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Cover vs inediti

Aperto da filbellins, 08 Aprile, 2024, 06:12 PM

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filbellins

Volevo aprire qui un argomento che viene fuori spesso tra musicisti, a volte un po spinoso:
con il vostro strumento preferito dove vi concentrate di più?
COVER O INEDITI?

Personalmente inediti, nonostante regolermente studio pezzi di altri ho anche diversi inediti miei e belli o brutti che siamo a volte li apprezzo anche di piu delle cover  :D

Santano

Beh per fare inediti ci vuole un background mica da ridere, più una conoscenza musicale approfondita. Fare cover invece è il primo passo che ti viene da fare in maniera abbastanza naturale


Vu-meter

Urca, all'inizio praticamente facevo solo cover (per studiare, tocca fare così). Poi c'è stato il periodo 50% e 50%. Poi gli inediti sono cresciuti un po' di percentuale perché facevo musica per professione. Infine, da un bel po' di anni a questa parte SOLO cover. :etvoila:
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filbellins

Citazione di: Santano il 08 Aprile, 2024, 06:23 PMBeh per fare inediti ci vuole un background mica da ridere, più una conoscenza musicale approfondita. Fare cover invece è il primo passo che ti viene da fare in maniera abbastanza naturale

si è vero, ma forse ti riferisci nel jazz, fusion, o nel pop rock piu raffinato, nel genere che faccio io cioè il blues molti muscicisti non sapevano neanche la teoria musicale, stevie ray voughan in una intervista  ha detto che non conosceva ne teoria ne scale e faceva praticamente tutto ad orecchio (fonte wikipedia) lo stessa clapton è poco ferrato in scale e teoria ma segue l'istinto della nota giusta...iden lennon e McCartney componevano tutto ad orecchio vero che sono talenti naturali pero ........

filbellins

Citazione di: Vu-meter il 08 Aprile, 2024, 06:24 PMUrca, all'inizio praticamente facevo solo cover (per studiare, tocca fare così). Poi c'è stato il periodo 50% e 50%. Poi gli inediti sono cresciuti un po' di percentuale perché facevo musica per professione. Infine, da un bel po' di anni a questa parte SOLO cover. :etvoila:

secondo me la cover e bella ma ricorda che stai suonando idee di altri, musiclmente parlando ti trovi "nell'universo di un altro" personalmente apprezzo piu un inedito anche se non rouscitissimo piuttosto che copiare pedissequamente le idee di un altro, è questione di creatività non solo di scale, però è una opinione personale, ce gente che impazzisce per le cover e altri per gli inediti, dipende dalle visioni personali e cosa si vuole ottenere nella vita, se vuoi campare facendo nusica le cover sono indispoensabile e dominanti, se solo suoni per te e vuoi maggior soddisfazione un inedito e imprescindibile

Santano

Citazione di: filbellins il 08 Aprile, 2024, 06:29 PMsi è vero, ma forse ti riferisci nel jazz, fusion, o nel pop rock piu raffinato nel genere che faccio io cioè il blues molti muscicisti non sapevano neanche la teoria musicale, stevie ray voughan in una intervista  ha detto che non conosceva ne teoria ne scale e faceva praticamente tutto ad orecchio (fonte wikipedia) lo stessa clapton è poco ferrato in scale e teoria ma segue l'istinto della nota giusta...e vero che sono talenti naturali pero ........

Ma sai, non ho mai creduto che i grandi chitarristi non sappiano la teoria o che suonino tutto a orecchio: a entrambi i giganti a cui fai riferimento, proprio nel bel mezzo di un solo, capito' la rottura di una corda e senza scomporsi finirono la loro parte. Senza lo studio sarebbero stati in difficoltà.

Di SRV non ricordo ma di Clapton sono sicurissimo vi siano più episodi ripresi in video

filbellins

Citazione di: Santano il 08 Aprile, 2024, 06:38 PMMa sai, non ho mai creduto che i grandi chitarristi non sappiano la teoria o che suonino tutto a orecchio: a entrambi i giganti a cui fai riferimento, proprio nel bel mezzo di un solo, capito' la rottura di una corda e senza scomporsi finirono la loro parte. Senza lo studio sarebbero stati in difficoltà.

Di SRV non ricordo ma di Clapton sono sicurissimo vi siano più episodi ripresi in video

eppure è così, a san francisco molti bluesman in strada e nei locali non conosce la teoria, ma consce semplicemente quele nota esce da quel tasto e semplicemente usato que tasti giusti in quel momento, oppure gli è stato detto quali sono le note blues e quelle no, ma niente spartito...
per quanto riguarda clapton ci cito direttamente un articolo:
Eric Clapton, chitarrista di fama mondiale, non sa leggere la musica! Nella sua autobiografia, fa riferimento a questa mancanza citando un episodio che per lui fu molto snervante. Era nel bel mezzo di una music session con Aretha Franklin e, forse per la prima volta, l'incapacità di comprendere i segni sugli spartiti iniziò a pesargli, Ero così nervoso, perché non riuscivo a leggere la musica, mentre tutti gli altri stavano suonando guardando gli spartiti sul leggio", ha commentato lui stesso. Ovviamente, l'esibizione andò alla grande e il fatto di non conoscere la musica non lo penalizzò affatto.

