Come sono i vostri rapporti con il resto della band ?

[Grand Funk]

ma quale despota...lo faccio per il loro bene 

...e comunque,in queste cose preferisco di gran lunga il "meglio soli che mal accompagnati" 

Condivido, leggi la risposta che ho dato a Luvi...... 

[Grand Funk]

Io ho iniziato con Fabio,  compagno di classe conosciuto in 3^ media. Lui era un talentuoso chitarrista acustico già a quell'età,  io ero un penoso tastierista,  ma qualche soldo mi girava in tasca. Così man mano comprai sintetizzatore,  ampli, aste e microfoni, tutto in taverna dai miei. Fabio arrivava, tirava fuori la Eko di cartone,  accordava veloce. Bastava uno sguardo,  il primo accordo, e alla prima strofa partivamo in quarta,  un duo perfetto.  Ma quella Eko non rendeva giustizia al suo talento,  sicché investii 200 mila lire in una Washburn solid body,  nera, due controlli in croce che tenni una decina di anni.  Piano piano imparai a suonare anch'io la chitarra grazie ai suoi consigli. 
Spesso si univano a noi amici, il duo diventava band,  poi si scioglieva,  poi diventava un trio. Se litigavo con Fabio certo non era per la musica.
In un modo o nell'altro siamo riusciti a condividere la voglia di suonare per 35 anni, poi dolorosamente la vita ci ha allontanati .
Mi piacerebbe tornare a suonare in gruppo,  e sono sicuro che il ricordo del mio amico chitarrista mi aiuterebbe a superare il gap accumulato da quando non ho più usufruito della sua pazienza.
Ciao Fabio

A volte il destino è crudele e spietato........ succedono cose che per noi " terreni " sono inspiegabili......

[AlbertoDP]

Pur avendo sempre prediletto il "faccio tutto da solo", dalla composizione alla realizzazione, ho anche fatto parte di band, più o meno impegnate.

Trovo che il coinvolgimento emotivo in quello che si fa sia fondamentale nel connotare il tipo di rapporto con chi suona con me. Ad esempio, nelle band di cover, dove tutto assume più la forma di puro divertimento, piuttosto che di creazione e veicolazione di messaggi (quali che siano, anche solo di estetica musicale), tutto è più semplice, ma anche più impersonale. Non sono necessari rapporti stretti con le persone con cui si suona, basta essere tutti "seri" e preparati. Non significa che non si possa essere amici, ma non è strettamente necessario, è sufficiente la reciproca stima in quel contesto. Di solito, in questi casi, il problema è il chitarrista, che vuole sempre fare assoli e "schitarrare", ma siccome sono io non me ne accorgo... 

Diverso è invece quando si fanno pezzi originali o interpretazioni che hanno qualcosa in più della semplice cover. In questo caso, credo che serva una visione comune ed una forte affinità, anche come amicizia. In sostanza, devono essere persone con cui si sceglie di condividere qualcosa, e non solo musicisti che sanno suonare uno strumento. Quando questo non accade, e mi sento costretto a fare cose che non approvo al 100%, non ne sono mai completamente contento e finisco per lasciare. Quando accade, sono contento di suonare per ore e ore con delle persone che sarei contentissimo di frequentare in qualsiasi altro momento