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Comprare una chitarra è una scelta etica ?

Aperto da Buc, 20 Novembre, 2017, 10:12 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

AlbertoDP

Citazione di: Buc il 20 Novembre, 2017, 10:50 PM

Alcune chitarre griffate charvel o music man superano le 4000 euro.( non ho parlato di fender e gibson di proposito) .
Se non si scelgono legni particolarissimi una handmade può costare la stessa cifra.

Quindi non mi sembra che la liuteria soggiacia a leggi di mercato diverse dalla produzione factory.

Ma infatti, questo è un ragionamente che nel video viene fatto, arrivando alla conclusione (da parte del tipo del video) che comunque stai dando soldi ad una ditta che produce parte dei suoi profitti (quelli delle chitarre di fascia bassa) tramite lo sfruttamento di manodopera a basso costo.

Al di là del fatto che sia o meno "giusto" tirare in ballo l'etica nella valutazione dell'acquisto di un bene (da parte, tra l'altro, di chi quei beniproduce e vende, e quindi è in evidente conflitto), rimane il fatto incontestabile che parte di ciò che acquistiamo ha un risvolto etico, perché il prezzo basso di un prodotto fatto in certi paesi è figlio di condizioni lavorative che da noi non verrebbero mai accettate o ritenute "umane". Non solo per le chitarre, ovviamente, anche il pc da cui sto scrivendo, ad esempio.

A questo punto, però, mi trovo d'accordo con Vu, di cui non avevo capito l'intervento, quando dice che è un argomento troppo vasto per essere affrontato qui e di certo non riguarda solo il mercato degli strumenti musicali  ::) Propongo di concentrarci, se vi va, solo sulla seconda parte, che è comunque interessante  ::)

Vu-meter

Citazione di: AlbertoDP il 20 Novembre, 2017, 05:38 PM
Citazione di: Vu-meter il 20 Novembre, 2017, 05:17 PM
Citazione di: AlbertoDP il 20 Novembre, 2017, 03:10 PM
Citazione di: Vu-meter il 20 Novembre, 2017, 02:17 PM
Il problema è che qui stiamo parlando di tutto : di futuro, di economia, di politica, di etica, di diritti umani e di millemila altre cose e nello stesso tempo stiamo parlando di niente, perchè questo è il sistema in cui viviamo e finchè perdurerà NON c'è soluzione che tenga.
O produciamo dei poveri per produrre dei benestanti oppure rimaniamo tutti poveri.

Peraltro parla un artigiano americano che NON HA IDEA di cosa affrontino ad esempio i nostri artigiani in Italia o qualsivoglia altra persona che abbia una anche misera attività.

Parla di nulla e parla di tutto. Come si fa ? Non so se questo sia il posto giusto, anzi, non lo credo, sinceramente...

Vu, confesso di non aver ben compreso la tua reazione  ???
Da quello che ho capito (alla fine, sono riuscito a vedermelo), il tipo del video (che  è finlandese, non americano), dice semplicemente che le chitarre artigianali costano più di quelle industriali per due ragioni:
- non sfruttano la manodopera a basso costo;
- devono, con piccoli numeri di chitarre prodotte all'anno, far quadrare i conti. Cioè, remunerare la manodopera, pagare le tasse, la R&S, le assicurazioni ecc...

Qltre a ciò, dice che, nelle chitarre artigianali, diversamente dal mercato industriale, prezzi più alti non indicano chitarre qualitativamente migliori, ma solo chitarre che, per tipologia e materiali impiegati, richiedono tempi di lavorazione più lunghi (arrivando al limite nelle chitarre "artistiche").

Forse non dice nulla di così eclatante, ma nemmeno nulla di così "esoterico" rispetto agli argomenti di questo forum. O mi sbaglio?  :-\


Il mio discorso è riferito ai primi 10 o 15 minuti dove il tizio "spiega" che scegliere un brand, che produce nei paesi del terzo mondo equivale a distruggere l'economia dei paesi industrializzati e la butta sull'etica....

Non so se sia svedese ma da quello che ho capito lui si riferisce all'economia statunitense quando dice 'questo paese' , ma potrei sbagliare.

