I sogni più assurdi che abbiate mai fatto

[PaoloF]

 

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[Vu-meter]

La notte scorsa ( posso permettermi di raccontarvelo a quasi 24 ore di distanza perchè è ancora assolutamente vivido nella mente ) :


Sto guardando un talk show in tv dove una nota ( nel sogno non nella realtà ) signora di circa 55-58 anni racconta come sia fortemente pentita del suo passato. La signora è nota per essere la moglie di un artista molto famoso, un pittore e scultore contemporaneo, vivo e coetaneo della donna e decisamente in auge. L'artista è tra i più ricchi del suo settore ed ogni sua opera è acclamata come fosse innovativa e straordinaria.
La donna racconta di come abbiano per decenni vissuto una storia sessuale a tre, in cui, oltre a lei ed il marito, ha partecipato una seconda donna più grande di loro che adesso è anziana e sul viale del tramonto.
Sostanzialmente i tre, che sono tutti famosi ( l'altra donna è una famosa attrice ) hanno vissuto una sessualità che solo ora, alla moglie, sembra deviata e solo ora, a distanza di decenni, le sembra di aver fatto qualcosa di sbagliato, specie verso sè stessa.
L'intervistatore tenta di estrarre sordidi racconti, ma la donna, MOLTO bella ed attraente malgrado l'età, è decisamente abile nel rimanere sempre sul vago ed anzi, a concentrare le attenzioni sui suoi stati d'animo anzichè su inutili dettagli delle performance sessuali.
Il sogno cambia: io e mia moglie siamo a casa loro, una villa stupenda. La signora si sta lanciando in una immensa e splendida piscina da un elicottero, con un certo stile, per altro. Seguo la scena dall'alto , evidentemente sono all'interno dell'elicottero.
Nuovo cambio: la bella signora sta parlando con noi delle stesse cose di cui parlava nell'intervista. Siamo amabilmente seduti in un bel salotto pieno di mobili bianchi e tipicamente arredato da chi possiede notevoli quantità di denaro: dipinti, tappeti persiani, ninnoli di ogni genere. Io, mia moglie ( che mi siede a fianco ) e la bella signora stiamo sorseggiando qualcosa da lunghi calici. Il marito invece è appoggiato ad un tavolo, bevendo a grandi sorsi da un bicchiere decisamente diverso, basso e  sfaccettato; certamente da superalcolici. Ha uno sguardo che mi fa provare grande pena per lui, è estremamente sofferente delle sofferenze che il loro passato sta causando alla bellissima moglie. C'è anche la donna che con loro ha avuto questa vita libertina ed ha un'aspetto particolare : la classica diva in stile hollywood che ha raggiunto la vecchiaia, ma non rinuncia a vestirsi con abiti da sera piena di luccichii e a darsi un notevole strato di makeup, specie sugli occhi. Lei ha gli occhi di chi ha pianto tanto ed anche lei sembra profondamente sofferente; non so se la facciano stare male il fatto che le cose si sono venute a sapere o il pentimento della moglie dell'artista riguardo la loro vita. Non fa nulla di particolare, è seduta lì con lo sguardo nel vuoto e gli occhi molto rossi e sembra che di lì ad un attimo, ricominceranno a versare lacrime.

Comprendo, dalle parole di sottofondo della bella signora, che è vestita con uno splendido abito color crema molto chiaro molto aderente lungo sopra al ginocchio e che stampa le sue ancora belle forme, che è stata più di una semplice cosa sessuale. E' durata decenni e c'è qualcosa che lega i tre indissolubilmente, ben oltre ik puro piacere che si sono scambiati. Mi volto verso il marito, che sta ancora bevendo e sembra sempre più sprofondare in una profonda depressione. Guarda sempre altrove, a volte verso un suo dipinto, a volte verso ninnoli vari.
Rivolgo di nuovo lo sguardo verso la bella signora che sta reggendo il calice con entrambe le mani vicino alle ginocchia e, notando che ho lanciato un'occhiata al marito, mi dice : "Non ce l'ho con lui.." , come se stesse accentando le responsabilità delle proprie scelte e sembra che voglia "liberare" il marito da quell'aria di 'porco' che l'intera faccenda sembra gettargli addosso. Si intuisce che è stata proprio una scelta di tutti e 3 i partecipanti e non qualcosa in cui qualcuno sia mai stato forzato ad accettare.
Non so perchè, ma rispondo alla bella signora : "Neanche io ce l'ho con lui".
Vivo una strana sensazione mista tra profonda amarezza e una dose di perdono e comprensione.
Il sogno cambia di nuovo : sono di nuovo sull'elicottero e la scena si ripete, la donna si tuffa in piscina. Intuisco però che stavolta ciò che vuole fare è togliersi la vita, così, mi tuffo subito dopo di lei. Appena entrata in acqua , la vedo forzarsi di tenere la testa sotto il pelo dell'acqua in modo da evitare di respirare e giungere alla morte. Nuovo veloce verso di lei e la tiro fuori dall'acqua con una specie di abbraccio, nel modo tipico in cui un marito varca la soglia di casa per la prima volta imbracciando la moglie e lego nei suoi occhi una certa riconoscenza, anche se cerca di celarla dietro ad un finto disappunto, come se le avessi impedito di fare ciò che voleva e ora, ce l'avesse con me.

