Archtop economiche : parliamone

[luvi]

Ok, qui non siamo più nel range delle economiche, però .. che bava !! 

Aria tutta la vita.. ( bello anche il princeton )

PS: ma come ha fatto a registrare così bene ? 

In effetti non sono economiche nessuna delle due... 

Il confronto però a mio parere non è corretto: la Aria PE180 (posseggo anch'io lo stesso strumento, che nei primi anni '70 veniva prodotto sempre in Giappone anche come Epiphone "Emperor S") è un (ottimo) clone della Gibson L5, ma poco ha a che fare con la ES175... I due modelli differiscono per la cassa da 17" (contro i 16 della 175), per la scala da 25",50 (contro i 24",75 della 175), per la tavola in abete (contro l'acero) e per la tastiera in ebano (contro il palissandro).
Insomma, due strumenti largamente diversi il cui confronto, per essere significativo, sarebbe da fare tra due Gibson (per mostrare il differente carattere) oppure tra una Aria Pe180 e una Gibson L5, una Gibson ES175 e una Ibanez 2355 o una Greco S55 (per mostrare le similitudini tra Gibson USA e vecchi cloni nipponici)... 

[Vu-meter]

Grazie Luvi !!!

PS: conosci questo pezzetto ? L'ho sentito tante volte ma non mi sovviene il nome..

[luvi]

PS: conosci questo pezzetto ? L'ho sentito tante volte ma non mi sovviene il nome..

Dovrebbe essere Midnight Blue di Kenny Burrell... 

[Vu-meter]

Luvi (o chiunque voglia partecipare), che mi dici delle Tokai ? Quel era il modello più "gettonato" tra le archtop ?

[luvi]

Luvi (o chiunque voglia partecipare), che mi dici delle Tokai ? Quel era il modello più "gettonato" tra le archtop ?

Della produzione di qualità made in Japan sicuramente la 335 (modelli ES 100/110/120 ecc.), più che altro perché è più diffusa e richiesta rispetto alle hollowbody.

Per i modelli a cassa alta ad uso più spiccatamente jazzistico ha sempre avuto maggior mercato il "gruppo" Ibanez/Aria/Greco (spesso la stessa chitarra marcata diversamente), nonostante sia Tokai che Burny/Fernandes producessero ottimi strumenti di quel tipo.

Non parliamo però di modelli economici, perlomeno ora che sono stati ampiamente rivalutati come vintage, lawsuite, ecc. ecc. e costano come le originali USA!

Oggi la produzione economica dei gloriosi marchi nipponici come Tokai o Burny si èa trasferita in Cina: non certo da buttare, ma nulla ha a che vedere con le "signore chitarre" prodotte in Giappone... 

[Vu-meter]

No, no... Chiedevo della produzione giapponese anni 70. Ho visto delle copie della 175 piuttosto belle e mi chiedevo cosa ne pensassi..

[Elliott]

Oggi la produzione economica dei gloriosi marchi nipponici come Tokai o Burny si è trasferita in Cina: non certo da buttare, ma nulla ha a che vedere con le "signore chitarre" prodotte in Giappone... 

Parliamo della linea Tokay Lofundo?

[luvi]

Parliamo della linea Tokay Lofundo?

Rispetto all'altra... quasi! 

[luvi]

No, no... Chiedevo della produzione giapponese anni 70. Ho visto delle copie della 175 piuttosto belle e mi chiedevo cosa ne pensassi..

Io ho una Greco S55 del '74, a sua volta identica all'Ibanez 2355...

Bello strumento (che infatti non ho venduto) con il timbro tipico dell'originale (nonostante la tavola in abete, anziché in acero), ma non del tutto pari a quello di una ES175 ben riuscita quanto a corposità di suono.

A tu per tu con la mia Gibson resta sempre un po' più... leggera.

Considerata la differenza di costo (1000 euro contro oltre 3000) vale senz'altro la cifra che il mercato richiede, sempre al netto dei lavori di restauro, che data l'età non sono mai da escludere (e che anch'io sulla mia ho dovuto fare).

[Mariano]

Si si considerano economiche le chitarre intorno ai 1500. allora vanno citate sicuramente le Godin 5th Avenue, tutta la serie, escludendo alcuni modelli che vanno più verso i 2000

Ma ho avuto modo di provare assiduamente anche il modello "base" da poco più di 700 euro ed era ottimo. Le ultime uscite mi hanno colpito

[luvi]

Ma ho avuto modo di provare assiduamente anche il modello "base" da poco più di 700 euro ed era ottimo. Le ultime uscite mi hanno colpito

Ottimi strumenti a livello di costruzione... Unico neo la presenza dei pickup TVJones, molto definiti e leggeri sulla gamma medio-bassa, che vedo molto più orientati al rockabilly, che non al Jazz.

Ma è anche vero che i pickup... si cambiano! 

[Mariano]

credo che questi nuovi modelli che si aggiungono alla linea si rivolgano proprio al rockabilly, al country e a un certo tipo di rock più che al jazz, perché i modelli 5th avenue con humbucker e p90, si chiama Kingpin, stanno continuando a farli, non è cambiata la produzione ma solo aumentata la linea

questo, per intenderci

e questo

quindi penso che se uno vuole un suono più jazz tradizionale si orienta direttamente su questi, mentre se prendi quella coi filtertron è proprio perchè la vuoi così devo dire comunque che avendone provate diverse di 5th avenue, anche se all'apparenza possono sembrare chitarre gibson style (scala corta, uno o due humbucker o p90), la scelta di legni come il canadian wild cherry le rende diverse sia da amplificate che non. Le ho sempre trovate molto più "chiare" dei modelli simili gibson o ibanez. Stessa esperienza sulla Godin Montreal Premiere: venivo da una Gibson 335 quindi da una chitarra semiacustica thinline a scala corta con 2 humbucker e blocco centrale mi aspettavo qualcosa di molto simile a una 335, una SA2200 o una Ibanes AS200, insomma l'ennesimo clone 335. Invece è una chitarra molto diversa, e questa cosa l'ho notata anche sulle 5th avenue

il che non è una cosa negativa intendiamoci, per me suonano benissimo. Ma se uno cerca qualcosa che porti più verso il suono iconico gibson perchè ha quelle esigenze, le semiacustiche godin prendono una strada diversa

[Vu-meter]

Due strumenti, se qualcuno li conosce, accetto molto volentieri opinioni e pareri :

- Peerless Monarch
- D'Angelico EXL-1

Ditemi tutto ..

[luvi]

Due strumenti, se qualcuno li conosce, accetto molto volentieri opinioni e pareri :

- Peerless Monarch
- D'Angelico EXL-1

Ditemi tutto ..

Non le possiedo, ma le ho provate più volte...

Sono entrambi ottimi strumenti, abbastanza simili come costruzione (grossomodo tipo Gibson ES350), essenze (tavola in abete, fondo, fasce e manico in acero, legno laminato per la D'angelico e massello per la Peerless, tastiera in ebano per la D'Angelico, in palissandro per la Peerless) e tipologia di pickup (minihb sospeso Kent Armstrong per la D'Angelico, identico ma non marchiato per la Peerless).
Diapason diverso: 25.50" per la D'Angelico e 24.75" per la Peerless.
Questa differenza si riflette nelle sonorità lasciando alla Peerless i territori più morbidi e portando la D'Angelico in quelli più chiari e brillanti: potrei dire più "freddi" ma non vorrei che l'accezione sembrasse troppo negativa, perché in fondo è solo questione di gusti. 

[Vu-meter]