Limitando il ragionamento a quel particolare aspetto, ho sentito il bisogno di esternare i miei pensieri che ovviamente, non sono legge, ma solo opinioni personali.....

:abbraccio:

Io però non ho capito cosa volevi dire nel tuo intervento  ???  :maio:
Il tipo, che poi è vicepresidente di un'associazione di liutai europei (se ben ricordo), dice che anche acquistare una chitarra è una scelta etica, e che non acquistare chitarre costruite con lo sfruttamento di manodopera a basso costo metterebbe in crisi le aziende (non i paesi) che tale manodopera sfruttano. A favore, però, dei migliaia di artigiani che costruiscono chitarre in modo più "etico". La sua provocazione è: sono gli artigiani ad avere prezzi alti o le grandi corporation ad avere prezzi "falsati" perché figli dello sfruttamento? Da qui, parte con l'analisi dei costi delle attività artigiane.

Come dici tu, inizialmente, la butta sull'etica. Il che, più che essere non vero, è lapalissiano  ::) Su questo non ho compreso la tua critica. Stai dicendo che, in fondo, è aria fritta e sono propositi utopistici (sulla qual cosa potrei anche essere d'accordo, pur ritenendo vero l'assunto di base)? Insomma, non ho capito  :abbraccio:



A me dà fastidio che mi si ponga la questione sul piano etico perchè ovviamente, ciò che si cerca di ottenere è un senso di colpa da parte del consumatore che starebbe facendo ( e non mi inoltro se è vero o no ) un atto nella piena consapevolezza che sia eticamente sbagliato, per puro tornaconto.
Questa in sintesi è l'accusa, almeno per come la vivo io.

Non mi pare giusto non tanto l'argomento, che meriterebbe uno immenso spazio e bisognerebbe tirare in ballo mille altri aspetti, ma non mi pare giusto l'atteggiamento verso la questione. Io provo vergogna per il modo in cui in questo paese vengono gestite le questioni fiscali delle attività, i costi, ecc. e trovo che sia pazzesco l'intero sistema gestito da incapaci che non fanno altro che mettere in ginocchio l'economia di un posto che pullulerebbe di persone che hanno voglia di darsi da fare, che hanno idee e volontà ma poi, di fronte ai costi oltre l'immaginabile sono costretti ad abbassare le maniche e le braccia. Malgrado ciò non ho mai amato il concetto "compriamo italiano per salvare l'economia" perchè lo trovo folle. Se compro italiano non è per salvare l'economia ma è perchè ho trovato un prodotto o un servizio che mi soddisfa e l'ho trovato proporzionato sia alle mie tasche che come richiesta. Non accetto che qualcuno tenti di far leva sui sensi di colpa, non mi va giù perchè è il metodo a cui ci si appella quando si hanno le mani sporche.
Non dico che il nostro amico abbia nulla da nascondere, ci mancherebbe ma il metodo scelto non lo trovo giusto.
Fosse nel nostro paese, dove la pressione fiscale reale è bel oltre il 60% ( secondo me siamo intorno al 70% ), che farebbe ? Si baciasse i gomiti che vive in un paese dove l'imprenditoria non è schiacciata e calpestata come qui.

Ecco cosa volevo dire : sono arrabbiato !



( ma non certo con voi ...  :loveit: )


:laughing:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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AlbertoDP

Citazione di: Vu-meter il 21 Novembre, 2017, 09:40 AM
Citazione di: AlbertoDP il 20 Novembre, 2017, 05:38 PM
Citazione di: Vu-meter il 20 Novembre, 2017, 05:17 PM
Citazione di: AlbertoDP il 20 Novembre, 2017, 03:10 PM
Citazione di: Vu-meter il 20 Novembre, 2017, 02:17 PM
Il problema è che qui stiamo parlando di tutto : di futuro, di economia, di politica, di etica, di diritti umani e di millemila altre cose e nello stesso tempo stiamo parlando di niente, perchè questo è il sistema in cui viviamo e finchè perdurerà NON c'è soluzione che tenga.
O produciamo dei poveri per produrre dei benestanti oppure rimaniamo tutti poveri.

Peraltro parla un artigiano americano che NON HA IDEA di cosa affrontino ad esempio i nostri artigiani in Italia o qualsivoglia altra persona che abbia una anche misera attività.

