perché erano diverse in partenza, per ragioni dovute a volte ai materiali, alla costruzione, all'elettronica, altre ancora al mix dei vari fattori citati.  ::)

Perdonate il papiro...  :-[
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


marcpag

Q.E.D.! :D :guitar:

Grazie Luvi per l'esauriente spiegazione.
Questa cosa l'ho notata in maniera più evidente sulla chitarra classica che mi fu regalata da mio padre a metà degli anni 80, quando inizia a studiare chitarra classica dal maestro.
E' una Antonio Lorca mod 12, comprata in Spagna.
Oggi noto che è più leggera ed il suono è aumentato parecchio.

Ritornando al discorso meglio vintage o modern, preferisco più uno strumento dalle caratteristiche moderne con un tocco vintage dato dall'elettronica. Ci sono tante chitarre di ottima fattura oggi che non sento l'esigenza o la brama di averne una del passato, specie adesso che i miei gusti sono cambiati.
Certo se per mestiere avessi fatto il musicista allora un pensiero lo avrei fatto orientandomi su delle Gibson e non su Fender che ritengo ottime ancora oggi.
Strumentazione: Fender Stratocaster American Standard, Gibson Les Paul Faded 2018, Fender Hot Rod DeVille 212 III,  Zoom G5n.


Elliott


Road2k

"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov

the_mechanic

"La prima nota stonata è un errore trascurabile.
La seconda nota stonata è un errore grave.
Dalla terza in poi è Jazz!"


Fostex

Quindi Luvi mi sembra di capire che tutte le menate sul tipo di vernice, nitro v/s poliestere v/s anilina v/s tempere v/s pastelli ad olio... che determinerebbe (o perlomeno farebbe la sua parte) il suono dello strumento in realtà è strettamente legato alla capacità o meno di far traspirare il legno. Se ne dedurrebbe allora che l'importanza del tipo vernice è direttamente proporzionale all'età dello strumento. Ipotizzando due strumenti perfettamente uguali, uno verniciato alla nitro e l'altro poliestere, da nuovi suonano uguali ma con gli anni il primo cambia il timbro più del secondo.

Poi se, come abbiamo detto, la variazione del timbro non è per forza migliorativo (stiamo sempre ipotizzando, quindi senza considerare tutti gli altri fattori che lo determinano) allora non si potrebbe dire che se lo strumento suona bene da nuovo è preferibile una vernice che aiuti a mantenerlo inalterato più a lungo? Quindi, che so... un bel poliestere da 3 cm? [emoji57][emoji50][emoji38]

luvi

Citazione di: Fostex il 14 Gennaio, 2018, 10:49 PM
Quindi Luvi mi sembra di capire che tutte le menate sul tipo di vernice, nitro v/s poliestere v/s anilina v/s tempere v/s pastelli ad olio... che determinerebbe (o perlomeno farebbe la sua parte) il suono dello strumento in realtà è strettamente legato alla capacità o meno di far traspirare il legno. Se ne dedurrebbe allora che l'importanza del tipo vernice è direttamente proporzionale all'età dello strumento. Ipotizzando due strumenti perfettamente uguali, uno verniciato alla nitro e l'altro poliestere, da nuovi suonano uguali ma con gli anni il primo cambia il timbro più del secondo.

Poi se, come abbiamo detto, la variazione del timbro non è per forza migliorativo (stiamo sempre ipotizzando, quindi senza considerare tutti gli altri fattori che lo determinano) allora non si potrebbe dire che se lo strumento suona bene da nuovo è preferibile una vernice che aiuti a mantenerlo inalterato più a lungo? Quindi, che so... un bel poliestere da 3 cm? [emoji57][emoji50][emoji38]

