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Negozi d'Italia

Aperto da Elliott, 07 Aprile, 2017, 05:18 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Dimenticavo: il sito internet di centrochitarre è perfetto per la consultazione. Litigare con i siti o accontentarmi di pochi filtri rendendo la ricerca faticosa e alla lunga insostenibile mi limita fortemente. Devo sapere quello che trovo in negozio, sennò non ci vado: non posso farmi un viaggio tanto per.

Santano

Citazione di: Elliott il 20 Aprile, 2020, 08:06 PM
Robland, Cavalli musica a livello di superficie, credo sia secondo d'Italia dopo Merula di Bra (Cn). Entrambi però, sono negozi totali. Per fsrti un esmpio, il solo reparto di batterie di Cavalli sarà un migliaio di mq. Stranamente, in proporzione, il reparto chitarre è il meno esteso. Curiosa analogia con Merula dove, l'intero reparto chitarre è molto vasto ma, 3/4 dedicato ad acustica e classica.

I miei negozi di riferimento, in ordine totale di preferenza:

Music Works
Negozio piccolo ma fortemente fornito, personale tra i più disponibili e competenti mai conosciuti.
Prezzi: buoni ma non tra i più bassi
Competenza: quella che ti aspetti ossia, conoscono i prodotti e sanno indirizzarti. Offrono sala prova gratuita.
Presenti su mercatino

Cavalli musica, complice il fatto che ci passo spesso davanti e che, offre un bar dove far pausa, è quello che frequento maggiormente. Fornito ma, non in proporzione alle dimensioni e personale molto competente.
Sito, a mio avviso, pessimo.


Gino Guitar
Recente o meglio, recente la sede di Milano mentre, storico a Gallarate (dove presi la prima classica di Alessia). Bel negozio (da qualche parte dovrebbe esserci una mia recensione entusuastica  appena aperto).
Lo metto "solo" al terzo posto perché non trattano l'usato

Lucky Music
È un ipermercato, ha prezzi eccellenti ed un buon ricircolo di usato.
Generalmente molto fornito.
Personale competente ma, causa forte affollamento, sono generalmente poco attenti. Ho sempre avuto sensazione di scarsa competenza ma, in una occasione mi sono totalmente ricreduto.
Consiglio se sai cosa vuoi: vai, aspetti, chiedi, aspetti, ricordi di essere in attesa, aspetti, ti servono, aspetti, paghi, aspetti, ritiri e vai via. Anzi no, aspetti pure per uscire dal parcheggio.
Non sono su mercatino ma, hanno un loro portale dedicato all'usato dove, puoi inserire i tuoi prodotti per la valutazione.

Come valuti il sito di Gino?
Sito Cavalli cosa miglioreresti?


Elliott

Il sito di Gino ottimo.
Lo preferivo però appena aperta la sede di V. Le Certosa perché inserivano foto ad altissima risoluzione della chitarra realmente in negozio, con tanto di mr di mstricola visibile. Questo, solo per le chitarresopra i 1000 euro ma, era una gran cosa.

Di Cavalli non mi piace la grafica, il layout e le poche informazioni sullo strumento.

Va detto però, che io consulto poco i siti. Quando cerco una info, vado su quello di Thomann

robland

Sapete chi è il più fornito dealer di chitarre Xotic in Italia o in Europa?

robland

Intanto ho trovato il più grosso fornitore di Music Man che abbia mai visto.
Promusictool in Germania.

Music Man Guitars | Page 7 | ProMusicTools

robland

Ho fatto un giro per i siti internet di una decina di grandi negozi italiani... sconfortato. La maggior parte ha dei siti internet faticosissimi da consultare.
Molti non funzionano: esempio Yourmusic a Roma, se filtri cercando il brand Fender, c'ha quattro cose. Se invece scrivi Fender nel campo della ricerca generale, esce fuori un sacco di roba.
GBL mi sembra non consenta di escludere dalla ricerca i prodotti non disponibili (ma chi se ne importa dei prodotti out of stock?). Altri sono laboriosi e poco intuibili.
Che fatica.
Alla fine ne escono vincitori Centrochitarre e Gino musica.

