La banda del Buc

[Santano]

LA BANDA DEL BUC
Capitolo I
La Jaguar targata Bucarest parcheggiò senza dare nell'occhio tra i filari di pioppo. Buc e Fostex scesero dall'auto, occhiali a specchio e chewingum gusto Muller-Turgau, a vicenda controllarono le cimici sugli abiti di taglio inglese. Con muto assenso e passo marziale presero il camminatoio. La scritta CRUCCMANN campeggiava in bella vista non lontano dal cartello stradale "Willkommen in Buchebrach". Una Les Paul blu elettrica, grande quanto un pullmino torreggiò sopra l'ingresso. "Pensa che buco farebbe, se cascasse" disse Fostex.
"Stiamo entrando!" mormorò Buc senza muovere le labbra.
"Ricevuto!" rispose Sir Paul dall'interno di un furgone Bucford stazionato a una manciata di metri dallo store. Sir, Fidelcaster e Cris Valk seguirono i monitor attraverso le microcamere annegate nei bottoni delle giacche firmate Bucci. Una orribile versione di 99 luftballons inquinò l'udito del trio nel Bucford.
Fostex sbarrò gli occhi, questo era l'eldorado degli strumenti musicali: qualsiasi diavoleria esistesse Cruccmann ce l'aveva!
La banda era al completo, buttato in un corner Nihao testava una SG Diavoletto, non lontano Moreno chiedeva informazioni sui bassi Charvel, Coccoslash esponeva pedali boutique in zona effettistica cercando di convincere il responsabile Rumenigge a prenderli in considerazione. Max Maz ed Elliott, assunti come venditori di biscotti Bucaneve, declamavano la mercanzia, Futech fissava in bacheca l'annuncio "Chitarrista tedesco 100% offresi per band crucca". Zap e Santano, uno zoppo l'altro non vedente, allungavano il cappello in cerca di elemosina, Snaporaz martirizzava un commesso alla ricerca di una chitarra signature.
"Sir, ci siamo" disse Buc.
"Avvicinatevi a un paio di metri" suggerì Sir Paul. Cris Valk mise a fuoco e fece partire due registrazioni video con angoli differenti.
In una teca blindata, protetta da sofisticati sistemi d'allarme, ecco l'obiettivo: il plettro di Bucowski. Era custodito sotto una pinta di birra capovolta a mo' di campana di vetro, appoggiato sopra un cuscino da gioielliere, raso rosso, illuminato da faretti a led, sei telecamere puntate. A sua volta la teca era sorretta da un piedistallo a forma di leggìo.
"Fammi vedere bene il trespolo" disse Fidelcaster. Cris abbassò manualmente lo zoom della microcamera.
La caporeparto Anghela Merkel arrivò sparata "Chiedo scusa, sono alle prese con questi rappresentanti di biscotti" disse trafelata, "Mi stanno inondando il negozio di briciole!"
Buc e Fostex sfoderarono il sorriso di chi viene premiato per il terzo posto a Sanremo.
Anghela attaccò: "La reliquia che vedete è il famoso plettro di Bucowski. Leggenda vuole che Django Reinhardt, il famoso chitarrista, alla propria morte lasciò in eredità le sue unghie allo scrittore. Bucowski commissionò a Hans Eisele, medico del campo di concentramento di Buchenwald tristemente noto per le sue malefatte, la fusione delle unghie in un plettro." Anghela fece una pausa, l'aria di chi pagherebbe oro per avere una Paulaner ghiacciata tra le mani. "Vedete, il plettro riporta l'incisione Chi non ti cerca, non va cercato".
"Ma guarda" commentò Fidel, "il monito a Facebook mezzo secolo prima che venisse creato!"
"Si dice" continuò la teutonica, "che il plettro contenga la magia di Reinhardt e chi lo usi sia capace di suonare divinamente la chitarra".
Buc finse un colpo di tosse: "Ci serve un diversivo!"
Sir Paul e Fidel si misero all'opera.
Nihao innescò un feedback da far tremare il palazzo dell'Onu, Moreno denunciò un falso inesistente, Snap pretese di volere una Jeff Healey Signature contro il parere del commesso che voleva rifilargli una Josè Feliciano Signature, Max ed Elliott buttarono bucaneve sul parquet come fosse pane per i piccioni, Zap e Santano improvvisarono un reggae con ukulele e kazoo coinvolgendo una dozzina di alemanni. Nel caos generale Cocco e Futech oliarono le vie di fuga sicché Buc e Fostex filarono via lasciando Anghela Merkel a disquisire dei miracoli di Bucowski a due ottuagenari scarsi di udito.
In meno di trenta minuti la banda del Buc si riunì alla Gasthaus "Il Bucolico" a fare il punto della situazione. Cris Valk asserì di avere materiale filmato a sufficienza da visionare: il sopralluogo aveva avuto successo. Peccato per il diversivo che aveva preso una piega imprevista.
Passate 24 ore, alle 0.00 la banda del Buc sarebbe entrata in azione.
"Allora siamo pronti?" concluse Max Maz.
"Se vuoi provarci fallo fino in fondo. Altrimenti non iniziare" rispose Buc.

[Elliott]

accidenti... così mi metti curiosità 

quando la parte 2?

[Moreno Viola]

Fortissima! Anche io attendo il seguito.

Per inciso (e per quanto possa valere la mia opinione), il racconto è scritto molto bene.

[Grand Funk]

Grande fantasia Santano, bravo 

Quoto Moreno, è scritta molto bene 

[Cris Valk]

Cosa diamine ho appena letto?

Non so se sia una coincidenza o meno,ma pero' è vero che ho avuto a che fare col video (un paio di settimane fa)...mi hanno chiesto di girare e montare un videoclip musicale

[nihao65]

Santano sei veramente bravo 
e comunque io voglio assolutamente le cicche al gusto Muller-Turgau 

[zap]

Ma sei fuori come un balcone Santà  ...forte comunque

[Elliott]

 voglio il copyright per il titolo

[Santano]

Grazie a tutti, mi fa piacere vi siate divertiti. Io almeno mi sono divertito molto.
Al liceo i prof mi dicevano sempre che mi perdevo in facezie.
Piuttosto non so proprio come mi sia venuta l'ispirazione per la leggenda del plettro: fondere le unghie di Reinhardt  Forse ho letto troppi Dylan Dog da adolescente

[futech]

si vabe ma il seguito???

[Fostex]

E poi?!?! [emoji853][emoji3]