Oggi pomeriggio. ...

[Elliott]

Vi ricordate della storia del mio ampli, no? Ecco....oggi sono finalmente passato a pagarlo ed entrato in negozio,  comincia questa storia.

No... non c'entra nulla il mio ampli.

Entrando nel piccolo negozio, trovo il proprietario che sta provando una SG heritage cherry con pickguard nero.
STUPENDA! !!

Sul banco, una custodia rigida aperta e dentro una busta trasparente  con quello che credo fossero dei certificati.

Intanto il proprietario suona....prova. Davanti a lui un ragazzo visibilmente nervoso.

Mi posiziono accanto al ragazzo ed assisto alla prova. Dopo qlc istante il mio sguardo incrocia quello del ragazzo (mio coetaneo o quasi) il quale non ce la fa più e, con la voce rotta dall'emozione ed un filo di voce sussurra "la devo vendere. Mi piange il cuore ma....la devo vendere"
Io non so cosa dire e lui riprende " è una heritage del 97....è stupenda. Ma la DEVO vendere. Ho dei figli....che vita di m......" l'espressione è quella di un pianto trattenuto a fatica ma gli occhi....non mentono.
Dopo un po' il ragazzo esce e la chitarra è già in laboratorio per essere smontata ed esaminata.
Non so cosa abbia portato quel ragazzo a fare quella scelta ma, non è poi così difficile da immaginare.

Saranno anche dei semplici oggetti ma, quando l'oggetto entra a far oarte della tua anima....l'oggetto diventa la rappresentazione della tua vita; della tua dignità
Una chitarra? si potrebbe dire...ma anche una bici, una canna da pesca od una racchetta da tennis. Se quell'oggetto è una fiamma che arde....equivale a veder morire una parte di se stessi. Sono quelle fiamme che ci tengono vivi. Non è un pezzo di legno che stava (s)vendendo...ma molto di più

Scusate questo topic sensa senso ma....lo sguardo e la voce di quel ragazzo....mi hanno rovinato la giornata.

[Max Maz]

La follia dei nostri giorni ha mille derive, questa è una di quelle.

[Aleter]

E' esattamente quello che dicevo nel topic delle chitarre di liuteria, per quanto uno lasci un pezzo di cuore su questi oggetti quel ragazzo ha comunque deciso di dare priorità alla famiglia e agli affetti. La stessa cosa farei probabilmente io se mai mi capitasse una cosa simile, non dico che sia facile farlo ma sicuramente c'è qualcosa di più importante nella vita...

[Elliott]

Ma vedi,  per quanto mi riguarda, le mie passioni hanno sempre rappresentato un accogliente rifugio. Ed ecco che l'oggetto assume un valore inestimabile.

Ma...Max, mi viene il dubbio di aver frainteso il tuo messaggio 

[Elliott]

Aleter....ovvio che c'è una scala di priorità nella vita. E solo un incosciente vedrebbe la rappresentazione della propria passione davanti alla famiglia.

Io per primo ci sono passato ed ho perso molto ma molto più del solo lavoro. Quando vendetti il mio impianto hi-fi per poche centinaia di miseri euro....vendevo molto ma molto più che un accrocchio di cavi.  Le sensazioni furono molto forti ed andavano molto ma molto più in la dell'oggetto stesso.

[Max Maz]

Ma vedi,  per quanto mi riguarda, le mie passioni hanno sempre rappresentato un accogliente rifugio. Ed ecco che l'oggetto assume un valore inestimabile.

Ma...Max, mi viene il dubbio di aver frainteso il tuo messaggio 

Una repubblica fondata sul lavoro che non crea lavoro è un paradosso.
Chiaro che un oggetto è e rimane di secondaria importanza rispetto alle persone ma non credo che ci sia nulla di sbagliato nell'associare ad un oggetto un sogno o una passione.
Sbagliato è doverci rinunciare a causa di un sistema in cui l'uomo non riesce a rappresentare altri che se stesso ed i propri egoismi.

[Elliott]

Ma vedi,  per quanto mi riguarda, le mie passioni hanno sempre rappresentato un accogliente rifugio. Ed ecco che l'oggetto assume un valore inestimabile.

Ma...Max, mi viene il dubbio di aver frainteso il tuo messaggio 

Una repubblica fondata sul lavoro che non crea lavoro è un paradosso.
Chiaro che un oggetto è e rimane di secondaria importanza rispetto alle persone ma non credo che ci sia nulla di sbagliato nell'associare ad un oggetto un sogno o una passione.
Sbagliato è doverci rinunciare a causa di un sistema in cui l'uomo non riesce a rappresentare altri che se stesso ed i propri egoismi.

Ecco....speravo intendessi ciò.  È quello che penso snche io e tu lo hai rappresentato egregiamente  ;)

[Cold_Nose]

Brutte scene, brutte situazioni. Condivido i vostri pensieri.