Mi sveglio.


Ci sono alcune cose che mi colpiscono : anzitutto ricordo PERFETTAMENTE tutto, potrei perfino fare degli identikit di tutti loro , salvo l'intervistatore dell'inizio. Ma i visi della bella signora, del marito e della terza amante sono perfettamente scolpite nella mia memoria, così come i vestiti, gli sguardi, le situazioni e perfino la bella silhouette della moglie.
Ma la cosa che maggiormente mi colpisce è che credo di sapere a cosa questo sogno si riferisca e mi lascia basito come il mio cervello abbia riformulato il tutto in una storia che sulla carta non ha nulla a che vedere con la questione vera. Ciò a cui mi riferisco è una mia personale situazione che non ha nulla a che vedere con il sogno, nè con relazioni sessuali o altro, ma lavorative.

Sono basito nonchè affascinato dai misteri della nostra mente e questo, mi rende profondamente riconoscente a chi ha voluto crearci a questo modo.

[Max Maz]

 

[Vu-meter]

Non voglio tediarvi con lunghissime spiegazioni di fatti, sentimenti e parole che hanno coinvolto questi due anni di attività lavorativa ( che è terminata da poco ) .. ma ogni personaggio e situazione, ricalca cose ( del tutto di stanti nella forma ma non nel significato ) del mio vissuto ..

[Elliott]

 

Certo che fate dei sogni ben strani, voi

[Max Maz]

Che sviluppo complesso.

[Vu-meter]

Scorsa notte:

So di essere un personaggio in un libro di Agata Christie ( libro che non esiste ) .
Sono in auto e sto cercando una certa abitazione. Chiedo ad un pedone sul marciapiede informazioni e lui mi indica che è poco più in là, su una strada parallela e ghiaiosa. Nella strada in cui sono io, strettina, ci sono file di decine di camion parcheggiati sulla destra che quasi occupano l'intera carreggiata di destra. Parcheggio nella carreggiata di sinistra accanto a questi sostanzialmente impedendo il normale scorrere del traffico, potranno passare solo moto, bici, pedoni e poco più. Odio ciò che sto facendo ma mi dico : "Se c'è scritto che il mio personaggio deve fare così .. che ci posso fare ?"
Mi avvio nella stradina ciottolosa ed arrivo a questa casa. Entro e sono nella tipica casa inglese degli anni '30 o '40. Tutt'intorno ci sono cose che nelle case attuali non abbiamo più, inutili fronzoli che dovrebbero in qualche modo segnalare il benessere economico dei proprietari. Passo accanto ad una sala dove ad un tavolo, una giovane donna con un grande cappello che è davanti ad una tazzina fumante di tè, ripete a denti stretti nomi di persone che io riconosco come personaggi di un altro libro ( forse Piccole Donne ( che però non ho mai letto )) e comprendo che sta cercando di risolvere un qualche enigma tetro e misterioso, probabilmente un omicidio. Ha lo sguardo nel vuoto e sembra nervosa, come se dai suoi ragionamenti dipendesse la vita di qualcuno ed ovviamente non bada a me. Penso che sia naturale, sono dentro un giallo e qualcuno sarà morto o forse dovrà morire .. e se fossi io ?
Vado oltre , verso un grande atrio che ha una scalinata imponente che sale sulla destra dove un uomo ci si incammina poi, fatti i primi gradini si rivolge a me e mi dice che non vuole essere contattato da nessuno per nessun motivo e se qualcuno dovesse chiedere di lui io dovrei semplicemente rispondere : "down". Capisco che quel "down" sottointende tutta una serie di cose.
Vengo accompagnato nella stanza a me assegnata che è in un interrato buio, freddo ed umido con una rete di grosse tubazioni che mi corrono sopra la testa. Non è un ambiente ospitale e mi crea una certa agitazione.
Passa un po' di tempo mentre mi chiedo che razza di posto sia quello ed inizio a sentire un rumore nella struttura, come di qualcuno che batte con una chiave inglese su un tubo di metallo. "Sdeng" ... Questo suono è come se penetrasse nella struttura stessa della casa, nei muri, nei tubi che mi corrono sopra la testa e si spanda ovunque. Non saprei mai localizzarlo perchè sembra uscire da ogni anfratto. Capisco che è una richiesta molto inquietante di incontrare quel tizio che mi aveva detto di non voler essere contattato da nessuno.
Inizio a rispondere "down" ad ogni rintocco.
"Sdeng" , ed  io : "down". Passano diversi secondi ... "Sdeng" , ed  io : "down".
Il tempo tra uno sdeng e l'altro si infittisce sempre di più fino ad arrivare ad un botta e risposta molto veloce : "Sdeng" , "down"; "Sdeng" ,  "down"; "Sdeng" ,  "down".. Mentre ripeto questo vocabolo mi muovo nell'interrato al buio e cerco di capire. All'improvviso da buio sbuca la ragazza con il cappellone che ripete all'unisono con me "down" per ogni sdeng che avvertiamo. Ma va via veloce e non resta con me; in ogni caso è come se nemmeno mi avesse visto, non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.
Sono nuovamente solo e le richieste della casa ("sdeng") si sono placate.
Sento un violentissimo terremoto che squarcia la casa, come se fossimo su due zolle di terra che si muovono l'una all'opposto dell'altra. E' piuttosto spaventoso e si aprono grandi lacerazioni nei muri. Decido di correre fuori da una di queste e mi ritrovo in una piazzetta di un paese molto graziosa, con una bella fontana al centro e tutt'intorno molto verde, canti di uccelli e persone vestite di tutto punto ( sempre anni 30 ) che ridono e si divertono. Sembra che qui il terremoto non ci sia stato.
Mentre cerco di radunare le idee , mi sveglio ....