dalla biografia di voughan invece:
....in quanto totalmente autodidatta, senza alcuna conoscenza della teoria musicale, suona, canta e compone "ad orecchio.


robland

Cover. Sempre.
Per gli inediti ho suonato episodicamente il basso per qualche amico che aveva bisogno di una linea di basso sui suoi brani. Stop.
Non ho mai rifiutato per principio l'idea degli inediti ma non avendo da solo il talento creativo, ho sempre misurato le persone che si proponevano di fare inediti insieme... e ho declinato.
Non avendo mai creduto al talento creativo di chi mi stava intorno ho deciso di concentrarmi sul suonare cover live. Non avevamo manco il talento per proporre riarrangiamenti (di cover) che mi stupissero, figuriamoci se saremmo mai stati in grado di scrivere qualcosa che mi colpisse.

Detto ciò, ho tutta la stima per chi si dedica agli inediti e ogni tanto compro cd  di esordienti sconosciuti.

Quanto al discorso dei famosi autodidatti, anche il più ignorante dei nomi che avete fatto aveva un talento mostruoso al punto da essere rimasto nella storia: una trentina di nomi su decine di milioni che ci hanno provato.
Quelli avrebbero potuto sopperire anche a due corde in meno o una chitarra perennemente scordata. Io no, faccio parte delle decine di milioni che strimpellano. Quindi se io studio la teoria è meglio, così forse un giorno capirò quello che facevano quei mostri sacri che definiamo autodidatti.

Davids

Citazione di: Santano il 08 Aprile, 2024, 06:38 PMMa sai, non ho mai creduto che i grandi chitarristi non sappiano la teoria o che suonino tutto a orecchio: a entrambi i giganti a cui fai riferimento, proprio nel bel mezzo di un solo, capito' la rottura di una corda e senza scomporsi finirono la loro parte. Senza lo studio sarebbero stati in difficoltà.

Nemmeno io ci ho mai creduto. E' una leggenda metropolitana quella che Hendrix e soci fossero completamente autodidatti.
Erano autodidatti nel senso che non hanno seguito un percorso di studi istituzionalizzato, quindi niente conservatorio nè accademia di musica, ma andavo nei locali a suonare con altri musicisti per imparare da loro il mestiere. Partecipavano alle jam session, andavano ai concerti e a fine serata si intrattenevano con le band che avevano suonato.
Prendi Hendrix ad esempio, immagina una famiglia afroamericana nell'America degli anni '30 e '40 che tipo di tenore di vita poteva avere, e se poteva permettersi di mandare il figlio al conservatorio.
Autodidatti non significa che stavano chiusi in camera a suonare a orecchio sulle cassettine a nastro, come si faceva negli anni 70 e 80, o con Youtube aperto e la tab davanti. Anche perchè scrivere melodie complesse senza avere una solida base di armonia e teoria alle spalle è impossibile. Ti può andare bene 1 o 2 volte, non per 40 anni di seguito.

Citazione di: Santano il 08 Aprile, 2024, 06:38 PMDi SRV non ricordo ma di Clapton sono sicurissimo vi siano più episodi ripresi in video

Anche di lui c'è un episodio che non conoscevo dove la corda non si rompe, ma va a farfalle l'intonazione, e lui senza scomporsi minimamente riscrive l'assolo di chitarra in una frazione di secondo in una tonalità diversa. Senza una solida base teorica alle spalle, alzi le mani, fermi tutti e ricominci da capo.


:kingot:

Vu-meter

Concordo: basta guardare a certe scelte o certi brani per capire che conoscevano un certo grado di teoria musicale. Nell' immaginario di alcuni, se non sai leggere il pentagramma, non conosci la teoria musicale, ma questo non è corretto.

Comunque, ci fosse anche qualcuno di realmente messo così, non proverebbe niente. Come dice Davids, una percentuale ridicola rispetto a chi necessita necessariamente di conoscere il minimo sindacale di teoria, che comunque, conviene sempre e comunque.
"Chi è lento all'ira è migliore di un uomo potente, e chi controlla il suo spirito di uno che cattura una città." Proverbi 16:32
"La lingua mite può rompere un osso." Proverbi 25:15



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filbellins

semplicemente ai tempi non c'era internet ne tabulati e didattica cha abbiamo oggi, hanno imparato ad orecchio ma sopratutto stando in gruppo e imparando gli accordi e le note da suonare dai piu esperti che poi hanno sviluppato, questo sempre in ambito blues e rock-blues, se parliamo di jazz allora il discorso cambia radicalmente e per esempio un joe pass ha studiato a fondo teoria degli accordi e progressione e le scale....ma questa è un altra storia

grande pezzo, tecnica e orecchiabilità

filbellins

Citazione di: robland il 08 Aprile, 2024, 08:15 PMCover. Sempre...