Sai, in questo campo si fa sempre molta fatica a quantificare i fenomeni: una cosa può accadere senza che sia percepibile con evidenza...
Indubbiamente una vernice più spessa rende la chitarra meno risonante e questo in uno strumento acustico ha un'evidenza immediata.
Ma in una solidbody, che proprio le risonanze è concepita per eliminare in partenza e nel suono amplificato della quale l'apporto della "struttura" passa in secondo piano rispetto ad altri più macroscopici (ad es. il posizionamento dei pickup lungo il diapason, la tipologia degli stessi, le caratteristiche del circuito e dell'amplificatore), potremo accorgerci altrettanto facilmente della differenza?
Di primo acchito io penso proprio di no.
Da un confronto diretto A/B, preciso e reiterato più volte dei due suoni, puo' anche darsi, ma di certo non con grande evidenza.
Il problema in questi casi è sempre rappresentato dal fatto che adoperando due strumenti diversi entrano in gioco mille altre variabili che inquinano tutto e d'altra parte mettere lo stesso strumento a confronto con due diverse verniciature non è certo un test facile da realizzare...  :maio:

Per quanto riguarda la variazione del timbro nel tempo, non è migliorativa se pensiamo ai fattori macroscopici che potrebbero determinarla in una solidbody: la smagnetizzazione dei pickup, la loro eccessiva microfonicità acquisita o rotture disastrose del manico non portano certo a prestazioni migliori, ma piuttosto alla necessità di interventi di riparazione o ripristino!  :sarcastic:
La perdita dell'umidità residua, invece, non fa certo del male allo strumento in quanto aumenta la rigidità del legno (sopratutto del manico) e quindi aumenta l'entità di energia meccanica che le corde conservano. Direi che possiamo quindi considerarla un miglioramento sempre, indipendentemente dalla sua entità che purtroppo, tranne casi veramente eccezionali, non è propriamente macroscopica.  :acci:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Elliott

Forse è OT o forse no...:(

Può influire negli anni invece, sulla struttura e quindi sul suono, il modo di suonare?
Mi spiega meglio: ad es un chitarrista Jazz ed uno metalzappatore sottopongono la chitarra a sollecitazioni diverse. Mi riferisco in particolare, oltre slle sollecitazioni fisiche anche alle vibrazioni ed alle onde sonore emesse dalle corde e che vanno a colpire il body e la tastiera. Queste, in decenni, possono influire in qualche modo?

Scusate la domanda sciocca :figuraccia:


Grand Funk

Citazione di: Elliott il 15 Gennaio, 2018, 07:18 AM
Forse è OT o forse no...:(

Può influire negli anni invece, sulla struttura e quindi sul suono, il modo di suonare?
Mi spiega meglio: ad es un chitarrista Jazz ed uno metalzappatore sottopongono la chitarra a sollecitazioni diverse. Mi riferisco in particolare, oltre slle sollecitazioni fisiche anche alle vibrazioni ed alle onde sonore emesse dalle corde e che vanno a colpire il body e la tastiera. Queste, in decenni, possono influire in qualche modo?

Scusate la domanda sciocca :figuraccia:

Da come ha spiegato Luvi, sulle solid body no..... sicuramente quella usata dal mettallaro avrà la vernice più rovinata......  :laughing:

luvi

Citazione di: Grand Funk il 15 Gennaio, 2018, 08:22 AM
Da come ha spiegato Luvi, sulle solid body no..... sicuramente quella usata dal mettallaro avrà la vernice più rovinata......  :laughing:

Esatto...  :laughing:

So che tendiamo a personalizzare, ad umanizzare l'oggetto della nostra passione fino a conferire ad esso sembianze e doti praticamente... umane!!  :facepalm:

La realtà fisica ci dice però senza ombra di dubbio che nel tempo ciò che può veramente cambiare per una chitarra solidbody sono... le preferenze, le attitudini e la sensibilità musicale del suo proprietario!! :sarcastic:

Quel che succede, pensateci, è piuttosto che indipendentemente dal fatto che lo strumento vintage suoni meglio o meno di quello moderno, chi lo imbraccia tende a modificare istintivamente il proprio stile in funzione del vissuto che lo strumento mostra di avere.   :oldguitar:

Questa cosa ha una tale forza di coercizione psicologica (a me accade puntualmente...  :figuraccia:) che finisce per avvenire perfino con gli strumenti reliccati, che quel vissuto lo simulano soltanto!!  :cry2:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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