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Un sabato 'diverso' nella mia scuola (aggiunte immagini)

Aperto da Vigilius, 14 Maggio, 2012, 06:52 PM

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Vigilius

Questa cosa non l'ho organizzata io, ma ritengo comunque sia stata interessante e mi permette di condividere con voi alcune considerazioni a margine. La mia scuola sta festeggiando i primi 40 anni di vita del liceo scientifico (la scuola in sé esiste da prima dell'unità d'Italia, dal 1846 per la precisione: non mi pare poco e spero sia d'augurio nonostante il crollo di iscrizioni degli ultimi anni) ed ha quindi messo in cantiere tutta una serie di eventi. Devo dire tutti molto interessanti con partecipazioni anche illustri anche perché abbiamo ex-studenti 'famosi' un po' in tutti i rami della società e sparsi nel mondo (anche se forse non dovrei dirlo, ma anche il Ministro degli esteri Terzi è un nostro ex-alunno, chiaramente non mio).
Va beh, sabato scorso 12 maggio le ultime due ore di lezione sono state dedicate alla storia della musica, lezione fatta non da me, ma dagli organizzatori di un concerto di beneficenza; ecco la locandina.





Al di là di quelle che possono essere le vostre convinzioni politiche e/o le vostre convinzioni sull'utilità della musica a scuola direi un'opportunità data ai ragazzi non da poco: sensibilizzarli sulle vicende tibetane, lezioni preparatorie fatte dal docente di religione della scuola, e far capire loro che la musica, anche quella 'moderna', è un fatto culturale se affrontata in un dato modo. La partecipazione era libera nel senso che ogni singolo dicente portava, a sua discrezione, la classe ad assistere alla lezione; io naturalmente ho portato le mie due anche se con qualche loro protesta   ???.

Mattina
La lezione era composta di due moduli di un'ora da ripetersi per non far perdere ore di lezione ai ragazzi (ricordo che in una scuola paritaria si paga per fare scuola e quindi qualche genitore che rompe perché 'fanno altro' lo trovi sempre, o se lo trovi!!!!! Poi se non fai altro si lamentano lo stesso  >:()
Sul palco dell'auditorium della scuola (mica robetta: 500 posti a sedere dove alla sera si è tenuto il concerto vero e proprio) c'era un padre con i suoi due figli che hanno intrattenuto i ragazzi con un'interessantissima carrellata della musica partendo da Robert Johnson ed arrivando sino al punk ed oltre (era l'antipasto del concerto serale con 9 elementi sul palco).
Sono stati molto bravi perché ci sono state poche parole e molta musica: come? Il papà aveva un'acustica Gibson, uno dei figli cantava ed era al piano, armonica e tamburello, l'altro aveva la strato. Suonavano su strumenti d'epoca quasi alla ricerca filologica di certi suoni anche se poi si sono presi delle enormi libertà (per fortuna).

Ma voglio fare un passo indietro: prima della lezione avevo un'ora buca, sono uno dei pochi fortunelli che con 23 anni d'anzianità si fa ancora 5 ore di lezione al sabato mentre alcuni dei miei colleghi più giovani il sabato ce l'hanno libero :firuli:, e secondo voi in un'ora buca potevo resistere ad andare a vedere la preparazione del palco? Prima cosa ho incontrato un povero disgraziato che da solo portava una cassa dell'impianto: una FBT, tra l'altro della scuola e acquistata da me anni addietro, in legno, pesante come un macigno. Ho più di 50 anni e quindi è giusto che ora sia lui a fare fatica... la prima rampa di scale, alla seconda già stavo dandogli una mano perché è più forte di me. Sono rimasto giù dal palco e subito i miei occhi hanno cominciato a brillare.
Ora dirò cose che solo chi l'ha fatto può capire; ancora oggi, nonostante l'età, quando passo davanti ad un palco e vedo gente suonare il mio istinto è essere là in mezzo a loro: è più forte di me. Per fortuna poi ho la ragione e capisco che è giusto per me ora stare ad ascoltare, ma il fascino che esercita su di me il palco è ancora fortissimo: il peso delle casse, quel groviglio assurdo di fili, la confusione, la fretta... ogni volta che ci sono in mezzo mi chiedo: "Ma chi me lo fa fare?" Così smetto e poi... poi se vedo tutto quello: mi manca. Sono la persona meno egocentrica del mondo: non pensiate che mi piaccia stare al centro dell'attenzione! Suonerei anche nascosto se potessi, ma... ma il palco è il palco, anche se sei solo. Il docente di religione, nonché direttore spirituale della scuola (lo conoscete anche voi di sfuggita perché purtroppo è stato inquadrato ed intervistato da tutte le TV nazionali in quanto è quello che ha officiato la messa di PierMario Morosini, lo sfortunato calciatore morto a 26 anni   :cry2:) mi ha guardato ed ha capito quella specie di nostalgia che prende chi è giù dal palco quando c'è stato almeno una volta su; ha sorriso. Chi ha la musica nel sangue anche se fa di tutto per cancellarla... beh, quella torna sempre anche se nel frattempo so che sono diventato una chiavica di chitarrista buono solo per la mia cameretta.
Andiamo avanti, non ho chiesto nulla a nessuno e sono salito sul palco a spiare: quello che farebbe ogni musicista sano di mente.
La curiosità è la molla della filosofia nonché prima lezione di filosofia di tutti i miei alunni, quella che ricordano per sempre tutti: potevo io non essere curioso? Ma c'è di peggio: faccio quello che proibisco di fare in classe: tiro fuori il mio telefonino e fotografo.   :firuli:
Subito mi attira un vecchio ampli che non sarà però utilizzato al mattino: una vecchia conoscenza che non ho mai avuto l'onore di provare per bene. Eccolo!



