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I Radiohead sono ancora la miglior band del pianeta? (riflessione post-concerto)

Aperto da b3st1a, Oggi alle 01:28 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

b3st1a

Ieri sera, a otto anni di distanza dall'ultima volta che li avevo visti e a quasi vent'anni di distanza dalla prima volta che li vidi, in occasione della fantasmagorica esibizione allo Sziget festival sull'isola di Obuda (esperienza di cui magari prima o poi vi parlerò), ho finalmente rivisto i Radiohead dal vivo, all'Unipol Arena di Bologna.
Le premesse per me non erano delle migliori: non sono riuscito a prendere il biglietto per la data del sabato, per cui mi è toccato optare per venerdì 14, data in cui mi hanno fissato una serie di riunioni che mi hanno tenuto impegnato fino alle 19,30, col concerto previsto per le 20,30! Per fortuna, miracolosamente, non ho trovato traffico (probabilmente buona parte degli spettatori aveva raggiunto il palazzetto già dal pomeriggio), così in una ventina di minuti, dopo una breve fila per il parcheggio e per l'ingresso, ero già dentro. Il palco era di forma circolare, piazzato proprio al centro dell'arena, e quindi, pur essendo arrivato tardi, con un po' di "zig-zag" sono riuscito a sistemarmi relativamente a poca distanza dalle transenne, proprio davanti alla postazione in cui (che gran fortuna!) si è andato a piazzare il mio idolo, Jonny Greenwood. Non mi dilungo su altri particolari come la scenografia (un po' più curata e complessa rispetto ai precedenti live, con dei pannelli mobili semi-trasparenti a fare da maxi-schermi) e l'acustica (con più di un problema) ma andiamo dritti al sodo: come hanno suonato i nostri eroi? Beh, su questo non c'è nulla da dire: bene, decisamente bene! Nonostante l'età che avanza e gli anni di inattività (o meglio, di attività con altri progetti) mi è sembrato che i cinque di Oxford siano più in forma che mai, con un Thom Yorke che saltellava da una parte all'altra del palco e, di tanto in tanto, rivolgeva saluti e brevi frasi in italiano al pubblico, che ricambiava con ovazioni. Jonny, poi, sembra aver fatto un patto col diavolo: sembra un ragazzino! E che gran maestria non solo col suo strumento principale, la chitarra, ma con almeno altri 7-8 strumenti/dispositivi/diavolerie varie (gli ho dedicato un montaggino video che ho allegato in fondo). Anche gli altri hanno suonato alla grande, e con una cura notevole di suoni e arrangiamenti, probabilmente di livello ancora più alto rispetto a qualche anno fa. Poi, vabbè, piccoli errori ed imprecisioni nelle esecuzioni vocali e strumentali non sono mancati qua e là, ma i Radiohead dal vivo non hanno mai puntato sul virtuosismo, quanto piuttosto sull'amalgama generale, con un mix micidiale di tre chitarre (quando le imbracciano sia Thom che Ed e Jonny) ed una gran varietà di altri strumenti usati.
La scaletta ha riproposto per la maggior parte i successi dei primi album (con l'eccezione, naturalmente, di Pablo Honey, completamente ignorato) e con qualche chicca qua e là dai lavori più recenti, con due ore abbondanti di concerto: il set principale è iniziato puntualissimo alle 20,30 e, dopo una brevissima interruzione intorno alle 22, ha proseguito per un'altra mezz'oretta. Alla fine, a parte due o tre brani (Street spirit, Pyramid song, True love waits), hanno eseguito tutti i miei preferiti.
Insomma, gran concerto, grandi brani, grandi musicisti, grandi suoni (al netto dell'acustica e dei piccoli problemi tecnici), posizione di fronte a Jonny, location a dieci minuti da casa, dovrei essere contento! Eppure...sono uscito dal forum con una gran malinconia! La mia impressione, al netto di tutte le cose positive, è che i Radiohead siano oramai diventati la tribute band di loro stessi: nessun album nuovo e (probabilmente) nessuna nuova, ennesima, rivoluzione, come ci avevano abituati a fare ad ogni nuovo album. In questi grandi eventi andati sold-out in pochi minuti rivedo un po' (con le dovute differenze) band come i Rolling Stones, gli AC/DC, i Guns'n roses, e tutti quei gruppi che continuano a suonare a oltranza i loro vecchi successi senza avere più niente da dire e da offrire. Spero di essere smentito al più presto, lo spero davvero...chi vivrà vedrà!  ::)

Vu-meter

Per carità, non voglio fare "l' avvocato del diavolo", ma temo che la cosa che ti ha creato un po' di sofferenza sia fisiologica. Per quanto un artista possa avere nuove idee da sviluppare e creare una carriera lunga e proficua, prima o poi si esauriscono.

