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Siete gli ascoltatori di una volta da quando suonate?

Aperto da Ombra/luce, 24 Luglio, 2022, 01:53 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Ombra/luce

Apro una discussione su questo argomento, per sapere se succede solo a me o sia normale.
Io non so voi ma da quando mi sono messo seriamente con la chitarra, ho in larga scala perso quella verve estrema di ascoltatore musicale. Non ricerco più tanto di prendere il cd o il disco e passare ore ad ascoltarlo ma non perchè quel tempo devo dedicarlo alla chitarra, quanto più perchè tendo più a ricercare materiale che in qualche modo possa essermi d'esempio o d'ispirazione per quello che faccio io con lo strumento, inoltre mi è completamente passata la "deificazione" o "santificazione" di quegli artisti che prima consideravo Dei scesi in terra inarrivabili, oggi li considero musicisti stimabili, un input a mettermici sodo per migliorarmi.

Suonare mi ha cambiato come ascoltatore, sarà che forse prima, anche solo sentendo un bending e un fraseggio fatto da due note in croce, non avendo la benchè minima percezione della complessità di ciò che ascoltavo, tendevo ad estremizzare l'emozione che ciò mi dava, oggi per emozionarmi ci vogliono fattori diversi, iniziando a capirla la musica.

Quello che è strano è che col pianoforte non mi successe a questi livelli, mi avvicinai alla musica classica, che masticavo poco, mi appassionai di Chopin, che prima conoscevo solo di nome e di altri grandi del pianoforte però rimasi ascoltatore fissato di musica, con la chitarra invece ciò si è molto ridimensionato.
Non è che sia meno appassionato di prima, l'atto di suonare è sempre amore per la musica, solo vista in angolazione differente. Il concetto di musica ormai ha preso per me una piega diversa, una percezione diversa e come tale non sono più quel sognatore che stava immerso nella musica ascoltata, perso nelle sue fantasticherie, dietro a questi Dei inarrivabili mitizzati. Non ho più miti, idoli inarrivabili, oggi questi sono dei musicisti di cui nutro stima, grandissima stima e "colleghi" di strumento molto più avanzati di me da cui prendere ispirazione.

Voi che rapporto avete con la musica oggi? Siete gli ascoltatori di un tempo, di prima che prendeste lo strumento in mano?
Ut queant laxis

Vu-meter

Per me è la stessa, identica cosa, TRANNE che per alcuni artisti che, non so perché, riescono ancora a trasmettermi quel "non so che" che hanno perso la stragrande maggioranza di loro.

Non c'entra la complessità armonica o melodica, la "nobiltà" del messaggio o della musica, è solo una questione puramente emotiva, che investe l'intimo.

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Ombra/luce

Citazione di: Vu-meter il 24 Luglio, 2022, 02:29 PMPer me è la stessa, identica cosa, TRANNE che per alcuni artisti che, non so perché, riescono ancora a trasmettermi quel "non so che" che hanno perso la stragrande maggioranza di loro.
Idem! E' rimasta quella cerchia, assai ridimensionata, di artisti che per qualche motivo mi trasmettono qualcosa e  quella cerchia di brani che mi colpiscono l'intimo a priori anche oggi.
Ut queant laxis

Ombra/luce

Altra cosa che è andata completamente via è il "fenomeno di costume", forse questa è una cosa da imputare anche al crescere ed è anche un pò slegato dall'essere diventato "addetto ai lavori", una cosa tipica dell'ascoltatore giovane ma non musicista è il pendere dalle parole dei suoi idoli, vestirsi come loro, attuare una filosofia di vita e di pensiero simile a loro, che forse è anche un modo per ricercare gente allo stesso modo, per "appartenere" a un gruppo. Non lo dico con criticità, anzi, sono ricordi molto belli di una sfera di me che oggi non c'è più. Imputo la fine di questo ciclo sia un pò alla crescita, sia un pò appunto al fatto che la musica ormai mi si veicola in maniera differente da quando ero solo ascoltatore.

Ut queant laxis

Santano

Questa cosa di deificare, santificare l'ho vissuta coi Dire Straits, per me erano idoli intoccabili. Tanto che, per dieci anni circa ho sempre rifiutato l'uso del plettro perché volevo imitare Knopfler. Suonavo tutto con le dita ma non i loro pezzi per timore di rovinare il mito nella mia testa. All'ascolto degli Straits ero emotivamente coinvolto, mentre mi sentivo più distaccato con altri musicisti. Naturalmente oggi sono svincolato e ascolto e suono qualsiasi cosa. Anzi, gli amici mi chiedono come faccio a suonare senza venire sopraffatto dall'emozione, soprattutto in pubblico. Peggio, in scaletta ho alcuni pezzi che ritengo brutti (e che venti anni fa mi sarei vergognato di eseguire) ma tengo botta e li faccio lo stesso.
Quindi, tornando al discorso, purtroppo ho perso per strada la facilità di provare emozioni. Ma poi basta un incontro fortuito combinato con una situazione singolare ed ecco la pelle d'oca che affiora sulle braccia. Proprio settimana scorsa, in ferie su una magnifica spiaggia, dalle casse del bar, è partita Live in let die dell'immortale McCartney, e mi ha coinvolto come ascolto e come ricerca sonora. Durante i tre minuti ho cercato di analizzare quali strumenti c'erano e come funzionava la parte armonica. E perché improvvisamente tutti battevano il tempo, quasi cristallizzati ognuno nel suo mondo