Il pianoforte è quello della scuola e quindi non lo degno di uno sguardo; poco più in là c'è un altro ampli che non conosco, ma la foto c'è e quindi lascio a voi l'identificazione.



Quello sarà l'ampli usato dal giovane figlio visto che si vedono i cavi che partono ed arrivano ad una pedaliera di fortuna che di sicuro farà gridare d'orrore il Raffus, per il disordine, e tanti di voi.



A questo punto arriva il padre e quindi me la squaglio anche se lui sorride: non sa chi io sia, ma ha perfettamente capito che sono un musicista penso per come mi muovo sul palco, come se fossi in una cristalleria, e per il fatto stesso che osservo, ma non tocco nulla per assoluto rispetto delle cose altrui. Non se avete mai osservato questa cosa, ma i non-musicisti devono sempre palpare tutto, i musicisti, no: loro osservano con la faccia da bambini meravigliati!

A quel punto è iniziata la lezione davanti, all'inizio, solo ad una sessantina di ragazzi. Bellissimo ripercorrere la storia di quei magici anni che è poi in fondo anche parte della mia vita, almeno dal '60 in poi. Gli studenti sono freddissimi: non conosco nulla della musica. Passano le giornate a stordirsi con le cuffiette, ma non sanno nulla del passato musicale: la parola blues non vuol dire nulla per loro, Elvis è un emerito sconosciuto :sconvolto:. Ok, non saranno tutti così, ma io con i ragazzi ci lavoro e so cosa sanno e cosa ignorano. Solo qualcosa dei Beatles risveglia in loro qualche ricordo... dei loro genitori però. L'ora è passata e la mia classe deve tornare al che propongo loro di restare lì a seguire anche l'altra parte della lezione, che poi sarà diversa nei contenuti ed anche negli esempi musicali (fatti e scelti bene tra l'altro; il giovane chitarrista ha fatto sentire come suonerebbe il blues Clapton, Hendrix, Page e Vai improvvisando sullo stesso giro, fatto dall'acustica del padre). Alla mia età se avessero fatto una lezione così non mi avrebbero mai più visto a casa: i ragazzi di oggi? Metà classe voleva tornare in classe a far lezione perché quella roba lì a loro non interessa. Ho minacciato di spiegare la logica di Aristotele :angry2: (fatta oggi) nel modo più noioso possibile: qualcuna si è alzata ed ha detto che un'altra ora lì non ci sarebbe stata. Morale? Sono restati lì perché mi sono imposto: non mi piace far così, ma...   :hi:

L'ultima ora del sabato non la vuol fare nessuno e quindi il numero dei ragazzi e dei docenti aumenta: ora siamo 200, anche di più e si comincia a fare sul serio   ;D. Naturalmente su 200 o poco più ragazzi la situazione è meno disperata: credete? Inizia la spiegazione di cosa sia un riff: ne vengono fatti alcuni come esempio ed inizia la gara a chi li riconosce  icon_acc.gif. Qualche metallaro lo trovi sempre e Whola lotta love viene riconosciuta da un paio di persone, Day Tripper da nessuno, Black Night? Il nulla! Sunshine of your love fa saltare sulla sedia tutti i colleghi della mia generazione e si scopre così che la gara è tra quelli della mia generazione: ora i ragazzi si divertono perché vedono noi 'matusa' con gli occhi che brillano. Ma lo sconforto è tanto: si parla di Bob Dylan (che cito sempre nelle mie spiegazioni sulla guerra in Vietnam, ma in questa scuola non ho quinte quest'anno). Alla domanda: "Quanti di voi conoscono Bob Dylan?", sapete quante mani si sono alzate? DUE!!!!!!!!!!!!!!!!!!   :sconvolto: Bowie non lo conosce nessuno; Genesis? Non pervenuti ed hanno suonato pure pure tutta la strofa e il ritornello di I know what I like   ??? Scatta quindi l'operazione ruffiana per far vedere come il blues sia dappertutto: "Ragazzi questa non potete non conoscerla, l'avete sicuramente nel vostro I-pod!" E partono con Amy Winehouse: la riconoscono in pochissimi. Possibile? Alla domanda di quanti l'avessero sul loro I-pod e la conoscessero si alzano una ventina di mani scarse: su 200 e oltre ragazzi!!!!!!!!!!!!!!!!!! A me di Amy frega nulla, ma possibile che la conosca io e non loro? Con tutto il casino che hanno fatto quando è morta? Ma che cavolo ascoltano? I valenti musicisti che secondo me hanno fatto veramente un ottimo lavoro si congedano con la versione breve di un brano immortale: Stairway to heaven resa in modo brillante. Ai colleghi della mia generazione quasi scende una lacrimuccia, alla ventina di ragazzi che amano veramente la musica scatta il silenzio orante di chi sa di star ascoltando qualcosa di memorabile, tutto questo mentre altri hanno le cuffiette già nelle orecchie, chi manda messaggi, chi si veste... è ora di andare. Che tristezza!

Gaber chiuse la carriera con il CD "La mia generazione ha perso"; mi sa che aveva ragione. Direte che sono esagerato, che non sono tutti così; vi assicuro che in 23 anni di insegnamento forse il polso dei giovani ce l'ho più io che voi tutti che leggete. Non dico che bisogna tornare a quei tempi, ci mancherebbe, ma almeno riconoscere l'importanza storica di chi ci ha preceduto e dare a loro quello che spetta. Oggi la situazione è questa
Torno a casa felice dell'esperienza (anche se mi sono dimenticato di fotografare la Gibson acustica   :roll eyes:), ma anche con un senso di amarezza in bocca.

Pomeriggio
Il pomeriggio si apre meglio: un mio alunno ed altri due ragazzi della scuola vogliono suonare alla festa di fine anno e vogliono assolutamente avere me come chitarrista e siamo già alla terza prova. Si divertono loro perché hanno una specie di 'pezzo di mobilio quegli anni tra loro' e, quel che è peggio, mi diverto io. Loro sono rispettosissimi, gentilissimi niente roba tipo 'diamoci del tu' o menate varie: i ruoli istituzionali sono rispettati in pieno, ma quando si attacca a suonare si fa casino insieme. Uno di loro mi ha già minacciato che quando sarà per lui l'ultimo giorno di scuola la sera stessa mi porta a suonare su un palco serio  :lol:
Volete ridere? Niente Deep Purple, i pezzi li hanno scelti loro in modo ruffianissimo: un paio per far divertire il pubblico e un paio per far divertire noi. Così? Così mi trovo a suonare Supersonic degli Oasis che se me l'avessero detto il mese scorso mi sarei messo a ridere: naturalmente il solo non lo imparerò mai perché se loro vogliono quello 'vero' stile anni '70 devono sapere che io improvviso sempre (finora nessuno si è lamentato) e mi diverto pure con quei 4 accordi sfigati che ora li faccio swingandoli un po'. Ragazzi: sono impazzito?


Il pomeriggio, se avete letto bene la locandina, non si è chiuso qui, ma ora smetto perché tanto una cosa così lunga non la leggerà nessuno: ma io sono vintage anche in questo alla faccia di Twitter e porcate varie!   :ookk:

Mostra chitarre storiche

Il mio scritto ha suscitato un piccolo dibattito e va bene, ma non avete letto bene la locandina perché al pomeriggio, finite le prove, sono tornato a scuola giusto una ventina di minuti per vedere in che cosa consistesse la fantomatica 'mostra di chitarre storiche'. La mostra c'era davvero anche se di pochi pezzi, ma meglio di niente e comunque le sorprese non sono mancate.
Ancopra una volta immagini prese con lo smartphone, che sto imparando ad usare, e quindi di qualità discutibile, ma mi pare che qualcosa si capisca lo stesso.

Primo esemplare: Basso Hofner di chiara memoria beatlesiana, anno 1966!



