Welcome to Jamble Forum. Please login or sign up.

22 Novembre, 2024, 12:50 PM

Login with username, password and session length

SUPPORTA JAMBLE

Attraverso il nostro store puoi supportare il forum e nel contempo, ottieni un simpatico gadget da poter utilizzare!




CLICCA QUI

utilizza il codice jb20
e ottieni subito uno
sconto del 20%
su tutti gli articoli!

Donazioni

Supporta Jamble!

Ti piace Jamble? Potresti aiutarci a rimanere online?

Donate with PayPal!
Obiettivo Anno 2024: €300.00
Data di scadenza: dic 31
Totale ricevute: €105.00
Tasse PayPal: €6.02
Saldo netto: €98.98
Manca all'obiettivo: €201.02
Valuta del sito: EUR
33% 

Un grandissimo grazie a chi ha donato in questo periodo.
ago-23 Anonimo EUR10.00
ago-22 LawHunter EUR30.00
giu-13 shezlacroi... EUR10.00
mag-22 marko61 EUR30.00
mar-20 Anonimo EUR10.00
mar-8 Anonimo EUR5.00
mar-2 Anonimo EUR10.00

PROMO

Topic Recenti

Tabs, Licks e il mio cattivo rapporto con loro…

Aperto da Moreno Viola, 06 Luglio, 2015, 12:42 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Moreno Viola

Credo si sia ormai capito che non amo tantissimo un certo metodo d'insegnamento basato sulla ripetizione di schemi precisi.
Trovo che i licks abbiano la loro innegabile utilità, una volta che si sia acquisita una sufficiente confidenza con lo strumento, ma sono piuttosto convinto che la chitarra sia uno strumento che concede un particolare vantaggio che la "gabbia" degli schemi tende invece a penalizzare.
Cerco di spiegarmi meglio:
Se prendo il Do al primo tasto sulla seconda corda, rispetto ad esempio al pianoforte che mi costringe ad utilizzare un solo ed unico tasto per avere quella nota, sulla chitarra posso ottenerlo in almeno cinque modi diversi spostandomi sul manico:
sulla terza corda al quinto tasto, sulla quarta corda al decimo tasto, sulla quinta corda al quindicesimo tasto e addirittura con qualche difficoltà sulla sesta corda al ventesimo tasto.
Vien da se che una frase che comprende quella particolare nota può essere suonata in almeno cinque posizioni diverse e a quel punto chi può dire se quella riportata su un tabulato può essere definitivamente considerata quella giusta?
O ancora peggio: se osservo il tal chitarrista al quale voglio "rubare" un particolare lick, chi mi dice che la posizione scelta da lui sia quella che sento più mia e che mi creà minori difficoltà?
Per questo motivo, trovo più sensato imparare le frasi leggendo la musica su uno spartito, ma soprattutto ricavare le posizione più agevoli per noi, ascoltando e non osservando le mani del chitarrista di riferimento.
Sia chiaro non voglio denigrare in senso assoluto ne i tabulati ne le "frasi fatte" ma semplicemente penso che sia più utile non considerarli come l'unica strada perseguibile.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Fidelcaster

Innanzitutto, meriti di essere severamente  :aspettofuori: ripreso per l'uso del termine "tabulato" (lo stesso varrebbe per il comune e orrendo "tablatura" come calco dell'inglese tablature); usa piuttosto:

Citazione di: http://www.treccani.it/enciclopedia/intavolatura/intavolatura Nome generico delle notazioni praticate nei diversi paesi per vari strumenti polifonici (liuto, cembalo, organo ecc.) dal Medioevo al 17° secolo. Differiva dalla normale scrittura per l'uso di cifre o di lettere, o d'ambedue, in sostituzione o in aggiunta alle note, che indicavano solo la durata. Le tecniche di i. variavano da paese a paese tanto che si parla comunemente di i. italiana, tedesca, spagnola, francese.

Cfr. ad esempio il Fronimo. Dialogo nel quale si contengono le vere et necessarie regole del intavolare la musica nel liuto (1581) di Vincenzo Galilei e il Primo Libro d'Intavolatura di Liuto (1620) di Michelangelo Galilei (rispettivamente padre e fratello di Galileo).

;D :abbraccio:

Detto questo, sono assolutamente d'accordo con te. In questo periodo mi sto dedicando ad imparare a suonare sulla chitarra alcune musiche originariamente per altri strumenti, trovandomi quindi le "mie" diteggiature, ed è qualcosa di estremamente utile per approfondire la conoscenza e padronanza del nostro strumento.
:ditanaso:


Vu-meter

Sono d'accordo con te, in linea etica ( ecco il perchè degli 'slips:eheheh: ) .

Quello del trovare la migliore posizione, pennata, ecc.. PERSONALMENTE  è stata una cosa che ho divulgato da sempre a chi studia con me. Non ha proprio senso prendere "pari pari" un altro, a meno che non sia la strada adatta anche per te.

