Guitar Show 2021

[Dark Guitar]

Hi everyone!!

Sono appena venuto a conoscenza di quest'evento: Guitar Show - Fiera di Padova - 10-11 luglio 2021 - Mostra mercato di chitarre, bassi, amplificatori, effetti, vintage, nuovo, usato e da collezione.

Padova - 10/11 luglio 2021

Se non verrà rimandato ulteriormente, io dovrei esserci, magari riesco a beccare qualcuno di voi?

[Vu-meter]

Interessante !! 

[Dark Guitar]

Interessante !! 

Si, anche se forse è un po' troppo presto per eventi del genere?

[robland]

Speriamo riescano a tenerlo. L'anno scorso erano partiti convinti che si sarebbe potuto fare, e ovviamente hanno dovuto cancellarlo. Magari quest'estate con i giusti accorgimenti si potrebbe pure tenere. Mi auguro che ce la facciano.

[shezlacroix]

Io ho comprato i biglietti:)

[Santano]

Sono al mare in quel periodo

[robland]

Un amico è stato al Guitar Show 2025, e mi ha raccontato di esserne rimasto molto deluso.
Pare fosse tutto in cuffia.
Commento suo: "Ma posso ascoltare un amplificatore in cuffia?!"

Che ne dite di questa modalità? 

[Donatello Nahi]

Un amico è stato al Guitar Show 2025, e mi ha raccontato di esserne rimasto molto deluso.
Pare fosse tutto in cuffia.
Commento suo: "Ma posso ascoltare un amplificatore in cuffia?!"

Che ne dite di questa modalità? 

Un disastro... ma d'altronde non ci sono aree/cabine dove provarli, non sono previsti... quindi non è il posto giusto per quelle cose

[robland]

Nel frattempo un'altra persona mi ha detto che c'era un padiglione tutto in cuffia, un'altra zona con volumi liberi e un'altra con volumi controllati.
Mi sembra già molto meglio.

[b3st1a]

Io sono stato al Guitar Show e...che dire? Rispetto a Padova, mi è sembrato un pelino meglio sotto diversi punti di vista, ma è davvero complicato organizzare e gestire un evento del genere. Forse, per risolvere alcune problematiche della fiera dello scorso anno, si siano cercati dei compromessi che non salvano né capre né cavoli! A Padova, in effetti, sia le prove degli strumenti che le performance dei dimostratori avvenivano in cuffia (venivano distribuite cuffie wireless agli spettatori), mentre nei pochi stand dove si potevano provare ampli, lo si poteva fare a basso volume. Insomma, tutto un po' strano, ed era veramente complicato poter sentire le qualità timbriche di uno strumento ma...almeno ci si salvava i timpani, e si riusciva a restare in fiera da mattina a sera senza diventare sordi.
A Bologna, come a Padova, i padiglioni erano tre, ma più ampi e più diversificati:
- padiglione di ingresso, dove c'era il vintage, l'usato, una piccola esposizione di pezzi da museo e gli stand di servizi legati al mondo musicale (luci, service audio, radio etc.)
- padiglione prevalentemente "senza" ampli", dove c'erano soprattutto chitarre (che in genere si potevano collegare in cuffia, attaccate a modeler o a pedaliere analogiche con sistemi tipo iridium)
- padiglione "principale", dove c'erano gli stand Mogar, Yamaha, Ibanez, Fanthome (eh sì, quest'anno aveva uno stand tutto suo), stand con pedali ed ampli vari, e dove si suonava in maniera molto libera: in cuffia, con gli ampli, con i monitor etc.
In quest'ultimo padiglione, non c'erano le limitazioni degli altri due, ma...l'assoluta mancanza di controllo (nonché di autocontrollo) generava situazioni strane, come le performance dei dimostratori fatte in cuffia ma...con il segnale mandato anche ai monitor, anche se a volume medio-basso, disturbando gli stand adiacenti. Dove c'erano ampli, poi, regnava l'anarchia: tutti alzavano i volumi e nessuno diceva niente, col risultato che non si capiva un tubo e dopo dieci minuti ti veniva il mal di testa. A un certo punto, per riposare le orecchie, sono andato ad uno degli stage silent per sentire l'esibizione di un duo basso-voce ma, pur indossando delle cuffie abbastanza isolanti, l'audio della performance era pesantemente disturbato dal suono proveniente dagli ampli degli stand adiacenti. Ogni volta che sono entrato in quel padiglione, ne sono uscito dopo una decina di minuti per riposarmi. Una mia conoscente che era lì dal giorno prima per fare la dimostratrice di un marchio di pedali artigianali (Padabox) era completamente sconvolta dal frastuono, costretta a indossare i tappi per tutto il tempo per non perdere l'udito, e mi ha riferito che il sabato a fine giornata erano tutti completamente rintronati per il frastuono.
Un altro aspetto negativo che ho rilevato è la scarsa (se non scarsissima) convenienza dei "prezzi fiera": tutti millantavano grandi sconti ma, a parte qualche buona occasione negli stand privati, tutti gli stand principali proponevano sconti che in realtà erano riduzioni rispetto ai prezzi di listino, ma non rispetto agli street price. Un amico che era con me è rimasto molto colpito dalla prova di un (piuttosto costoso) overdrive artigianale di un marchio italiano molto in voga, al ché il dimostratore gli ha mollato sotto banco un coupon con lo "sconto fiera" di 30euro, con cui avrebbe potuto acquistarlo a 360euro anziché i 390 di listino, raccomandandogli di non dire al suo capo che lo sconto glielo aveva dato lui. Il mio amico stava per acquistarlo quando l'ho invitato a pensarci un attimo e a dare prima un'occhiata in rete: il primo sito che abbiamo trovato (un noto rivenditore online italiano) vende lo stesso pedale non a 30, bensì a 90euro in meno, quindi prendendolo con lo "sconto fiera" avrebbe speso 60euro in più!
Tutto sommato comunque, pur coi limiti di cui sopra, ho passato una bella giornata e, fino a quando il Guitar Show resterà alla fiera di Bologna, cercherò di tornarci tutti gli anni.