Riflessione sulla tecnica usata in modo smisurato.......

[Vu-meter]

Grande !!

Un piacere Buc, inserisci anche il link alla fonte , per favore ( lo richiede la legge ) .

[Buc]

Grande !!

Un piacere Buc, inserisci anche il link alla fonte , per favore ( lo richiede la legge ) .

L'ho pescata da FB .... aspetta che la ricerco e mi uniformo alla legge..

[luvi]

Avevo letto anch'io queste dichiarazioni di Steve Lukather su Facebook.
Decisamente poco incoraggianti, ma molto significative, anche perché provenienti da una persona che oltre ad essere uno strepitoso professionista e ad avere le carte più che in regola per formulare giudizi ed elaborare critiche consapevoli, ha vissuto anni e fenomeni che descrive da protagonista e quindi parla tutto fuorché per sentito dire... 

[Buc]

Avevo letto anch'io queste dichiarazioni di Steve Lukather su Facebook.
Decisamente poco incoraggianti, ma molto significative, anche perché provenienti da una persona che oltre ad essere uno strepitoso professionista e ad avere le carte più che in regola per formulare giudizi ed elaborare critiche consapevoli, ha vissuto anni e fenomeni che descrive da protagonista e quindi parla tutto fuorché per sentito dire... 

Si considerando tutto è un panorama davvero triste al quale stiamo assistendo da molto tempo. Peccato.

[robemazzoli]

Ciao jamblers,

leggendo le parole del magnifico Luke, mi viene da partecipare a questa discussione attraverso  due elementi che egli prende in considerazione:

1. Da una parte sottolinea la necessità di essere passati per l'ascolto e la comprensione dello stile (tirandosi giù i brani) dei chitarristi "mitici" dei classici, sia come singoli strumentisti che come con-partecipanti di band dal suono "mitico" o classico;

Super vero! La acquisizione del linguaggio, qualsiasi linguaggio, passa in parte considerevole x l'imitazione. (...poi però nessuno può permettersi di domandare a Keith Richards di trasportare al volo di mezzo tono...lui ha questo privilegio...;) )

2. La tecnica di base, il lavoro sul quale si regge tutto il resto. Concordo pienamente con Fidelcaster, non è mai troppa, poiché essa è IL MEZZO. Se qualcuno ne fa solo un fine finira' x annoiarmi ma avrà sempre il mio rispetto, comunque, poiché ammiro chiunque si affatichi sullo strumento, ho grande considerazione del lavoro, dell'impegno.

Sul rapporto tra tecnica, espressivita', spontaneismo, suono, capacità comunicativa credo si sia già scritto tutto ciò di condivisibile.

La mia opinione è semplice e crudele (e autobiografica):
LA TECNICA È FATICA, DEDIZIONE, FRUSTRAZIONE, CONTINUITÀ, DETERMINAZIONE E, soprattutto, METODO E FIDUCIA: i risultati non sono immediati, arrivano con tempi variabili e, per questo, spesso è difficile anche percepirli in stessi.

Credo che questa sia la ragione per la quale questo tema non si esaurisce mai. Ma la soluzione è solo una: TOCCA STUDIARE.

Vi abbraccio forte, ro

[Max Maz]

   Rob.

[luvi]

Credo che questa sia la ragione per la quale questo tema non si esaurisce mai. Ma la soluzione è solo una: TOCCA STUDIARE.

Non c'è soluzione alternativa e soprattutto non esistono scorciatoie!

E il fatto di sapere che non esiste mai un punto di arrivo definitivo è in fondo anche il bello di questa cosa, tutto sommato... 

[Max Maz]

E il fatto di sapere che non esiste mai un punto di arrivo definitivo è in fondo anche il bello di questa cosa, tutto sommato... 

Assolutamente affascinante. 

[futech]

E il fatto di sapere che non esiste mai un punto di arrivo definitivo è in fondo anche il bello di questa cosa, tutto sommato... 

Assolutamente affascinante. 

Sicuramente, ma quando sei all'inizio a volte è deprimente

[Fidelcaster]

Perché? Non sei più lontano dalla perfezione di chi suona da una vita! 

[futech]

A almeno chi suona da una vita può guardarsi dietro e vedere qualcosa ;)

[Elliott]

A almeno chi suona da una vita può guardarsi dietro e vedere qualcosa ;)

[Max Maz]

Al limite ricordare acusticamente.
Vedere mi sa che vedi poco. 

[Grand Funk]

Al limite ricordare acusticamente.
Vedere mi sa che vedi poco. 

Come non essere d' accordo con il grande Luke ( che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo ) e Roberto ( che purtroppo non ho avuto la fortuna di vedere  ) condivido entrambi i loro interventi, anche se la mia riflessione era più centrata sul contesto musicale dove veniva usata, cioè, anche i chitarristi Jazz ne hanno tanta e ne usano tanta, ma vuoi per il " contesto " musicale e per come viene usata, questi non annoiano mai, mentre un chitarrista shred dopo un poco annoia, appunto, contesto e uso fanno la differenza, infatti di quest' ultimi ne abbiamo discusso a non finire.......

[Moreno Viola]

Ho letto la disanima di Steve Lukather e per quanto trovi comprensibile il suo punto di vista, lo condivido solo in parte.
Lasciando da parte i velocisti su Youtube, credo che negli ultimi anni siano emersi molti musicisti preparati che potrebbero essere messi sullo stesso piano di Lukather.
Oz Noy e Guthrie Govan potrebbero essere due nomi da giocarsi.
Quello che trovo realmente diverso è il contesto nel quale un musicista possa inserirsi ed esprimersi più o meno liberamente.
In un'epoca nella quale la musica è quasi esclusivamente un prodotto sul quale investire e ricavare profitto e verso la quale non c'è alcun rispetto, che senso potrebbe avere per una casa discografica pagare un musicista in grado di eseguire perfettamente le proprie parti, quando si può far suonare quella stessa parte a un pinco pallino qualsiasi e poi con una spesa ridotta aggiustare quello che non va?