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Classifica difficoltá/facilitá chitarre

Aperto da shezlacroix, 03 Agosto, 2020, 10:35 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

shezlacroix

Come da titolo, chiedo a voi super esperti quali sono in ordine crescente le chitarre elettriche piu "difficili"da suonare. Per difficili intendo per un neofita o comunque una persona "normale" :D

In particolare tra queste:

-Telecaster
-Stratocaster
-Les Paul
-SG
-335
-Ibanez (qualsiasi)
-PRS (qualsiasi)

Grazie mille.
Fender Telecaster MiM Polar white, PRS 245 SE Tobacco burst, Ibanez AZES40 Purist Blue, Epiphone SG worn cherry, Squier Stratocaster 40Th Anniversary SFG, Harley Benton DC-DLX Gotoh Shell Pink
Rig2:Boss Katana MK2 100 watt, Rig3:NUX MG300, PositiveGrid Spark GO

b3st1a

Citazione di: shezlacroix il 03 Agosto, 2020, 10:35 PM
Come da titolo, chiedo a voi super esperti quali sono in ordine crescente le chitarre elettriche piu "difficili"da suonare. Per difficili intendo per un neofita o comunque una persona "normale" :D

In particolare tra queste:

-Telecaster
-Stratocaster
-Les Paul
-SG
-335
-Ibanez (qualsiasi)
-PRS (qualsiasi)

Grazie mille.
La faccenda è molto personale, dipende dalla conformazione della mano, dai gusti personali ed anche dal genere che si suona. Inoltre per molte delle chitarre citate esistono modelli con configurazioni di manico, tastiera e tasti molto differenti e che possono renderle più o meno facili da suonare, perciò una classifica del genere lascia il tempo che trova, ad ogni modo per me l'ordine sarebbe:
-Ibanez
-PRS
-SG
-Strato
-Les Paul
-335
-Tele


shezlacroix

Giá con questa cmq uno si fa un idea....anche a grandi linee:)...grazie mille. Poi certo...le configurazioni fanno la differenza, peró considerandone una "Standard"....
Fender Telecaster MiM Polar white, PRS 245 SE Tobacco burst, Ibanez AZES40 Purist Blue, Epiphone SG worn cherry, Squier Stratocaster 40Th Anniversary SFG, Harley Benton DC-DLX Gotoh Shell Pink
Rig2:Boss Katana MK2 100 watt, Rig3:NUX MG300, PositiveGrid Spark GO

Bedrock

La chitarra con i tasti posati male.
Se é fatta bene, e quindi consente un eccellente setup, ci sono solo preferenze personali.

Elliott

La stessa chitarra può rivelarsi la più facile o la più difficile allo stesso tempo ed è giudizio esclusivamente individuale. Dipende, come già detto da chi mi ha preceduto, dalla configurazione e...non ne esiste una standard (se non nel nome). Prs esiste 22, 24 tasti e baritona. Ibanez va dalle superstrat alle semiacustiche ed è impossibile assimilarle in maniera generica, sotto ad un univo nome. Ad ogni modo, io ho (avuto) Squier Tele Vibe 60, Prs se24 e Strato ed  in ordine di facilità li posiziono

PRS
Tele
Strato

La Strato è quella con cui faccio maggiormente fatica a trovare la posizione con la destra

Max Maz

Se la chitarra è ben settata è soltanto una sensazione soggettiva.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


b3st1a

Citazione di: Max Maz il 04 Agosto, 2020, 08:06 AM
Se la chitarra è ben settata è soltanto una sensazione soggettiva.
In buona parte sì, ma ci sono anche parametri che non dipendono dal setting, alcuni dei quali oggettivi, come l'accesso agli ultimi tasti ed il bilanciamento dello strumento. Poi ci sono altri parametri relativi al suono: le Tele e le Strato (in configurazione "classica") spesso sono più "difficili" anche per via dei pickup single coil e a basso output: su una superstrat Ibanez o su di una PRS vai tranquillo, le,butti nell'ampli, gain a manetta e suonano quasi da sole, senza ronze e senza problemi. Su pu classici Fender, ronzii a parte, la dinamica è importante, e se non là si dosa bene è difficile farle suonare a dovere.