sicuramente sono dei talenti incredibili, come maradona nel calcio o rossi nel motociclismo, però penso che per fare un buon pezzo a volte basta solo un po di fantasia e creatività, proprio sti giorni con l'acustica ho imparato e sto suonando "wish you we here" di pink floyd, come sappiamo a venduto milioni di dischi ed è uno dei pezzi acustici piu famosi, eppore è molto semplice, 5 accordi base in prima  posizione almeno per la parte ritmica, ma anche l'assolo è facilmente assimilabile in pochi giorni....

robland

Penso che la maggior parte dei chitarristi non riesca ad ammettere che ci sono persone più intelligenti di loro musicalmente parlando.
Mi spiego, perché ho fatto un'affermazione pesante.

A scuola ho incontrato qualche raro caso di ragazzo che senza leggere la teoria sul libro di matematica intuiva da solo la regola che era stata applicata a un esercizio difficile. Oppure l'aveva letta una volta e pure distrattamente. Tutti gli altri, milioni di ragazzi, faticano a capire la regola teorica anche dopo averla studiata tre volte e continuano a fare esercizi sbagliando di tanto in tanto.

Nella musica secondo me esiste la stessa cosa e ci fa fatica pensare che ad avere questa dote fossero anche degli alcolizzati, inaffidabili, indisciplinati. Si leggono tre paginette sulle pentatoniche (senza aver fatto il conservatorio, senza aver fatto lezioni private, senza aver aver comprato un videocorso o un manuale) e poi si mettono ore e ore a divertirsi finché non sono capaci di scrivere un brano che diventa un classico del rock.
Semplicemente capiscono certi meccanismi sulla tastiera con una facilità che non è per tutti, anzi non è quasi per nessuno.

Il caso di Slash diciannovenne e della scala minore armonica sull'album AFD per me è un esempio. L'avrà letta da qualche parte una volta e dopo pochi mesi voilà.
Tocca che ci rassegniamo. Sono pochi nomi in decenni e ne parlano in tutto il mondo anche in questo momento in forum, social, YouTube, bar ecc.


Davids

Citazione di: filbellins il 08 Aprile, 2024, 06:45 PMEric Clapton, chitarrista di fama mondiale, non sa leggere la musica! Nella sua autobiografia, fa riferimento a questa mancanza citando un episodio che per lui fu molto snervante. Era nel bel mezzo di una music session con Aretha Franklin e, forse per la prima volta, l'incapacità di comprendere i segni sugli spartiti iniziò a pesargli, Ero così nervoso, perché non riuscivo a leggere la musica, mentre tutti gli altri stavano suonando guardando gli spartiti sul leggio", ha commentato lui stesso. Ovviamente, l'esibizione andò alla grande e il fatto di non conoscere la musica non lo penalizzò affatto.

Qualche sera fa ho visto un documentario su Rai5 su un gruppo che non ricordo, e il chitarrista raccontava che a volte durante le prove il suo tastierista lo fermava e gli chiedeva:
"Wow che bell'accordo che hai suonato, cosa è?"
E lui: "Mmhhh...questo!!" (indicando la posizione della mano destra sul manico).
E il tastierista: "Ah si, è un Bbmin7add9#"

:D

:kingot:

robland

Citazione di: filbellins il 08 Aprile, 2024, 08:53 PMsicuramente sono dei talenti incredibili, come maradona nel calcio o rossi nel motociclismo, però penso che per fare un buon pezzo a volte basta solo un po di fantasia e creatività, proprio sti giorni con l'acustica ho imparato e sto suonando "wish you we here" di pink floyd, come sappiamo a venduto milioni di dischi ed è uno dei pezzi acustici piu famosi, eppore è molto semplice, 5 accordi base in prima  posizione almeno per la parte ritmica, ma anche l'assolo è facilmente assimilabile in pochi giorni....

Certo, lo penso anch'io. Basti vedere i Nirvana.
Poi ovvio che in sala di registrazione interviene un fonico bravo, un produttore bravo ecc. ed eccoti l'album: da Bleach a Nevermind un salto enorme dovuto al cambio di casa discografica e a un budget più elevato. Però ciò non toglie che quei riff, quelle melodie ecc. vengono da una sola testa e diventano dei classici eterni. Casi rari.

Però,  come ti ha detto Vu, non saper leggere la musica è un altro paio di maniche. Nel mondo del rock e del blues non saper leggere è la norma (e ci sono ovviamente le eccezioni). E non significa che non sappiano le note sulla tastiera o la scala blues o la pentatonica o gli accordi diminuiti o i rivolti ecc.
Clapton non saprà la teoria a livello di un musicista fusion ma non significa che suoni assoli con note a casaccio. Già a meno di vent'anni aveva compreso determinati meccanismi sulla tastiera e lo si intuisce anche implicitamente sull'autobiografia.

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