Mah ?! Ieri sera pollo al limone ..

[Elliott]

 

Non era yn pollo. Era uno dei miei pulcini gonfiati, sfuggiti al sequestro

molto veloce : "Sdeng" , "down"; "Sdeng" ,  "down"; "Sdeng" ,  "down"..

ho trovato il ritmo per la mia improvvisazione

[Vu-meter]

Non era yn pollo. Era uno dei miei pulcini gonfiati, sfuggiti al sequestro

molto veloce : "Sdeng" , "down"; "Sdeng" ,  "down"; "Sdeng" ,  "down"..

ho trovato il ritmo per la mia improvvisazione

[Moreno Viola]

Il tempo tra uno sdeng e l'altro si infittisce sempre di più fino ad arrivare ad un botta e risposta molto veloce : "Sdeng" , "down"; "Sdeng" ,  "down"; "Sdeng" ,  "down".. Mentre ripeto questo vocabolo mi muovo nell'interrato al buio e cerco di capire. All'improvviso da buio sbuca la ragazza con il cappellone che ripete all'unisono con me "down" per ogni sdeng che avvertiamo. Ma va via veloce e non resta con me; in ogni caso è come se nemmeno mi avesse visto, non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.

Questa "scena" mi fa venire in mente un concerto di Peter Gabriel.

[Vu-meter]

Il tempo tra uno sdeng e l'altro si infittisce sempre di più fino ad arrivare ad un botta e risposta molto veloce : "Sdeng" , "down"; "Sdeng" ,  "down"; "Sdeng" ,  "down".. Mentre ripeto questo vocabolo mi muovo nell'interrato al buio e cerco di capire. All'improvviso da buio sbuca la ragazza con il cappellone che ripete all'unisono con me "down" per ogni sdeng che avvertiamo. Ma va via veloce e non resta con me; in ogni caso è come se nemmeno mi avesse visto, non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.

Questa "scena" mi fa venire in mente un concerto di Peter Gabriel.

Davvero ? 
Sono un artista !! 

[Moreno Viola]

Davvero.

Immagino un ostinato (lo sdeng potrebbe essere un colpo di cassa o una nota emessa da uo strumento) al quale Peter risponde con la parola "Down" e l'ingresso della figura femminile che si sovrappone ripetendo la stessa parola all'unisono e che poi fugge in modo molto teatrale dietro le quinte.

[Vu-meter]

Davvero.

Immagino un ostinato (lo sdeng potrebbe essere un colpo di cassa o una nota emessa da uo strumento) al quale Peter risponde con la parola "Down" e l'ingresso della figura femminile che si sovrappone ripetendo la stessa parola all'unisono e che poi fugge in modo molto teatrale dietro le quinte.

Messa così è stupenda ! 

[Moreno Viola]

Consorziamoci Vu!

[Max Maz]

Vu, c'è troppa gente dentro di te.
Falli uscire.