Max Maz

Per me sono caratteristiche peculiari.  :etvoila:
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


robland

Che cosa rende le chitarre facili o difficili?
Cosa che non coincide per forza con comode o scomode, ma possono avere un territorio comune.
La cosa che mi ha divertito per anni e anni in cui ho suonato chitarre paurosamente economiche e soprattutto scelte a caso (magari solo in base al colore) è stata tirare fuori quello che io volevo. Un combattimento, visti i limiti miei e dello strumento. (Per non parlare dell'ampli). L'ho sempre trovato stimolante.

Quindi per me è sicuramente non facile suonare una chitarra con la quale ti devi industriare molto per capire come estrarre il meglio in presenza di tante criticità.
Non posso nascondere che nel momento in cui ho avuto la possibilità di mettere le mani su una sei corde fatta davvero bene ho provato un gran sollievo e relax: era assai più facile da suonare.
Però
sono molto contento di aver fatto una lunghissima gavetta, altrimenti certe cose non le avrei né capite né apprezzate.

Quindi, primo fattore: la qualità generale dello strumento, ossia in particolare dei buoni pick up, dei buoni tasti, la tenuta dell'accordatura, l'affidabilità generale, dei legni che possibilmente non siano il compensato.

Per non rendere illeggibile il post mi fermo qui per ora, per poi tornare sull'argomento.

P.s. è pur vero che ci mettiamo del nostro per rendere più difficile esprimerci: le corde non pulite dopo un po' non suonano, le corde vecchie pure, una postura sbagliata, l'ignoranza (non conoscere le caratteristiche dello strumento e le sue potenzialità ci induce a prendercela con la chitarra mentre invece siamo noi), non fare il settaggio giusto. Tutto ciò rende difficile ciò che sarebbe stato più facile.

Bedrock

Citazione di: b3st1a il 04 Agosto, 2020, 08:47 AM
Citazione di: Max Maz il 04 Agosto, 2020, 08:06 AM
Se la chitarra è ben settata è soltanto una sensazione soggettiva.
In buona parte sì, ma ci sono anche parametri che non dipendono dal setting, alcuni dei quali oggettivi, come l'accesso agli ultimi tasti ed il bilanciamento dello strumento. Poi ci sono altri parametri relativi al suono: le Tele e le Strato (in configurazione "classica") spesso sono più "difficili" anche per via dei pickup single coil e a basso output: su una superstrat Ibanez o su di una PRS vai tranquillo, le,butti nell'ampli, gain a manetta e suonano quasi da sole, senza ronze e senza problemi. Su pu classici Fender, ronzii a parte, la dinamica è importante, e se non là si dosa bene è difficile farle suonare a dovere.

Sull'accessibilità posso concordare, uno dei, vari, punti di debolezza delle les paul tanto per dirne una.
Sulla questione pickup onestamente non lo inserirei in una questione di "comodità", un trembucker può anche essere "più assecondante" nelle saturazioni, ma se non voglio quel suono lì che sia comodo mi importa il giusto.

luvi

Possedendo sufficiente controllo e tecnica direi che non esistono chitarre facili o difficili, ma solo settate idealmente o meno a seconda delle proprie esigenze o abitudini.

Ci sono però alcuni aspetti chje possono rendere effettivamente più o meno agevole l'esecuzione sull'una o sull'altra della stessa parte...

Una tastiera con radius molto accentuato e il diapason lungo implicano una regolazione dell'action pià alta ed offrono maggiore resistenza ai bendings.

Da questo punto di vista, quindi, una Tele o una Strato vintage (diapason 25.50" e radius 7.5") sono meno facili da suonare di una moderna "superstrat" (diapason 25.50" radius 9-12") e meno ancora di una Les Paul (diapason 24.75" e radius 12").

Per dare il meglio di sé in certi contesti (blues, rock) Strato e Tele beneficiano altrettanto proverbialmente di un tocco deciso e di una plettrata particolarmente "consapevole", il che non significa che un buon tocco della mano destra non sia necessario sempre, ma che con queste chitarre appare particolarmente determinante.  ::)
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Bedrock

Citazione di: luvi il 04 Agosto, 2020, 01:10 PM
Possedendo sufficiente controllo e tecnica direi che non esistono chitarre facili o difficili, ma solo settate idealmente o meno a seconda delle proprie esigenze o abitudini.

Ci sono però alcuni aspetti chje possono rendere effettivamente più o meno agevole l'esecuzione sull'una o sull'altra della stessa parte...

