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Topic Recenti

Il suono è uguale per tutti (?)

Aperto da Elliott, 11 Aprile, 2017, 08:14 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Elliott

Musicista ed ascoltatore, sentono lo stesso suono?
Indipendentemente dal fatto che possa piacere ad entrambi, sentobo le stesse cose?

L'ascoltatore è neutrale e riceve passivamente ed è libero da ogni influenza. Il musicista invece, ne ha una percezione "obiettiva" o è vittima di corruzioni quali intenzioni ed aspettative?

Mi piace sempre spiegare da cosa originano le mie riflessioni. Nel mio piccolo, domenica stavo suonando con il THR impostato sul Deluxe. Dopo un po' cambio simulazione ed il risultato sonoro mi appaga maggiormente. Ma dopo qualche istante, senza essere interpellate e come se si fossero messe d'accordo, moglie e figlia mi fanno notare in coro  che "era più bello prima".
"Non capite niente" commento e ritornando al Deluxe rimango
fermo sulle mie  convinzioni: a mio avviso era più bello 'altro suono.

È solo questione di gusto o c'è dell'altro?

Grazie sin d'ora per il Vs contributo

Road2k

Probabilmente chi suona riesce a capire meglio il suono, ma questo non significa che sia più gradevole all'ascoltatore. Chi utilizza un certo tipo di suono per proporre musica ha compiuto un certo percorso per arrivarci e secondo le sue intenzioni si adatta meglio a quello che sta suonando.

S.

"....c'è una ragione per aprire gli occhi sin dal primo mattino. Nella vita ci vogliono onestà, coerenza, professionalità, gentilezza, compassione, onore, decoro, riguardo, senso comune, orgoglio, responsabilità. Amore, fede e lealtà alla famiglia. Mettete più gioia e dedizione in ciò che fate. Ballate, ballate, ballate!"

The Heart Stoppin', Pants Droppin', Earth Shockin', Hard Rockin', Booty Shakin', Love Makin', Viagra Takin', History Makin', LEGENDARY E STREET BAND!

Well, I got this guitar and I learned how to make it talk

"Il distorsore è un RAT mentre l'ov


Vu-meter

Probabilmente chi non suona ricorre semplicemente ad un paragone nella memoria per cui, se somigli a ciò che loro identificano nella memoria, diventa meglio.
Chi suona forse, cerca qualcosa che lo rappresenti, ancor più di un suono noto ( potrebbe anche succedere, ovviamente ) e credo ( ma è solo opinione personale ) che la discrepanza nasca da lì ..
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Moreno Viola

Secondo me un "parametro" fondamentale nel giudicare un suono è quello della risposta alle proprie intenzioni ed è normale che all'inizio, essendo in una fase di esclusivo apprendimento, la percezione cambi più o meno rapidamente.
Diversamente una volta individuato per mezzo delle esperienze un proprio riferimento, queste differenze tenderanno a restringersi molto e a coincidere con le sfumature di un unico suono.

Sono convinto che anche in chi ascolta, la maggiore padronanza di un suono da parte dell'esecutore, si traduca in una maggiore gradevolezza.

Pertanto credo che nonostante il secondo suono ti piacesse di più, probabilmente con il primo ti esprimevi con maggiore disinvoltura.
Chi semina vento, raccoglie tempesta.


Vu-meter

Citazione di: Moreno Viola il 11 Aprile, 2017, 09:35 AM
Secondo me un "parametro" fondamentale nel giudicare un suono è quello della risposta alle proprie intenzioni ed è normale che all'inizio, essendo in una fase di esclusivo apprendimento, la percezione cambi più o meno rapidamente.
Diversamente una volta individuato per mezzo delle esperienze un proprio riferimento, queste differenze tenderanno a restringersi molto e a coincidere con le sfumature di un unico suono.

Sono convinto che anche in chi ascolta, la maggiore padronanza di un suono da parte dell'esecutore, si traduca in una maggiore gradevolezza.

Pertanto credo che nonostante il secondo suono ti piacesse di più, probabilmente con il primo ti esprimevi con maggiore disinvoltura.


Davvero un punto di vista interessante !  :goodpost:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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Cris Valk

Secondo me si ascoltano lo stesso suono,ma da due punti di vista diversi...io tendo a tenere in maggior considerazione quello di chi NON suona.

Poi può essere semplicemente che l'altro suono sia stato più alto di volume quindi fuorviando la comparazione,oppure solamente perché è diverso e cambiare è fisiologico.Oppure ancora perché come dice Vu,loro non sono abituate a certe sonorità...