[Grand Funk]

Una repubblica fondata sul lavoro che non crea lavoro è un paradosso.
Chiaro che un oggetto è e rimane di secondaria importanza rispetto alle persone ma non credo che ci sia nulla di sbagliato nell'associare ad un oggetto un sogno o una passione.
Sbagliato è doverci rinunciare a causa di un sistema in cui l'uomo non riesce a rappresentare altri che se stesso ed i propri egoismi.

Mi fermo quì altrimenti sbotto e vado fuori topic

Anzi, dico che purtroppo l' oggetto chitarra diventa qualcosa di più di un oggetto a me lo fà, e mi ci affeziono tanto fino ad innamorarmene  e log. davanti a queste scelte non vorrei mai trovarmici perchè sono scelte disperate ed estreme.....

[Buc]

Io non provo affezione verso oggetti, allo stesso modo anche verso le chitarre. Qui il problema pero' e' ben altro. Il problema e' che per vivere oggi e' necessario rinunciare. Il concetto stesso del lavoro e' cambiato se prima il lavoro serviva ed era subordinato alla vita ora e' la vita stessa che ha assunto quel ruolo nei confronti del lavoro. Mi spiace per quel ragazzo. Come lui ce ne sono tanti.


schiappa

[Elliott]

Io non provo affezione verso oggetti, allo stesso modo anche verso le chitarre. Qui il problema pero' e' ben altro. Il problema e' che per vivere oggi e' necessario rinunciare. Il concetto stesso del lavoro e' cambiato se prima il lavoro serviva ed era subordinato alla vita ora e' la vita stessa che ha assunto quel ruolo nei confronti del lavoro. Mi spiace per quel ragazzo. Come lui ce ne sono tanti.

Esatto....hai colto il lato amaro della storia. L'amarezza....va ben oltre l'oggetto in se. È il doverlo vendere per i motivi che ti costringono ad essere distruttivo

[Aleter]

Ragazzi io non vedrei per forza tutto nero e disfattista, premesso che politica a parte molti problemi dell'Italia sono frutto del menefreghismo e dell'egoismo degli italiani stessi (non possiamo lamentarci e basta ). Comunque, anche ammesso di avere un lavoro stabile e sicuro purtroppo gli imprevisti sono sempre in agguato, ad esempio a me in un mese è saltata sia la frizione che gli iniettori della macchina ma non posso fare a meno di quest'ultima, mettiamo che nello stesso mese ci fossero state altre spese forse sarebbe stato necessario sacrificare qualcosa. Mi farebbe male vendere una chitarra o altri oggetti a cui sono affezionato ? Credo di si, ma ne varrebbe la pena ? Probabilmente la risposta è sempre si.

[Max Maz]

Premettendo che nelle mie parole il riferimento all'egoismo era generale e non limitato alla classe politica, posso dirti che la tua visione pragmatica è invidiabile Aleter ma, per fortuna o purtroppo, non è per tutti così. 

[Elliott]

Oddio....un imprevisto ed una crisi finanziaria (qualunque sia l'origine) sono 2 cose completamente diverse. Il primo è  un episodio circoscritto mentre il secondo mette in dubbio tutto. Dagli averi, agli affetti all'amore e la fiducia verso se stessi. Io ho avuto la Fortuna di provarlo e ti assicuro che il senso di smarrimento é terribile e tutto assume un peso maggiore.

Nella prima decidi tu con pragmatismo e lucidità. Nella seconda sei su una zattera in mare aperto, circondato di squali e condor.

[Aleter]

Se ti riferisci alla visione degli italiani lo so bene Max che non è per tutti così e che non c'è solo male, sono io il primo a credere che ci sia del buono in ognuno di noi (Baden Powell diceva che c'è almeno un 5% di buono in ognuno di noi). Il problema è che non sempre è facile avere fiducia, l'inciviltà della gente si vede in tanti modi diversi: dalla semplice cartaccia lasciata in mezzo alla strada (quando il bidone è a meno di metri) al qualunquismo con cui sento parlare tanti miei coetanei (solite frasi fatte alla "bisogna fuggire, in questo paese sono tutti ladri, che schifo etc...."). Conosco un paio di giovani (meno di 30 anni) che sono nel consiglio comunale, bene non è raro che li veda al bar davanti casa mia quando la sera stessa so che si riunisce il consiglio. Di esempi così se ne possono fare a milioni, l'importante è il calcio la domenica pomeriggio e mi fermo, scusate se mi sono divagato....
Tornando IT ribadisco, quella può essere una scena malinconica e siamo daccordo, ma le situazioni che ci portano a simile scelte possono essere molte, ma per quanto possa essere triste la scena sapere che nella mente di quel ragazzo c'è la sua famiglia mi fa pensare che probabilmente la sera vedendo i figli si è comunque sentito infinitamente più felice del giorno in cui ha comprato quella chitarra.
@Elliott non metto in dubbio che certe situazioni siano devastanti, e fa male al cuore sentire certe storie sapere che hai perso tutto quanto. E' solo che non riesco a collegarlo immediatamente ad una simile situazione, ecco magari non è per forza tutto nero solo questo.