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L'allievo ideale ed il maestro multi tasking

Aperto da Mariano, 09 Dicembre, 2019, 01:29 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Mariano

Citazione di: zap il 09 Dicembre, 2019, 09:53 AM
Citazione2) No nessuno, troppo distanti da ciò che può piacermi ascoltare, li ascolto solo se costretto

In stile "arancia meccanica"  ;D
No dai, fidati che sebbene a me non piacciano i Pink Floyd gli allievi mi portano ben di peggio da trascrivere, sopratutto i piccoli  :laughing: Mi sento più come Fantozzi con la corazzata Kotiomkin

Elliott

Mi rendo conto di essere l'unico allievo che non chiede mai dei brani al maestro ma, lascia che sia quest'ultimo a sceglierli. Penso che, nessuno meglio di lui, sappia definire quali brani siano più funzionali per raggiungere l'obiettivo condiviso. Ho studiato brani che non amo minimamente e li ho pure ascoltati per "sentire" l'armonia e tutto ciò che di quel brano riguardava lo studio.


Mariano

Eh ma tu sei l'allievo ideale  :laughing: sopratutto coi più piccoli a volte inserisco i brani che mi chiedono per farli divertire. Ma c'è anche un altro motivo: molti degli aspetti della musica, come quello ritmico o armonico, possono essere studiati con una grandissima quantità di brani di stili diversi. Quando c'è da lavorare su questi aspetti, preferisco usare dei brani "in stile", intendo lo stile dell'allievo. Ho un ragazzo fissato col metal, ma proprio il più becero e tamarro. Inutile fargli studiare il ritmo con dei raffinati brani funky pieni di anticipi, non gli piacerebbe per nulla e non otterrei il risultato. Meglio inventarsi un lavoro sui power chords con una ritmica prog che possa suonargli più familiare.

La mia politica è che non devo insegnare all'allievo ciò che deve ascoltare perchè ha gusti diversi dai miei, al massimo dargli dei consigli in tal senso. Se mi arriva il nostalgico che vuole studiare il classic rock e vuole suonare Brothers in Arms, armiamoci di pazienza e trascriviamo ore di accordi da parrocchia insieme :lol: analizzando quello che succede

zap

Sei un maestro multitasking che si adatta e deve adattare gli studi all'allievo,in pratica?
Non se ne trovano molti così,ma non me ne intendo [emoji6]

robland

Io, per le lezioni che ho preso, ho fatto come gli allievi di Mariano: chiedevo spesso un brano particolare. Troppa la voglia di imparare a suonare quello che mi piace!

Ma ammetto che in teoria sarebbe meglio fare come Elliott, perché il maestro dovrebbe sapere il percorso senza scorciatoie da far seguire all'allievo.

robland

Citazione di: Mariano il 09 Dicembre, 2019, 02:09 PM
Eh ma tu sei l'allievo ideale  :laughing: sopratutto coi più piccoli a volte inserisco i brani che mi chiedono per farli divertire. Ma c'è anche un altro motivo: molti degli aspetti della musica, come quello ritmico o armonico, possono essere studiati con una grandissima quantità di brani di stili diversi. Quando c'è da lavorare su questi aspetti, preferisco usare dei brani "in stile", intendo lo stile dell'allievo. Ho un ragazzo fissato col metal, ma proprio il più becero e tamarro. Inutile fargli studiare il ritmo con dei raffinati brani funky pieni di anticipi, non gli piacerebbe per nulla e non otterrei il risultato. Meglio inventarsi un lavoro sui power chords con una ritmica prog che possa suonargli più familiare.

La mia politica è che non devo insegnare all'allievo ciò che deve ascoltare perchè ha gusti diversi dai miei, al massimo dargli dei consigli in tal senso. Se mi arriva il nostalgico che vuole studiare il classic rock e vuole suonare Brothers in Arms, armiamoci di pazienza e trascriviamo ore di accordi da parrocchia insieme :lol: analizzando quello che succede

Vorrei dire che quegli allievi sbagliano ma non ce la faccio... Se da adolescente mi avessi proposto un brano funky, solo per educazione non avrei riso in faccia al maestro. Ma di sicuro avrei perso interesse dopo un paio di lezioni e avrei mollato. Non è che tutti prendono lezioni per diventare chitarristi a 360 gradi, soprattutto in giovane età. Spesso si vuol "solo" suonare ciò che piace.
Naturalmente oggi sono un'altra persona e il funky mi va benissimo. E il primo libro di musica che ho comprato alcuni anni fa è di chitarra jazz. Trent'anni fa, se mi avessi proposto il jazz, ti avrei denunciato per tortura. All'epoca giudicavo i Led Zeppelin terribilmente mosci: quando me li fecero ascoltare la prima volta, ci rimasi malissimo; mi sembrava suonassero con la potenza di un amplificatore spento. I Clash mi risultavano pop come Madonna. Se non c'era un muro di distorsioni, mi accasciavo per la noia.  :laughing:

Cold_Nose

Capisco l'approccio di Mariano a sinceramente lo approvo al 100%. Penso che un maestro debba essere anche (e forse prima di tutto) un buon "psicologo" e capire come indirizzare la mente dell'allievo.
If you make the same mistake 3 times, that becomes 'your arrangement'


Mimmolo

Credo che insegnando si impara.
Innanzitutto a vedere la realtà con altri occhi e questo toglie un po' di "scontato" dal nostro modo di vedere.
Poi trasmettere conoscenze è uno dei doni più belli che possiamo fare e imparare a farlo bene, a donare il giusto ad ognuno è una grande vittoria per la nostra vita.
Poi comunque questo processo di conoscenza che dobbiamo comunque intraprendere per fare nostri dei capitoli che dovremo ingerire, digerire e rigurgitare per darli ad altri rimane uno degli istinti più forti di qualunque animale.
Io non insegno musica, non ne ho le conoscenze, ma in vita mia ho insegnato tanto a tanti ed è sempre stata una gioia farlo e la riconoscenza altrui e la stima il premio più bello

Elliott

Piccola precisazione: non ho detto che l'insegnante non dovrebbe assecondare le richieste dell'allievo. Ho affrontato la questione da allievo ed ho notato che spesso, l'allievo, non è in grado di valutare l'ordine crescente delle difficoltà. L'allievo ha due caratteristiche: voglia e fretta. La prima è il motore dell'apprendimento. La, seconda offusca la razionalità.
Affidarsi ad in maestro, significa avviare un percorso insieme; io devo essere bravo ed onesto a dichiarare obiettivi ed aspettative ed il maestro altrettante nel presentarti un percorso realistico e non illusorio. E DEVE avere coraggio di decidere la didattica e capacità di far comprendere le scelte all'allievo.
Non è facile certo. Infatti esistono due categorie di insegnanti: chi trasmette il sapere e chi ne fa mostra.

Tutto quanto sopra, non riguarda i più piccoli in quanto, spesso, sono scelge dei genitori e non dell'allievo

zap

CitazioneIo non insegno musica, non ne ho le conoscenze, ma in vita mia ho insegnato tanto a tanti ed è sempre stata una gioia farlo e la riconoscenza altrui e la stima il premio più bello

Bisogna seminare,senza perdersi d'animo,quello che si è appreso nella vita,sperando di veder crescere fiori anche sul cemento.

Mimmolo

Citazione di: zap il 10 Dicembre, 2019, 10:23 AM
CitazioneIo non insegno musica, non ne ho le conoscenze, ma in vita mia ho insegnato tanto a tanti ed è sempre stata una gioia farlo e la riconoscenza altrui e la stima il premio più bello

Bisogna seminare,senza perdersi d'animo,quello che si è appreso nella vita,sperando di veder crescere fiori anche sul cemento.
Condivido in pieno.
Però in vita mia mi è capitato spesso di incontrare persone che erano restie a condividere il loro sapere perché convinte che così facendo avrebbero perso la loro posizione predominante.
E anche se in parte è così, io considero il bene supremo e il vero progresso il rendere partecipi il numero maggiore possibile di persone meritevoli delle mie limitate conoscenze.
E in questo aspetto mi spiace enormemente non avere figli, ma chissà...

zap

Citazione di: Mimmolo il 10 Dicembre, 2019, 07:45 PM
Citazione di: zap il 10 Dicembre, 2019, 10:23 AM
CitazioneIo non insegno musica, non ne ho le conoscenze, ma in vita mia ho insegnato tanto a tanti ed è sempre stata una gioia farlo e la riconoscenza altrui e la stima il premio più bello

Bisogna seminare,senza perdersi d'animo,quello che si è appreso nella vita,sperando di veder crescere fiori anche sul cemento.
Condivido in pieno.
Però in vita mia mi è capitato spesso di incontrare persone che erano restie a condividere il loro sapere perché convinte che così facendo avrebbero perso la loro posizione predominante.
E anche se in parte è così, io considero il bene supremo e il vero progresso il rendere partecipi il numero maggiore possibile di persone meritevoli delle mie limitate conoscenze.
E in questo aspetto mi spiace enormemente non avere figli, ma chissà...
Ho tanti nipoti ed ho un bellissimo rapporto con loro.

Mimmolo

Sì certo, anche io però se cresci una creatura con i tuoi geni tutto risulta più naturale ed istintivo


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