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La prova dello strumento e altri aneddoti

Aperto da robland, 05 Agosto, 2024, 12:43 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

robland

Il nome del topic l'ho scelto per sintesi, ma non si tratta tanto di raccontare cosa fate o suonate per provare uno strumento in negozio. In realtà non mi interessa questo.
Mi interessa di più sapere se e quali aneddoti avete su cose che avete visto o sentito nei negozi di strumenti musicali. Dialoghi, aneddoti, oggetti strani, situazioni buffe, cose che vi sono rimaste impresse.

Inizio con due aneddoti.
1- ero a stento adolescente e in un noto negozio in Toscana vidi un bassista che suonava i bicordi! Rimasi impressionato, non sapevo si potesse fare.

2- a Roma c'era un negozio di chitarre che oggi non c'è più. Ci entrai per provare un pedalino usato per basso e intanto che mi guardavo intorno sentivo una schitarrata perfetta, non fortissima e molto ben bilanciata, a una buona velocità e con evoluzioni non semplici.
Iniziai a chiedermi: ma è un cd o è musica suonata qui? Conclusi che si trattava di un cd, a meno che in saletta non ci fosse uno a metà tra Slash e Doug Aldrich (lo stile era quello). Conclusi tra me e me che si trattava di un cd. Poi cessò improvvisamente e un ragazzino uscì da una saletta con una Les Paul in mano. Era lui! Impressionante. Mi consolai molto molto parzialmente solo quando vidi che non era italiano.  :laughing:

Vu-meter

Io non credo di aver aneddoti particolari da raccontare.. mi sovviene qualcosa, ammesso che si possano dire divertenti:


- qualche anno fa da Tomassone (Bologna) stavo provando alcuni amplificatori per sceglierne uno da portare a casa e sono contento perché sono l'unico in quel momento a suonare qualcosa per cui sento bene il suono dell'ampli. Dura poco, però .. dopo 5 o 6  minuti arriva un ragazzo molto più giovane di me che chiede di provare un ampli. Come è giusto che sia, lui inizia le sue prove... l'unico neo era il volume assolutamente inadeguato, che sovrastava non solo le mie stesse prove, ma chiunque volesse parlare o volesse provare qualcos'altro. Ogni tanto, per fortuna si prendeva delle pause e così smetto di suonare e mi limito a "riempire i suoi silenzi". Si gira, mi guarda, capisce che sto facendo così per poter sentire l'ampli e ricomincia a suonare a cannone per mezz'ora senza fermarsi più. Grazie mille, pensavo io. Finalmente se ne va e posso ricominciare a provare ..


- molto indietro nel tempo: ho circa 16 anni e cerco un ampli vero e proprio perché finalmente, sto per entrare in una band! (fino ad allora ho suonato in casa con l'acustica o con l'elettrica attaccata allo stereo  :acci: )
Un amico mi consiglia un negozietto in centro città, piccolino ma con cosine giuste per me: economiche. (andrebbe premesso che il mercato nei primi anni 80 non era mica quello odierno, pien o di cose per tutte le tasche.. niente affatto! C'era la roba da ricchi e QUALCOSA da poveri, in genere, vere schifezze). Io ovviamente, vista anche l'età, rientravo tra i poveri.
Mi reco al negozio e vedo i solito Marshall, Fender, Mesa Boogie, ecc.. che non potevo assolutamente permettermi. Poi noto un affarotto più piccolo e nero a transistor. C'era scritto Mike Matthews Dirt Road Special (Electro Harmonix non credo esistesse ancora). Non conoscevo l'oggetto per cui chiedo il costo. Il titolare, uomo assai particolare, noto che mi guarda dalla testa ai piedi più volte e poi mi dice: dammi 80.000 lire. Era una cifra ridicola rispetto ai marshall e compagni cantante (io prendevo 50.000 di paghetta ogni 2 settimane), che costavano MINIMO 1.000.000 di lire, ma spesso molto di più. Felicissimo, acquisto l'oggetto ed esco dal negozio e il mio amico, che conosceva il soggetto del negozio mi dice che lui fa i prezzi a simpatia e io dovevo essergli risultato simpatico. Ridacchiamo un po' mentre lasciamo il negozio.
Ho utilizzato quell'ampli per un po' (forse 3 anni) e poi l'ho riposto in cantina e l'ho venduto solo "di recente", qualche anno fa.

Qualche anno dopo, il negozio ha chiuso. Io ho 20 anni e conosco e mi fidanzo con quella che diventerà la mia attuale moglie, che salta fuori essere la nipote (il tizio era suo zio) del soggetto in questione. Nel frattempo, lui fa carriera come musicista e diventa noto in regione e poi al di fuori di essa, facendo sempre il pieno alla sue molte serate e guadagnando moltissimo denaro. Ora non c'è più. Gli mando un pensiero. Grazie per quel "regalo" che mi hai fatto.

"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
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robland

Citazione di: Vu-meter il 05 Agosto, 2024, 03:15 PMdopo 5 o 6  minuti arriva un ragazzo molto più giovane di me che chiede di provare un ampli. Come è giusto che sia, lui inizia le sue prove... l'unico neo era il volume assolutamente inadeguato, che sovrastava non solo le mie stesse prove, ma chiunque volesse parlare o volesse provare qualcos'altro.