Sulla posizione della nota ( l' esempio che tu riportavi del Do , per dire )  invece potremmo definire una piccola "regola" chitarristica: ( in genere ) la corda lunga suona meglio . Questo significa che in teoria, cercherò di prendere la nota nella posizione di manico più distante possibile dal ponte ( nel tuo esempio il Do sulla corda di Si ) . Questo per un fatto fisico: la corda maggiormente lunga, vibra meglio e più a lungo.

A parte questa pseudo-regola, hai ragione, la puoi prendere dove ti pare e/o dove ti fa più comodo.


Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



REGOLAMENTO | CONTATTI | MEDAGLIERE | BLOG



Max Maz

Quoto tutti a parte l'intavolatura che mi fa ingrassare al solo pensiero.
Dobbiamo alimentare il tarlo della conoscenza di Gaberiana memoria.
Di fotocopie è invaso il pianeta.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Stevie J

Citazione di: Vu-meter il 06 Luglio, 2015, 01:08 PM
Sulla posizione della nota ( l' esempio che tu riportavi del Do , per dire )  invece potremmo definire una piccola "regola" chitarristica: ( in genere ) la corda lunga suona meglio . Questo significa che in teoria, cercherò di prendere la nota nella posizione di manico più distante possibile dal ponte ( nel tuo esempio il Do sulla corda di Si ) . Questo per un fatto fisico: la corda maggiormente lunga, vibra meglio e più a lungo.

Vu vorrei vivere a 5min di macchina da te, diventeresti uno dei miei migliori amici  ::)


Detto questo, Moreno, sono d'accordo con te, effettivamente non c'è modo migliore per imparare la musica che leggendo le note dallo spartito. La prima cosa che mi viene in mente infatti, è il celebre metodo Berkley, che non prevede l'uso di "intavolature:eheheh:

Così come, ricordo che quando studiavo la chitarra da piccolo, non esistevano le tabs... Per la prima volta le incontrai quando a 15 anni stampai da internet le canzoni degli Iron Maiden da un sito in inglese, ricordo che pensai "6 righe!?!? ma che pentagramma è???"  :D  :lol:  :laughing:

Detto questo, un po' il marketing che fa l'occhiolino alle esigenze dettate dalla pigrizia ha portato alla diffusione capillare di metodi basati sulle tabs, a scapito dei pentagrammi.

Secondo me, la verità sta nel mezzo: dipende che cosa uno cerca, quale livello vuole raggiungere, e comunque le tabs sono un ottimo punto di partenza, forse (ma la mia opinione in merito vale 0) anche meglio del pentagramma, visto che sono più immediate.

Riguardo lo studio sui licks, anche qua avrei da scrivere una pagina intera ma preferisco limitarmi al momento, secondo me sono utili perchè contengono sia una componente di esercizio "tecnica", che una componente di "ear training". Possono esaurire questa funzione se affrontati per quello che sono, possono averne una ancora più utile se contestualizzati e riportati nel singolo box - o meglio ancora, nella singola scala - di appartenenza, capire come quella scala si sviluppa per riprodurre quel lick... e alla fine, trasporlo in 5 posizioni diverse.
Ad esempio, ora che sto studiando i licks "b.b. style", sto imparando l'utilizzo della famosa "B.B. Box", una posizione a cavallo del 12" tasto, nelle prime 2-3 corde con la quale il grande BB King ha suonato buona parte delle sue note. Passando, mantenendo la mano ancorata in quella zona del manico, da scale maggiori a minori...

Concluderei dicendo questo: la maggior parte dei chitarristi non sa neanche scrivere il DO centrale sul pentagramma a momenti, e sebbene l'importanza del conoscere e saper leggere il pentagramma sia indiscussa, personalmente trovo che ci siano cose ancora più importanti, ear training e creatività al primo posto. Puoi saper solfeggiare note in 32"esimi a velocità di 200bpm di metronomo, ma se poi non sai mettere in fila 3 notine per fare un riff blues (piuttosto che rock o metal o qualsiasi cosa si voglia), allora al massimo potrai essere un ottimo esecutore. Ma niente di più.
Ecco perchè dicevo che dipende dal risultato che si vuole ottenere.

Insomma i Licks sono molto utili secondo me.

Moreno Viola

Io sulle tabs, la penso in maniera opposta rispetto a te e credo che sia meglio affrontarle quando si ha già una discreta conoscenza della chitarra e le si possa utilizzare come supporto al proprio orecchio e addirittura adattarle secondo le proprie personali esigenze.

Però vorrei chiarire che non è mia intenzione demonizzare le tabs a prescindere, anche perchè io sono proprio l'ultimo che possa insegnare qualcosa.