In un momento di lockdown avere un sito internet scadente e complicato o con poche opzioni è davvero un'ottusità incomprensibile.

futech

Non so chi segue Centrochitarre su istagram.
Mette video degli arrivi e ti fa sbavare sullo schermo a vedere tutti quei pacchi prima e poi distese di chitarre una di fianco all'altra.
Oggi Arrivi PRS tra cui questa:



ps.
non mi assumo alcuna responsabilità se in seguito all'iscrizione al canale istagram di centrochitarre vi ritrovere il conto in banca prosciugato e/o pieni di debiti


Qual


robland

Grazie al cielo non sono iscritto a nessun social. Ma tanto non mi salvo nemmeno così... Sono ancora completamente ubriaco. Un tizio mi ha appena inviato decine di foto con le sue chitarre.  :sbavv:
Sto ancora male. Ma delle cose, delle cose... incredibili.
Ci metterò un paio d'ore per riprendermi.

Santano

Citazione di: robland il 12 Maggio, 2020, 12:34 AM
Ho fatto un giro per i siti internet di una decina di grandi negozi italiani... sconfortato. La maggior parte ha dei siti internet faticosissimi da consultare.
Molti non funzionano: esempio Yourmusic a Roma, se filtri cercando il brand Fender, c'ha quattro cose. Se invece scrivi Fender nel campo della ricerca generale, esce fuori un sacco di roba.
GBL mi sembra non consenta di escludere dalla ricerca i prodotti non disponibili (ma chi se ne importa dei prodotti out of stock?). Altri sono laboriosi e poco intuibili.
Che fatica.
Alla fine ne escono vincitori Centrochitarre e Gino musica.

In un momento di lockdown avere un sito internet scadente e complicato o con poche opzioni è davvero un'ottusità incomprensibile.

GBL guardare e non toccare!  :nea:

robland

Eh... pure. Già il sito è stancante. Se poi non recupera manco di persona...
Comunque o trovano un modo di collegarsi in un unico posto, tipo mercatino, oppure diventa troppo complicato.
Giorni fa avevo visto un modello di chitarra, piuttosto difficile da reperire (una di quelle strane Fender parallel universe), su un sito di un negozio italiano che poi ho dimenticato. Non riesco più a ricordarmi dove ed è stata vana la ricerca su qualcuno di quelli più probabili. Una cosa faticosa e pure vana. Mi sono arreso. Alla fine mi sono detto: ma perché mi devo fare del male, sta in Olanda in bella evidenza e costa pure di meno.

Ieri parlavo con un megacollezionista e prende tutto dall'estero. L'Italia l'ha completamente tagliata fuori. Questo mi ha colpito molto. Ha una montagna di roba pregiata tra roba elettronica, amplificazione e chitarre di legni mai sentiti, e mi chiedo come ci si possa perdere clienti così.

Stavo guardando il sito internet del centro Schecter a Tortona ed è un sito comico... Ma tu vedi se uno che spende 3000 euro di custom deve faticare per capire che caspita c'è nel negozio, ingrandendo le foto col mouse per capire se in quella catasta di legni verniciati ce n'è una che potrebbe interessare.

Mamma mia, poi dice che la gente compra da Thomann. L'altro giorno scambiavo messaggi con un convinto sostenitore di Thomann. Volevo quasi insistere per cercare di orientarlo in Italia, perché mi dispiace che i negozi chiudano... ma poi mi sono detto: facesse come gli pare.

Elliott

Perdonami ma, non puoi paragonare il sito di un negozio €-commerce con quello di un negozio fisico.