Anzi, spesso il picco di creatività è nella prima o primissima giovinezza. È oro che cola se sei produttivo a 35 anni.

Però capisco il tuo stato di malinconia, qualcosa hanno forse perso loro come creatività, ma questo ci ricorda quanto abbiamo perso noi, in termini di tempo. Temo sia soprattutto quello, la causa del nostro "dolore"

Ti mando un grande abbraccio e ti ringrazio tanto per la condivisione dei tuoi pensieri, anche quelli più intimi.

:abbraccio:
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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robland

Citazione di: b3st1a il Oggi alle 01:28 AMEppure...sono uscito dal forum con una gran malinconia! La mia impressione, al netto di tutte le cose positive, è che i Radiohead siano oramai diventati la tribute band di loro stessi: nessun album nuovo e (probabilmente) nessuna nuova, ennesima, rivoluzione, come ci avevano abituati a fare ad ogni nuovo album. In questi grandi eventi andati sold-out in pochi minuti rivedo un po' (con le dovute differenze) band come i Rolling Stones, gli AC/DC, i Guns'n roses, e tutti quei gruppi che continuano a suonare a oltranza i loro vecchi successi senza avere più niente da dire e da offrire. Spero di essere smentito al più presto, lo spero davvero...chi vivrà vedrà!  ::)

Ehilà aspettavo le tue impressioni! Grazie!
Ho voci contrastanti dentro di me per quanto riguarda i Radiohead quindi non scriverò un commento molto coerente, perché mixare queste voci interiori non è facile.

Io a Firenze nell'estate del 2000 giurai a me stesso che ogni volta che i Radiohead fossero venuti in Italia, sarei andato a vederli. E ho mantenuto sempre la promessa. Nemmeno per gli amati Sigur Ros ho fatto tanto.

Però stavolta me ne sono stato a casa.
Perché? Ehhh. Perché sono più vecchio io stesso? Sicuramente sì. Ma anche perché l'ultima uscita discografica dei Radiohead è datata, e inoltre nemmeno mi è piaciuta (non ne ho nemmeno terminato l'ascolto!). Allora mi sono chiesto retoricamente: spendo un sacco di soldi, mi faccio un viaggio e litigo a lavoro per un giorno di ferie per "andare a vedere me che vado a vedere una band che non ha fatto più niente dall'ultimo album che manco mi è piaciuto?".

Chiudiamo con una nota positiva. Spero che il tour abbia lo stesso senso del tour dei Guns: ricompattare e riaffiatare la band dopo anni di stop dal suonare assieme, in modo da provare a tirar fuori un nuovo album che abbia un senso. Cosa che trovo dignitosa artisticamente, perché non c'è niente di peggio di una band non in forma che si mette in studio prima di aver fatto un tour rinvigorente. Speriamo l'obiettivo sia questo.

Hai fatto benissimo ad andare. Intanto perché ti sono venuti in casa, quindi non si poteva perdere l'occasione. Malinconia o meno, hai visto un altro pezzo importante di storia della musica.

Prosit

Bravo @b3st1a ottima scelta e vale sempre la pena presenziare alle rare esibizioni dei Radiohead. Per il resto concordo con tutto quanto scritto da @Vu-meter : la creatività è giovane, difficile trovare innovazioni superata la mezza età, per cui ci sta che anche nel caso dei RH il concerto diventi un tributo alla propria storia piuttosto che il lancio di novità ...
E con molta invidia dico: beati voi che siete al nord Italia e prendete quel che passa! Qui al sud c'è poca roba e bisogna accontentarsi. Quindi godetevela tutta!  :yeepy:
"Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento" (proverbio Navajo)

robland

Citazione di: Prosit il Oggi alle 10:59 AMQui al sud c'è poca roba e bisogna accontentarsi. Quindi godetevela tutta!  :yeepy:

In compenso ci arrangiamo da soli.  :laughing:
Ieri uno youtuber lamentava che da lui in Piemonte una cover band di ragazzi non troverebbe più spazio per suonare. Sarà, ma io quando vengo giù non ho grosse difficoltà a trovare un localino. Figuriamoci se avessi il tempo, l'energia, la faccia tosta di un adolescente.
Un mio amico al sud suona regolarmente ogni weekend. Non c'è certo abbondanza, ma nemmeno totale assenza.
Insomma al Sud i Radiohead tocca farseli da soli.  ;D