Ombra/luce

Citazione di: Santano il 24 Luglio, 2022, 04:11 PMSuonavo tutto con le dita ma non i loro pezzi per timore di rovinare il mito nella mia testa
A me è successo coi Pink Floyd questa cosa, ho ricercato il loro sound ma effettivamente ho imparato un numero relativamente basso di loro canzoni.. non so perchè.. è strano!
Ah, loro rimangono uno dei miei gruppi preferiti anche oggi, per quanto con la chitarra non ricerchi più quelle sonorità, non sono primarie al motivo per cui suono.
Ut queant laxis

Vu-meter

Citazione di: Ombra/luce il 24 Luglio, 2022, 03:22 PM..Imputo la fine di questo ciclo sia un pò alla crescita..




Anche secondo me, entrambe le "crescite" : sia quella musicale che quella anagrafica. :old:
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robland

Per me il viaggio ha sempre la stessa finalità dagli inizi a oggi: la ricerca, l'esplorazione. Perché? Perché ne traggo immenso piacere. Ero vorace prima e lo sono ancora di più, potendo acchiappare su YouTube davvero di tutto e comprare cd più di quanto potessi fare prima. Ad esempio stamattina mi sono svegliato con la curiosità di sentire come fosse il primo brano del primo album di Freddie King, riascoltare un po' di Stratus di Billy Cobham, un brano dell'ultimo album solista di Ace Frehley, ascoltare un po' dei primi album dei Fleetwood Mac (band di cui non so nulla), il primo album dei Warrant (genere hair metal), un album solista del 79 di Peter Green. Adesso sto guardando parte di Live off the map dei Red Hot Chili Peppers.
Ogni volta credo di conoscere già qualcosa e invece c'è da scoprire.

La chitarra ha ulteriormente potenziato questa mia attitudine: sono tre giorni che suono quasi ininterrottamente e così posso entrare dentro i brani, provare ad afferrarne l'essenza. E passano mesi e anni fino a quando ne ho la dimestichezza sullo strumento.

Più suono e più nutro stima sconfinata per i musicisti che seguo e per i loro collaboratori. Che talenti e che passione potente. In un certo senso li idolatro più ora di prima, sul piano artistico. Ora so quante professionalità sono coinvolte in un album e quanto è difficile per una persona normale far riuscire decente un'esecuzione.

Per me l'ascolto - la sua ampiezza (conoscenza del genere e dei generi) e la sua profondità (conoscenza dei dettagli) - è l'esperienza primaria.

Santano

Citazione di: Ombra/luce il 24 Luglio, 2022, 04:19 PMA me è successo coi Pink Floyd questa cosa, ho ricercato il loro sound ma effettivamente ho imparato un numero relativamente basso di loro canzoni.. non so perchè.. è strano!
Ah, loro rimangono uno dei miei gruppi preferiti anche oggi, per quanto con la chitarra non ricerchi più quelle sonorità, non sono primarie al motivo per cui suono.

Non ricordo chi scrisse che non bisogna toccare gli idoli, perché la doratura rimane sulle dita  :-\

Ombra/luce

Comunque, non è che non ascolti più musica, sarebbe anche dannoso perché da cosa prendo spunto poi :D però è andato via l'impeto di collezionare dischi, di stare tutto il giorno col cd in loop, ci sono giornate, a volte anche una settimana, che non metto niente però non vuol dire stare senza musica perché ogni giorno sto con la chitarra in mano, quindi anche se non l'ascolto la producono comunque le mie mani, anche se non è propriamente la stessa cosa perché quando suono sono concentrato ad eseguire bene cosa sto suonando. Oggi sono stato almeno due ore e mezza con la chitarra in mano ad esempio e mi sono fermato per costrizione perché dovevo andare a lavorare.

Il blues lo ascolto spesso, in tante forme diverse ma perché è strettamente collegato alle mie attività con la chitarra, quindi mi ispira e mi esalta, anzi, lo ascolto decisamente più ora che da ascoltatore al periodo.

Ogni tanto però mi torna la voglia di ascoltare e li vado avanti ore, solo molto di meno di quando non suonavo.
Ut queant laxis

Ombra/luce

Citazione di: Santano il 24 Luglio, 2022, 05:53 PMNon ricordo chi scrisse che non bisogna toccare gli idoli, perché la doratura rimane sulle dita  :-\
Beh ha delle fondamenta questa cosa.. ma a me è dipeso forse anche dal fatto che volevo suonarli appena ripreso in mano la chitarra e al periodo non avevo le skill adatte per certi assoli... Ora che sono passati degli anni potrei magari vedere di riprovarci, magari ora ci arrivo con più semplicità!
Ut queant laxis

Santano

Citazione di: Santano il 24 Luglio, 2022, 05:53 PMNon ricordo chi scrisse che non bisogna toccare gli idoli, perché la doratura rimane sulle dita  :-\

Trovato, nientemeno si tratta di una citazione di Flaubert in Madame Bovary  :feeew:

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