Parla di nulla e parla di tutto. Come si fa ? Non so se questo sia il posto giusto, anzi, non lo credo, sinceramente...

Vu, confesso di non aver ben compreso la tua reazione  ???
Da quello che ho capito (alla fine, sono riuscito a vedermelo), il tipo del video (che  è finlandese, non americano), dice semplicemente che le chitarre artigianali costano più di quelle industriali per due ragioni:
- non sfruttano la manodopera a basso costo;
- devono, con piccoli numeri di chitarre prodotte all'anno, far quadrare i conti. Cioè, remunerare la manodopera, pagare le tasse, la R&S, le assicurazioni ecc...

Qltre a ciò, dice che, nelle chitarre artigianali, diversamente dal mercato industriale, prezzi più alti non indicano chitarre qualitativamente migliori, ma solo chitarre che, per tipologia e materiali impiegati, richiedono tempi di lavorazione più lunghi (arrivando al limite nelle chitarre "artistiche").

Forse non dice nulla di così eclatante, ma nemmeno nulla di così "esoterico" rispetto agli argomenti di questo forum. O mi sbaglio?  :-\


Il mio discorso è riferito ai primi 10 o 15 minuti dove il tizio "spiega" che scegliere un brand, che produce nei paesi del terzo mondo equivale a distruggere l'economia dei paesi industrializzati e la butta sull'etica....

Non so se sia svedese ma da quello che ho capito lui si riferisce all'economia statunitense quando dice 'questo paese' , ma potrei sbagliare.

Limitando il ragionamento a quel particolare aspetto, ho sentito il bisogno di esternare i miei pensieri che ovviamente, non sono legge, ma solo opinioni personali.....

:abbraccio:

Io però non ho capito cosa volevi dire nel tuo intervento  ???  :maio:
Il tipo, che poi è vicepresidente di un'associazione di liutai europei (se ben ricordo), dice che anche acquistare una chitarra è una scelta etica, e che non acquistare chitarre costruite con lo sfruttamento di manodopera a basso costo metterebbe in crisi le aziende (non i paesi) che tale manodopera sfruttano. A favore, però, dei migliaia di artigiani che costruiscono chitarre in modo più "etico". La sua provocazione è: sono gli artigiani ad avere prezzi alti o le grandi corporation ad avere prezzi "falsati" perché figli dello sfruttamento? Da qui, parte con l'analisi dei costi delle attività artigiane.

Come dici tu, inizialmente, la butta sull'etica. Il che, più che essere non vero, è lapalissiano  ::) Su questo non ho compreso la tua critica. Stai dicendo che, in fondo, è aria fritta e sono propositi utopistici (sulla qual cosa potrei anche essere d'accordo, pur ritenendo vero l'assunto di base)? Insomma, non ho capito  :abbraccio:



A me dà fastidio che mi si ponga la questione sul piano etico perchè ovviamente, ciò che si cerca di ottenere è un senso di colpa da parte del consumatore che starebbe facendo ( e non mi inoltro se è vero o no ) un atto nella piena consapevolezza che sia eticamente sbagliato, per puro tornaconto.
Questa in sintesi è l'accusa, almeno per come la vivo io.

Non mi pare giusto non tanto l'argomento, che meriterebbe uno immenso spazio e bisognerebbe tirare in ballo mille altri aspetti, ma non mi pare giusto l'atteggiamento verso la questione. Io provo vergogna per il modo in cui in questo paese vengono gestite le questioni fiscali delle attività, i costi, ecc. e trovo che sia pazzesco l'intero sistema gestito da incapaci che non fanno altro che mettere in ginocchio l'economia di un posto che pullulerebbe di persone che hanno voglia di darsi da fare, che hanno idee e volontà ma poi, di fronte ai costi oltre l'immaginabile sono costretti ad abbassare le maniche e le braccia. Malgrado ciò non ho mai amato il concetto "compriamo italiano per salvare l'economia" perchè lo trovo folle. Se compro italiano non è per salvare l'economia ma è perchè ho trovato un prodotto o un servizio che mi soddisfa e l'ho trovato proporzionato sia alle mie tasche che come richiesta. Non accetto che qualcuno tenti di far leva sui sensi di colpa, non mi va giù perchè è il metodo a cui ci si appella quando si hanno le mani sporche.
Non dico che il nostro amico abbia nulla da nascondere, ci mancherebbe ma il metodo scelto non lo trovo giusto.
Fosse nel nostro paese, dove la pressione fiscale reale è bel oltre il 60% ( secondo me siamo intorno al 70% ), che farebbe ? Si baciasse i gomiti che vive in un paese dove l'imprenditoria non è schiacciata e calpestata come qui.