Secondo esemplre: veramente sono due e sono Gibson. La Les Paul non ricordo di che anno fosse, ma era interessante per i pickup che a me pare siano dei P90 anche se quello al manico non aveva i soliti poli, ma come delle stanghette verticali. L'SG invece mi pare fosse del '68 ed è un modello abbastanza raro perché non l'ho vista neanche molto fotografata in giro.



Terzo esemplare: Harmony Meteor Natural del 1968 e qui cominciamo a fare sul serio: è lo stesso modello di chitarra che fu usato per registrare "You Really Got Me" dei Kinks. Chitarra si dice economica, ma dotata di ottimi pickup. Fu anche la chitarra con cui Keith Richards registrò il primo album degli Stones.



Quarto esemplare: questa è anche un'altra chicca, Telecaster Fiesta Red del 1967 autografata da David Crosby. Questa sarebbe piaciuta a Vu di sicuro.



Quinto esemplare: qui siamo al mitologico, Gretsch 6120 Chet Atkins 1959  icon_omg.gif Chitarra appartenuta a Graham Nash ed usata per registrare molti dei suoi album



C'erano anche altre chitarre a margine come una Gibson Flying V, una Explorer e una firebird, la mitica 12 corde Rickenbacker e... prossima puntata!   :firuli:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Vu-meter

Che posso dire ?

Anzitutto che ho letto tutto con piacere, in barba a chi scrive , tiè . :yyeess: Anzi, volevo ringraziarti perchè ci porti sempre con te. Hai un tipo di scrittura che mi permette sempre di immedesimarmi e mi sento un pò sul luogo anche io . Grazie, davvero. :thanks:

Posso anche dire che la situazione sarebbe delle più tristi in assoluto se non conoscessi le cose che conosco , o meglio: la situazione E' triste  :cry2:, ma io sono preparato e non riesco dunque a meravigliarmi più di tanto.

Il finale colora il tutto. Sono contento che tu possa esserti ripreso dalla brutta esperienza del mattino ( scoraggiante ) con qualcosa che ti mette senza dubbio di buon umore : suonare !!  :guitar:


Che posso dirti di più ? Non so davvero . Spero solo che lo "scoraggiamento" di una ulteriore consapevolezza( che seppur latente era già in te )  non ti si porti via il sorriso e la voglia di fare che hai dimostrato fino ad oggi .

Ti lascio un abbraccio ed un ringraziamento , sono stato bene sabato, con te  ;D .

Vu  :abbraccio:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Vigilius

Vedrai la seconda parte del pomeriggio... anzi, tu una parte l'hai già vista  :mypleasure:

Nessun commento con il suonare con gente così tanto più giovane di me? Alle volte penso di essere ridicolo, ma non riesco ad essere distaccato al punto da saper giudicare in modo oggettivo.  :roll eyes:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Vu-meter

Citazione di: Vigilius il 14 Maggio, 2012, 07:26 PM
Vedrai la seconda parte del pomeriggio... anzi, tu una parte l'hai già vista  :mypleasure:

Nessun commento con il suonare con gente così tanto più giovane di me? Alle volte penso di essere ridicolo, ma non riesco ad essere distaccato al punto da saper giudicare in modo oggettivo.  :roll eyes:

Ai miei occhi nessuna ridicolaggine, anzi ... forse agli occhi maligni di giovani immaturi, potrebbe essere ; ma ai miei , no .
Anzi , apprezzo l'umiltà che ci metti, perchè l'aver timore di mettersi in ridicolo, ma metterci la faccia ugualmente, richiede coraggio ed umiltà; bravo .  :bravo2:


:abbraccio:

Vu :)
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Tiziano66

Caro Vigi ti faccio tantissimi complimenti, non per aver tenacemente cercato di convincere un nugolo di nostri giovani alla conversione istantanea verso la nostra epoca, ma per essere come tu sei! Un pó retró, un pó vintage ed anche Custom! Ma che comunque, in certi aspetti, cerchi di restare al passo dei piú giovani.
Io sono un pochino piú giovane di té (46 anni), ma sono confrontato tutti i giorni con gl'insuccessi o con le vittorie, ma l'importante e credere sempre in quel che si fà.

Grazie Vigi per essere tra di noi.

4Roses

marcellom

Vigilius... mi ha fatto ricordare dell'ultima volta che ho visto Peter Gabriel in concerto... c'erano ragazzini che si annoiavano e sbuffavano... un pubblico freddisimo e io mi sono vergognato tanto.. di loro. ...
 È stato meraviglioso ma la maggior parte di quelli che hanno assistito al concerto non sapevano neanche chi fosse quel signore calvo vestito di lampadine... ah.. giovini d'oggi...
Per il fatto di aver suonato con i ragazzi..ridicolo? scherzi?  gli hai fatto vedere come si usa il legno e che le dita non servono solo per essere infilate nel naso.. grande...