Il motivo per cui io e le fiere non andiamo d'accordo. Un gran fracasso dappertutto, cosa vuoi mai provare...
Almeno nei negozi puoi puntare su quelli che hanno una saletta insonorizzata o sul momento fortunato in cui non c'è casino (di solito, il sabato verso le 14).
Ma se capita com'è successo a te... addio. Devi solo sperare che il tizio si stanchi.


Citazione di: Vu-meter il 05 Agosto, 2024, 03:15 PMUn amico mi consiglia un negozietto in centro città, piccolino ma con cosine giuste per me: economiche. (andrebbe premesso che il mercato nei primi anni 80 non era mica quello odierno, pien o di cose per tutte le tasche.. niente affatto! C'era la roba da ricchi e QUALCOSA da poveri, in genere, vere schifezze). Io ovviamente, vista anche l'età, rientravo tra i poveri.

In effetti per gli adolescenti e i giovani i negozi di strumenti musicali sono tanto attraenti quanto inaccessibili come una gioielleria, a livello di prezzi.
Mi ricordo che mi sembrava che tutto costasse un'enormità. Andai a trovare un amico che studiava a Napoli e con l'occasione a S. Sebastiano entrai in un negozio ben fornito di bassi elettrici. Provai un Lakland, suonava benissimissimo. Chiesi il prezzo: 3 milioni di lire.
Avrei potuto mettere assieme al massimo 150.000 lire...

A Roma fortunatamente Bandiera ha sempre messo in vetrina un sacco di pedali e sul bancone all'ingresso una bella raccolta di pedali usati, così c'era sempre la scusa per passare un po' di tempo lì e magari sbirciare qualche strumento o qualche amplificatore.

Prosit

Credo che al tempo avessi 16 anni, più o meno. Erano gli anni '80 del secolo scorso  :triste:
Come ogni estate della mia gioventù trascorsi il mese di agosto con i miei nonni tra Bologna e l'appenino tosco-emiliano (ebbene sì ... i miei genitori abbandonavano me e mio fratello alle cure dei nonni bolognesi per circa un mesetto, godendosi la loro meritata libertà, con nostra enorme gioia!)
Da qualche mese suonavo l'elettrica e avevo già sviluppato una insana voglia di gear ma, ovviamente, a quell'età ero pressoché sempre all'asciutto di denaro. Cosa non grave in effetti perché qui a Palermo, anche avendo liquidità, non avrei avuto granché da acquistare considerata la scarsità di "ninnoli" nei pochi negozi di strumenti musicali esistenti.
Mi era da poco stata regalata, per l'appunto, una meravigliosa "Gherson" modello Gibson SG. O meglio, per me era meravigliosa essendo la prima elettrica in assoluto, salvo poi scoprire anni dopo che aveva i tasti un pò storti ...  :D
Ad ogni modo, gasatissimo di poter finalmente avere a disposizione negozi di strumenti musicali (forniti di strumenti musicali  ;D ) e qualche soldo regalato dai nonni per la promozione, mi fiondai nel negozio di via Marconi, il più vicino, per immergermi nel mondo dei balocchi. Desideravo quel giorno da mesi e mesi.
Ricordo che rimasi sbalordito dalla quantità di strumenti e di effetti a pedali, il cui funzionamento e suono era a me ignoto nel 99% dei casi.
Ma l'emozione prese interamente il sopravvento sulla razionalità e, come spesso avviene in questi casi, feci l'acquisto sbagliato venendo fuori con un Flanger "LocoBox" modello Spaceship colpevole di avermi ammaliato con un colore stupefacente e un profumo inebriante. Non certo grazie al suono, non avendolo neanche provato perché mai mi sarei sognato di mostrare al negoziante e agli avventori quanto male padroneggiassi la chitarra.

Ecco, credo di aver suonato questo pedale si e no 5 volte negli ultimi 40 anni: al rientro dalle vacanze appenniniche scoprii infatti che l'effetto flanger non mi piaceva affatto :lol:

Oggi questo pedale ha raggiunto un bel valore nell'usato ma probabilmente mai lo venderò, è ormai un frammento di un tempo che fu e che non torna più.
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

Vu-meter

Sei stato da Res Rubini!  :yeepy:

I primi pedali ti fregano sempre.  :sarcastic:
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Santano

Quando ero giovane amavo fermarmi a guardare le vetrine dei negozi di strumenti musicali, e quando capitava una chitarra elettrica con meccaniche o ponte dorati, squadrando il prezzo esposto, mi convincevo che quelle parti dovevano essere per forza in oro vero, visto il prezzo  :laughing:

Pensare che oggi non posso soffrire il dorato sulle chitarre  :D

@Prosit
Il primo pedale che presi fu proprio il Flanger della Boss e, come te, mi vergognai di poterlo provare in negozio vista l'inettitudine con la sei corde. Portai il pedale a casa e scoprii che l'effetto non era granché, per tacere del colore, un fucsia osceno che fa pendant con gli accessori della Barbie  :acci:

robland

Il primo pedalino per chitarra entrato a casa mia:



Usato due volte e immediatamente permutato con un... flanger  :D che ho tuttora e che ogni tanto uso. Ad esempio su Girls & boys dei Blur.


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