Ecco cosa volevo dire : sono arrabbiato !



( ma non certo con voi ...  :loveit: )


:laughing:

Ok, adesso ho capito  ::)
L'argomento è certamente troppo ampio per essere affrontato, non solo qui, ma credo anche in altre sedi... Ad esempio, potrei dire che la FInlandia, invece, è uno dei paesi con la pressione fiscale più alta al mondo... E ricominceremmo a fare esempi e distinzioni che, come dicevi tu, forse non fanno parte di questo forum  ::)
In definitiva, concordo con te quando te le prendi con un ragionamento che cerca di farti (farci) sentire in colpa, mentre ci si sbatte per arrivare a fine mese  :abbraccio:

Vu-meter

Citazione di: AlbertoDP il 21 Novembre, 2017, 10:02 AM

Ok, adesso ho capito  ::)
L'argomento è certamente troppo ampio per essere affrontato, non solo qui, ma credo anche in altre sedi... Ad esempio, potrei dire che la FInlandia, invece, è uno dei paesi con la pressione fiscale più alta al mondo... E ricominceremmo a fare esempi e distinzioni che, come dicevi tu, forse non fanno parte di questo forum  ::)
In definitiva, concordo con te quando te le prendi con un ragionamento che cerca di farti (farci) sentire in colpa, mentre ci si sbatte per arrivare a fine mese  :abbraccio:


Più di noi ?  :sconvolto:

Non sapevo. Comunque lo "sdegno" dell'atteggiamento rimane, anche se, ho pena per loro perchè se è già quasi impossibile sopravvivere qui, immagino là ..  :'(
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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AlbertoDP

Citazione di: Vu-meter il 21 Novembre, 2017, 10:51 AM
Citazione di: AlbertoDP il 21 Novembre, 2017, 10:02 AM

Ok, adesso ho capito  ::)
L'argomento è certamente troppo ampio per essere affrontato, non solo qui, ma credo anche in altre sedi... Ad esempio, potrei dire che la FInlandia, invece, è uno dei paesi con la pressione fiscale più alta al mondo... E ricominceremmo a fare esempi e distinzioni che, come dicevi tu, forse non fanno parte di questo forum  ::)
In definitiva, concordo con te quando te le prendi con un ragionamento che cerca di farti (farci) sentire in colpa, mentre ci si sbatte per arrivare a fine mese  :abbraccio:


Più di noi ?  :sconvolto:

Non sapevo. Comunque lo "sdegno" dell'atteggiamento rimane, anche se, ho pena per loro perchè se è già quasi impossibile sopravvivere qui, immagino là ..  :'(

:offtopic: là hanno dei livelli si servizi di base che noi ci sogniamo, ad esempio  :offtopic:

Elliott

Citazione di: Vu-meter il 21 Novembre, 2017, 10:51 AM
Citazione di: AlbertoDP il 21 Novembre, 2017, 10:02 AM

Ok, adesso ho capito  ::)
L'argomento è certamente troppo ampio per essere affrontato, non solo qui, ma credo anche in altre sedi... Ad esempio, potrei dire che la FInlandia, invece, è uno dei paesi con la pressione fiscale più alta al mondo... E ricominceremmo a fare esempi e distinzioni che, come dicevi tu, forse non fanno parte di questo forum  ::)
In definitiva, concordo con te quando te le prendi con un ragionamento che cerca di farti (farci) sentire in colpa, mentre ci si sbatte per arrivare a fine mese  :abbraccio:


Più di noi ?  :sconvolto:



Si confermo ma, a maggior pressione fiscale equivale un diverso livello e copertura di servizio al cittadino

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