Una tastiera con radius molto accentuato e il diapason lungo implicano una regolazione dell'action pià alta ed offrono maggiore resistenza ai bendings.

Da questo punto di vista, quindi, una Tele o una Strato vintage (diapason 25.50" e radius 7.5") sono meno facili da suonare di una moderna "superstrat" (diapason 25.50" radius 9-12") e meno ancora di una Les Paul (diapason 24.75" e radius 12").

Per dare il meglio di sé in certi contesti (blues, rock) Strato e Tele beneficiano altrettanto proverbialmente di un tocco deciso e di una plettrata particolarmente "consapevole", il che non significa che un buon tocco della mano destra non sia necessario sempre, ma che con queste chitarre appare particolarmente determinante.  ::)

Ma quando una strato é fatta come si deve e settata come si deve é lo stesso un burro.
Sono rimasto stupito da una replica 56 di Mario Pistella, Luca vorrei fattela provare  :loveit:.... Pickup fatti da lui ma su quello si può discutere come al solito  :laughing:
È poi si, la strato va picchiata selvaggiamente, single coil a parte, con cui sto facendo pace, é proprio il mio strumento  :D

luvi

Citazione di: Gian.luca il 04 Agosto, 2020, 01:25 PM
Ma quando una strato é fatta come si deve e settata come si deve é lo stesso un burro.
Sono rimasto stupito da una replica 56 di Mario Pistella, Luca vorrei fattela provare  :loveit:....

Ci credo senz'altro, ma l'action più alta con il radius da 7.5" è un prezzo da pagare per forza e con qualsiasi setup... se l'abbassi come su strumenti dal radius maggiore, a causa della bombatura accentuata quando tiri la corda questa va a toccare la parte centrale del tasto, non c'è alternativa!
Sei sicuro, per fare qualche ipotesi, che sulla chitarra in questione non fosse stato adottato un radius da 9", che non fosse stata montata una muta .009-.042 o che non fosse stata accordata in Eb?
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.


Bedrock

Citazione di: luvi il 04 Agosto, 2020, 02:20 PM
Citazione di: Gian.luca il 04 Agosto, 2020, 01:25 PM
Ma quando una strato é fatta come si deve e settata come si deve é lo stesso un burro.
Sono rimasto stupito da una replica 56 di Mario Pistella, Luca vorrei fattela provare  :loveit:....

Ci credo senz'altro, ma l'action più alta con il radius da 7.5" è un prezzo da pagare per forza e con qualsiasi setup... se l'abbassi come su strumenti dal radius maggiore, a causa della bombatura accentuata quando tiri la corda questa va a toccare la parte centrale del tasto, non c'è alternativa!
Sei sicuro, per fare qualche ipotesi, che sulla chitarra in questione non fosse stato adottato un radius da 9", che non fosse stata montata una muta .009-.042 o che non fosse stata accordata in Eb?

Era una bellissima sunburst due toni su body in un leggerissimo frassino, raggio 7,25 tasti vintage.
Passa da me e andiamo a trovare Mario :)
Ne ha pronta una con manico acero e tastiera palissandro, sempre 7,25 mi par di ricordare, dove la parte del manico a contatto con la tastiera ha la stessa bombatura della tastiera stessa, che quindi è concava da una parte e convessa dall'altra, una sciccheria.
Accordata standard, l'ho accordata io prima di provarla, corde si sottili, forse 9-46 ma siamo lì.
Con action così bassa pensavo di aver rogne con i bending ma stranamente venivano benone su tutta la tastiera.
Un segreto ci sarà, oppure mi ha preso in giro e non me ne sono accorto :)
Mi fa: che vuoi che sia, so du pezzi de legno  :laughing:
Da liutaio di strumenti acustici...


luvi

Non voglio dire che una Strato con manico 7.25 sia poco suonabile in assoluto (specie se monta corde sottili :sarcastic:), ma che possiede inevitabilmente un "tasso di comodità" inferiore a quello di una moderna superstrat, che non a caso è nata con altre caratteristiche e non a caso è la tipologia di chitarra preferita dalla gran parte dei velocisti...  :etvoila:

Aimèh, 7.25" sono 7.25" e l'action minima che richiedono è quella: è un fattore meccanico che non possiamo modificare né io, nè tu, né il liutaio...  :firuli:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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