Raffus

Che dire, splendido resoconto di una splendida giornata; avrei voluto esserci!



Così avrei anche potuto cazziare il chitarraio disordinato ^_^
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D





Vigilius

Grazie Raffus; dai un'occhiata anche più su che ho aggiunto delle immagini (le sto mettendo ora).
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.


Raffus

La custom mi pare sia una '54 con P90 al ponte e Alnico al manico
Citazione di: Vigilius il 30 Aprile, 2011, 09:17 PM

C'è il Raffus!!!!!!!!!!!

Ora inizierà il delirio pedali  :D




Tiziano66


Vu-meter

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Aztlan

Ciao Vigilius, pure io come VU ho letto tutto anche xchè più leggevo e più mi immedesimavo quello che dici di come si guarda un palco e la descrizione esatta della sensazioni che prova chi ci è stato quando vede qualcun'altro li sopra. Personalmente ho sempre detto: "da giovane nn capivo xchè cantanti old style insistessero nonostante nn avessero più pubblico a volersi esibire a tutti i costi, pur avendo raggiunto tramite la carriera la tranquillità economica" bene, l'ho capito dopo aver suonato a mia volta su un palco. La preparazione, la tensione del primo pezzo  con le farfalle che svolazzano nello stomaco e, la "gasatura" quando ti rendi conto che stanno apprezzando quello che stai facendo. ...meglio della compagnia di una bella signora! Per quanto riguarda i ragazzi hai ragione a metà nel senso che ce ne sono moltissimi come dici tu, 5/6 li ho come nipoti quindi lo so, ma nn so te, ma io sono andato a molti concerti, quasi tutti quelli importanti a Milano, da James Taylor a Clapton agli U2 ai Genesis, a Dylan al Boss.. insomma una marea di concerti e ti assicuro che mi sono quasi sempre sentito fuori luogo xchè circondato da una marea di ragazzotti urlanti anche se chi stava suonando o aveva la mia età o ci era molto vicino nn parliamo poi quando sono andato a Torino a vedere Pulse (Pink F.) per i ragazzotti che avevo intorno ero io un mito solo xchè conoscevo e seguivo i Pink Floyd fino dal 1970 anno se nn erro della loro colonna sonora psichedelica al film More e quindi in grado di raccontar loro aneddoti sul gruppo che ormai nessuno conosce più (tipo i numeri da circo che hanno fatto  in sala di incisione con le poche piste in croce che avevano a disposizione a registrare Time e alcuni nn ricordavano semmeno un certo sig. Syd Barret....ecco li potevo essere il loro padre ma quella volta nn mi sono sentito per niente fuori luogo anzi pendevano come si dice dalle mie labbra (almeno fino a quando nn è iniziato il concerto). Ciao :hi:
Per chi intraprende cose belle , é bello soffrire , qualsiasi cosa gli tocchi . (Platone)

Vigilius

Sui ragazzi penso di avere un quadro abbastanza reale visto il lavoro che faccio; certo anch'io al concerto dei Rainbow a Milano ho visto almeno 3 generazioni, ma i figli erano lì più per far piacere ai padri che per reale interesse: poi dal mazzo un paio li togli sempre.
Alla mostra c'era un'altra chitarrina interessante a cui ho dedicato un post apposito  :ookk:
Chitarre: Stratocaster (troppe!)
Amplificatori: un paio e tutti 'casinisti'!
Pedali ed effetti: troppi e spesso inutili!

Citazione di: luvi il 16 Ottobre, 2009, 06:35 PMIl problema è eleggere la strumentazione a "fine", anziché a "mezzo": questo è poco sano, perché l'unico elemento che si finisce per non migliorare siamo noi stessi.



Aztlan

Citazione di: Vigilius il 17 Giugno, 2012, 07:20 PM
Sui ragazzi penso di avere un quadro abbastanza reale visto il lavoro che faccio; certo anch'io al concerto dei Rainbow a Milano ho visto almeno 3 generazioni, ma i figli erano lì più per far piacere ai padri che per reale interesse: poi dal mazzo un paio li togli sempre.
Alla mostra c'era un'altra chitarrina interessante a cui ho dedicato un post apposito  :ookk:

Vado a vedere. ;-))
Per chi intraprende cose belle , é bello soffrire , qualsiasi cosa gli tocchi . (Platone)

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