Ps comunque ormai non faccio più nessuna comparazione,mi chiedo solamente:questo suono va bene per questo pezzo?ci sta?si amalgama bene?se la risposta è sì ho finito...altrimenti ne cerco un altro...quasi sempre da quello che ho già a disposizione.
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

CalegaR1

Citazione di: Elliott il 11 Aprile, 2017, 08:14 AM
Musicista ed ascoltatore, sentono lo stesso suono?
Indipendentemente dal fatto che possa piacere ad entrambi, sentobo le stesse cose?

L'ascoltatore è neutrale e riceve passivamente ed è libero da ogni influenza. Il musicista invece, ne ha una percezione "obiettiva" o è vittima di corruzioni quali intenzioni ed aspettative?

Mi piace sempre spiegare da cosa originano le mie riflessioni. Nel mio piccolo, domenica stavo suonando con il THR impostato sul Deluxe. Dopo un po' cambio simulazione ed il risultato sonoro mi appaga maggiormente. Ma dopo qualche istante, senza essere interpellate e come se si fossero messe d'accordo, moglie e figlia mi fanno notare in coro  che "era più bello prima".
"Non capite niente" commento e ritornando al Deluxe rimango
fermo sulle mie  convinzioni: a mio avviso era più bello 'altro suono.

È solo questione di gusto o c'è dell'altro?

Grazie sin d'ora per il Vs contributo
se parli di "percezione" sicuramente si

a livello di suono dipende: microfona l'ampli e senti cosa esce dall'impianto...quello è ciò che sentono gli altri  :D
Assoluto promotore della massima "Ho le chitarre ma non le so suonare" :snob:
PRS C24 - Gibson LP CS R7 VOS + LP Custom Black - Fender Strato CS 61 + Tele CS Closet Classic - Ibanez RGR Prestige - BlackBeard Indie Dog
Helix Stomp +2x FRFR Focal Alpha 50
[img width=109 height=54]https://www.jamble.it/upload/


luvi

Citazione di: CalegaR1 il 11 Aprile, 2017, 10:17 AM
a livello di suono dipende: microfona l'ampli e senti cosa esce dall'impianto...quello è ciò che sentono gli altri  :D

Esatto!  :reallygood:
Chi suona sente innanzitutto da un punto geograficamente molto spostato rispetto ai coni, certamente non da dove viene posto il microfono.
L'equalizzazione naturale del segnale che arriva a chi suona può essere così notevolmente diversa da quel che esce frontalmente dalla cassa da indurre facilmente a valutazioni sbagliate.
Anche quando il microfono non c'è, ascoltare il suono in ambiente, così come si propaga all'interno di una stanza o di una casa, dà sensazioni differenti rispetto a percepirlo ad un metro dall'ampli.

Da ultimo, chi sta suonando deve fare i conti con frequenze che non fanno parte del suono dello strumento amplificato elettricamente e che a nessun altro arriveranno mai, ma che sono presenti ugualmente nel suo cranio (in particolare nell'osso mastoide...) a causa del contatto fisico tra lo strumento ed il suo corpo.
In ragione di questo "suono" si tende a volte addirittura a preferire una chitarra all'altra, specie quando la si prova da spenta, magari dovendo poi abbozzare quando la si attacca all'amplificatore e si scopre tristemente che le cose si rivelano un tantino diverse...  :firuli:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

Max Maz

Sono convinto che la percezione del suono differisce da soggetto a soggetto un po' come i colori per la vista.
Ancora oggi non capisco cosa siano esattamente la virtù e l'errore (FdA)


Cris Valk

Certo Max e di sicuro la gamma delle frequenze acute è la più labile....c'è anche chi descrive i suoni proprio con i colori...
Sometimes I wish I'd never been born at all...

 

Fostex

Per quel che ne so (e cioè poco), la percezione del suono non è sempre la stessa nel tempo ed è influenzata da fattori esterni, psicologici ecc. ed è una delle caratteristiche che devono tenere presente i fonici e tutti quelli che hanno a che fare con il suono in generale.
Ti sarà forse capitato a giorni di considerare ad esempio una certa distorsione molto bella e il giorno dopo lo stesso suono ti sembra una pernacchia o viceversa. O a volte ti sembra di suonare mica male e altre ti sembra di non avere speranze (nel mio caso la realtà è nettamente più vicina alle seconde).
Tutto ciò ovviamente è entro certi limiti, cioè se un ampli suona veramente da schifo magari se ne accorge anche la casalinga di Voghera, ma "se taglia leggermente i medi" se ne accorgono solo alcuni Jamblers e pochi altri eletti.

