Lo ascolto ma non lo suono

[robland]

La mia ascolta tanto rock ma si rifiuta di suonarlo.

[Mi scuso per l'OT] Hai idea del perché? Strano che lei lo ascolti ma non lo suoni.

[Vu-meter]

Non so se sia per questo motivo, ma ricordo che vidi più di una intervista a Stefano Villani dove spiegava che negli ambienti classici, si sconsiglia di suonare "generi rozzi" a motivo di un presunto deficit di tecnica e movimenti. Per dirla con le sue parole: "suonare Monk rovina le dita"..

[Elliott]

Ho diviso per evitere il perseverare dell'OT e perché, sono convinto che questa cosa sia più diffusa di quanto si pensi.


Per Alessia, non ti so rispondere con certezza. In primis credo che il motivo sia legato ad una predilezione  del suono clean sotto le dita.
Ogni tanto ci prova ma dice di annoiarsi. Credo che dipenda dall'abitudine di avere il totale controllo del suono "senza additivi aggiunti"

Per un concerto che farà in quartetto al festival "Corde d'autunno" sta preparando Jumpsfaction. Un arrangiamento per chitarra classica...un mashup di Jump e satisfaction. Ha provato a farle in distorto e...mi risparmio i commenti 


Però il suo ascolto principale è rock. Classico e moderno. Insomma suona ciò che non ascolta ed ascolta ciò che non suona.






Vu no, non riceve indicazioni in tal senso. È proprio deliberata scelta personale.

[Vu-meter]

.... Insomma suona ciò che non ascolta ed ascolta ciò che non suona.

A dire il vero, anche io mi sento così. Ascolto molte cose che non suono.
Da ragazzo, non suonavo niente che mi piacesse davvero perché poi, perdeva quella 'magia' che vivevo nel solo ascolto..

[Max Maz]

Non essendo capace non suono nulla o quasi di ciò che ascolto

[robland]

Però il suo ascolto principale è rock. Classico e moderno. Insomma suona ciò che non ascolta ed ascolta ciò che non suona.

Stranissimo. Sarà in corso una maturazione, un processo in fieri che prima o poi porterà a nuove scelte. E tutto ciò è molto interessante!

Questa Jumpsfaction spero la porterai sul forum per farcela ascoltare. 

[Elliott]

Ti dirò Robland, sono curioso anche io. Alle prove, non fanno assistere; quando prova, sebbene lei sia la chitarra principale, non si ottengono grosse indicazioni perchè mancano le due "ritmiche" e la 2 che si intreccia con quella di Alessia. Insomma, proverò a registrare la sera del concerto. Occasione per vedere come se la cava la nuova Fuji

[zap]

Però il suo ascolto principale è rock. Classico e moderno. Insomma suona ciò che non ascolta ed ascolta ciò che non suona.

I Like It 

[Santano]

Agli inizi facevo così anch'io. Per non sentirmi coinvolto emotivamente non suonavo mai la musica che ascoltavo e che mi piaceva molto.
Poi negli anni la corazza si è rinforzata e adesso suono ciò che mi pare

[Moreno Viola]

Anche se con una periodicità più lunga, ascolto ancora adesso parecchio metal più o meno estremo, ma credo che non sarei mai stato un chitarrista adatto al genere.

[robland]

Per non sentirmi coinvolto emotivamente non suonavo mai la musica che ascoltavo e che mi piaceva molto.

Non penso di aver capito. Che intendi?

Io in genere mi butto su tutto ciò che mi piace e che penso (spesso erroneamente  ) di essere in grado di eseguire. Poi finisce che faccio come Max: meglio non rovinare troppo la musica che mi piace.  Scherzi a parte, suono quello che mi piace cercando di alzare l'asticella sempre più su. Mi piace esercitarmi, mi piace la sfida e mi piace sentire i miglioramenti che vengono con la fatica.
La questione emotiva per me è molto presente nell'ascolto, mentre quando suono sono troppo concentrato sulla mia performance, da un lato, e su quella con la band intera, dall'altro.

[Elliott]

Ma infatti io sta cosa di non suonare i pezzi che ti piacciono per fini protettivi, mica l'ho mai capita

[Santano]

Da sempre mi ritrovo in modalità chitarrista da spiaggia versione juke box. Per esempio due mesi fa ero in trasferta e in albergo ho improvvisato davanti ai colleghi con l'acustica. Uno di loro è devoto a Vasco Rossi, tanto da aver dato alla figlia il nome di una sua famosa canzone. A un certo punto attacco la canzone in questione e partono i lucciconi, fa un certo effetto anche a me. Vado in crisi e parto con Brava, più zozza che posso per ripristinare il clima.
Ho la fortuna che con la band in scaletta non ho brani che mi coinvolgano emotivamente. Perché secondo me più ti fai prendere dalla canzone e più ne risente l'esecuzione. A me succede in senso negativo e ora riesco a dominare le emozioni in pubblico. Ma agli inizi facevo fatica.
C
Dentro agli occhi, altro esempio, è una datata canzone di Roberto Vecchioni. Io la suonavo alle mie figlie da piccole per addormentarle. Se la accenno adesso ho bisogno dei fazzoletti

[Elliott]

Come siete sensibili 


Per me è l'esatto contrario. Se un brano lo sento, ci metto anima e corpo per provarci. Altrimenti, mi annoia.
È staya la cosa più difficile da superare affrontare nella breve esperienza con una band.

Poi, c'è tutta una serie di brani che amo ascoltare e che, provare a suonarli, mi hanno annoiato terribilmente.

[robland]

Che animo sensibile, santano, mi complimento davvero. 

Ho due o tre brani a cui sono legato e che mi smuovono qualcosa dentro perché sono legati a dei ricordi personali, ma niente di più: se sapessi suonarli decentemente, allora sì che mi commuoverei!