Citazione di: Fidelcaster il 06 Luglio, 2015, 01:06 PM
Innanzitutto, meriti di essere severamente  :aspettofuori: ripreso per l'uso del termine "tabulato" (lo stesso varrebbe per il comune e orrendo "tablatura" come calco dell'inglese tablature); usa piuttosto:

Citazione di: http://www.treccani.it/enciclopedia/intavolatura/intavolatura Nome generico delle notazioni praticate nei diversi paesi per vari strumenti polifonici (liuto, cembalo, organo ecc.) dal Medioevo al 17° secolo. Differiva dalla normale scrittura per l'uso di cifre o di lettere, o d'ambedue, in sostituzione o in aggiunta alle note, che indicavano solo la durata. Le tecniche di i. variavano da paese a paese tanto che si parla comunemente di i. italiana, tedesca, spagnola, francese.

Cfr. ad esempio il Fronimo. Dialogo nel quale si contengono le vere et necessarie regole del intavolare la musica nel liuto (1581) di Vincenzo Galilei e il Primo Libro d'Intavolatura di Liuto (1620) di Michelangelo Galilei (rispettivamente padre e fratello di Galileo).

;D :abbraccio:

Mamma che strigliata... :-[

:laughing:
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Citazione di: Holy Grail il 06 Luglio, 2015, 03:27 PM

Vu vorrei vivere a 5min di macchina da te, diventeresti uno dei miei migliori amici  ::)



Quanto sei carino, Holy !!!

:abbraccio:

Vu :)
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



REGOLAMENTO | CONTATTI | MEDAGLIERE | BLOG




AlbertoDP

Mi trovo molto spesso completamente d'accordo con Moreno, stavolta solo in parte. Condivido il fatto che usare l'orecchio per imparare sia fondamentale (ho comprato il mio primo accordatore a 35 anni!), però c'è anche il fatto che la chitarra viene spesso usata con accordature aperte e, almeno per me, leggere da uno spartito con l'accordatura aperta è piuttosto complicato. E anche tirare giù ad orecchio un pezzo di cui non so l'accordatura di base. Invece, ho trovato molto utile alcune tabs da cui capivo l'impostazione generale del pezzo, che poi potevo continuare anche a orecchio (ad es. The rain song).

Moreno Viola

Citazione di: AlbertoDP il 07 Luglio, 2015, 03:48 PM
Mi trovo molto spesso completamente d'accordo con Moreno, stavolta solo in parte. Condivido il fatto che usare l'orecchio per imparare sia fondamentale (ho comprato il mio primo accordatore a 35 anni!), però c'è anche il fatto che la chitarra viene spesso usata con accordature aperte e, almeno per me, leggere da uno spartito con l'accordatura aperta è piuttosto complicato. E anche tirare giù ad orecchio un pezzo di cui non so l'accordatura di base. Invece, ho trovato molto utile alcune tabs da cui capivo l'impostazione generale del pezzo, che poi potevo continuare anche a orecchio (ad es. The rain song).

A me sembra invece che siamo d'accordissimo.  ???

Nei confronti dei tabs non ho un'idiosincrasia a prescindere, ma non li considero un buon metodo di studio per chi inizia così come allo stesso modo non amo i metodi basati sui licks o sullo studio dello stile di un chitarrista famoso, ma nei casi che hai esposto, ad esempio quello delle accordature aperte, le tabs sono uno strumento praticamente indispensabile.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


AlbertoDP

Citazione di: Moreno Viola il 07 Luglio, 2015, 05:47 PM
Citazione di: AlbertoDP il 07 Luglio, 2015, 03:48 PM
Mi trovo molto spesso completamente d'accordo con Moreno, stavolta solo in parte. Condivido il fatto che usare l'orecchio per imparare sia fondamentale (ho comprato il mio primo accordatore a 35 anni!), però c'è anche il fatto che la chitarra viene spesso usata con accordature aperte e, almeno per me, leggere da uno spartito con l'accordatura aperta è piuttosto complicato. E anche tirare giù ad orecchio un pezzo di cui non so l'accordatura di base. Invece, ho trovato molto utile alcune tabs da cui capivo l'impostazione generale del pezzo, che poi potevo continuare anche a orecchio (ad es. The rain song).

A me sembra invece che siamo d'accordissimo.  ???

Nei confronti dei tabs non ho un'idiosincrasia a prescindere, ma non li considero un buon metodo di studio per chi inizia così come allo stesso modo non amo i metodi basati sui licks o sullo studio dello stile di un chitarrista famoso, ma nei casi che hai esposto, ad esempio quello delle accordature aperte, le tabs sono uno strumento praticamente indispensabile.

Si si, lo sapevo che eravamo d'accordo, ma volevo argomentare facendo finta di no  ::)

zap

Anche se di musica teorica conosco molto poco,se proprio devo leggerla preferisco il classico pentagramma,con le tablature non mi ci trovo per niente,per i licks invece...beh,lasciamo perdere...potrei essere scurrile. :yuk:

Il forum di Jamble esiste ANCHE grazie alla visualizzazione delle pubblicità.


Ti preghiamo pertanto di disattivare il tuo ad blocker.