Premesso questo, trovo interessante la tua tua domanda:
CitazioneL'ascoltatore è neutrale e riceve passivamente ed è libero da ogni influenza. Il musicista invece, ne ha una percezione "obiettiva" o è vittima di corruzioni quali intenzioni ed aspettative?
Se la domanda intende che il musicista sta suonando dal vivo:
Non ho i requisiti per sostenere quanto sto per dire a livello scientifico quindi, al netto di eventuali castronerie: supponendo che il musicista e l'ascoltatore siano nella stessa identica posizione rispetto alla sorgente, il musicista nell'attimo che produce il suono (pennata) fa delle azioni fisiche e mentali che immagino alterino la percezione del suono rispetto all'ascoltatore che è rilassato e passivo.
Credo che ne sia la prova quando ci risentiamo dopo esserci registrati dove il risultato è molto diverso (io di solito mi deprimo quindi evito).

Se la domanda era con una visione più esistenziale  :sconvolto: :
E' un dilemma che si pone in tutte le arti in genere. Quanto la conoscenza culturale e/o tecnica può falsare la percezione e quindi il godimento in se dell'opera? Un pittore che conosce le tecniche di come stendere il colore quanto può essere influenzato nel giudicare l'opera anche dalle difficoltà intrinseche della scelta tecnica dell'autore? e ciò potrebbe essere fuorviante (nel bene o nel male) nel suo giudizio dell'opera stessa rispetto a quella di altri?
Un architetto non vede un palazzo, ma un rapporto tra pieni e vuoti, luci ed ombre e vibrazioni di superfici...  :sconvolto: :facepalm2:
E così anche designer, grafici e compagnia.

Anni fa mi ero divertito a comporre qualche musichetta con Cakewalk (sono totalmente all'oscuro di teoria musicale).
Fatte sentire ad un amico musicista mi fa subito notare che avevo inserito in un'orchestra, se ben ricordo, fiati (forse sassofoni, beata ignoranza!) che in orchestra non ci sono.
Non è che suonavano male in se, ma nei suoi riferimenti culturali giustamente stridevano.
Ero io un rivoluzionario innovatore o un grandissimo ignorante  :-\? Era lui un musicista con solide basi culturali o queste stesse lo limitavano creativamente?

E ancora, da quando in questi ultimi anni mi sono avvicinato di più alla chitarra ascolto i brani in modo più analitico. Ho iniziato a scoprire che anche i bravi musicisti usano spesso gli stessi fraseggi e similitudine di stile di cui sempre più di sovente riesco a riconoscerne qualcuno.
Che gli  stili hanno codifiche ben precise e sottostili con nomi propri ecc.
Questa cosa però mi fa notare che io ho sempre più un approccio verso l'ascolto diverso da molti amici che non suonano.
Io mi perdo a volte a seguire un singolo strumento, un arrangiamento o l'armonia, insomma l'intreccio tra i diversi suoni tra i vari strumenti. Mi stupisco quando scopro che molte persone non riescono a scindere i vari strumenti nel brano.
Io ascolto poco il testo anche se in italiano, alla voce do pari dignità agli altri strumenti. I più mi sembra di capire valutano il brano dal testo, la voce e poi la melodia. La musica spesso è il mero supporto, forse il collante di tutto. Insomma un blocco unico.

Però mi chiedo, non è che sono io (e a maggior ragione chi sa sul serio suonare o ha una buona cultura musicale) che ho una percezione alterata da troppi elementi in gioco e ne fanno perdere la leggerezza d'insieme?

In poche parole: non è che la cultura in una data materia ne mina la fruizione?

Ps: Un'altra di queste e perfavore bannatemi...


AlbertoDP

Al di là di come percepiamo il suono, i gusti personali fanno una grossa differenza. Da un parte, ognuno può avere le sue preferenze; dall'altra il gusto, come ogni cosa, evolve e si affina con l'esperienza. La stessa persona, in periodi differenti della sua vita, può apprezzare più alcuni suoni rispetto ad altri.
Personalmente, da piccolo odiavo i suoni di chitarra zanzarosi (vedi periodo psichedelico) e amavo quelli caldi e avvolgenti dei classici rock e blues. Ora trovo piuttosto stucchevoli quei suoni, mentre darei di tutto per uno di quei bei suoni zanzarosi e difficili da suonare  ::)

Elliott

Ringrazio veramente tutti per aver portato il proprio contributo a questa discussione. Vorrete perdonare le mie continue riflessioni sciocche ma, vedere le risposte ed i contributi che ne derivano, è un piacere enorme ed una fonte di arricchimento mica da poco  :thanks: :thanks: :fan:



luvi

Citazione di: Elliott il 11 Aprile, 2017, 01:03 PM
Vorrete perdonare le mie continue riflessioni sciocche ma [cut]

Non sono mai le riflessioni ad essere sciocche, in compenso possono esserlo le risposte!!  :laughing:
Non sempre la realtà dei fatti è affascinante, ma cercare di ignorarla è poco saggio.

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