Nascono e vivono con utenze e logiche assolutamente differenti. Implementare un sito internet per l'€-commerce non è così scontato ed alla portata di chiunque. Il sito deve dialogare con tutte le aree gestionali dell'azienda (amministrazione, logistica, customer care...). Questo implica investimenti anche sul gestionale e, per molti negozietti, non è sostenibile.
Stai paragonando il sito di Thomann (600 mln di fatturato, oltre 1000 dipendenti ed un magnate alle spalle) a centro chitarre di Tortona (negozio di 200 mq a conduzione familiare).
A questo, ci aggiungiamo che a livello informatico le aziende italiane hanno sempre investito il minimo sindacale ed ecco che ti ritrovi 10 anni indietro ai tuoi pari europei.

Ci sono 2 realtà, in Italia, che, per dimensioni e struttura, possano ambire a diventare un negozio "europeo" ma, dovranno necessariamente fare una scelta: proseguire nel dettaglio o trasformarsi in un negozio on line, destinando tutto il personale e l'intera area a magazzino.
Il giorno che succederà (perchè per me succederà) si leggeranno i commenti scandalizzati sulla rete.

robland

Ma dici che è impossibile per un negozio italiano inserzionare su mercatino e fare una foto di quello che ha? 
È una domanda genuina. Io non lo so. Però so qual è il risultato. Ed è che parlo con persone che sentono la mia difesa del negozio, ma gli entra in un orecchio e gli esce dall'altro.
Avere un sito come GBL dove non si riescono a scartare le decine di strumenti out of stock è una cosa che non si può modificare? Che poi si potrà pure fare, ma già il fatto che io non ci sia riuscito fa capire quanto sia fatto male.

Tanto, chiacchiere mie a parte, s'è capito dove andiamo. Quindi ho poco da argomentare. Io sto benedetto negozio in cui sta questa parallel universe non riesco a ritrovarlo più... mi arrendo. La vendano a qualcuno del posto, magari ne compra cento...

Elliott

No, inserzionare su mercatino non è difficile. Il difficile è avere a che fare con l'esercito di perditempo che lo popolano.

Implementare un sito invece si, ha un costo enorme e, avendo visto il negozio di GBL, ho capito tante cose.  E di negozi come GBL (grandi assortimenti, grande competenza e conoscenza dei prodotti sul mercato ma senza eredi pronti a rilevarne l'attività) ce ne sono tanti.

Poi, ci sono i 440hz di Varese, i Guitar Sauce di Lecco etc...che hanno investito tanto sulla clientela on line ed hanno, di contro, negozi che non riesci a trovare nemmeno se ti rechi al nr civico.

Questo dimostra che, tranne rarissime eccezioni, devi scegliere che tipo di negozio essere. E l'Italia, è tradizionalista per tradizione.

Personalmente, ritengo che il migliore sito internet al mondo non vale 1/10 di un bravo commesso e, grazie al cielo, ancora se ne trovano ed è sempre un piacere navigare nella loro conoscenza e disponibilità.


robland

Ma infatti il bello del negozio fisico è che puoi scegliere di non stare appresso ai perditempo. In teoria hai più opzioni ma devi essere intelligente a valorizzarle. Quello che ammiro di Cristiano di centrochitarre è che si fa un mazzo incredibile su tutti i fronti: inserziona su mercatino, reverb e sdrang, fa un sacco di foto (fatte bene e tutte con omogeneità di criterio), tiene in ordine un sito ben organizzato e di certo impegnativo, promuove sui social, risponde alle mail e tratta benissimo con i clienti, sia sul posto che per altre vie.

Non ce l'ho con quelli che stanno bene così come stanno e quindi non hanno interesse a migliorare (non sono mica obbligati, giustamente). Ce l'ho con quelli che poi si lamentano pure.

Elliott

Centro Chitarre è logisticamente penalizzato da una ubicazione sfavorevole.
Questo potrebbe limitarlo molto se avesse intenzione di fare il grande salto

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